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Allegato B
Seduta n. 93 del 17/1/2007
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AFFARI ESTERI
Interrogazione a risposta scritta:
MARTINELLO. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
diversi articoli apparsi sul quotidiano nazionale Il Gazzettino il 10 e 11 gennaio
2007 hanno contribuito a sollevare l'attenzione dell'opinione pubblica su un grave problema che riguarda i cittadini italiani che praticano l'attività venatoria presso i confini italo-sloveni;
i cacciatori italiani denunciano la sparizione e l'uccisione dei loro cani in territorio sloveno, oltre che l'atteggiamento apparentemente omertoso adottato dalle autorità competenti slovene a tale proposito;
è oramai noto che ai cacciatori sloveni è stato impartito l'ordine di abbattere i cani che circolano senza padrone nelle zone di confine;
negli ultimi anni si sono infatti moltiplicate le denunce di sparizione di cani da parte di cittadini italiani i quali, non vedendo tornare a casa il proprio cane da caccia, ne lamentano il fatto alle polizie dei due Paesi;
a fronte di ciò, si è dovuta purtroppo constatare l'assenza di collaborazione da parte delle autorità slovene le quali adottano un atteggiamento secondo l'interrogante incomprensibile, distaccato e di assoluta indifferenza rispetto a queste gravi sparizioni ed uccisioni;
la tensione è salita proprio quando, dopo non aver più ricevuto notizie in merito al ritrovamento degli animali, alcuni cacciatori italiani hanno rinvenuto le carcasse dei loro cani abbattuti in suolo sloveno con il collare asportato;
i cittadini italiani che praticano l'attività venatoria e che posseggono uno o più cani da caccia sono tenuti all'osservanza di rigorose norme concernenti la tenuta dei propri animali: tra queste ricordiamo l'applicazione del contrassegno di identificazione (microchip) come previsto dalla legge n. 281 del 1991, il possesso del certificato di idoneità attestante la docilità del cane, come previsto dalla legge regionale del Friuli Venezia Giulia n. 56 del 1986, la copertura assicurativa per eventuali danni a terzi, cose o animali, il collare con i riferimenti del proprietario;
l'atteggiamento tenuto dalle autorità slovene su simili atti di inciviltà quali l'uccisione dei cani, colpevoli solo di aver superato la linea di confine, è intollerabile, soprattutto se consideriamo che questo Paese è parte integrante dell'Unione europea e che quindi ne dovrebbe recepire i disposti in materia di libertà di transito e di collaborazione transfrontaliera -:
quali iniziative il Ministro abbia intenzione di adottare affinché simili atti barbarici non abbiano più a ripetersi ed affinché i cacciatori italiani che si trovano a svolgere l'attività venatoria al confine tra i due Paesi possano essere tutelati.
(4-02180)