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Allegato B
Seduta n. 7 del 30/5/2006
TESTO AGGIORNATO AL 27 GIUGNO 2006
ATTI DI INDIRIZZO
Mozione:
La Camera,
rilevata l'esigenza di proseguire nell'azione di risanamento della finanza pubblica anche ai fini del rispetto degli impegni assunti nei confronti dell'Unione europea, che, è bene ricordarlo nella legislatura testè conclusa, sono stati sempre rispettati;
ricordato che la causa maggiore del perdurante squilibrio di conti pubblici deriva dall'enorme debito pubblico accumulato negli ultimi anni dalla cosiddetta prima repubblica ed in particolare nel periodo del consociativismo, di cui furono protagonisti principali i partiti, i cui eredi storico-politici, costituiscono la parte principale dell'attuale maggioranza;
sottolineato che la politica di risanamento deve basarsi non sull'inasprimento di imposte e tasse, come sembra voler fare il Governo, perché in tal modo si metterebbe in pericolo la ripresa economica appena avviata, bensì sul contenimento della spesa ed in particolare con l'eliminazione delle spese inutili e di tipo clientelare;
considerato che le prime spese da ridurre, anche per evidenti ragioni di moralità politica, sono i costi vivi della politica che sono in forte crescita a livello centrale, regionale e locale, ciò sia attraverso il proliferare di cariche ed incarichi pubblici, sia con l'aumento ingiustificato delle consulenze esterne per funzioni che potrebbero agevolmente essere svolte da pubblici dipendenti;
ricordato che, in attuazione della riforma Bassanini, il secondo e terzo Governo Berlusconi hanno provveduto ad accorpare importanti Ministeri al fine di ridurre i costi e razionalizzare l'attività amministrativa;
sottolineato che la riforma costituzionale approvata in duplice lettura dal Parlamento prevede, fra l'altro, una riduzione del numero dei componenti dei due rami del Parlamento con un evidente contenimento dei costi della politica;
considerato che nell'ambito della Finanziaria per l'anno 2006 sono stati ridotti gli emolumenti dei parlamentari;
rilevato invece, che, fra i cattivi esempi dell'aumento ingiustificato dei costi della politica, c'è sicuramente lo sdoppiamento di diversi ministeri operato dall'attuale Governo e la creazione ex novo di alcuni Ministeri senza portafoglio, il che fa arrivare il numero complessivo degli incarichi governativi, fra Ministri con portafoglio, Ministri senza portafoglio, Viceministri e Sottosegretari, al livello di oltre cento il che comporta inevitabilmente un aggravio di costi e rappresenta un atto contraddittorio nei confronti della politica di rigore economico che questo Governo ha annunciato al Paese,
impegna il Governo:
ad adottare iniziative volte a rivedere la costosa proliferazione delle cariche ministeriali rinunciando allo sdoppiamento di Ministeri e riducendo il numero dei Ministri senza portafoglio, dei Viceministri e dei Sottosegretari, al fine di applicare concretamente anche sulle alte cariche politico-amministrative l'azione di contenimento delle spese inutili;
ad adottare iniziative volte a ridurre progressivamente, fino alla completa eliminazione, tutte le consulenze esterne delle pubbliche amministrazioni a tutti i livelli, utilizzando, in loro luogo, al meglio, le professionalità interne delle singole amministrazioni e reperendo quelle mancanti attraverso l'applicazione della mobilità interna;
ad attivarsi per la drastica riduzione del numero delle auto di servizio a disposizione, sia dei vertici politici e dei loro
collaboratori, sia dell'amministrazione centrale e periferica dello Stato, nonché degli enti pubblici;
ad attivarsi affinché sia rivisto il patto di stabilità interno, in modo che regioni ed enti locali riducano sensibilmente i costi diretti ed indiretti della politica che sono pesantissimi e crescenti a livello regionale e locale ed assolutamente incompatibili con le esigenze di risanamento delle finanze pubbliche.
(1-00003) «Elio Vito, Leone, Armosino, Bruno, Fratta Pasini, Moroni, Romani, Gianfranco Conte, Baldelli, Biancofiore, Cesaro, Craxi, Della Vedova, Jannone, Lainati, Marras, Milanato, Osvaldo Napoli, Paroli, Mario Pepe, Picchi, Santelli, Vitali, Romagnoli».