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Allegato A
Seduta n. 79 del 29/11/2006
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(Sezione 8 - Misure volte a garantire lo sviluppo dell'aeroporto di Malpensa)
MARONI, GIANCARLO GIORGETTI, GIBELLI, COTA, DOZZO, ALESSANDRI, ALLASIA, BODEGA, BRICOLO, BRIGANDÌ, CAPARINI, DUSSIN, FAVA, FILIPPI, FUGATTI, GARAVAGLIA, GOISIS, GRIMOLDI, LUSSANA, MONTANI, PINI, POTTINO e STUCCHI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che:
l'attuale maggioranza di Governo, per risollevare le sorti della compagnia aerea Alitalia, intende riproporre l'alleanza strategica con la compagnia europea Air France, legata ad Alitalia con uno scambio azionario del 2 per cento del capitale sociale già dal 2001;
la decisione di aprire il mercato dell'Alitalia al partner europeo Air France, colosso sul piano mondiale, rischia di far perdere competitività alla compagnia aerea di riferimento, che ha progressivamente perso, negli ultimi anni, quote di mercato sia sulle tratte nazionali, sia sulle tratte intercontinentali;
l'aeroporto di Malpensa, come dimostrano i dati, è il quinto hub d'Europa, con 38 destinazioni servite; lo scalo lombardo ha fatto registrare il più alto tasso di crescita tra quelli europei, più 11,1 per cento rispetto alla media europea del 5 per cento, e si conferma come uno dei centri di distribuzione più importanti d'Europa;
il numero di passeggeri nell'aeroporto di Malpensa è passato da 3,9 milioni nel 1997 a 19,6 milioni nel 2005, facendo registrare una variazione del 400 per cento contro una variazioni del 26,6 per cento registrata nello stesso periodo di tempo nell'aeroporto di Roma-Fiumicino, il cui numero di passeggeri è passato da 25,9 nel 1997 a 32,8 nel 2005;
Alitalia, ancora oggi, è l'unica compagnia che ha distribuiti su due hub aeroportuali la propria flotta, su Roma Fiumicino e su Milano Malpensa, e la doppia opzione risulta assolutamente anti-industriale, anche in ragione del fatto che il 70 per cento dei biglietti aerei è venduto nel Nord del Paese;
le dichiarazioni rilasciate alla stampa dell'attuale Presidente della Sea, che sarebbe disposto a concedere un terminal esclusivo al vettore nazionale, all'unica condizione che Alitalia, nell'aggiornamento del piano industriale, individui in Malpensa l'hub aeroportuale di riferimento dove concentrare la propria capacità;
da notizie di stampa, che confermano la posizione di alcuni esponenti dell'attuale maggioranza di Governo di rinunciare all'hub aeroportuale di Malpensa, emergono profonde incertezze non solo sul futuro di Alitalia, dal momento che la compagnia aerea ha su Malpensa il 50 per cento del proprio traffico, ma anche sull'ostacolo alla crescita economica delle imprese del Nord, che vedono proprio nell'aeroporto lombardo il centro strategico di distribuzione dei traffici da e verso l'Europa;
l'abbandono di Malpensa emarginerebbe il nostro Paese dai grandi traffici europei ed il vantaggio ricadrebbe sui grandi hub dell'Europa del Nord, in particolare su Francoforte e su Parigi, relegando la compagnia aerea Alitalia a vettore
regionale strutturalmente e strategicamente subalterno alle altre compagnie aeree europee -:
quali misure il Governo intenda adottare in relazione alla disponibilità della società di gestione Sea, al fine di garantire lo sviluppo dell'aeroporto di Malpensa, unica soluzione industriale in grado di restituire efficienza e competitività all'Alitalia.
(3-00427)
(28 novembre 2006)