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Allegato B
Seduta n. 96 del 23/1/2007
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SVILUPPO ECONOMICO
Interpellanze urgenti (ex articolo 138-bis del regolamento):
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dello sviluppo economico, il Ministro del lavoro e della previdenza sociale, per sapere - premesso che:
secondo quanto risultata agli interpellanti, lo stabilimento Nuova Magrini Galileo di Battaglia Terme (NMG), fabbrica centenaria della provincia di Padova, specializzata nella produzione di interruttori di alta tensione (apparecchiature indispensabili alla trasmissione e distribuzione dell'energia elettrica), rischia di essere dismessa, lasciando senza lavoro 350 dipendenti, molti dei quali risultano essere monoreddito;
la crisi di redditività, iniziata nel lontano 1984, ha determinato la vendita dell'azienda a tre diverse società non italiane (la prima di nazionalità francese, la seconda austriaca e, la terza tedesca) le quali dovendo privilegiare nell'assegnazione dei mercati e dei prodotti la società del paese d'origine della proprietà, non hanno mai favorito investimenti adeguati nel ramo aziendale d'origine italiana;
la predetta dismissione, sia pure non ancora ufficializzata, sarebbe stata decisa dalla società tedesca Siemens che, avendo acquistato un anno fa Vatech, la società austriaca, proprietaria di NMG, ha proceduto ad un riassetto dei relativi rami
aziendali, decidendo di attuare la dismissione di due siti dell'NMG, in particolare Stezzano e Cairo Montenotte;
la ventilata chiusura della società italiane in parola sembra essere confermata dalla mancanza di un piano industriale, tanto da obbligare le predetta società ad iniziare l'anno 2007 con il portafoglio ordini, unico riferimento di lavoro;
l'acquisizione della società in parola da parte di Siemens avrebbe determinato la sostituzione dei membri del Consiglio di amministrazione;
la Siemens Italia avrebbe dato conferma, sia pure in via ufficiosa, della chiusura del sito di Battaglia Terme;
il sito di Battaglia Terme si trova in una situazione di equilibrio nel rapporto produttività-redditività, dimostrato dal fatturato che si aggira sul milione di euro all'anno;
l'NMG rappresenta uno dei maggiori fornitori di riferimento dell'Enel;
la Nuova Magrini Galileo ha una valenza industriale strategica -:
se, in considerazione dell'importanza di salvaguardare l'occupazione di 350 lavoratori dell'NMG, concentrati nello stabilimento di Battaglia Terme, non ritengano opportuno sollecitare un tavolo di concertazione con tutte le parti interessate.
(2-00319) «Maroni, Goisis».
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dello sviluppo economico, per sapere - premesso che:
in data 26 giugno 2006, rispondendo ad un atto di sindacato ispettivo riguardante lo stato dell'iter della procedura di notifica presso la Commissione europea in relazione alla delibera n. 217 del 2005, dell'Autorità per l'energia elettrica ed il gas avente ad oggetto le condizioni tariffarie speciali di cui al comma 12 dell'articolo 11 dei decreto-legge 14 marzo 2005, n. 35, convertito con modificazioni in legge 14 maggio 2005, n. 80, il Sottosegretario Alfonso Gianni aveva affermato che: «la risposta che il Governo intendeva dare aveva un significato positivo» e che «Il ministro Bersani ha confermato l'impegno del Governo a difendere in sede europea le imprese ad alta intensità energetica, ricercando il coordinamento con gli altri paesi dell'unione su misure di politica industriale che rendano possibili interventi, transitori e a regime, anche di tipo settoriale, a sostegno delle produzioni primarie europee a forte intensità energetica»;
il Sottosegretario Gianni concludeva annunciando che «entro il mese di luglio ci sarebbe stata una nuova riunione, tenuto conto dei chiarimenti che nel frattempo sarebbero pervenuti dalla Commissione europea, per la verifica dei primi riscontri, e per le possibili soluzioni transitorie»;
a distanza di oltre sei mesi da tale risposta, la situazione per le aziende del settore interessate non è migliorata e le speranza di vedere una positiva soluzione della problematica si affievolisce sempre più con conseguenze facilmente prevedibili per il contesto occupazionale ed economico della regione dei Sulcis Iglesiente in particolare e della Sardegna in generale -:
se il Governo si sia attivato fattivamente in questi sei mesi presso la Commissione europea per una soluzione della problematica in oggetto favorevole alle industrie ad alta intensità energetica così come dichiarato dal Sottosegretario Gianni in occasione della citata risposta;
se sia a conoscenza della attivazione, da parte della regione Sardegna, delle procedure di gara previste dal comma 14 dell'articolo 11 legge del decreto-legge 14 marzo 2005, n. 35, convertito con modificazioni dalla legge n. 80 del 2005.
(2-00322) «Mereu, Oppi, Volontè».
Interrogazione a risposta immediata in Commissione:
VI Commissione:
FINCATO. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
il 4 agosto scorso l'ISVAP ha emanato lo schema di Regolamento attuativo del nuovo Codice delle assicurazioni, con ciò dettando nuove regole per la disciplina dell'attività di intermediazione assicurativa;
il 28 settembre scorso si è svolta una manifestazione di protesta indetta dal sindacato nazionale degli agenti di assicurazione (Sna), che ha coinvolto 17 mila agenzie del territorio nazionale, chiuse in quella giornata, e ha visto la partecipazione di oltre 10 mila agenti;
lo Sna contesta la deliberazione del nuovo regolamento da parte dell'ISVAP, nel merito e nella sostanza, in particolare: l'assenza di consultazione e concertazione con la categoria interessata; il travalicamento dello stesso ambito decisionale nella fissazione di alcune regole, soprattutto quelle più stringenti rispetto alle disposizioni del decreto «Bersani» di fine luglio; l'ispirazione di fondo del nuovo regolamento che appare in contrasto con le recenti liberalizzazioni;
secondo il sindacato sarebbero a rischio 80 mila posti di lavoro, i nuovi adempimenti burocratici renderebbero particolarmente onerosa e complessa l'attività degli agenti, con probabili ricadute per gli utenti sui costi e sulla qualità dei servizi -:
se sia a conoscenza dei fatti sopra descritti; e se non ritenga di incontrare le associazioni sindacali e di categoria in vista di giungere a una proroga dei tempi per la discussione dei nodi più critici del Regolamento, scaduti il 15 settembre.
(5-00591)
Interrogazione a risposta scritta:
GIOVANARDI. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
il 16 ottobre 2006 è stato pubblicato dall'Isvap il regolamento n. 5, concernente la disciplina dell'attività di intermediazione assicurativa e riassicurativa, per l'attuazione delle norme contenute nel decreto legislativo 7 settembre 2005 n. 209 (Codice delle Assicurazioni Private);
secondo l'interrogante il contenuto del suddetto Regolamento Isvap viola e travalica in ripetuti punti il potere regolamentare conferito dal Codice delle assicurazioni all'istituto, vanificando e contraddicendo le finalità di liberalizzazione e concorrenzialità nel settore assicurativo perseguite sia dal Codice che dalla direttiva comunitaria 92/2002/CEE relativa all'intermediazione assicurativa;
in particolare, il Regolamento a giudizio dell'interrogante:
a) ostacola i normali rapporti tra intermediari nella distribuzione di prodotti assicurativi, impedendo di fatto lo sviluppo di agenzie plurimandatarie, così come previsto dall'articolo 8 della legge 4 agosto 2006 n. 248;
b) impone alle agenzie un carico di incombenze burocratico-amministrative del tutto esorbitanti, inutili e che nulla hanno a che vedere con la qualità del servizio fornito dal cliente-consumatore;
c) si intromette pesantemente negli aspetti privatistici del rapporto contrattuale tra agenti e imprese mandati, in forme e modi non consentiti né previsti dal Codice delle Assicurazioni;
il sindacato nazionale agenti di assicurazioni (SNA) ha proclamato, contro il suddetto regolamento, una giornata di sciopero ed una manifestazione nazionale di protesta lo scorso 28 settembre 2006 a Roma con la partecipazione di oltre 16.000 agenti di assicurazione;
il sindacatonazionaleagenti di assicurazione e tutti gli altri soggetti rappresentativi del comparto assicurativo hanno introdotto ricorsi avverso il predetto Regolamento Isvap avanti il TAR del Lazio;
gli effetti del Regolamento sono destinati a ripercuotersi pesantemente anche sui livelli occupazionali delle agenzie di assicurazione, stanti gli oneri imposti agli agenti nei confronti dei loro dipendenti (formazione, iscrizione al registro degli intermediari, copertura assicurativa, eccetera);
la grave situazione di disagio degli agenti di assicurazione sopra descritta e originata dal regolamento Isvap è aggravata dal comportamento delle imprese di assicurazione che, in vista dell'imminente scadenza del termine di entrata in vigore del regime di indennizzo diretto nel settore RCAuto, hanno a loro volta imposto alle agenzie nuovi e rilevanti adempimenti gestionali e amministrativi, cui non corrispondono adeguati supporti e investimenti tecnici, economici e formativi, onde i relativi maggiori costi di questa importante riforma graveranno sul comparto agenziale in misura insostenibile, anche a causa dei rilevanti abbattimenti provvigionali nel settore RCAuto già imposti dalle imprese nel recente passato e tuttora in corso;
il sindacato nazionale agenti di assicurazione ha conseguentemente invitato la categoria a non attuare le disposizioni derivanti dalla riforma dell'indennizzo diretto RCAuto della quale è prevista l'entrata in vigore il 1o febbraio 2007;
pare quindi evidente che le difficoltà e tensioni causate nel comparto delle agenzie di assicurazioni dall'Isvap, da un lato, e dalle imprese, dall'altro rischiano di vanificare gli obiettivi dei recenti interventi legislativi (codice delle assicurazioni e decreto Bersani) volti al miglioramento della qualità del servizio, allo sviluppo della concorrenzialità e alla riduzione dei costi, nonché di causare disservizi all'utenza;
a fronte di tale situazione, già denunciata e posta all'attenzione del Governo e del Parlamento nel dicembre 2006, la proroga di 30 giorni (dal 31 dicembre 2006 al 31 gennaio 2007) del termine previsto dal regolamento Isvap n. 5 per l'introduzione delle domande di trasferimento e di iscrizione nel nuovo registro unico degli intermediari, disposta con decreto legge n. 300 del 28 dicembre 2006 (articolo 6, comma 7), appare misura insufficiente ed inadeguata a risolvere i problemi e le difficoltà sopra evidenziate -:
quali iniziative il Ministro dello sviluppo economico abbia assunto o intenda assumere:
per risolvere le gravi difficoltà della intermediazione agenziale;
per monitorare se le imprese di assicurazione operanti nel ramo RCAuto abbiano o meno predisposto adeguate strutture organizzative, sia interne che esterne, finalizzate a dare corretta ed efficace attuazione alla procedura di risarcimento diretto prevista dagli articoli 149 e 150 dei codice delle assicurazioni;
quali siano stati gli esiti del suddetto monitoraggio, ove effettuato;
quali siano le iniziative di carattere politico, legislativo o amministrativo che il Ministro intende assumere ove gli esiti del suddetto monitoraggio delle suddette verifiche abbiano confermato o confermino i fatti riferiti con la presente interrogazione.
(4-02259)