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Allegato A
Seduta n. 79 del 29/11/2006
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(Sezione 5 - Linea politica del Governo in materia di telecomunicazioni e di occupazione)
OLIVA, LO MONTE, NERI, RAO e REINA. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che:
l'azienda Poste Italiane spa ha di recente avviato una riorganizzazione del servizio postale, che prevede in Sicilia la chiusura di uffici nei comuni più piccoli e la riduzione di oltre 200 zone di recapito, con il conseguente concentramento del recapito presso i cosiddetti «centri primari di distribuzione», allontanando il servizio di recapito dal comma stesso;
nella regione le Poste hanno già deciso di ridurre siti (Cuas di Palermo, centro Postel) per trasferire la lavorazione di prodotto nel Nord Italia, compromettendo oltre 400 posti di lavoro;
le decisioni di Poste Italiane spa, oltre a compromettere il servizio pubblico postale, hanno penalizzato la regione Sicilia ad alto tasso di disoccupazione con la perdita di oltre 1.000 posti di lavoro, avendo questa, tra l'altro, dato un contributo notevole al raggiungimento e rilancio della società;
malgrado i tanti pensionamenti, che in alcune filiali siciliane, come quella di Messina, si sono talvolta «incentivati» con il ricorso documentato ad azioni di mobbing e ritorsione nei confronti di funzionari e dipendenti e che solo in parte sono stati rimpiazzati per effetto dei reintegrati ricorsisti, si continuano a sopprimere posti di lavoro che sono essenziali per il territorio e per il servizio al cittadino;
la conseguenza della riorganizzazione aziendale, oltre ad aumentare in modo sproporzionato i carichi di lavoro dei dipendenti, certifica la soppressione di ulteriori 200 posti e il licenziamento di altre 300 unità che in atto operano presso le agenzie di recapito;
l'attuale politica di riorganizzazione aziendale ha sollevato forti critiche da parte di molti sindaci e dei sindacati, che hanno promosso un sit in di protesta il giorno 21 novembre 2006 presso la direzione centrale di Poste Italiane spa -:
quale sia la politica del Governo in materia di telecomunicazioni e di occupazione, se non ritenga che le logiche di mercato debbano, a volte, passare in secondo piano rispetto alle esigenze del
territorio, sia in termini di servizi offerti al cittadino, sia in termini di occupazione, e se intenda promuovere tutte le iniziative necessarie a riconsiderare la riorganizzazione aziendale che penalizza fortemente i siti territoriali della Sicilia.
(3-00424)
(28 novembre 2006)