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Allegato B
Seduta n. 95 del 22/1/2007
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INTERNO
Interrogazione a risposta orale:
SPERANDIO. - Al Ministro dell'interno, al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
in queste ore nella Piazza di Vicenza i manifestanti che si erano radunati davanti alla sede comunale per protestare contro l'ampliamento della Base Americana «Dal Molin» e che avevano tentato di
occupare la Sede del Consiglio Comunale sono stati caricati e picchiati dalle Forze dell'Ordine;
a giudizio dell'interrogante, i disordini in atto a Vicenza sono la diretta conseguenza della scelta del Governo di assecondare le istanze americane senza tenere in alcun conto l'opinione della maggioranza dei cittadini di Vicenza;
è del tutto evidente che qualora il Governo non si adoperi per porre in essere strumenti di dialogo e di concertazione con la popolazione locale lo stato di tensione a Vicenza è destinato inevitabilmente ad aumentare -:
se il Governo non ritenga di rivedere la sua posizione atteso che, ad avviso dell'interrogante, è ormai evidente che essa contrasta con i principi che hanno portato alla vittoria elettorale del centrosinistra;
se il Governo ed in particolare il Ministro dell'interno intenda garantire la libera espressione del dissenso delle comunità locali in una vicenda in cui per mesi sono state illuse sul fatto che l'ampliamento della base militare non potesse venire senza il loro consenso;
quali misure saranno prese per garantire il rispetto dell'impegno programmatico che prevedeva il costante coinvolgimento delle comunità locali in relazione ad opere di grande impatto quale l'ampliamento della base americana.
(3-00539)
Interrogazioni a risposta scritta:
DE CRISTOFARO e IACOMINO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
Melito di Napoli, cittadina periferica a nord di Napoli, confinante con il quartiere Scampia e con una popolazione di circa 45.000 abitanti (uno tra i paesi con la più alta densità abitativa d'Europa) da più di un anno è guidata da una Commissione Straordinaria insediatasi in seguito allo scioglimento dell'assise comunale per infiltrazioni camorristiche;
il corpo della Polizia Municipale di Melito è attualmente composto da 15 unità (suddivise in due turni) di cui solo 5 addette alla viabilità in un territorio tristemente noto per l'elevato tasso di micro e macro criminalità;
l'organico previsto dovrebbe corrispondere a un'unità per ogni 800 abitanti e quindi attualmente nel Comune di Melito ci sarebbe una carenza di almeno 40 unità;
negli ultimi tempi, e con sempre maggior frequenza, si sono verificati numerosi incidenti (alcuni con conseguenze gravissime) che hanno visto coinvolti cittadini e cittadine che percorrevano i marciapiedi del corso principale, investiti da moto che scorazzavano indisturbate su di esso;
la condizione della vigilanza sulla viabilità e gli interventi di polizia urbana nel Comune di Melito, anche a fronte della carenza di organico ormai consolidata, si dimostrano dunque assolutamente inadeguati rispetto alle necessità di un territorio nel quale all'ordinaria problematica del traffico urbano si unisce una crescente e continua indisciplina da parte di automobilisti e motociclisti che scorrazzano per le vie cittadine nel più totale stato di anarchia e che si combina ad atteggiamenti di arroganza e sopraffazione nei confronti di chi rispetta le normali regole di civiltà urbana;
tale carenza richiederebbe dunque un intervento urgente da parte delle istituzioni alle quali è stata rivolta una petizione popolare, consegnata alla Commissione Straordinaria il 20 agosto 2006 a cui ha fatto seguito una successiva sollecitazione il 28 settembre 2006, in cui veniva fatta richiesta di un'azione efficace e immediata rispetto a tali problematiche, petizione che però non ha avuto seguito né risposta -:
se il Ministro sia al corrente di tale situazione e se non intenda, vista la particolare
condizione dell'Amministrazione locale, mettere in atto interventi straordinari affinché il Comune di Melito possa procedere all'assunzione di nuove unità per il corpo di polizia municipale al fine di rendere più sicura la viabilità e garantire la tranquillità e l'incolumità dell'intera cittadinanza.
(4-02231)
MASCIA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
in data 11-12 giugno 2006 si svolgevano, nel comune di Forza D'Agrò (Messina), le elezioni amministrative per il rinnovo del Sindaco e del Consiglio Comunale;
dalle elezioni amministrative risultava vincente il candidato Sindaco, signor Bruno Miliadò;
in data 4 marzo 2004 il Giudice Monocratico del Tribunale di Messina, sezione distaccata di Taormina, dichiarava colpevole il signor Bruno Miliadò per il reato di cui agli articoli 81 e 479 del codice penale per avere: «... nella qualità di funzionario delegato per l'autentica delle firme presso il Comune di Forza D'Angrò, falsamente attestato nelle dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà e nelle domande di richieste premio di cui al regolamento C.E.E. 3007/84...» e condannato alla pena di reclusione di anni uno;
in data 24 febbraio 2005 la Corte di Appello di Messina respingeva l'appello dell'imputato e confermava la sentenza del Giudice Monocratico di Messina, sezione distaccata di Taormina;
la sentenza di cui sopra veniva dichiarata irrevocabile in data 1o marzo 2006 dalla Corte di Cassazione;
il decreto legislativo n. 267 del 2000 all'articolo 58 comma 1 lettera c) ossia, «Cause ostative alla candidatura», prevede: «... coloro che sono stati condannati con sentenza definitiva alla pena della reclusione complessivamente superiore a sei mesi per uno o più delitti commessi con abuso dei poteri o con violazione dei doveri inerenti ad una pubblica funzione o a un pubblico servizio diversi da quelli indicati nella lettera b)...»;
il signor Bruno Miliadò, nonostante quanto previsto dal succitato disposto normativo si candidava alla carica di sindaco del Comune di Forza D'Agrò;
il su richiamato decreto legislativo all'articolo 58 comma 4 prevede: «...eventuale elezione o nomina di coloro che si trovano nelle condizioni di cui al comma 1 è nulla. L'organo che ha provveduto alla nomina o alla convalida dell'elezione è tenuto a revocare il relativo provvedimento non appena venuto a conoscenza dell'esistenza delle condizioni stesse...» -:
quali interventi urgenti si intendano porre in essere in merito alla vicenda suddescritta;
se il Ministro interrogato non ritenga di promuovere tutte le iniziative di sua competenza atte a ristabilire i principi di legalità, secondo quanto previsto dal decreto legislativo n. 267 del 2000.
(4-02237)
RAITI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
a Barcellona Pozzo di Gotto si è verificata, negli ultimi mesi, una vicenda alquanto anomala in riferimento alla richiesta di archiviazione della procedura dello scioglimento del Consiglio comunale;
da notizie anche della stampa sembrerebbe che la Commissione prefettizia di accesso abbia chiuso i lavori con la richiesta di scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose;
sembra, inoltre, che esponenti di centro-destra della politica si siano adoperati per bloccare in ogni modo la procedura di scioglimento e che l'amministrazione comunale di Barcellona Pozzo di Gotto abbia preso visione della relazione della Commissione, con iniziative secondo l'interrogante
del tutto inusuali ed abbia trasmesso al Ministero dell'interno una richiesta di «archiviazione...»;
tale richiesta presenta commenti di accusa contro la Commissione che viene tacciata di superficialità, incompetenza e parzialità;
tale documento conterrebbe anche una requisitoria in diversi punti articolata sulla base di una ricostruzione dei fatti che l'interrogante giudica discutibile, nonché accuse alla precedente amministrazione di centro-sinistra -:
se il Ministro sia a conoscenza dei fatti menzionati in epigrafe e se non ritenga di dover assumere tutte le iniziative utili per fare adeguata chiarezza sulla vicenda.
(4-02238)