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Allegato B
Seduta n. 90 del 21/12/2006
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SALUTE
Interpellanza:
Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro della salute, il Ministro dell'università e della ricerca, per sapere - premesso che:
la ricerca è un settore fondamentale e strategico per lo sviluppo e la crescita dell'individuo e per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini;
le manifestazioni organizzate con finalità benefiche hanno lo straordinario scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica alla donazione e di promuovere e finanziare progetti di alta utilità sociale;
anche quest'anno si è svolta la maratona televisiva Telethon, per la raccolta di fondi da destinare al finanziamento di progetti di ricerca per la cura della distrofia muscolare e di molte altre malattie genetiche;
la manifestazione ha avuto uno straordinario successo riuscendo a raccogliere più di 30 milioni di euro di donazioni;
i fondi saranno destinati dalla fondazione al ri-finanziamento di innumerevoli progetti di ricerca già partiti negli anni scorsi e al finanziamento di altri attualmente in fase di pianificazione scientifica;
si ravvisa nell'indice del comitato scientifico della fondazione la presenza di alcuni progetti che prevedono l'utilizzo di cellule staminali embrionali e di cloni murini embrionali, in particolare nell'abstract n. 284 pagina 304 si prevede «come trasformare cellule staminali embrionali in cellule retiniche...», e nel 298 pag. 318 di «rimodellamento della cromatina e riprogrammazione della trascrizione di nuclei di cellule somatiche in cloni murini embrionali» -:
se non intendono verificare l'eventuale violazione delle disposizioni contenute nella legge 40 del 19 febbraio 2004 in alcuni progetti di ricerca scientifica finanziati da Telethon, che prevedono l'utilizzo di cellule staminali embrionali.
(2-00301) «Volontè».
Interrogazioni a risposta scritta:
AMENDOLA. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
in data 5 giugno 2002 il Ministero della salute, la Regione Calabria, la Provincia e il Comune di Catanzaro e l'Università Magna Grecia hanno sottoscritto un protocollo d'intesa per l'istituzione del centro oncologico di eccellenza in modo di assicurarne anche il riconoscimento quale istituto di ricovero e cura a carattere scientifico IRCSS; in data 21 ottobre 2002 la Regione e l'Università hanno sottoscritto il conseguente protocollo d'intesa per l'attivazione e la gestione del centro oncologico e la sua trasformazione in IRCSS oncologico presso la sede della Facoltà di Medicina e Chirurgia in località Germaneto di Catanzaro;
nello stesso documento veniva deciso, inoltre, che la Regione e l'Università dovevano anche costituire una Fondazione a missione pubblica per la gestione del centro, adempimento che venne effettuato nel novembre 2004 dando così vita alla Fondazione «T. Campanella» proprio per la promozione della ricerca e della clinica oncologica;
la Fondazione voluta da soggetti pubblici persegue interessi pubblici ma, nel contempo, ha natura giuridica privata il che rappresenta un'anomalia con risvolti negativi anche nella gestione della stessa e del centro;
in data 8 marzo 2006 è stato ufficialmente inaugurato l'IRCSS oncologico di Germaneto concretizzando la speranza dei moltissimi pazienti oncologici calabresi di ricevere in Calabria le cure specialistiche e l'assistenza sanitaria spesso ricercata nelle regioni del nord Italia e che per lunghissimi anni ha alimentato il triste e vasto fenomeno dei «viaggi della speranza»;
molte le attese, dunque, anche in termini di risparmio economico per la vastissima migrazione sanitaria che contraddistingue tale tipo di patologia;
a distanza di alcuni mesi, purtroppo, molte sono le lamentele e le voci preoccupate che si levano intorno al centro ed, in special modo, dei rappresentanti delle varie organizzazioni sindacali che parlano apertamente di grave stallo nella gestione del centro ed individuano proprio nel CdA della Fondazione «T. Campanella» la responsabilità di tale situazione;
è evidente che il protrarsi della paralisi amministrativa gravi ripercussioni sta causando anche nell'efficienza dei servizi del centro nonostante sia riconosciuta unanimemente la grande qualità delle tante professionalità impegnate;
tale situazione non appare più tollerabile in quanto rischia di vanificare il grande sforzo progettuale e scientifico di realizzare anche nella nostra regione una sanità di qualità -:
se il Ministro della salute intenda verificare attraverso l'invio di suoi ispettori la reale e grave situazione dell'IRCSS oncologico di Catanzaro, rimuovere gli ostacoli e farsi promotore di ogni utile iniziativa tesa a ristabilire una corretta gestione amministrativa dell'importante struttura nell'esclusivo interesse dei pazienti oncologici calabresi sui quali non è accettabile possa ricadere il peso di qualsivoglia negligenza o cattiva amministrazione.
(4-02076)
BONELLI. - Al Ministro della salute, al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
nei giorni scorsi una inchiesta del Telegiornale dell'emittente televisiva «RomaUno», denunciava la presenza di placche di amianto all'interno di thermos prodotti e commercializzati nel nostro Paese;
a seguito della denuncia dell'emittente televisiva romana, è partita l'iniziativa dei Nas, il Nucleo anti sofisticazione dei carabinieri, che ha provveduto a se
questrare circa 5000 thermos, con componenti fabbricati in Cina e importati attraverso la Repubblica Ceca;
l'amianto è un prodotto molto pericoloso per la salute e vietato già con una legge del 1992;
come riporta l'agenzia stampa Adn-Kronos del 18 dicembre scorso, il Sottosegretario al Ministero della Salute Gian Paolo Patta, ha dichiarato di «aver dato indicazioni alle regioni di provvedere a dei centri di raccolta di questi thermos in maniera tale che possano essere gestiti da autorità competenti», promettendo di pubblicare al più presto «le marche delle aziende che hanno venduto questi thermos, così i cittadini potranno verificare se li hanno in casa e successivamente portarli alle Asl» -:
se non intenda, come peraltro promesso, fornire e pubblicizzare al più presto i nomi delle ditte o le marche dei thermos incriminati, per meglio informare i cittadini e non danneggiare produzioni o marche che sono pienamente a norma secondo le vigenti leggi italiane ed europee;
se non ritenga di adoperarsi al fine di fornire tempestive e adeguate informazioni ai consumatori che hanno acquistato o potrebbero ancora acquistare i suddetti thermos, per quanto riguarda la loro immediata riconsegna alle strutture sanitarie competenti e il conseguente smaltimento secondo norma;
se non si ritenga opportuno effettuare ulteriori indagini a campione, al fine di assicurarsi che detto materiale nocivo non sia presente anche in altre marche di thermos o contenitori per alimenti.
(4-02090)
NICOLA COSENTINO. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
la Campania è una delle regioni sottoposte al monitoraggio continuo della spesa sanitaria, in quanto rappresenta una delle realtà che presentano un alto disavanzo di gestione negli ultimi anni;
la questione «salute» è esplosa in questi ultimi mesi in tutta la sua gravità per le forti penalizzazioni inflitte al comparto privato-convenzionato, in pieno fermento, che accentuano le carenze delle strutture ospedaliere che denunciano la impossibilità di far fronte alla domanda di assistenza e di cura;
recentemente è stata appositamente costituita una società regionale, la So.Re. Sa. spa, destinata esclusivamente alla verifica ed al pagamento dei debiti accumulati al 31 dicembre 2005. Tale società ha contratto un prestito trentennale presso istituti bancari, volto all'ottenimento di tre miliardi di euro, con i quali pagare solo parte dei debiti maturati ed accertati, ma ancora non è iniziata la materiale erogazione delle somme dovute;
i ritardi nel pagamento dei debiti contratti dalle aziende sanitarie locali e dalle aziende ospedaliere ha raggiunto livelli tanto gravi da aver già determinato proteste e sospensioni del servizio da parte delle farmacie e di strutture private convenzionate, mentre molte società fornitrici di attrezzature e materiale ospedaliero hanno deciso di non partecipare alle gare indette, in attesa del pagamento dei debiti maturati, in alcuni casi da oltre 24 mesi;
risulta evidente, secondo l'interrogante, che la sanità in tale Regione sia contraddistinta da una gestione quanto meno discutibile caratterizzata da un aumento esponenziale dei costi per il personale interno di aziende sanitarie locali ed aziende ospedaliere, dall'indiscriminata esternalizzazione dei servizi e dalla moltiplicazione delle consulenze -:
quali provvedimenti il Governo intenda assumere per garantire il risanamento dei conti della sanità pubblica in Campania e rispetto al mancato utilizzo dei fondi nazionali previsti per l'edilizia ospedaliera in Campania.
(4-02093)