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Allegato B
Seduta n. 91 del 28/12/2006
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POLITICHE GIOVANILI E ATTIVITÀ SPORTIVE
Interpellanza:
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro per le politiche giovanili e per le attività sportive, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere - premesso che:
la Società Sportiva Lazio, nata il 9 gennaio del 1900, costituisce un patrimonio storico, culturale e morale della città di Roma che, nel secolo, si è nutrito e arricchito grazie e soprattutto al sostegno dei tifosi e alla passione popolare, fino a dar vita alla Polisportiva più importante d'Europa quanto a numero di discipline praticate;
nel corso dell'anno 2000, la Società è stata quotata in borsa ed ha raccolto migliaia di azionisti per lo più tra i tifosi;
dopo varie vicissitudini, nel luglio del 2004, la Società passa dalla gestione di Capitalia a quella di Claudio Lotito ed il passaggio viene sostenuto dai tifosi anche con manifestazioni organizzate (sit-in sotto la sede di Capitalia e consegna di una targa al nuovo presidente);
nel marzo del 2005, a fronte di una grave esposizione debitoria nei confronti del fisco, il presidente Lotito chiede, anche con appelli trasmessi da radio romane legate ai tifosi, la mobilitazione dei sostenitori della Lazio anche al fine di poter raggiungere un accordo con la Agenzia delle Entrate;
l'11 marzo 2005, più di tremila tifosi raccolgono l'appello e manifestano davanti alla sede dell'Agenzia delle Entrate;
in data 24 marzo 2005 tra la Società Sportiva Lazio ed il fisco si compone la vertenza;
sempre nel corso del 2005, il presidente Lotito rende noto il progetto di edificare un centro polifunzionale con stadio da 55.000 spettatori, centro commerciale annesso, ristoranti, cinema, negozi e strutture per la Polisportiva, su un terreno con un'estensione di circa quaranta ettari, presumibilmente fuori il GRA di Roma;
sul progetto del presidente Lotito, sia il Sindaco Veltroni sia l'assessore Morassut, a più riprese tra il febbraio e il maggio 2005, manifestano la loro contrarietà propendendo per l'adeguamento dello Stadio Flaminio da destinare alla Società Sportiva Lazio;
nello stesso periodo vengono diffuse notizie circa una presunta manifestazione dei tifosi sotto il palazzo della Regione;
la posizione dei tifosi che privilegiano la permanenza nel tessuto urbano dello stadio ed il legame storico con la città e la conseguente contrarietà ad avallare il progetto poiché divergente dagli interessi autenticamente sportivi della squadra del cuore, segna un forte dissidio tra il presidente Lotito e la tifoseria;
il 13 ottobre 2006, a seguito delle denunce del presidente Lotito, la Procura della Repubblica di Roma avvia una inchiesta che porta agli arresti di Iuri Alviti, Paolo Arcivieri, Fabrizio Piscitelli e Fabrizio Toffolo, rappresentanti del direttivo dei cosiddetti «irriducibili», tuttora in custodia cautelare in carcere;
successivamente, la Consob obbliga il presidente Lotito a formulare l'offerta pubblica di acquisto dell'intero pacchetto
azionario della Società Sportiva Lazio essendo proprietario di oltre il 30 per cento delle azioni stesse;
lo stesso presidente avrebbe recentemente manifestato la volontà di far uscire la Società Sportiva Lazio dalla Borsa -:
se disponga di elementi informativi relativi alla vicenda descritta in premessa;
se intenda acquisire informazioni relative alla tutela dei piccoli azionisti, in massima parte tifosi, con riferimento al dichiarato progetto di uscita della Società Sportiva Lazio dalla Borsa (delisting).
(2-00302)
«Buonfiglio, D'Elia, Balducci, Murgia, Frassinetti».