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Allegato B
Seduta n. 91 del 28/12/2006
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ATTI DI CONTROLLO
PRESIDENZA
DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Interrogazioni a risposta scritta:
LONGHI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
alla società Sogin S.p.A. è stato dato mandato di eseguire lo smantellamento degli impianti del ciclo del combustibile nucleare dell'ENEA;
tale mandato deriverebbe dall'Ordinanza del Commissario Delegato per la Sicurezza dei Materiali Nucleari n. 2 del 21 marzo 2003;
le cariche del Commissario Delegato per la Sicurezza dei Materiali Nucleari e del Presidente del Consiglio di Amministrazione della Sogin S.p.A. sono in capo alla stessa persona: il Prof. Gen. Carlo Jean;
alla luce di quanto descritto e nella consapevolezza che i metodi gestionali utilizzati appaiono alquanto «innovativi», sarebbe un atto dovuto e doveroso porre a disposizione il mandato ricevuto da parte del Presidente della Sogin Prof. Gen. Carlo Jean, presentando le proprie dimissioni -:
se nel triennio 2003-2005, periodo nel quale l'ing. Silvio Cao ricopriva la carica di Consigliere di Amministrazione della Sogin Spa, questi abbia ricevuto deleghe di tipo operativo;
se tali deleghe siano state ottenute su indicazioni del Presidente della Sogin Spa Carlo Jean;
se il Consigliere Silvio Cao, abbia nello stesso periodo, o in parte di esso, ottenuto contratti di consulenza per le stesse materie della delega o per materie correlate;
se, in caso affermativo, l'oggetto principale di tali deleghe e/o contratti di consulenza fosse il cosiddetto progetto Cemex, ovvero il progetto secondo il quale si sarebbe proceduto a cementare i rifiuti radioattivi liquidi, o quant'altro, dell'impianto ENEA di Saluggia in Piemonte;
se il progetto Cemex, ovvero la cementificazione dei rifiuti radioattivi, sia stato scelto al posto di altre tecniche meno costose, come la vetrificazione dei suddetti rifiuti;
se per lo stesso quantitativo dei rifiuti radioattivi da mettere in sicurezza, un progetto di vetrificazione avrebbe avuto un costo del 50 per cento inferiore;
se tale progetto Cemex abbia un valore stimato intorno agli 80 milioni di euro;
se il costo di 80 milioni di euro si riferisca alla struttura del cementificatore, senza che siano stati effettuati i calcoli sul costo del prodotto finito, costituito dagli inerti di cemento nei quali saranno incapsulati i rifiuti radioattivi;
se non si ritenga che tale scelta tecnica sia meno sicura, stabile e affidabile per l'ambiente nel medio e lungo periodo della vetrificazione, oltre che molto più costosa;
a che punto sia l'iter autorizzativo per l'impianto di cementificazione e se si abbiano dello stesso costi certi;
se malgrado ogni relazione formale ed ufficiale fra l'ing. Silvio Cao e la Sogin sia cessata al 31 dicembre 2005, lo stesso continui ad usufruire delle strutture e degli strumenti di lavoro della Sogin presso la sua sede centrale e a quale titolo continui ad occuparsi del progetto Cemex;
se siano state assegnate, con tanti studi legali a disposizione sul mercato, consulenze legali allo studio legale Previti e perché sia stato scelto proprio tale studio.
(4-02096)
LONGHI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
la Sogin Spa, società controllata dal Ministero dell'economia al 100 per cento, ha l'obiettivo di tutelare e sviluppare le competenze nucleari in Italia attraverso l'impiego del proprio personale nelle attività di smantellamento e di messa in protezione degli impianti nucleari ancora presenti sul territorio nazionale;
di fatto gli obiettivi della società sono tali da comportare una riduzione progressiva dei carichi di lavoro e pertanto dell'occupazione e dell'opportunità di tutelare le suddette competenze -:
se esista un piano industriale che indichi strategie di sviluppo di dette competenze in Italia o all'estero;
se esista all'interno del piano industriale un piano di marketing o analogo documento che indichi in che modo sarà garantita la tutela dell'occupazione per gli anni a venire;
se le assunzioni effettuate finora siano rispondenti alle logiche su menzionate o dettate da altre logiche, e, in questo caso, si chiede quali esse siano.
(4-02097)
LONGHI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
il 13 ottobre 2005 è stato nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione della Sogin Spa composto da nove membri: Prof. Generale Carlo Jean, Presidente; Ing. Giuseppe Nucci, Amministratore Delegato, solo da pochi mesi in carica, Prof. Paolo Togni, Consigliere; Prof. Pietro Canepa, Consigliere; Ing. Giulio Del Ninno, Consigliere; Dott. Paolo Mancioppi, Consigliere; Dott. Cosimo Mele, Consigliere; Dott. Fortunato Mochi, Consigliere; dott. Nando Pasquali, Consigliere;
la maggior parte degli amministratori sono riconferme del precedente Consiglio di Amministrazione, in carica dal 21 novembre 2002 e, in particolare, il Presidente, Generale Carlo Jean, oltre a essere stato riconfermato, ricopre per la seconda volta la carica di Commissario Delegato per la Sicurezza dei Materiali Nucleari, svolgendo quindi la funzione anomala di controllore e di controllato;
inoltre l'eventuale riscontro della mancanza di un vero piano organico, comporterebbe una grave negligenza nell'operato della stessa figura del Commissario Delegato e Presidente Sogin;
in particolare, per quanto riguarda i lavori inerenti l'emergenza nucleare, essi sono stati eseguiti secondo ordinanze del Commissario Delegato per la Sicurezza dei Materiali Nucleari Carlo Jean ed eseguite dallo stesso con funzione di Presidente della Società Sogin Spa che nel precedente Consiglio di Amministrazione aveva avocato a sé le principali deleghe -:
se i lavori relativi alle ordinanze siano stati affidati attraverso gare pubbliche o assegnati direttamente alle imprese a trattativa diretta, se essi siano stati adeguamente motivati e successivamente confortati dall'inizio immediato dei lavori stessi, come previsto da un'emergenza; se risulti vero che circa l'80 per cento dei lavori siano stati assegnati con appalti prescritti dal Commissario delegato ed assegnati in maniera diretta;
se la gestione degli stessi sia stata eseguita in conformità delle normative vigenti (sub-appalti, congruità dei prezzi eccetera);
se sia vero che non esiste un quadro generale di coordinamento con la Protezione Civile, Vigili del Fuoco, APAT, Ministero dell'interno e Ministero dello sviluppo economico e quindi se gli appalti sopra indicati facciano parte di un progetto organico nell'ambito della sicurezza nazionale e siano coordinati con gli organi competenti;
se anche nel precedente Consiglio di Amministrazione sia stata adottata la stessa metodologia di assegnazione dei lavori da parte del Commissario-Presidente;
perché la composizione del Consiglio di Amministrazione sia passata da sette a nove membri;
quali provvedimenti si intendano prendere al fine di garantire una adeguata trasparenza sulle implicazioni che il duplice incarico di Commissario Delegato per la Sicurezza dei Materiali Nucleari e di Presidente della Sogin, a Carlo Jean, comportano a livello operativo sulla gestione dei contratti legati a tale duplice ruolo;
se il Commissario Delegato e presidente della Sogin debba essere rimosso dagli incarichi ricoperti.
(4-02098)
CAMPA. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al
Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. - Per sapere - premesso che:
con decreto del Ministro dell'Ambiente si è provveduto alla nomina dell'avvocato Giancarlo Viglione, estraneo ai ruoli dell'Amministrazione dello Stato, a Capo di Gabinetto vicario del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio;
con successivo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'Ambiente, si è proceduto alla nomina dello stesso avvocato Viglione a Commissario Straordinario dell'Agenzia per la Protezione Ambientale e per i Servizi Tecnici (APAT), ente dotato di personalità giuridica autonoma, sottoposto a controllo e vigilanza dallo stesso Ministero dell'Ambiente;
tale contemporanea funzione di controllato e controllore ingenera un chiaro conflitto d'interessi, che nuoce alla trasparenza ed efficienza dell'azione amministrativa -:
se non ritengano di dover porre termine a tale ingiustificata situazione, restituendo trasparenza alla gestione di un settore che impone chiarezza di ruoli e certezze nelle responsabilità istituzionali.
(4-02102)