Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Allegato B
Seduta n. 93 del 17/1/2007
TESTO AGGIORNATO AL 18 GENNAIO 2007
...
AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Interrogazioni a risposta in Commissione:
ZANOTTI, LENZI e MARIANI. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
il giorno 23 dicembre 2006 in località San Benedetto del Querceto sono morte cinque persone, quattro sono state ferite e numerose sono rimaste senza casa a seguito del crollo di una intera palazzina causato da una fuga nel sottosuolo di gas metano;
l'intervento tempestivo di volontari dei vigili del fuoco e di volontari dell'Associazione nazionale pubblica assistenza ha consentito di evitare ulteriori tragiche conseguenze a questa grave sciagura;
il Governo ha immediatamente decretato lo stato di emergenza per San Benedetto del Querceto, come chiesto il 24 dicembre dal Presidente della Regione Emilia-Romagna;
da più parti è stato sottolineato un ritardo di intervento dopo la segnalazione della fuga di gas arrivata ai centralini di Hera la società multiutilty che gestisce la rete del gas;
è in corso una indagine della magistratura per far luce su cause ed eventuali responsabilità della esplosione -:
quali provvedimenti intendano assumere affinché siano date massime garanzie nella gestione delle procedure che ineriscono le emergenze nei territori montani relative ai gravi disservizi che si possono determinare alle infrastrutture di base (fughe di gas, black out elettrici, interruzioni di strade) considerate le particolari condizioni di vulnerabilità di questi territori più esposti a rischi geologici;
quali interventi normativi e finanziari intenda attivare il Governo per agire sul versante della prevenzione potenziando un sistema di sicurezza territoriale che possa altresì prevedere per la rete del gas una struttura di monitoraggio che indichi sulle tubature di media pressione la fuoriuscita di gas metano e per agire sul versante del coordinamento di tutti i soggetti interessati per rendere più tempestivi ed efficaci gli interventi nelle situazioni di emergenza;
se il Governo intenda procedere ad una verifica approfondita in ordine alla eventualità che la realizzazione di grandi opere infrastrutturali nelle zone appenniniche possa esporre questi territori montani a maggiori situazioni di rischio per quanto riguarda la tenuta del sistema delle infrastrutture di base.
(5-00564)
GALEAZZI. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
il decreto ministeriale 17 novembre 2005, n. 269 reca il regolamento attuativo degli articoli 31 e 33 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, relativo all'individuazione dei rifiuti pericolosi provenienti dalle navi, che è possibile ammettere alle procedure semplificate;
l'articolo 1, comma 1, di tale provvedimento, tra i rifiuti pericolosi per i quali disciplina le procedure semplificate, contempla le acque di sentina delle navi;
il successivo comma 2 prevede espressamente l'applicabilità del regolamento esclusivamente alle attività di recupero svolte presso gli impianti che operano ai sensi del Codice della Navigazione approvato con regio decreto 30 marzo 1942, n. 327, e successive modificazioni;
l'allegato 3 (punto 6.6) prevede espressamente la tipologia: «acque di sentina delle navi» e specifica che la provenienza dev'essere «sentina delle navi»;
sorgono dei dubbi in ordine alla disciplina applicabile nel caso in cui il rifiuto provenga da impianti di raccolta portuale che svolgono attività di esclusiva messa in riserva secondo autorizzazione in procedura ordinaria ai sensi degli articoli 27 e 28 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22 (abrogato dall'articolo 264, decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152);
a giudizio dell'interrogante, occorrerebbe in particolare un chiarimento interpretativo in ordine alla sussistenza o meno delle condizioni richieste dall'articolo 1 del citato decreto legislativo n. 269 del 2005 per lo svolgimento, in tale ipotesi, dell'attività di recupero secondo la procedura semplificata -:
quali urgenti iniziative intenda adottare al fine di fornire i necessari chiarimenti rispetto alle questioni evidenziate in premessa e di evitare eventuali contestazioni sulle norme richiamate da parte degli enti controllori.
(5-00572)
Interrogazione a risposta scritta:
DI GIOIA. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
in contrada Vicario, nell'agro di Torremaggiore, al confine con il comune di Lucera è stata ritrovata, su denuncia della
locale stazione del WWF, un'ennesima discarica abusiva con diverse centinaia di metri quadri di terreno colmati da detriti di rifiuti eternit;
questo ultimo ritrovamento si aggiunge a decine di altre discariche abusive che sono state segnalate nel territorio di Lucera e che rappresentano un grave rischio per la salute dei cittadini;
tali segnalazioni dimostrano che, a fronte di alcuni inquinatori che operano in totale disprezzo delle più elementari regole di convivenza civile, va crescendo nella popolazione un forte senso civico e la volontà di salvaguardare il territorio dal degrado ambientale -:
se non si ritenga necessario predisporre nel territorio di Lucera un sistema di controllo, da parte delle forze dell'ordine, affinché non abbiano più a ripetersi simili atti vandalici e venga attuata così un'opera preventiva di salvaguardia ambientale.
(4-02166)