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Allegato B
Seduta n. 7 del 30/5/2006
TESTO AGGIORNATO AL 13 GIUGNO 2006
...
COMUNICAZIONI
Interrogazione a risposta orale:
DELFINO e VOLONTÈ. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
la Comunità Montana Valle Maira, con sede in San Damiano Magra (Cuneo)
ha installato diversi ripetitori di segnale radio televisivo, curandone la manutenzione in vari comuni della Valle;
la zona risulta, però, dimenticata dalla televisione pubblica al punto tale che Rai-Tre è completamente oscurata ed il primo ed il secondo canale si vedono con grande difficoltà;
anche i segnali di Radio Rai sono alquanto inadeguati con frequenti disservizi che causano l'impossibilità di recepire con regolarità alcuni programmi, come accade per esempio al notiziario «Gazzettino del Piemonte»;
i cittadini pur pagando regolarmente il canone di abbonamento sono obbligati ad ulteriori spese per interventi volti a consentire la visione delle reti pubbliche;
è indubbio che ci troviamo di fronte ad una situazione insostenibile ed iniqua per i cittadini che già si trovano ad affrontare gravi difficoltà e rilevanti oneri per altri servizi pubblici carenti in zona, con nefaste conseguenze, ad esempio, sul turismo locale -:
se non ritenga di attivarsi affinché si intervenga con rapidità a garantire e potenziare il servizio televisivo pubblico con apparecchiature idonee e tecniche adeguate a consentire la ricezione delle tre reti nazionali in tutta la Comunità Montana della Valle Maira.
(3-00007)
Interrogazioni a risposta scritta:
MARTINELLI e RAISI. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
in località «Valle Crocchetto», frazione del Comune di Nepi, provincia di Viterbo e precisamente nelle vie «Bonaventura Tecchi» e «Vincenzo Cardarelli» non viene espletato il servizio di consegna posta a domicilio;
i cittadini residenti nelle suddette vie hanno più volte lamentato il disagio alla locale dirigenza del Servizio Postale ottenendo, peraltro, formale garanzia circa la risoluzione del problema;
circa due anni fa l'allora Direttore postale convenendo circa l'inadeguatezza del servizio (che costringe i cittadini a ritirare la corrispondenza presso l'Ufficio postale di Nepi) propone l'ampliamento del servizio di Grezzano a Valle Crocchetto, così da estendere il servizio alle sopracitate vie, in quanto ubicate a brevissima distanza;
ad oggi alcuna iniziativa è stata intrapresa per ovviare al grave disagio dei cittadini di «Valle Crocchetto»;
Poste Italiane è oggetto di una concessione governativa che impone alla concessionaria precisi doveri e standard;
a fronte del fatto che il servizio postale rappresenta, soprattutto nei piccoli centri, un elemento essenziale della qualità della vita dei residenti -:
se quanto riferito in premessa corrisponda al vero e se non intenda rappresentare a Poste Italiane SpA l'opportunità di adottare le necessarie iniziative volte ad andare incontro alle esigenze dei cittadini di Valle Crocchetto.
(4-00111)
CASSOLA. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
risulta allo scrivente che i programmi della Rai, in particolar modo quelli relativi alle manifestazioni sportive, sono regolarmente criptati (anche se, allo stato attuale, sarebbe più corretto dire «oscurati») in Europa;
in tal modo si esclude che soprattutto gli italiani all'estero possano goderne provocando disagio e malcontento più volte segnalato anche dal corrispondente Rai a Bruxelles alla dirigenza della Rai;
tutta la questione si riconduce ovviamente ai diritti d'autore ed è a conoscenza di tutti che alcuni programmi (film, gare di Formula 1, partite di calcio e quant'altro) vengono criptati perché la Rai non
paga i diritti per la loro diffusione oltre il territorio nazionale; in conseguenza di ciò, su richiesta dei titolari dei diritti internazionali, l'azienda radiotelevisiva italiana è obbligata a criptare (sia per la ricezione satellitare sia per quella via cavo) il segnale in partenza;
risulterebbe che alcune compagnie televisive estere, come la Codetel in Belgio, abbiano già iniziato a oscurare le manifestazioni sportivi trasmesse da Rai 1, nonostante il fatto che, a quanto pare, i clienti di origine italiana abbiano acquistato un pacchetto comprendente anche la programmazione Rai e che tali compagnie chiedano ai loro abbonati un supplemento pecuniario per assistere alle partite di calcio;
spesso si discute sull'importanza della promozione e diffusione della lingua e della cultura italiane all'estero, della grande ricchezza che rappresentano gli italiani nel mondo in quanto ambasciatori del made in Italy, della libera circolazione del pensiero e così via -:
se siano a conoscenza di quanto citato in premessa e quali iniziative intendano intraprendere, ciascuno per quanto di propria competenza, per contrastare quella che appare una palese violazione delle leggi comunitarie e nazionali.
(4-00117)
HOLZMANN. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
il personale dipendente dalle Poste Italiane, assunto in provincia di Bolzano, deve possedere, in base ad una norma di attuazione dello Statuto di Autonomia del Trentino Alto Adige, un attestato di bilinguismo come avviene per tutti i dipendenti pubblici;
tutte le amministrazione pubbliche corrispondono al proprio personale un'indennità di bilinguismo differenziata secondo il livello di conoscenza richiesto;
Poste Italiane SpA ha riconosciuto, a titolo di liberalità, il pagamento di detta indennità al proprio personale;
non è prevista una base legislativa o contrattuale che obblighi Poste Italiane SpA a corrispondere detta indennità -:
se si intenda rappresentare a Poste Italiane Spa se si ritenga di garantire il pagamento di dette indennità.
(4-00127)
JANNONE. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
in data 14 novembre 2001 il decreto del ministro delle comunicazioni approvava il programma per lo sviluppo in Italia della radiodiffusione sonora in tecnica digitale. Nell'ambito del citato provvedimento si evidenziava che, come stabilito dalla Conferenza europea di Wiesbaden del 1995, il Dab può operare in banda VHF-III (174,0 MHz-240,0 MHz) o banda UHF-L (1,452 MHz - 1468 MHz), e che all'Italia venivano assegnati i blocchi di frequenze 11D, 12A, 12B, 12C, 12D, in banda VHF;
la Rai rappresentava l'Italia a Wiesbaden e avallava la destinazione delle stesse frequenze al DAB-T, pur utilizzando i medesimi blocchi con emissioni analogiche, così come altre emittenti televisive private;
in data 8 luglio 2002 il decreto del ministro delle comunicazioni approvava il Piano nazionale di ripartizione delle frequenze che indica nella banda VHF-III tra 174,0 MHz e 230,0 MHz; ovvero le frequenze tra i blocchi 5A e 12D, fra quelle utilizzabili per la radiodiffusione televisiva e radiofonica T-DAB;
in data 31 luglio 2002, con delibera 249/02/Cons, l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni approvava il Piano di assegnazione delle frequenze per la radiodiffusione sonora in tecnica digitale DAB-T;
la normativa regolamentare stabilisce inoltre che, nella fase sperimentale, ulteriori
risorse potrebbero essere disponibili modificando e integrando il vigente Piano nazionale di ripartizione delle frequenze, in quanto il canale 12, dove devono essere allocati i primi 4 blocchi T-DAB, risulta attualmente occupato da diffusioni analogiche televisive appartenenti sia alla Rai che alle emittenti private;
diversi studi dimostrano la disponibilità di frequenze nella banda VHF tra 174,0 MHz e 230,0 MHz, ovvero i blocchi tra 5A e 12D, perfettamente compatibili con le trasmissioni esistenti, e tra 230 MHz e 240 MHz, ovvero 13A, 13B, 13C, 13D, 13E, 13F;
queste frequenze per i blocchi DAB sono comprese, in bande già destinate alla radiodiffusione, dal Piano nazionale di ripartizione delle frequenze ed alcune, le prime di seguito elencate, si collocano nello spazio tra la fine di un canale televisivo e l'inizio di quello successivo;
i blocchi disponibili in questione sono:
6A 181.168 - 182.704 MHz, tra il canale D ed il canale E;
7B 189.872 - 191.408 MHz, tra il canale E ed il canale F;
8C 198.592 - 200.128 MHz, tra il canale F ed il canale G;
9D 207.296 - 208.832 MHz, tra il canale G ed il canale H;
gli ispettorati delle comunicazioni di Roma e Milano, interpellati dalla Dgca del Ministero delle comunicazioni, hanno confermato la assoluta compatibilità dei canali suddetti, compatibilità confermata dai controlli seguiti all'attivazione dei trasmettitori autorizzati, in fase sperimentale, sulla frequenza 9D;
a quanto detto si aggiunge un'ulteriore possibilità: lo standard DAB-T, come stabilito dalla Conferenza di Wiesbaden e come confermato dal decreto del 14 novembre 2001 che prevedeva l'utilizzo anche di 6 blocchi sul canale 13 VHF (da 230 a 240 MHz) ovvero trasmissioni DAB da 13A a 13F;
in Italia questo canale era stato destinato dal Piano del 1983 al ministero della difesa (tutte le bande non previste per scopi specifici, erano state destinate d'ufficio);
a tutt'oggi detto canale risulta inutilizzato, in quanto erano state affidate alcune concessioni ad emittenti private per ponti radio ormai obsoleti. Lo stesso canale 13 potrebbe essere destinato allo sviluppo del Dab-T (per le private) lasciando alla Rai il canale 12, a titolo definitivo, per usi televisivi e radiofonici;
in altri Paesi d'Europa, i Ministeri hanno già disposto tutti i canali segnalati per la diffusione Dab-T e gli impianti risultano conseguentemente già attivi;
si può quindi dedurre che i quattro blocchi liberi da subito, come sopra indicati (6A, 7B, 8C, 9D), la parte residuale potenzialmente utilizzabile del canale 12, il canale 13, se assegnato al DAB, nonché tutte le frequenze in banda UHF-L sono più che sufficienti per garantire un rapido sviluppo del primo livello di sperimentazione radiofonica e per consentire la definitiva affermazione della tecnologia digitale in Italia;
il consorzio EuroDaB Italia è già stato autorizzato a trasmettere sul blocco 9D nel Lazio, in Lombardia ed in altre regioni ed è in attesa delle autorizzazioni, da tempo richieste, per completate la rete nazionale sulla medesima frequenza -:
quale sia lo stato di avanzamento del programma per lo sviluppo in Italia della radiodiffusione sonora in tecnica digitale e quali misure intenda intraprendere per rendere compiutamente attiva tale tecnologia di radiodiffusione in coerenza con la normativa vigente in materia ed in linea con i progressi registrati in ambito europeo.
(4-00131)