Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Allegato B
Seduta n. 90 del 21/12/2006
...
COMUNICAZIONI
Interrogazione a risposta orale:
GUADAGNO detto VLADIMIR LUXURIA e DE SIMONE. - Al Ministro delle comunicazioni, al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
la tv satellitare Gay Tv il 31 gennaio 2007 sospenderà le trasmissioni facendo venire meno una voce libera che in 5 anni di programmazione ha raccontato, con modalità di comunicazione linguistiche e culturali originali e innovative, tematiche particolarmente legate alla comunità omosessuale LGTBQ;
con le sue oltre 60 produzioni ha spaziato da programmi di puro intrattenimento all'informazione, rivolgendosi e interessando sia un pubblico gay che etero con l'intento di scuotere gli spettatori da pregiudizi e luoghi comuni, facendo vivere nello spazio dei palinsesti televisivi quel pluralismo, sempre invocato, ma nella sostanza molto poco riconosciuto;
la sottrazione dell'editore svizzero dal progetto Gay Tv sembrerebbe avere come principale motivazione la carenza di inserzionisti pubblicitari che non avrebbero voluto investire in una televisione con una audience tanto specifica malgrado il mercato riconosca in questo ambito un target piuttosto appetibile;
tale atteggiamento rifletterebbe del resto una modalità culturale profondamente segnata da pregiudizi e discriminazioni dimostrando una volta di più quanto uno spazio come Gay Tv sia essenziale per rimuovere quei preconcetti che ancora caratterizzano il senso comune e sono alla base degli atti di intolleranza e di aggressione, spesso anche fisica, che la comunità gay patisce sulla propria pelle;
la chiusura di Gay Tv mette a rischio il lavoro di decine di tecnici, giornalisti e conduttori la cui professionalità è stata ampiamente dimostrata nel corso dei 5 anni di vita del canale televisivo-:
se i Ministri siano a conoscenza di tale situazione e come pensano di intervenire per tutelare una spazio di libertà che ha assicurato visibilità a tematiche e argomenti che senza tale voce tornerebbero nel ghetto in cui sono stati molto spesso relegati.
(3-00505)
Interrogazioni a risposta scritta:
GALANTE. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
il 12 febbraio 2007 cadrà l'anniversario della morte di Concetto Marchesi, illustre studioso e politico, grande umanista che seppe anche essere protagonista della Resistenza e dell'Assemblea Costituente;
l'Università di Padova di cui Marchesi fu rettore è l'unica tra le università italiane ad essere insignita della Medaglia d'oro al valor militare;
in data 13 giugno era stata rivolta dallo scrivente allo stesso Ministro un'interrogazione a risposta scritta in cui si chiedeva di attivarsi per dare un riconoscimento filatelico all'insigne politico e studioso;
nella seduta della Consulta filatelica di giovedì 14 dicembre è stata rinviata la decisione di dedicare la suddetta serie di francobolli a Marchesi -:
se il suddetto rinvio comporti l'impossibilità di produrre la suddetta serie filatelica;
quali obiezioni siano state avanzate all'interno della Consulta filatelica e se esse siano state tali da inficiare la qualità del profilo di insegne uomo di cultura, antifascista, costituente e parlamentare di Concetto Marchesi;
se codesto Ministro abbia condiviso le suddette obiezioni;
quali iniziative il Ministro delle comunicazioni intenda prendere perché sia dato il doveroso riconoscimento all'uomo, all'intellettuale e al politico Concetto Marchesi.
(4-02060)
SANGA, MISIANI e LOCATELLI. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
nelle ultime settimane i cittadini di numerosi comuni della Valle Brembana (Provincia di Bergamo) hanno segnalato alle loro Amministrazioni comunali le pesanti riduzioni di orari di apertura degli Uffici postali causate dall'ennesima riorganizzazione che Poste Italiane SpA sta attuando;
la popolazione residente nei piccoli paesi di montagna è prevalentemente costituita da persone anziane, molto spesso non munite di automezzi;
i cittadini di questi paesi trovano negli uffici postali uno dei pochi servizi pubblici di cui possono beneficiare non solo per le abituali operazioni postali ma, in special modo per la riscossione delle pensioni e per i depositi di risparmio;
quasi nessuno dei comuni di piccole dimensioni dispone di uno sportello bancario e, pertanto, l'ufficio postale diventa un punto di riferimento indispensabile, soprattutto oggi che, da parte di Poste Italiane, sono stati attivati nuovi e importanti servizi all'utenza;
le poste rappresentano per i territori montani risposte e servizi essenziali sia ai bisogni di una popolazione che ha maggior difficoltà a spostarsi, sia alle imprese che operano in questi territori fortemente disagiati;
interi paesi con economia prevalentemente turistica rimarrebbero fortemente penalizzati dalla chiusura a giorni alterni di tali uffici e i conseguenti disagi sarebbero aggravati dalla limitatezza dei collegamenti di trasporto pubblico;
la tutela e il rispetto dei cittadini e la valorizzazione dell'economia montana vanno perseguite con una politica che sappia coniugare i parametri «aziendali» di gestione delle Poste con la necessità di mantenimento in forma capillare sul territorio dei servizi svolti dagli Uffici postali;
si ravvisa l'importanza di mantenere sul territorio un servizio pubblico efficiente e di garantire il ruolo sociale che questa impresa pubblica è chiamata a
svolgere in tutte le zone d'Italia, in particolare in quelle meno favorite dalla concentrazione delle attività;
si evidenzia che se dovesse prevalere da parte di Poste Italiane una logica meramente «aziendalistica» i piccoli comuni, che rappresentano il 72 per cento dei comuni italiani, potrebbero ritrovarsi senza uffici postali, incrinando così il ruolo istituzionale svolto da Poste Italiane attraverso l'offerta di servizi essenziali e la raccolta del risparmio dei cittadini;
le organizzazioni sindacali hanno espresso a più riprese il disagio per la politica adottata dalla direzione provinciale di Bergamo di Poste Italiane -:
quali iniziative urgenti il Governo intenda adottare per evitare che queste «riorganizzazioni» messe in atto da parte di Poste Italiane interferiscano gravemente con la qualità di vita dei cittadini che risiedono nei comuni della Valle Brembana e, più in generale, nei piccoli comuni montani della Provincia di Bergamo.
(4-02086)