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Allegato B
Seduta n. 99 del 29/1/2007
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TRASPORTI
Interrogazioni a risposta scritta:
BARBI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
il parco circolante delle macchine agricole è sempre più consistente (circa 1.800.000 unità) ed il problema del controllo periodico di tali macchine agricole circolanti su strada è stato affrontato dal nuovo codice della strada, ma non risolto;
nell'articolo 111 del codice della strada, infatti, il legislatore ha demandato
al Ministro dei trasporti l'onere di attivare un sistema di controllo periodico, attraverso l'emissione di un decreto ministeriale nel quale definire le procedure attuative, avendo già però definito buona parte del quadro entro cui la revisione debba muoversi;
ad oggi, pur essendo trascorsi 10 anni dalla pubblicazione del nuovo codice della strada, nessuno dei Ministri che si sono succeduti ai trasporti ha messo in pratica la revisione emanando un decreto attuativo;
l'età media del parco circolante incrementa di anno in anno, nonostante due provvedimenti di rottamazione, l'ultimo dei quali conclusosi nel 2001;
sono sempre più numerosi i provvedimenti legislativi, sia nazionali che di provenienza europea, rivolti all'incremento della sicurezza intrinseca delle macchine agricole;
pur essendo in fase di riduzione, secondo dati ufficiali, il comparto agricolo resta al secondo posto in Italia ed al primo posto in Europa, per numero di incidenti sul lavoro con esito fatale;
le macchine agricole, assieme alle macchine movimento terra, sono le uniche a non essere sottoposte con regolarità a verifiche e controlli, dopo i controlli di fabbrica prima della vendita, regolamentati da ben precise procedure di omologazione -:
se non consideri importante garantire un sistema che assicuri l'effettiva revisione periodica delle macchine agricole;
per quali ragioni non sia stata finora data attuazione all'articolo 111 del codice della strada;
quali atti abbia intrapreso o intenda intraprendere per dare attuazione all'articolo 111 del nuovo codice della strada.
(4-02346)
MARIO RICCI, LOCATELLI e OLIVIERI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
la Meridiano Lines Spa è una Compagnia di navigazione che opera nello Stretto di Messina;
tale compagnia non rispetta quanto previsto dai contratti nazionali adducendo la motivazione che il proprietario non è iscritto alla Confindustria;
in particolare, verrebbe elusa la turnistica atta a garantire lo stesso periodo di imbarco a tutti i lavoratori;
i lavoratori si sono organizzati in un sindacato al fine di fare rispettare i propri diritti;
i lavoratori che si sono iscritti al sindacato Fima Confsal non sono stati più richiamati al lavoro; questa situazione inammissibile si configura, a giudizio degli interroganti, come un atto di ricatto che lede il diritto costituzionale del lavoratore ad iscriversi ad una organizzazione sindacale;
vi sono stati richiami da parte della Capitaneria di Porto che sono rimasti inevasi;
non è accettabile che chi presta un servizio, in base ad una concessione pubblica, non rispetti le norme e le regole più elementari -:
se non ritenga di intervenire con urgenza per imporre il rispetto delle regole e la riassunzione in servizio dei lavoratori discriminati.
(4-02359)