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Allegato B
Seduta n. 69 del 12/11/2006
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POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI
Interrogazione a risposta in Commissione:
MELLANO. - Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso che:
il tonno rosso o pinnablu - quello del Mediterraneo in particolare - rischia di diventare un ricordo: la specie, oggetto di una pesca eccessiva, spesso oltre i limiti di cattura o addirittura illegale, è vicinissima all'estinzione commerciale a detta del rapporto commissionato dal Wwf «The plunder of bluefin tuna in the Mediterranean and East Atlantic in 2004 and 2005 - Uncovering the real story»;
il rapporto denuncia come tutti i parametri sanciti dalla Commissione Internazionale per la Conservazione del tonno Atlantico (ICCAT) non siano rispettati: la quota annuale di pescato, fissata in 32.000 tonnellate, è stata superata del 40 per cento arrivando a 44.948 tonnellate nel 2004 e a 45.547 nel 2005. Nella sola Europa sono state acquistate 18.000 tonnellate nel 2004 e 16.000 nel 2005. Tuttavia si tratta di una cifra al ribasso poiché le catture non denunciate fanno salire questi quantitativi ad oltre 50.000 tonnellate;
in questi anni si è assistito anche al boom delle cosiddette «tuna farming», le fattorie galleggianti che rappresentano il
colpo di grazia per la specie: i tonni vengono catturati quando ancora non hanno raggiunto l'età riproduttiva, costretti a vivere «all'ingrasso» in stretti recinti in mare aperto e poi, raggiunta la taglia commerciale, sono pescati e messi in commercio. Gli allevamenti dovrebbero favorire una minore pressione sugli stock di tonno, ma questo non avviene poiché il boom delle fattorie (nel 2004-2005 erano 49, nel 2006 sono salite a 62 nel Mediterraneo) ha provocato una pesca sempre più massiccia di tonni vivi in natura, impoverendo di colpo la popolazione;
in una recente riunione svoltasi a Madrid dal 2 al 6 ottobre, il Comitato permanente per la ricerca e le statistiche della Commissione internazionale per la conservazione del tonno (ICCAT) ha suggerito una riduzione dello sforzo di pesca;
il commissario europeo alla pesca Borg ha dichiarato: «I dati degli scienziati hanno confermato il timore che ho espresso in parecchie occasioni, ossia che lo sforzo di pesca era troppo elevato rispetto alle possibilità di pesca. Dobbiamo effettuare la pesca del tonno rosso a livelli sostenibili e la Commissione europea continuerà a svolgere un ruolo centrale a livello internazionale nella protezione del tonno rosso. Il successo dell'azione tuttavia - ha proseguito Borg - dipenderà da tutte le parti interessate che lavorano insieme in vista della riunione dell'Iccat a Dubrovnik (Croazia), il prossimo novembre, per combattere efficacemente le attività illegali di pesca, che attualmente minacciano il futuro dell'industria della pesca del tonno rosso.»;
un rapporto del Wwf mette sotto accusa l'Unione europea a causa delle sovvenzioni che favoriscono l'espansione dell'allevamento di tonno rosso: una pratica che potrebbe portare, nel giro di pochi anni, all'estinzione commerciale del tonno, una specie già oltremodo sfruttata e già fortemente a rischio;
il rapporto «L'allevamento del tonno nel Mediterraneo: è in gioco lo stock di tonno rosso», pubblicato alla vigilia della Giornata Mondiale degli Oceani, rimprovera la Comunità europea per le sue sovvenzioni agli impianti di acquicoltura coinvolti nell'allevamento del tonno - che consiste nel mettere all'ingrasso, quale moderno «fois gras», i tonni catturati vivi in natura - e mette in discussione il fatto che l'allevamento dei tonni non ha nulla a che vedere con l'acquacoltura in cui invece i pesci nascono e vengono allevati in cattività;
recentemente il Giappone ha annunciato la propria decisione di dimezzare la quota di pescato di tonni pinna blu sarà dimezzata nei prossimi cinque anni in conseguenza dell'eccesso di pesca che ne ha gravemente impoverito gli stock;
finché la pesca con le sciabiche e l'industria dell'allevamento del tonno saranno considerate come tappe di uno stesso processo, la gestione degli stock di tonno rosso non sarà sostenibile;
da più parti è stata richiamata l'immediata necessità di una rigida moratoria che limiti lo sviluppo di «nuovi allevamenti» nel Mediterraneo -:
se il Ministro non ritenga opportuno proporre nelle opportune sedi europee di istituire una rete di aree marine protette che copra il 40 per cento del Mediterraneo con lo scopo di proteggere le aree di riproduzione e di alimentazione del tonno;
se non ritenga necessaria una chiusura della pesca al tonno rosso finché non verranno messe in atto misure necessarie per garantire il futuro di questa pesca;
quanti siano gli allevamenti italiani di tonno rosso che, ad oggi, ricevono i finanziamenti dell'Unione europea.
(5-00387)