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Allegato B
Seduta n. 93 del 17/1/2007
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COMUNICAZIONI
Interrogazione a risposta in Commissione:
LOMAGLIO. - Al Ministro delle comunicazioni, al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
da attente e circostanziate denunce delle organizzazioni sindacali e della SLC-CGIL in particolare, risulta agli interroganti che Poste Italiane, tramite il consorzio POSTE LINK si era aggiudicato un appalto per la gestione, tramite call center, di un servizio di assistenza al pubblico per tutte le problematiche relative alle gestioni previdenziali fornite dall'INPS;
in tale contesto, il Contact Center Poste Italiane di Caltanissetta era stato individuato come sito idoneo a svolgere tale servizio di assistenza e, di conseguenza, 50 dipendenti erano stati appositamente formati;
va ricordato inoltre che, a tale scopo, tutto il sesto piano del palazzo delle Poste di via Leone XIII era stato corredato di postazioni ed apparecchiature informatiche e nel novembre del 2004 il sito di Caltanissetta, che per tale servizio rispondeva al numero verde 803164, era diventato operativo e si era distinto per l'elevata qualità delle prestazioni erogate. Un altro analogo centro era operativo a Bari Bitritto;
la stessa INPS, per diversi mesi, ha impiegato proprio personale di Caltanissetta e di altre province siciliane per affiancare il personale del Contact Center, al fine di perfezionare la formazione ad attività avviata;
visti i lusinghieri risultati raggiunti e data la disponibilità di locali presso il palazzo delle Poste di via Leone XIII a Caltanissetta (un intero edificio a più corpi di cui quello principale a sette piani, quasi completamente vuoti), Poste Italiane aveva preso in considerazione l'idea di creare ulteriori nuove postazioni, utilizzando tutto il primo piano del predetto edificio. In tal senso, a suo tempo, fu redatto un apposito progetto che prevedeva ulteriori 90 postazioni che avrebbero dato lavoro ad altre 150 persone;
dopo un avvio così promettente (le tante spese sostenute per l'adattamento dei locali, l'istallazione di impianti e la formazione del personale), e dopo un anno di proficuo lavoro, nel febbraio di quest'anno, inspiegabilmente, è stato disposto che tale servizio cessasse a Caltanissetta;
in realtà è accaduto che il servizio è stato frazionato ed affidato a società del gruppo GEPIN e MIDICA che lo gestiscono tramite Call Center siti a Paternò, Crotone e Palermo che, per erogarlo, ancora utilizzano le infrastrutture tecnologiche di trasmissione della sede di Poste Italiane di Caltanissetta;
è stato anche lasciato cadere il progetto di ampliamento che avrebbe dato respiro alla realtà economica provinciale, con la creazione di nuovi posti di lavoro;
una provincia segnata da una disoccupazione ben al di sopra delle medie italiane e di quelle delle altre province dell'Isola, viene così privata di 50 lavoratori e di una prospettiva di crescita e di occupazione per i giovani dell'entroterra siciliano;
la vicenda, evidentemente dai profili inquietanti, va chiarita anche nell'interesse dei lavoratori del Contact Center di Caltanissetta che si sono visti dequalificati e privati delle potenzialità di sviluppo di carriera che un sito più grande può offrire -:
quali iniziative intenda assumere il Ministro delle comunicazioni per verificare le motivazioni che hanno condotto al frazionamento del servizio ed all'affidamento a società dei gruppi GEPIN e MIDICA, che lo gestiscono con call center, localizzati a Paternò, Crotone e Palermo, ledendo gli interessi e le legittime aspirazioni di tanti lavoratori e di tanti disoccupati della provincia nissena;
se risulti agli atti depositati presso il Governo l'esistenza di indicazioni politiche e gestionali fornite a Poste italiane dal precedente Governo relativamente alle scelte adottate da Poste italiane che, secondo l'interrogante, sono in contrasto con gli obiettivi di una corretta gestione dell'azienda, in considerazione delle consistenti risorse finanziarie impiegate, sia nella realizzazione delle strutture operative, che nella formazione del personale e, in caso affermativo, se intenda renderne pubbliche le motivazioni;
se il Governo ritenga opportuno di chiedere a Poste Italiane di riassumere in proprio il servizio presso la sede di Caltanissetta, rilanciando così l'attività del Contact Center e dando attuazione al progetto, al fine di non vanificare gli investimenti economici già realizzati.
(5-00573)
Interrogazione a risposta scritta:
DI GIOIA. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
con numerose interrogazioni precedenti, l'interrogante aveva chiesto al Ministro competente di intervenire con la
massima sollecitudine nei confronti di Poste Italiane spa per far aprire, come preventivato, un ulteriore ufficio postale nella città di Lucera oltre a quello di Via Firenze e di Piazza San Giacomo, insufficienti per il fabbisogno della città;
nonostante le assicurazioni avute dal Governo nel corso della XIV legislatura, nessun cambiamento si è verificato e la situazione si è aggravata ulteriormente, tanto che nel mese di aprile 2005 c'è stato l'ennesimo appello del sindacato pensionati CISL, categoria più penalizzata, per chiedere l'apertura di un'altra sede a Lucera, per un più regolare disbrigo delle pratiche postali;
la situazione è nel più totale caos, ed in vista del periodo estivo, come è già accaduto, spesso le persone anziane in fila per ritirare la pensione vengono colte da malore, ed è facile assistere anche a litigi e discussioni;
ad oggi, nonostante le assicurazioni a livello istituzionale, nulla di concreto è avvenuto -:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza della situazione critica permanente dell'ufficio Postale di Lucera e se si sia provveduto a mettere in moto la macchina organizzativa per concretizzare le promesse finora illusorie fatte da Poste Italiane per risolvere definitivamente la questione a Lucera e provincia.
(4-02167)