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Allegato A
Seduta n. 8 del 31/5/2006
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(Sezione 9 - Misure per valorizzare il lavoro come indice della ripresa economica)
ZIPPONI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. Per sapere - premesso che:
vista la priorità posta dal Presidente del Consiglio dei ministri sulla ripresa economica con il sostegno a quelle attività industriali, pubbliche e private, capaci di investire sui processi produttivi e su nuovi prodotti, l'interrogante considera importante partire da un forte segnale verso i lavoratori e le lavoratrici che in questi anni hanno subito precarietà, cassa integrazione, mobilità e bassi salari;
il valore del lavoro è una risorsa fondamentale per evitare i due tempi tra risanamento e crescita;
è dalla più importante azienda italiana, la Fiat, che occorre sapere se, oltre agli azionisti, alle banche, alla famiglia Agnelli, i lavoratori possono considerare chiuso un periodo buio per le loro condizioni oppure no;
in concreto si tratta di porre fine alla cassa integrazione che da anni la Fiat utilizza come primo vero atto per dimostrare un'inversione di tendenza;
i dipendenti della Fiat devono tornare tutti al lavoro e deve partire un vero piano di formazione: si possono utilizzare i contratti di solidarietà quando ci sono problemi contingenti, escludendo così la cassa integrazione;
oltre a questo è necessario che la Fiat riconosca, dopo oltre otto anni di blocco salariale, un aumento, così come hanno chiesto e votato i lavoratori, pari a 100 euro lordi al mese;
occorre che il Governo favorisca l'aumento effettivo dei salari, come uno degli indici della crescita economica -:
se il Governo intenda agire e con quali strumenti per favorire scelte che rendano chiaro per chi lavora che qualche cosa sta cambiando: in particolare, se intenda intervenire utilizzando la riduzione del cuneo fiscale per favorire quelle aziende che in questi anni hanno investito, non hanno licenziato e hanno creato il lavoro buono, cioè a tempo indeterminato, e favorendo chi stabilizza il lavoro precario.(3-00019)
(30 maggio 2006)