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Allegato B
Seduta n. 9 del 6/6/2006
ATTI DI CONTROLLO
PRESIDENZA
DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Interrogazione a risposta orale:
MIGLIORI e MENIA. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che:
il prossimo 23 ottobre 2006 ricorrerà il cinquantesimo anniversario dell'insurrezione del popolo ungherese che culminò con l'invasione dell'Ungheria da parte dell'Unione sovietica;
nonostante il contesto internazionale della «guerra fredda» e della divisione in due blocchi dell'Europa sancita a Yalta, tale invasione segnò tragicamente le sorti di indipendenza e libertà del popolo magiaro al contempo determinando le condizioni di una separazione sempre più accentuata delle due Europe riunite solo dopo più di trent'anni dalla caduta del muro di Berlino;
tali eventi sono universalmente considerati simbolo della divisione dell'Europa e negazione delle naturali aspirazioni alla democrazia ed al pluralismo dei popoli;
le Istituzioni ungheresi hanno intrapreso una serie di significative iniziative tese a riaffermare il senso ed il valore dell'insurrezione del 1956 quale volontà anticipatrice dell'allargamento odierno dell'Unione europea;
le suddette iniziative coinvolgeranno gli altri Paesi dell'Unione europea -:
quali iniziative il Governo Italiano intenda assumere per ricordare solennemente e degnamente anche in Italia il cinquantesimo anniversario della Rivoluzione Ungherese.
(3-00030)
Interrogazioni a risposta scritta:
RAITI, DONADI e EVANGELISTI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
con DPCM del 29 ottobre 2002 abbiamo assistito alla dichiarazione dello stato di emergenza in ordine ai gravi fenomeni eruttivi connessi all'attività vulcanica dell'Etna nel territorio della provincia di Catania tra la fine di ottobre e i primi di novembre del 2002 e agli eventi sismici concernenti la medesima area fino al 31 marzo 2003;
detto termine è stato prorogato, con successivi provvedimenti (DPCM del 28 marzo 2003, DPCM del 12 marzo 2004, DPCM del 4 marzo 2005, DPCM del 22 dicembre 2005), fino al 31 dicembre 2006;
dette proroghe sono state concesse in parallelo a similari stati di calamità naturali verificatisi in altri parti del territorio nazionale, quali ad esempio quelle verificatesi nel territorio delle province di Campobasso e Foggia il 31 ottobre del 2002;
ai suddetti DPCM sono succedute diverse Ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri (OPCM n. 3254/02, 3315/03, 3354/04, 3442/05) con le quali, tra le altre disposizioni, venivano sospesi i termini per i versamenti tributari e contributivi degli abitanti i centri colpiti dalle calamità naturali;
i lavori di ricostruzione delle zone calamitate procedono a rilento, in alcuni casi sono appena iniziati, altre progettazioni debbono ancora essere approvate;
persiste il disagio economico delle popolazioni colpite, tanto che con DPCM del 22 dicembre 2005 si è ritenuto dover prorogare lo stato di emergenza, in ordine ai gravi fenomeni eruttivi connessi all'attività vulcanica dell'Etna nel territorio della provincia di Catania tra la fine di ottobre e i primi di novembre del 2002 e agli eventi sismici concernenti la medesima area, fino al 31 dicembre 2006 (pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 304 del 31 dicembre 2005);
parimenti si è ritenuto di prorogare lo stato di emergenza nelle suddette zone del Molise fino al 31 dicembre 2006 e successivamente si è provveduto con OPCM n. 3496 del 17 febbraio 2006 ad una nuova sospensione dei termini per i versamenti tributari e contributivi per tutto il 2006;
a fronte di analoghe situazioni di emergenza in ordine allo stato di calamità sono stati adottati trattamenti diversi, con evidenti disparità delle popolazioni colpite, non essendo stati gli abitanti della provincia di Catania interessati dallo stato di emergenza, beneficiari delle consequenziali misure agevolative che il Governo avrebbe dovuto adottare in seguito alla sospensione dei termini per i versamenti tributari e contributivi;
la proroga dello stato di emergenza, di fatto, sancisce che l'opera di ricostruzione non è affatto ultimata o che la stessa non è ancora iniziata, come nel caso di alcuni comuni, quindi non esistono i presupposti per un rilancio dell'economia -:
se risultano a conoscenza dei fatti;
se non ritengano che gli abitanti della provincia di Catania, così come meglio individuati nelle suddette OPCM, non debbano usufruire di analogo trattamento riservato ad altre popolazioni colpite da calamità naturali;
se non ritengano che la sospensione dei termini per i versamenti tributari e contributivi non debba essere differita alla fine dello stato di emergenza fissato al 31 dicembre 2006, con effetto retroattivo a partire dall'ultima scadenza della sospensione (15 dicembre 2005).
(4-00165)
CASSOLA. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che:
da analisi e relazioni di organismi istituzionali, sia nazionali che internazionali (Fondo monetario internazionale), circa l'andamento dei conti pubblici dell'Italia, risulta evidente la necessità di contenere la spesa pubblica per poter rientrare, con i tempi dovuti, dal deficit ormai acclarato e che preoccupa non solo il Governo italiano;
l'Unione Europea, attraverso il Commissario agli affari economici e monetari, Joaquìn Almunia, esige dal nostro Paese una manovra correttiva che vada nel senso indicato in precedenza;
da più parti è già stata manifestata l'intenzione di ridurre ragionevolmente le spese riguardanti le cosiddette «auto blu» -:
se non ritenga, nelle more del prossimo Dpef e in direzione di un'efficace riduzione delle spese, di valutare la possibilità, così come per le auto blu, che per le missioni all'estero che richiedono un viaggio aereo di non oltre le cinque ore vengano autorizzati a viaggiare solo in classe economica non solo il personale dei ministeri ma anche i membri del Governo.
(4-00173)
LUCCHESE. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione, al Ministro dell'interno, al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
le società a capitale pubblico non inserendo nei siti internet nessuna e-mail, addirittura neanche i nomi dei vertici, non consentono di sapere chi sia il presidente, chi il direttore generale, chi il consigliere, che il capo di un servizio, nulla;
per quanto concerne regioni ed enti locali (tranne la Sicilia, che sul suo sito evidenzia l'e-mail del presidente, degli assessori e di tutti i deputati regionali) non si riesce ad avere un contatto via e-mail con alcuno;
tutti possono scrivere ai deputati ed ai senatori, ma agli assessori o consiglieri
regionali o comunali no, così pure ai capiservizio, consiglieri e amministratori delle società ed aziende pubbliche;
in una democrazia è necessaria la trasparenza in tutto, ed il cittadino deve potere contattare via e-mail chi riveste funzioni pubbliche o è addetto ad un pubblico servizio -:
se non intendano attivarsi affinché le società e le amministrazioni pubbliche inseriscano l'e-mail dei vari capiservizio nei propri siti, tutto ciò per permettere ai cittadini di avere un contatto, di potere chiedere ed ottenere in breve tempo la risposta.
(4-00186)
LUCCHESE. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
il notiziario «L'Informatore» ha suggerito di sanare i conti dello Stato iniziando con la soppressione delle province, dei cosiddetti municipi e degli enti inutili che purtroppo ancora esistono, ed infine rendendo del tutto onorifica la carica di consigliere comunale e stabilendo per i consiglieri regionali la metà del compenso spettante al deputato nazionale;
il numero di assessorati regionali e comunali aumenta addirittura con la creazione di assessorati per la pace nel mondo o cose similari;
a giudizio dell'interrogante, appare assurdo che attualmente ogni assessore regionale, provinciale e comunale abbia auto blu con ben due autisti a disposizione che si alternano nella giornata: molti utilizzano l'auto di servizio anche di sabato e di domenica per andare al ristorante o alle riunioni con amici;
sempre a giudizio dell'interrogante una opera di moralizzazione si impone e non è ammissibile altra perdita di tempo -:
se intendano adottare iniziative volte a prevedere il numero massimo degli assessori regionali e comunali;
se intendano attivarsi affinché l'uso delle auto blu con autista sia riservato, per ragioni di servizio, solo ad alcune cariche istituzionali, quali presidenti ed assessori delle regioni.
(4-00188)