Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Allegato A
Seduta n. 84 dell'11/12/2006
(Sezione 4 - Progetto di soppressione del centro di Villejuif e dell'ospedale Pompidou di Parigi)
D)
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della salute, per sapere - premesso che:
a Parigi operano da oltre 15 anni due centri di riferimento italiani, ossia strutture di accoglienza e informazione nate per indirizzare il flusso di malati italiani che ogni anno si rivolgono al sistema sanitario francese per importanti trattamenti specialistici, spesso per oncologia;
i due centri di Villejeuif e dell'ospedale Pompidou di Parigi sono stati istituiti nel 1990 in base ad una convenzione tripartita fra consolato generale, Assistance publique e Croce rossa francese e lavorano grazie all'impegno del dottor Alberto Mambelli, medico di fiducia del predetto consolato generale, nonché di due impiegate;
tali strutture rischiano ora di essere soppresse definitivamente a far stato dal 31 dicembre 2006;
la questione riveste carattere di massima urgenza, in quanto la Croce rossa francese si appresterebbe entro pochissimi giorni ad inviare, o addirittura avrebbe già inviato, agli interessati le lettere di licenziamento;
la decisione di concludere la convenzione predetta, vanificando così il lavoro di anni, sarebbe scaturita a seguito di una recente missione effettuata a Parigi dal citato ministero della salute e nell'ottica di una revisione delle forme di collaborazioni bilaterali ed europee, verso obbiettivi - viene riferito - di carattere maggiormente scientifico;
il consolato generale di Parigi, che ha seguito la questione nel corso degli anni con grande attenzione, rileva, però, che i due centri di riferimento italiani non solo gestiscono ancora un flusso di contatti in arrivo che, solo telefonicamente, ammonta a diverse migliaia all'anno (4.310 per i primi dieci mesi del 2005), ma esaminano anche i dossier e permettono, inoltre, di fornire ai richiedenti italiani informazioni corrette di carattere sanitario e logisitico prima di un loro eventuale viaggio per cure a Parigi, evitando così inutili spostamenti, spese indebite in loco e per il sistema sanitario nazionale ed altro;
per la precisione, un dato che merita particolare attenzione è che i contatti preventivi gestiti a cura dei due centri hanno permesso in alcune migliaia di casi, anche e soprattutto, di convincere pazienti italiani, anche gravemente ammalati, dell'inutilità di venire a curarsi a Parigi per trattamenti che potevano in realtà essere svolti con successo per il paziente in Italia;
ciò ha ingenerato e continua a ingenerare un rilevante risparmio per il sistema sanitario nazionale italiano, il quale interviene finanziariamente (modello 112) e che compensa di gran lunga gli esigui costi dei due centri -:
se il Governo non ritenga di procedere all'annullamento del mandato al consolato generale italiano di Parigi di concludere il citato rapporto convenzionale entro il 31 dicembre 2006, garantendo di conseguenza il rinnovo urgente della convenzione sopradetta nell'interesse del nostro Paese.
(2-00264) «Gianni Farina, Quartiani».
(5 dicembre 2006)