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Allegato B
Seduta n. 77 del 27/11/2006
BENI E ATTIVITÀ CULTURALI
Interrogazioni a risposta in Commissione:
BONO. - Al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere:
il motivo per cui oggi, a oltre quattro mesi dalla conclusione dei lavori da parte della commissione incaricata di selezionare i progetti, con relativa individuazione del vincitore del concorso per l'ideazione e la realizzazione del monumento in onore dei caduti di Nassiriya, non si sia ancora formalizzato l'esito dello stesso, con la conseguenza che, malgrado la forte accelerazione data dal precedente Governo alla realizzazione dell'opera, non si è riusciti a rispettare il programma di costruzione del monumento prima della celebrazione del 3o anniversario della strage;
quali siano le ragioni di tale ritardo e se tra queste vi sia il mancato versamento della quota dovuta da parte di alcuni dei soggetti istituzionali coinvolti e, comunque, quali iniziative intenda assumere per completare, al più presto la procedura di selezione per la nomina del vincitore del concorso e avviare speditamente le azioni per la realizzazione del monumento, voluto dall'intero Popolo italiano per commemorare la memoria dei suoi caduti nella missione di pace in Iraq, per l'affermazione dei principi di libertà, democrazia e rispetto della dignità umana, lungamente calpestati in quel Paese mediorientale.
(5-00411)
DI CAGNO ABBRESCIA e FITTO. - Al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
il quotidiano Corriere della Sera in un articolo pubblicato domenica 19 novembre, riporta il deludente esordio dell'apertura della stagione lirica avvenuta al teatro Piccinni di Bari con l'opera «prima» di Carmen, la cui organizzazione era affidata alla Fondazione Petruzzelli;
il suddetto articolo, firmato dall'autorevole critico teatrale Enrico Girardi, descrive una serie di inadeguatezze, di dilettantismo su ogni fronte e di inesperienza pressoché totale sull'operatività tecnico-organizzativa dell'evento, compreso l'aspetto musicale da parte dei critici della Fondazione stessa, nell'inaugurazione dell'opera di Carmen, che lascia quanto mai perplessi in considerazione dell'utilizzo dei fondi pubblici di cui la Fondazione lirica dispone. La sovrintendente Angela Filipponio e il direttore artistico Guido Pagliaro, che avevano curato le prime due stagioni della Fondazione Petruzzelli, con esiti unanimemente apprezzati e giudizi positivi sia da parte della critica teatrale che della carta stampata, si sono recentemente dimessi;
dalle considerazioni suesposte emerge come la pessima figura di fronte all'opinione pubblica italiana, avvenuta all'opera «prima» di Carmen, coincisa con la prima stagione curata dal nuovo sovrintendente nominato dal Consiglio di amministrazione presieduto dal sindaco di Bari, Michele Emiliano, vanifichi gli enormi sforzi e gli impegni, compiuti negli ultimi anni per risollevare dal trauma del rogo del teatro Petruzzelli, non soltanto gli aspetti socio-culturali e teatrali in generale, ma più ampiamente l'immagine dell'intera città di Bari;
in particolare la Fondazione Petruzzelli, fermamente voluta dalla precedente amministrazione comunale e istituita con la legge 11 novembre 2003, n. 310 ha ottenuto un riconoscimento che nessuna altra città era riuscita ad ottenere dallo Stato, oltre a quelle stabilite dalla legge n. 800 del 1967;
la conferma di quanto suesposto è stata riportata anche da altri quotidiani di livello nazionale, come ad esempio: la Repubblica ove in un articolo a firma di Guido Barbieri, condiviso anche da altri critici, viene criticato il versante musicale della «prima» di Carmen;
a giudizio degli interroganti, sarebbe opportuno intervenire urgentemente anche al fine di evitare che l'amministrazione comunale di Bari sia screditata a causa dell'operato della Fondazione che dovrebbe, invece, continuare ad essere motivo di orgoglio per l'intera comunità cittadina-:
se non ritenga di dover urgentemente intervenire, nell'ambito dei propri poteri di vigilanza, al fine di verificare l'effettivo livello di competenza dei soggetti recentemente insediati ai vertici della Fondazione Petruzzelli, per evitare il ripetersi di nuovi esemplari «fiaschi» organizzativi e musicali di opere teatrali promosse dalla predetta Fondazione come, secondo gli interroganti, è effettivamente avvenuto, nonché controllare la programmazione futura dell'Ente lirico, affinché la qualità e la progettualità delle prossime opere teatrali possano ritornare ad essere di livello prestigioso e apprezzate unanimemente così come nel recente passato;
se non ritenga altresì, di seguire puntualmente l'attività e l'operato della Fondazione suddetta, affinché possa ritornare a rivestire quel ruolo prestigioso equiparato a quello delle altre importanti Fondazioni nazionali, difendendo in tal modo sia i diritti del pubblico fruitore, sia di quanti hanno contribuito al suo sviluppo con competenza e dedizione, incentivando la fondamentale funzione di stimolo culturale per la nostra comunità.
(5-00412)
FAVA, GOISIS e ALLASIA. - Al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
Sabbioneta, edificata tra il 1556 ed il 1591 per volere di Vespasiano Gonzaga, è una piccola città d'arte in provincia di Mantova che si distingue per le sue caratteristiche storiche, ambientali e architettoniche e per il suo alto profilo artistico e culturale;
i siti gonzagheschi, di cui fa parte anche Sabbioneta, sono stati presentati al Ministero per i beni e le attività culturali per essere iscritti dall'Unesco nell'elenco dei beni considerati patrimonio dell'umanità;
Sabbioneta, come città d'arte caratterizzata per l'alta densità di testimonianze storiche ed artistiche, costituisce un importante motore economico per lo sviluppo del territorio;
il comune di Sabbioneta è impegnato da anni nella valorizzazione del proprio prodotto turistico, stimolando e progettando frequenti incontri di studio con esperti e ricercatori del settore, attuando iniziative che rendano visibile e fruibile il patrimonio artistico;
la Panguaneta S.p.a., azienda che si dedica alla lavorazione e produzione industriale di compensato e derivati dal legno, ha presentato una richiesta al Comune di Sabbioneta per l'ampliamento degli stabilimenti esistenti dell'impianto collocato in zona di protezione visiva della città murata;
consta agli interroganti che il Comune di Sabbioneta, in data 26 ottobre 2006, ha risposto alla suddetta richiesta constatando che l'ampliamento, nei termini in cui è stato proposto, comporterebbe la trasformazione dell'area, attualmente in parte B3/R2 (area di completamento produttivo con vincolo di inedificabilità) e in parte E/R1-R3 R4 (area agricola con vincolo di inedeficabilità), in zona B3 e l'area attualmente E in zona E/R1 e rilevando che la costruzione di edifici in ampliamento non si dovrebbe estendere all'area attualmente classificata E (agricola), ma dovrebbe essere contenuta nell'attuale zona B3/R2;
la paventata costruzione di edifici in ampliamento potrebbe avere un negativo impatto visivo, oltre che provocare inquinamento acustico ed atmosferico e che potrebbe altresì compromettere l'assegnazione del titolo di «patrimonio mondiale dell'umanità» al comune di Sabbioneta, considerando che per tale assegnazione, oltre alle caratteristiche architettoniche,
culturali e storiche, saranno della massima importanza gli aspetti legati all'ambiente -:
quali iniziative il Ministro intenda mettere in atto al fine di salvaguardare lo straordinario e universale patrimonio del comune di Sabbioneta.
(5-00414)
Interrogazione a risposta scritta:
VOLONTÈ. - Al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
presso il Cimitero degli Allori di Firenze è stata tumulata la salma della scrittrice Oriana Fallaci, morta a Firenze il 15 settembre scorso;
senza ombra di smentita, la Fallaci è fra gli italiani che hanno dato maggior lustro al nostro Paese negli ultimi cento anni, sia come giornalista che come scrittrice;
oltre alla stato di abbandono in cui versa la tomba dopo solo poco più di due mesi, si deve registrare l'assenza di indicazioni utili a raggiungere il luogo dove è sepolta;
la memoria della scrittrice fiorentina meriterebbe una maggiore attenzione e non l'indifferenza con cui è stata lasciata dalla sua stessa città -:
quali provvedimenti intenda adottare per evitare lo stato di abbandono e trascuratezza in cui risulta attualmente la tomba e la stele che ricorda la scrittrice Oriana Fallaci.
(4-01724)