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Allegato B
Seduta n. 7 del 30/5/2006
DIFESA
Interrogazioni a risposta scritta:
HOLZMANN. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
le Forze Armate hanno subito negli ultimi anni pesanti ridimensionamenti in Alto Adige con il conseguente impoverimento della comunità di lingua italiana;
il declassamento del IV Corpo d'Armata a Comando Truppe Alpine ha determinato la cancellazione della Brigata Orobica e la riduzione di quella Tridentina;
il progressivo trasferimento di altri reparti, come il Reggimento Genio ed il Savoia Cavalleria, fuori dalla provincia di Bolzano hanno aggravato ulteriormente questa situazione -:
se il Governo sia intenzionato a mantenere la presenza degli attuali reparti delle Forze Armate in provincia di Bolzano alimentandoli con ulteriori volontari e se intenda mantenere l'area addestrativa nello stesso territorio di Bolzano per i reparti dell'Esercito, dipendenti dal Comando Truppe Alpine e dalla Cavalleria dell'Aria.
(4-00121)
JANNONE. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
da sempre Bergamo e la sua provincia vantano una gloriosa tradizione di adesione e partecipazione al corpo militare degli alpini, uomini e militari il cui sacrificio e spirito di abnegazione si è contraddistinto in interventi che, domi bellique, si sono rivelati preziosi ed insostituibili;
durante numerosi tragici avvenimenti, ed in particolare in occasione di calamità naturali, l'A.N.A. si è distinta per l'altruismo e lo slancio con i quali ha prestato il proprio soccorso alle popolazioni colpite, grazie ad una operatività che si fonda, oltre che sul personale di leva, anche su volontari non retribuiti in grado di coordinare con efficienza e tempestività tutte le attività di intervento e di soccorso;
segnatamente detta importantissima opera si manifestò - episodio questo che l'interrogante cita a solo titolo esemplificativo - 12 anni or sono, in occasione dell'alluvione che colpì nel novembre 1994 il Piemonte, allorquando l'A.N.A. si distinse contribuendo, per numero di persone, di mezzi, di energie e di risorse profuse, a ristabilire la normalità nelle zone disastrate; in detta occasione, su istanza dell'interrogante, il Presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro ritenne di insignire all'A.N.A. la medaglia d'oro al valor civile;
negli ultimi anni, nonostante l'attaccamento mostrato a questa forza militare, Bergamo è stata privata delle maggiori rappresentanze militari che operavano sul territorio, nonostante la stessa sezione A.N.A. di Bergamo si fosse fatta carico di presentare, nel corso dell'anno passato, la propria motivata candidatura per l'apertura di una nuova caserma in terra orobica;
il reperimento di un'infrastruttura militare, anche in considerazione della consistente disponibilità di aree ed immobili demaniali presenti sul territorio provinciale bergamasco, non solo consentirebbe l'utilizzo ed il ripristino di edifici che attualmente giacciono in un deprecabile stato di abbandono, ma costituirebbe il giusto e meritato «premio» per la dedizione che da sempre gli Alpini hanno nutrito verso la terra orobica, unendo «Veci» e «Bocia» in un afflato di generosità e solidarietà senza confini;
concretamente, nel corso di un incontro congiunto tenutosi l'8 aprile 2002 e che ha visto riuniti attorno ad un solo tavolo i maggiori rappresentanti delle realtà politiche ed amministrative della città e della provincia di Bergamo, si è individuata un'area dell'hinterland cittadino ove sarebbe possibile la costruzione di una nuova caserma. Tale struttura potrebbe ospitare anche spazi per le esercitazioni ed in virtù delle metrature richieste
dal ministero della difesa e consentirebbe di realizzare una vera e propria cittadella militare con tutti i requisiti dei moderni reparti operativi. Sarebbe infatti collocata vicino alle grandi vie di comunicazione (sia stradali che ferroviarie) ed includerebbe non solo la caserma, ma anche gli edifici amministrativi e le aree addestrative e di supporto per la protezione civile -:
quali misure il ministro della difesa intenda adottare per far sì che, per tutte le motivazioni suesposte e concretamente supportate, la bergamasca possa fattivamente e ragionevolmente contemplare, tra le sue infrastrutture l'apertura e piena funzionalità di una nuova caserma per un reggimento alpino in Lombardia, concedendo in tal modo un giusto e meritato riconoscimento ad un corpo come quello degli alpini che, soprattutto in terra orobica, con la gloriosa opera delle divisioni «Tridentina» e «Berghem de Sass» ha saputo meritare unanimi apprezzamenti per la generosità e la professionalità attestate in tutto il mondo.
(4-00136)