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Allegato B
Seduta n. 76 del 19/11/2006
ATTI DI CONTROLLO
PRESIDENZA
DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Interrogazioni a risposta scritta:
ZANELLA, BANDOLI, FRANCESCATO e CACCIARI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
in data 20 luglio 2006 la 13a Commissione permanente (Territorio, ambiente, beni ambientali) del Senato ha approvato una risoluzione che, facendo proprie «osservazioni critiche e preoccupazione» - avanzate dal Sindaco e dal Consiglio comunale di Venezia - sulla grande opera denominata Mose e sul suo pesante impatto ambientale, invitava il Governo «ad avviare una verifica tecnica delle proposte di revisione progettuale degli interventi alle bocche di porto, avanzate dal comune di Venezia»;
in data 21 settembre 2006 la Commissione ambiente territorio e lavori pubblici della Camera ha approvato una risoluzione analoga, che chiedeva, anch'essa una verifica tecnica delle proposte di revisione progettuali;
in seguito all'annullamento disposto il 22 giugno 2000 dal Tar del Veneto del decreto negativo di compatibilità ambientale del 24 dicembre 1998 per difetto di forma dovuto alla difformità, ritenuta dal Tribunale amministrativo non specificamente motivata e giustificata, fra il parere positivo della Soprintendenza di Venezia e quello negativo, del Ministro dei beni e delle attività culturali, la citata opera non è provvista di una valutazione d'impatto ambientale, con relative prescrizioni;
il Consiglio dei ministri del 15 marzo 2001 ribadiva che, esauriti gli approfondimenti progettuali, si applicasse l'articolo 2, ultimo comma, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 27 settembre 1997 (che prevede una valutazione d'impatto ambientale ai sensi della legge 1986, n. 349);
il Consiglio dei ministri avrebbe recentemente approvato, a maggioranza e con parere contrario anche del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare (che è, per la normativa vigente, l'autorità nazionale competente per le valutazioni d'impatto ambientale), la proposta di procedere nella realizzazione del citato progetto Mose, rigettando le proposte correttive avanzate dal Comune di Venezia e senza alcuna prescrizione ambientale -:
se il Governo intenda, costituendo anche un precedente in una materia delicata e sensibile, non a caso regolata dal diritto comunitario, eludere la necessità e l'obbligo di una valutazione d'impatto ambientale su una simile grande opera, nonché il parere contrario dell'autorità nazionale competente in materia, il Ministro dell'ambiente, con voto a maggioranza del Consiglio dei ministri, priva di una specifica valutazione d'impatto ambientale;
se non si intenda, prima della deliberazione del Comitato misto ex articolo 4 della legge 798 del 1984, assicurare una valutazione d'impatto ambientale che, prenda in considerazione, per gli impatti sull'ambiente lagunare, le valutazioni e le proposte del Comune di Venezia;
se non si ritenga opportuno, dal punto di vista dei possibili minori impatti ambientali, valutare le proposte correttive del progetto Mose avanzate dal citato Comune.
(4-01699)
TURCO. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
il 16 novembre 2006, in relazione all'arresto dell'ex parroco di una chiesa
del quartiere Pianura di Napoli, accusato di abusi sessuali su una ragazzina di dieci anni, l'agenzia Ansa ha diramato quattro dispacci da cui si evince che:
a) secondo quanto emerso dalle indagini, coordinate dal procuratore aggiunto di Napoli Alessandro Pennasilico, gli abusi sarebbero avvenuti «con frequenza quotidiana» nella sacrestia dove il sacerdote, secondo l'accusa, palpeggiava la ragazzina;
b) il sacerdote era stato già condannato per reati di violenza sessuale avvenuti in Sicilia nel 1995 quando il sacerdote era direttore di un istituto di assistenza. Nell'istituto siciliano avrebbe avuto rapporti sessuali con una donna ricoverata per problemi di salute mentale;
c) l'indagine è stata avviata il 19 settembre scorso quando nella caserma dei carabinieri di Pianura si recarono i genitori della ragazzina per presentare denuncia dopo che la figlia aveva confidato in famiglia i presunti abusi;
d) T.T.A., il sacerdote al centro dell'inchiesta, era già stato trasferito ad altro incarico e in un'altra diocesi da un paio di settimane;
e) l'arresto ha fatto scattare la sospensione del religioso dall'ufficio di parroco. Per ulteriori provvedimenti da parte dell'autorità ecclesiale si attendono gli sviluppi dell'inchiesta della magistratura;
f) nei suoi confronti è stata emessa una ordinanza di custodia agli arresti domiciliari su richiesta della procura di Napoli;
si rammenta quanto già formulato nell'interrogazione a risposta scritta 4-00693, presentata dal sottoscritto martedì 25 luglio 2006 nella
seduta n. 31, e alla quale non è tutt'ora pervenuta risposta -:
se dispone di statistiche relative ai provvedimenti che vengono presi nei confronti di cittadini accusati di simili fatti e già condannati in precedenza per lo stesso reato;
se il sacerdote fosse stato assoggettato a misure di prevenzione ai sensi della legge n. 1423 del 1957.
(4-01706)