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Allegato A
Seduta n. 82 del 5/12/2006
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(A.C. 1922 - Sezione 4)
ORDINI DEL GIORNO
La Camera,
premesso che:
taluni comuni, in particolare del Nord Italia, hanno adottato una tariffa incentivante per le utenze, in particolare nel commercio e nell'artigianato, che provvedono al pretrattamento ed all'ottimizzazione dei volumi dei rifiuti solidi urbani;
come contemplato dalle normative ambientali, alla tariffa dovrebbe essere applicato un coefficiente di riduzione proporzionale alle quantità e alla qualità di rifiuti che il produttore dimostri di aver pretrattato allo scopo di agevolare le operazioni di recupero e smaltimento;
l'applicazione di un sistema univoco di tariffazione sul territorio nazionale potrebbe favorire l'utilizzo di tecnologie che garantiscano il miglior trattamento possibile contenendo l'impatto ambientale;
i sistemi di incentivazione economica, non coercitivi, potrebbero comportare l'impiego su larga scala di dispositivi che agevolano le operazioni di smaltimento dei rifiuti non solo per i produttori, ma anche per tutti i soggetti coinvolti nella filiera del recupero e dello smaltimento;
il fallimento di anni di politica emergenziale nella gestione dei rifiuti in Campania, suggerisce l'utilizzo di soluzioni positive, basate sull'adesione spontanea dell'utenza a fronte di una riduzione della tassazione,
impegna il Governo
ad adottare le opportune iniziative normative, anche nell'ambito di una più generale riforma del Testo unico ambientale, al fine di prevedere la facoltà, per gli enti impositori, di ridurre la TARSU in favore delle utenze, in particolare commerciali ed artigianali, che dimostrino di aver sostenuto spese per interventi tecnico-organizzativi comportanti una accertata minore produzione di rifiuti od un pretrattamento volumetrico, selettivo o qualitativo che agevoli il recupero da parte del gestore del servizio pubblico.
9/1922/1. Turco.
La Camera,
premesso che:
la situazione emergenziale connessa alla crisi del sistema di gestione dei rifiuti in Campania, purtroppo perdurante da oltre un decennio, presenta profili preoccupanti in relazione alle condizioni igienico-sanitarie ed all'ordine pubblico;
il decreto-legge in esame, nell'individuare il Capo del Dipartimento della protezione civile quale Commissario straordinario, e nell'attribuirne ruoli e funzioni, ha già prodotto effetti positivi nei
primi 45 giorni di vigenza, come dimostrato: dall'apertura della discarica di Villaricca; dalla rimozione dei rifiuti dalle strade; dalla individuazione del sito per una nuova discarica in località «Lo Uttaro», a seguito di accordo di programma con provincia e comune di Caserta; dalla individuazione di cave per la destinazione finale delle cosiddette «ecoballe», che rappresentano una pesante eredità del passato a cui è necessario - in ogni caso - trovare una soluzione adeguata; dal conferimento tra il 9 ottobre 2006 ed il 13 novembre 2006 di 221.000 tonnellate di rifiuti presso gli impianti di selezione e vagliatura;
l'impostazione medesima del decreto, come attesta ad esempio l'articolo 4 in materia di misure per la raccolta differenziata, mostra la chiara volontà di uscire dall'emergenza, delineando appunto una exit strategy che consenta di tornare all'ordinario;
la VIII Commissione, anche attraverso periodiche audizioni del Commissario delegato Guido Bertolaso, svolgerà una costante attività di monitoraggio della situazione emergenziale,
impegna il Governo:
a) a favorire, utilizzando ogni possibile strumento di propria competenza, l'intesa di cui all'articolo 3, comma 1-ter, per il necessario, urgente ed imprescindibile aggiornamento del Piano regionale dei rifiuti;
b) a valutare, non oltre il 31 marzo 2007, congiuntamente alle competenti Commissioni parlamentari, i risultati ottenuti in applicazione del decreto, adottando, ove fosse utile, eventuali provvedimenti correttivi.
9/1922/2. Margiotta, Mariani, Francescato, Cacciari, De Angelis, Gentili, Pedulli, Misiti, Iannuzzi, Bocci, Realacci, Lomaglio.
La Camera,
premesso che:
l'emergenza dei rifiuti nel Meridione d'Italia e in Campania, in particolare, rappresenta il problema più urgente da risolvere in campo ambientale;
la raccolta differenziata è un sistema eccellente di smaltimento dei rifiuti solidi urbani;
i 2.300 lavoratori dipendenti dai 18 consorzi obbligatori di bacino per lo smaltimento dei rifiuti possono rappresentare una risorsa per gli enti locali che intendano realmente porre in essere un sistema efficace e ecocompatibile di smaltimento qual è la raccolta differenziata;
300 lavoratori sono ex addetti alle discariche, provenienti dalle liste di mobilità, assunti nel 1996, ai sensi dell'articolo 4, commi 31, 32 e 33, del decreto-legge 1o ottobre 1996, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 novembre 1996, n. 608, mentre altri 2000 sono stati assunti nell'anno 2000 con un bando pubblico, in attuazione delle ordinanze numeri 1 e 2 del 1999 del subcommissario di Governo delegato ai sensi dell'articolo 2, comma 1, dell'ordinanza n. 2948 del 25 febbraio 1999 del Ministro dell'interno delegato al coordinamento della protezione civile;
la raccolta differenziata abbisogna di un numero ampio di addetti professionalizzati,
impegna il Governo
ad adottare tutte le iniziative idonee a garantire la continuità di rapporto lavorativo, assicurando i diritti contrattuali acquisiti.
9/1922/3. (nuova formulazione). Caruso, De Cristofaro, Iacomino.
La Camera,
premesso che:
il problema della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti è stato affrontato e gestito in diversi modi e con risultati a volte anche opposti nelle differenti zone del Paese;
a fronte di realtà comunali e provinciali che poco hanno fatto in questo campo, ve ne sono spesso altre dove i risultati sono da ritenersi eccellenti ed encomiabili;
appare giusto attribuire specifiche gratifiche economiche ai cittadini ed alle amministrazioni comunali più virtuose come giusto riconoscimento,
impegna il Governo
ad adottare le opportune iniziative normative al fine di attribuire specifici riconoscimenti di natura economica agli enti locali virtuosi, favorendo in tal modo, una riduzione della TARSU da parte di tali amministrazioni.
9/1922/4. Stucchi.
La Camera,
rilevata l'esigenza che il sistema di gestione dei rifiuti nella regione Campania possa quanto prima - e comunque entro la fine del periodo di emergenza di cui al disegno di legge - tornare all'ordinarietà,
impegna il Governo
a promuovere ogni possibile iniziativa affinché, alla scadenza del periodo di emergenza, la responsabilità dello svolgimento del servizio della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti possa essere ripristinata in capo agli enti territoriali competenti.
9/1922/5. (Testo modificato nel corso della seduta) Dussin.
La Camera,
impegna il Governo
a richiedere al Commissario delegato per l'emergenza rifiuti in Campania di trasmettere una relazione, con scadenza trimestrale, nella quale si dia conto dello stato di attuazione delle norme di cui al decreto in esame, con le modifiche apportate dalla legge di conversione, sia dello stato di fatto, con particolare riferimento ai provvedimenti assunti per impedire sia lo stoccaggio abusivo, sia lo smaltimento contra legem dei rifiuti nella regione Campania.
9/1922/6. Foti.
La Camera,
premesso che:
per risolvere l'emergenza dei rifiuti nella regione Campania appare fondamentale il coinvolgimento e l'informazione dei cittadini e delle stesse istituzioni locali;
è altresì necessario favorire lo sviluppo della raccolta differenziata dei rifiuti;
in ragione dei poteri conferiti dal provvedimento in esame al Commissario delegato,
impegna il Governo:
a) a presentare, per il tramite del Commissario delegato, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, un piano di informazione e di formazione sui principali criteri di gestione dei rifiuti e delle tecnologie applicate, al fine della migliore valutazione ed accettazione delle tecnologie da adottare;
b) ad avviare un'ulteriore campagna informativa volta a sensibilizzare i cittadini sui problemi e sui costi legati allo smaltimento dei rifiuti nella regione Campania, sui costi di smaltimento dei rifiuti stessi attraverso la raccolta differenziata,
nonché sui comportamenti individuali che contribuiscono a diffondere una corretta gestione del sistema dei rifiuti;
c) ad adottare le opportune iniziative di coordinamento delle diverse forme di raccolta differenziata dei rifiuti nella regione Campania.
9/1922/7. (Ulteriore nuova formulazione). Cosenza, Castiello, Dussin, Airaghi.
La Camera,
impegna il Governo
ad individuare una soluzione dell'emergenza rifiuti nella regione Campania, consentendo che tali rifiuti vengano prioritariamente smaltiti, depositati o gestiti sotto qualsiasi altra forma all'interno del territorio della regione che li ha prodotti.
9/1922/8. (Testo modificato nel corso della seduta) Pini, Dussin, Caparini, Allasia.
La Camera,
premesso che:
ai fini della repressione del fenomeno del traffico illecito dei rifiuti, è necessario un costante impegno per garantire l'effettivo controllo del territorio,
impegna il Governo
ad assumere le opportune iniziative finalizzate a rafforzare gli strumenti e le strutture di monitoraggio e di contrasto al traffico illecito di rifiuti, di concerto con i Comitati per l'ordine e la sicurezza delle cinque province campane, e di intesa anche con i Comandi di Polizia municipale e provinciale.
9/1922/9.(Testo modificato nel corso della seduta)Paolo Russo.
La Camera,
esaminato il decreto-legge 9 ottobre 2006, n. 263, recante misure straordinarie per fronteggiare l'emergenza nel settore dei rifiuti nella regione Campania;
impegna il Governo
ad adottare le opportune iniziative affinché, nell'ambito della ricomposizione morfologica delle cave dimesse adibite a discarica di rifiuti, sia previsto comunque il ripristino paesaggistico dell'area, secondo un apposito piano da presentare alla competente soprintendenza per i beni paesaggistici e architettonici.
9/1922/10.Bodega.
La Camera,
esaminato il decreto-legge 9 ottobre 2006, n. 263, recante misure straordinarie per fronteggiare l'emergenza nel settore dei rifiuti nella regione Campania;
impegna il Governo
ad adottare le opportune iniziative affinché, nell'ambito delle intese sottoscritte con le regioni interessate allo smaltimento fuori regione dei rifiuti, ai sensi dell'articolo 5, sia previsto che la regione destinataria dei rifiuti si impegni allo smaltimento o al recupero degli stessi nell'ambito del proprio territorio regionale.
9/1922/11. (Testo modificato nel corso della seduta) Grimoldi.
La Camera,
esaminato il decreto-legge 9 ottobre 2006, n. 263, recante misure straordinarie per fronteggiare l'emergenza nel settore dei rifiuti nella regione Campania;
impegna il Governo
ad adottare le opportune iniziative affinché gli affidamenti diretti previsti dal
presente decreto-legge siano conseguiti a seguito di una gara con procedura ristretta invitando un numero di almeno 5 concorrenti.
9/1922/12.Cota.
La Camera,
esaminato il decreto-legge 9 ottobre 2006, n. 263, recante misure straordinarie per fronteggiare l'emergenza nel settore dei rifiuti nella regione Campania;
impegna il Governo
ad adottare le opportune iniziative affinché, per l'affidamento del servizio di gestione dei rifiuti della Campania, sia previsto lo svolgimento di una gara pubblica con procedure ordinarie, nel rispetto della normativa nazionale e comunitaria in materia.
9/1922/13.Fabris.
La Camera,
esaminato il decreto-legge 9 ottobre 2006, n. 263, recante misure straordinarie per fronteggiare l'emergenza nel settore dei rifiuti nella regione Campania;
impegna il Governo
ad adoperarsi in sede di attuazione dell'articolo 2, comma 1-bis, capoverso 4, affinché alla Consulta venga sottoposta per il parere la problematica dello stoccaggio provvisorio dei rifiuti nella regione Campania.
9/1922/14. (Testo modificato nel corso della seduta) Lussana.
La Camera,
esaminato il decreto-legge 9 ottobre 2006, n. 263, recante misure straordinarie per fronteggiare l'emergenza nel settore dei rifiuti nella regione Campania;
impegna il Governo
a promuovere una ulteriore campagna informativa volta a sensibilizzare i cittadini sui problemi e sui costi legati allo smaltimento dei rifiuti nella regione Campania e sui costi di smaltimento dei rifiuti attraverso la raccolta differenziata, nonché sui comportamenti individuali che contribuiscono a diffondere una corretta gestione del sistema dei rifiuti.
9/1922/15.Filippi.
La Camera,
esaminato il decreto-legge 9 ottobre 2006, n. 263, recante misure straordinarie per fronteggiare l'emergenza nel settore dei rifiuti nella regione Campania;
impegna il Governo
a garantire che la scelta dei siti per la localizzazione delle discariche della regione Campania tenga conto della composizione geologica e stratigrafica del terreno, della profondità della falda idrica e, qualora si tratti di impianto di combustione, della qualità dell'aria della zona e del regime dei venti, piuttosto che della distanza da altri impiantì autorizzati o realizzati.
9/1922/16.Brigandì.
La Camera,
esaminato il decreto-legge 9 ottobre 2006, n. 263, recante misure straordinarie per fronteggiare l'emergenza nel settore dei rifiuti nella regione Campania;
impegna il Governo
a riferire al Parlamento in merito alle riduzioni dei trasferimenti erariali già disposte ai sensi del comma 2 dell'articolo 2 dei decreto-legge 30 novembre 2005, n. 245, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 gennaio 2006, n. 21.
9/1922/17.Goisis.
La Camera,
esaminato il decreto-legge 9 ottobre 2006, n. 263, recante misure straordinarie per fronteggiare l'emergenza nel settore dei rifiuti nella regione Campania;
preso atto che il comma 3 dell'articolo 1 prevede la nomina di nuovi sub commissari ed altri consulenti;
impegna il Governo
ad evitare in futuro di utilizzare le risorse statali stanziate per l'emergenza rifiuti della Campania per finanziare nuove assunzioni di personale e ulteriori consulenti ovvero assunzioni di ulteriori esperti con esperienza nella soluzione delle emergenze ambientali.
9/1922/18.Fugatti.
La Camera,
esaminato il decreto-legge 9 ottobre 2006, n. 263, recante misure straordinarie per fronteggiare l'emergenza ne settore dei rifiuti nella regione Campania;
impegna il Governo
a provvedere, alla scadenza del periodo di emergenza, alla decadenza delle gestioni commissariali nominate ai sensi dell'articolo 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225 e ai sensi del presente decreto e al ripristino della responsabilità dello svolgimento del servizio dello smaltimento dei rifiuti in capo agli enti territoriali competenti.
9/1922/19.Garavaglia.
La Camera,
esaminato il decreto-legge 9 ottobre 2006, n. 263, recante, misure straordinarie per fronteggiare l'emergenza ne settore dei rifiuti nella regione Campania;
impegna il Governo
ad adoperarsi, in sede di attuazione dell'articolo 2, comma 1-bis, capoverso 4, affinché alla Consulta venga sottoposta per il parere la proposta di insediare termovalorizzatori nella regione Campania, per trasformare i rifiuti in energia e in ricchezza per il Paese.
9/1922/20.(Testo modificato nel corso della seduta) Montani.
La Camera,
esaminato il decreto-legge 9 ottobre 2004, n. 263, recante misure straordinarie per fronteggiare l'emergenza ne settore dei rifiuti nella regione Campania;
impegna il Governo
ad adoperarsi, in sede di attuazione dell'articolo 2, comma 1-bis, capoverso 4 affinché alla Consulta venga sottoposta per il parere la problematica connessa con lo stoccaggio di rifiuti non trattati della regione Campania.
9/1922/21.(Testo modificato nel corso della seduta) Pottino.