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Allegato B
Seduta n. 91 del 28/12/2006
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COMUNICAZIONI
Interrogazione a risposta scritta:
CARLUCCI. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
ai sensi della legge Gasparri (n. 112 del 2004) tutte le emittenti, nazionali, locali, commerciali e comunitarie, dovevano presentare domanda per il prolungamento della concessione o autorizzazione per la trasmissione in modalità analogica, entro il 25 luglio 2005, in modo da poter continuare a trasmettere con tale sistema, ma a condizione di aver attivato almeno un impianto in digitale;
le 80 tv definite «comunitarie» in quanto senza scopo di lucro, gestite da associazioni, fondazioni e cooperative, con un limite pubblicitario del 5 per cento, hanno presentato la citata domanda, ma hanno continuato a trasmettere solo in «analogico» sia a causa dell'alto costo del trasferimento in digitale, sia per problemi tecnici legati alla carenza ed alla innovatività degli apparati di trasmissione;
in questi giorni il Ministero interrogato sta inoltrando il rigetto della domanda a tutte le 80 televisioni «comunitarie», per non aver ottemperato a quanto previsto dall'articolo 25 della legge n. 112 del 2004, eliminando dalla scena televisiva nazionale le poche voci non legate a potentati politici ed economici;
è stata avviata in questi giorni la discussione della legge di riforma della legge Gasparri, che potrebbe sanare tale situazione, tuttavia è necessario un provvedimento urgente affinché gli ispettori del Ministero non procedano a sigillare i trasmettitori -:
se non ritenga opportuno, adottare un provvedimento urgente per sanare la situazione descritta, autorizzando le tv locali «comunitarie» a proseguire nella trasmissione in analogico, mediante un opportuno prolungamento della concessione/autorizzazione ministeriale, sino a che le condizioni di mercato non consentano ad esse il passaggio in digitale.
(4-02099)