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XV LEGISLATURA
Resoconto sommario dell'Assemblea
Seduta n. 121 di mercoledì 7 marzo 2007
Pag. VPRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIORGIA MELONI
La seduta comincia alle 10.
La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.
Missioni.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione sono sessantasette.
Seguito della discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 4 del 2007: Proroga della partecipazione italiana a missioni umanitarie e internazionali (A.C. 2193-A).
PRESIDENTE. Riprende l'esame dell'articolo unico del disegno di legge di conversione e degli emendamenti riferiti agli articoli ed al titolo del decreto-legge.
FEDERICO BRICOLO (LNP). Insiste per la votazione del suo emendamento 1.21.
PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.
Preavviso di votazioni elettroniche.
PRESIDENTE. Avverte che decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per le votazioni elettroniche.
Sospende pertanto la seduta.
La seduta, sospesa alle 10,10, è ripresa alle 10,30.
Si riprende la discussione.
GIUSEPPE COSSIGA (FI). Giudicato strumentale il tentativo della maggioranza di configurare le missioni internazionali in atto quali interventi civili prioritariamente finalizzati alla cooperazione allo sviluppo, invita l'Assemblea ad approvare l'emendamento Bricolo 1.21.
MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Nel giudicare del tutto condivisibile l'emendamento Bricolo 1.21, ne auspica l'approvazione.
ROBERTA PINOTTI (Ulivo), Relatore per la IV Commissione. Richiama le ragioni per le quali le Commissioni hanno invitato al ritiro dell'emendamento Bricolo 1.21, esprimendo altrimenti parere contrario.
IACOPO VENIER (Com.It). Nel giudicare inutile e contraddittorio l'emendamento Bricolo 1.21, sottolinea la discontinuità politica del testo in esame rispetto a provvedimenti di analogo contenuto approvati nella precedente legislatura.
PIERFRANCESCO EMILIO ROMANO GAMBA (AN). Giudicate non convincenti le considerazioni svolte dal relatore per la IV Commissione, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Bricolo 1.21.
PIETRO ARMANI (AN). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Bricolo 1.21.
Pag. VILa Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Bricolo 1.21.
PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI (FI). Ritiene opportuna e di carattere prudenziale la specificazione prevista dal suo emendamento 1.53.
MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Nel sottolineare la sua libertà di coscienza e la sua posizione di pacifista, si dichiara contrario al rifinanziamento di una missione che non sia di pace.
FEDERICO BRICOLO (LNP). Osservato che talune organizzazioni non governative sono state costituite per ragioni politiche ovvero per il perseguimento di impropri scopi di lucro, richiama le finalità sottese al suo emendamento 1.21.
PIERFRANCESCO EMILIO ROMANO GAMBA (AN). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Paoletti Tangheroni 1.53.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Paoletti Tangheroni 1.53.
GIUSEPPE COSSIGA (FI). Evidenzia i rischi insiti nell'affidamento di incarichi in deroga a normative dello Stato e seguendo procedure non trasparenti.
ALESSANDRO FORLANI (UDC). Manifesta un orientamento contrario all'emendamento Bricolo 1.56, ritenendo opportuno promuovere interventi di sviluppo socio-sanitario per migliorare le condizioni di vita delle popolazioni delle aree nelle quali si effettuano le missioni internazionali.
FEDERICO BRICOLO (LNP). Ritira il suo emendamento 1.56, preannunziando la presentazione di un ordine del giorno avente le medesime finalità.
GIUSEPPE COSSIGA (FI). Richiama le finalità dell'emendamento Paoletti Tangheroni 1.51, sul quale le Commissioni e il Governo hanno espresso parere favorevole.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Paoletti Tangheroni 1.51.
PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI (FI). Paventa il rischio che interessi economici possano snaturare le attività di cooperazione in favore di paesi in via di sviluppo.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CASTAGNETTI
PIETRO ARMANI (AN). Giudica pienamente condivisibile il contenuto dell'emendamento Paoletti Tangheroni 1.54.
PIETRO MARCENARO (Ulivo). Prospetta ai presentatori l'opportunità di ritirare l'emendamento Paoletti Tangheroni 1.54 e di presentare un ordine del giorno di analogo contenuto.
FRANCESCO BOSI (UDC). Dichiara di condividere le finalità dell'emendamento Paoletti Tangheroni 1.54.
GIUSEPPE COSSIGA (FI). Osserva che rientra nelle facoltà dei presentatori ritirare un emendamento in qualsiasi momento del suo esame.
FEDERICO BRICOLO (LNP). Sottolineata la posizione contraddittoria ed elusiva di taluni esponenti della maggioranza in tema di partecipazione italiana a missioni internazionali, giudica condivisibili le finalità dell'emendamento Paoletti Tangheroni 1.54.
PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI (FI). Ritira il suo emendamento 1.54, auspicando che il Governo accetti un ordine del giorno di analogo contenuto, del quale preannunzia la presentazione.
Pag. VIIPAOLO RUSSO (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede che il Governo riferisca sollecitamente alla Camera in merito alle dimissioni rassegnate dal dottor Guido Bertolaso dalla carica di commissario straordinario per l'emergenza rifiuti in Campania.
PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera perché interessi il Governo.
PIERFRANCESCO EMILIO ROMANO GAMBA (AN). Pur non essendo pregiudizialmente contrario all'organizzazione di una Conferenza di pace per l'Afghanistan, ritiene che il Governo se ne sia fatto promotore per meri fini politici; dichiara pertanto che il suo gruppo esprimerà voto favorevole sull'emendamento Paoletti Tangheroni 1.52.
MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Manifesta netta contrarietà alla guerra, nel rispetto di quanto sancito dall'articolo 11 della Costituzione.
RAMON MANTOVANI (RC-SE). Osserva che la possibilità di organizzare una Conferenza di pace per l'Afghanistan era stata prospettata in un atto di indirizzo al Governo approvato lo scorso anno dalla Camera.
MARIO PEPE (FI). Parlando per un richiamo al regolamento, segnala che un sottosegretario di Stato ha inopportunamente preso posto nei banchi riservati ai ministri.
MARIO LANDOLFI (AN). Chiede di parlare sull'ordine dei lavori per associarsi alla richiesta precedentemente formulata dal deputato Paolo Russo.
PRESIDENTE. Ritiene di non poter consentire, in questa fase del dibattito, lo svolgimento di ulteriori interventi sulla questione sollevata dal deputato Paolo Russo.
ALESSANDRO FORLANI (UDC). Nel giudicare inappropriate le disposizioni recate dal comma 6-bis dell'articolo 1 del decreto-legge in esame, dichiara voto favorevole sull'emendamento Paoletti Tangheroni 1.52.
IACOPO VENIER (Com.It). Manifestata condivisione per la proposta di organizzare una Conferenza di pace nella quale siano coinvolti la popolazione afgana ed i paesi confinanti, dichiara il convinto voto contrario del suo gruppo sull'emendamento Paoletti Tangheroni 1.52.
GIORGIO LA MALFA (Misto). Esprime forti perplessità in merito alla copertura finanziaria degli oneri derivanti dall'attuazione del comma 6-bis dell'articolo 1 del decreto-legge in esame.
PRESIDENTE. Rileva che la V Commissione non ha sollevato obiezioni circa lo stanziamento previsto dal comma 6-bis dell'articolo 1 del decreto-legge in esame.
GIORGIO LA MALFA (Misto). Prospetta l'opportunità di presentare un ordine del giorno vertente sulla materia oggetto del comma 6-bis dell'articolo 1.
FEDERICO BRICOLO (LNP). Dichiara voto favorevole sull'emendamento Paoletti Tangheroni 1.52, lamentando l'uso strumentale, da parte della maggioranza, della prospettata Conferenza di pace, a suo avviso inutile.
PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI (FI). Richiama le ragioni che la inducono a proporre, con il suo emendamento 1.52, la soppressione del comma 6-bis dell'articolo 1, precisando che il Governo non ha formalizzato la richiesta di una Conferenza internazionale di pace.
UMBERTO RANIERI (Ulivo), Relatore per la III Commissione. Ritiene particolarmente opportuno che il Governo assuma tutte le iniziative politico-diplomatiche utili a promuovere una Conferenza internazionale di pace per l'Afghanistan.
Pag. VIIIGIUSEPPE COSSIGA (FI). Giudica inopportuno l'inserimento nel provvedimento d'urgenza in esame delle disposizioni recate dal comma 6-bis dell'articolo 1.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Paoletti Tangheroni 1.52.
GIUSEPPE COSSIGA (FI). Ricorda il generale consenso registratasi sulla disposizione recata dall'emendamento Paoletti Tangheroni 1.55, di cui richiama le finalità.
MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Ritiene che con le recenti scelte in tema di politica estera la sinistra abbia tradito la sua ispirazione pacifista.
IACOPO VENIER (Com.It). Osservato che non è pregiudizialmente ostile a missioni di natura militare, sottolinea la responsabilità di Israele nell'impiego, in Libano, di bombe a grappolo; dichiara, quindi, voto favorevole sull'emendamento Paoletti Tangheroni 1.55.
ALESSANDRO FORLANI (UDC). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Paoletti Tangheroni 1.55, condividendo appieno la necessità di porre termine all'utilizzo delle bombe a grappolo.
LUCIO BARANI (DC-PS). Dichiara voto favorevole sull'emendamento Paoletti Tangheroni 1.55, ritenendo peraltro inadeguate le risorse da esso stanziate; giudica, quindi, inammissibili le accuse precedentemente rivolte allo Stato di Israele.
RAMON MANTOVANI (RC-SE). Sottolinea la necessità di realizzare campagne di sensibilizzazione contro l'utilizzo delle cluster bombs.
PAOLA GOISIS (LNP). Dichiara voto favorevole sull'emendamento Paoletti Tangheroni 1.55, osservando che le forze politiche di sinistra stanno tradendo i propri valori ispiratori.
GIUSEPPE COSSIGA (FI). Precisa che la posizione nei confronti dello Stato di Israele, a lui attribuita dal deputato Venier, non corrisponde al suo pensiero.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Paoletti Tangheroni 1.55.
GIUSEPPE COSSIGA (FI). Richiama le finalità dell'emendamento Paoletti Tangheroni 2.53.
MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Sottolinea l'incoerenza dell'atteggiamento della maggioranza in materia di pacifismo. Ribadisce quindi il suo intendimento di esprimere un voto contrario sul disegno di legge di conversione del provvedimento d'urgenza in esame.
FRANCESCO BOSI (UDC). Manifesta un orientamento contrario all'emendamento Paoletti Tangheroni 2.53, invitando la presentatrice a formulare un ordine del giorno di analogo contenuto.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Paoletti Tangheroni 2.53.
ROBERTA PINOTTI (Ulivo), Relatore per la IV Commissione. Precisa la riformulazione dell'emendamento Paoletti Tangheroni 2.51.
PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI (FI). La accetta.
PIERFRANCESCO EMILIO ROMANO GAMBA (AN). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Paoletti Tangheroni 2.51, nel testo riformulato.
MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Evidenzia il carattere demagogico delle dichiarazioni rese da esponenti della maggioranza che nei fatti, invece, appare asservita alla politica statunitense.
Pag. IXPIETRO MARCENARO (Ulivo). Stigmatizza i toni usati dal deputato Brigandì nei suoi interventi.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Paoletti Tangheroni 2.51, nel testo riformulato.
GIUSEPPE COSSIGA (FI). Stigmatizza il fatto che il repentino ritiro del contingente militare italiano dall'Iraq abbia reso necessario garantire la sicurezza delle organizzazioni italiane che operano sul territorio iracheno attraverso il ricorso a società private, determinando ulteriori spese a carico del bilancio statale.
MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Sottolinea l'atteggiamento ambiguo del centrosinistra sulla tematica del pacifismo.
MAURIZIO GASPARRI (AN). Dichiara di condividere le finalità dell'emendamento Bricolo 2.54 e ne auspica l'approvazione.
MARCO ZACCHERA (AN). Nel dichiarare di voler sottoscrivere l'emendamento Bricolo 2.54, ritiene doveroso richiamare l'applicazione dell'articolo 28 della legge n. 49 del 1987.
ROBERTA PINOTTI (Ulivo), Relatore per la IV Commissione. Giudica del tutto erroneo il contenuto dell'emendamento Bricolo 2.54, atteso che il comma 7 dell'articolo 2 del provvedimento d'urgenza in esame già prevede il richiamo al rispetto della legge n. 49 del 1987.
FILIPPO ASCIERTO (AN). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Bricolo 2.54.
LUCIO BARANI (DC-PS). Osserva che il comma 7 dell'articolo 2 del provvedimento d'urgenza in esame non è propriamente simile all'emendamento Bricolo 2.54.
GIUSEPPE CONSOLO (AN) e CESARE CAMPA (FI). Dichiarano di voler sottoscrivere l'emendamento Bricolo 2.54.
FRANCESCO BOSI (UDC). Chiede che il Governo fornisca rassicurazioni relativamente all'applicazione dell'articolo 28 della legge n. 49 del 1987, preannunziando altrimenti il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Bricolo 2.54.
ANDREA RONCHI (AN). Invita il rappresentante del Governo a fornire i chiarimenti richiesti dall'opposizione.
ROBERTA PINOTTI (Ulivo), Relatore per la IV Commissione. Ricorda che nel corso dell'iter nelle Commissioni l'opposizione non ha mosso obiezioni circa la formulazione del comma 7 dell'articolo 2 del provvedimento d'urgenza in esame.
PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI (FI). Prospetta l'opportunità di accantonare l'esame dell'emendamento Bricolo 2.54, al fine di elaborare una eventuale riformulazione del testo.
ROBERTA PINOTTI (Ulivo), Relatore per la IV Commissione. Manifesta un orientamento contrario alla proposta di accantonare l'esame dell'emendamento Bricolo 2.54.
PIERFRANCESCO EMILIO ROMANO GAMBA (AN). Giudica non condivisibili le considerazioni svolte dal relatore per la IV Commissione.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Ritiene paradossale l'atteggiamento assunto dal Governo su costruttive proposte emendative presentate dall'opposizione.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Bricolo 2.54.
CESARE CAMPA (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, invita il Presidente a sospendere la seduta, al fine di consentire ai deputati di prendere parte ai lavori delle Commissioni convocate tra breve.
Pag. XLa Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Paoletti Tangheroni 2.50.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito al prosieguo della seduta.
Per la risposta a strumenti del sindacato ispettivo.
ENRICO NAN (FI). Sollecita la risposta ad atti di sindacato ispettivo da lui presentati.
PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera perché interessi il Governo.
Sospende la seduta fino alle 15.
La seduta, sospesa alle 13,45, è ripresa alle 15,05.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIORGIA MELONI
Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
MAURO DEL BUE (DC-PS). Illustra la sua interrogazione n. 3-00695, sull'applicazione delle norme volte alla stabilizzazione dell'occupazione, contenute nella legge finanziaria 2007, ai collaboratori coordinati e continuativi, anche a progetto, iscritti all'INPGI.
CESARE DAMIANO, Ministro del lavoro e della previdenza sociale. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 44).
MAURO DEL BUE (DC-PS). Nel prendere atto della risposta, sottolinea la necessità di prestare la dovuta attenzione alle esigenze del personale richiamato nel suo atto ispettivo affinché non subisca ingiustificate penalizzazioni.
ARNOLD CASSOLA (Verdi). Illustra la sua interrogazione n. 3-00696, sulle iniziative per l'assunzione degli idonei al concorso per 75 posti di ispettore tecnico del lavoro.
CESARE DAMIANO, Ministro del lavoro e della previdenza sociale. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 45).
ARNOLD CASSOLA (Verdi). Si dichiara soddisfatto, manifestando apprezzamento per l'intendimento di procedere a nuove assunzioni, nonché all'aggiornamento del personale già impiegato con la qualifica di ispettore del lavoro.
ALBERTO BURGIO (RC-SE). Illustra la sua interrogazione n. 3-00697, sulle misure di carattere previdenziale a favore dei lavoratori esposti all'amianto.
CESARE DAMIANO, Ministro del lavoro e della previdenza sociale. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 47).
ALBERTO BURGIO (RC-SE). Nel prendere atto degli impegni assunti dal ministro Damiano, lo invita ad attivarsi affinché si proceda alla rivisitazione della disciplina in tema di esposizione all'amianto: nel merito, preannunzia la presentazione di un'apposita proposta di legge.
ROCCO PIGNATARO (Pop-Udeur). Illustra la sua interrogazione n. 3-00698, sull'applicazione della cassa integrazione straordinaria ai lavoratori della Pastificio Ambra di Puglia Spa.
CESARE DAMIANO, Ministro del lavoro e della previdenza sociale. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 48).
ROCCO PIGNATARO (Pop-Udeur). Nel dichiararsi particolarmente soddisfatto, manifesta la convinzione che il Governo Pag. XIottempererà agli impegni assunti in merito ai lavoratori richiamati nel suo atto ispettivo.
GIUSEPPE DRAGO (UDC). Illustra la sua interrogazione n. 3-00699, sull'attuazione della normativa comunitaria relativa ai contratti d'inserimento per le donne.
CESARE DAMIANO, Ministro del lavoro e della previdenza sociale. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 49).
GIUSEPPE DRAGO (UDC). Manifesta apprezzamento per la risposta, atteso l'intendimento dell'Esecutivo di confermare, nel quadro dell'eventuale rivisitazione della cosiddetta legge Biagi, lo strumento dei contratti d'inserimento per le donne.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Illustra l'interrogazione Maroni n. 3-00700, sugli stanziamenti straordinari a favore della regione Lazio in relazione al piano di rientro del deficit sanitario della regione.
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 50).
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Si dichiara insoddisfatto, sottolineando la necessità che la politica attuata dal Governo in tema di contenimento della spesa pubblica, segnatamente con riferimento agli enti territoriali, sia connotata da maggiore serietà.
MARIO BARBI (Ulivo). Illustra l'interrogazione Meta n. 3-00701, sulle iniziative per la sicurezza della circolazione stradale, con particolare riferimento ai giovani utenti della strada.
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 52).
MICHELE POMPEO META (Ulivo). Nel prendere atto dell'impegno del Governo sul tema della sicurezza stradale, sottolinea la necessità di procedere, in tale ambito, ad una pianificazione degli interventi di medio e lungo termine.
KARL ZELLER (Misto-Min.ling.). Illustra la sua interrogazione n. 3-00702, sull'assunzione di personale negli uffici delle Poste della provincia di Bolzano e qualità del servizio postale.
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 53).
KARL ZELLER (Misto-Min.ling.). Si dichiara parzialmente soddisfatto per la risposta.
GIANNI PAGLIARINI (Com.It). Illustra la sua interrogazione n. 3-00703, sui tempi di adozione del decreto di attuazione del Fondo per la stabilizzazione dei rapporti di lavoro pubblici.
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 54).
GIANNI PAGLIARINI (Com.It). Si dichiara soddisfatto per una risposta che denota l'intendimento del Governo di intervenire con determinazione contro la precarietà nel lavoro.
CESARE CAMPA (FI). Illustra l'interrogazione Leone n. 3-00704, sul mancato rispetto dei requisiti di accessibilità per i soggetti disabili nella realizzazione del portale del turismo italiano www.italia.it.
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 56).
ANTONIO PALMIERI (FI). Nel dare atto al ministro Chiti di avere colto lo Pag. XIIspirito dell'atto ispettivo in esame, prende atto della risposta, che giudica rassicurante.
SERGIO D'ELIA (RosanelPugno). Illustra la sua interrogazione n. 3-00705, sulle iniziative in relazione al caso del detenuto Antonio Cordì.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI
GIULIO SANTAGATA, Ministro per l'attuazione del programma di Governo. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 58).
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIORGIA MELONI
SERGIO D'ELIA (RosanelPugno). Sottolineato che il detenuto Antonio Cordì avrebbe potuto essere operato già nel mese di febbraio 2006, si dichiara insoddisfatto della risposta. Auspica, quindi, una riforma del regime carcerario previsto dall'articolo 41-bis.
ANTONIO RAZZI (IdV). Illustra la sua interrogazione n. 3-00706, sulle iniziative per garantire la gratuità dell'insegnamento della lingua italiana ai cittadini italiani residenti all'estero.
GIULIO SANTAGATA, Ministro per l'attuazione del programma di Governo. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 60).
ANTONIO RAZZI (IdV). Si dichiara soddisfatto della risposta.
CARLO CICCIOLI (AN). Illustra l'interrogazione La Russa n. 3-00707, sulle iniziative normative a favore delle piccole e medie imprese fornitrici di grandi aziende di distribuzione.
PIER LUIGI BERSANI, Ministro dello sviluppo economico. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 62).
CARLO CICCIOLI (AN). Si dichiara insoddisfatto della risposta. Sollecita quindi il Governo ad adottare un provvedimento volto a contrastare la posizione dominante e la concorrenza sleale delle grandi aziende di distribuzione nei confronti delle imprese fornitrici.
PRESIDENTE. Sospende brevemente la seduta.
La seduta, sospesa alle 16,25, è ripresa alle 16,40.
Missioni.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono sessantotto.
Si riprende la discussione del disegno di legge di conversione n. 2193-A.
PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI (FI). Rileva che il suo emendamento 2.52, di cui raccomanda l'approvazione, è volto a garantire maggiore trasparenza nell'affidamento dei previsti incarichi temporanei di consulenza.
DARIO RIVOLTA (FI). Invita le Commissioni ed il Governo a riconsiderare il parere espresso sul condivisibile emendamento Paoletti Tangheroni 2.52, del quale auspica l'approvazione.
PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI (FI). Ritira il suo emendamento 2.52, invitando il Governo ad accettare un ordine del giorno di analogo contenuto, di cui preannunzia la presentazione.
FEDERICO BRICOLO (LNP). Osserva che la durata annuale anziché semestrale della proroga della partecipazione italiana a missioni internazionali appare in contrasto Pag. XIIIcon l'atteggiamento da sempre assunto, in particolare, dalla sinistra radicale che sostiene il Governo.
GIUSEPPE COSSIGA (FI). Richiamate le condivisibili finalità dell'emendamento Cicu 3.50, ritiene che la durata annuale della proroga del termine relativo alla partecipazione italiana alle missioni internazionali in atto sia esclusivamente dovuta ad esigenza interne alla maggioranza.
FILIPPO ASCIERTO (AN). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Cicu 3.50, osservando che la previsione di una proroga annuale anziché semestrale della partecipazione italiana a missioni internazionali è finalizzata ad evitare che nel prossimo futuro emergano eventuali divergenze interne alla maggioranza sui principali temi di politica estera.
RAMON MANTOVANI (RC-SE). Nel richiamare le ragioni per le quali in passato si sono previste, per prassi, proroghe semestrali della partecipazione italiana a missioni internazionali, giudica strumentali le obiezioni sollevate dall'opposizione sull'opportunità di prevedere un termine di un anno.
MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Ritiene che i contingenti militari italiani impegnati in scenari di guerra debbano essere ritirati.
DARIO RIVOLTA (FI). Nel ritenere inopportuna la previsione del termine di un anno, in particolare per la proroga della missione in Libano, chiede la votazione per parti separate dell'emendamento Cicu 3.50, nel senso di votare il primo comma, eventualmente riformulato, distintamente dalla restante parte.
IACOPO VENIER (Com.It). Osserva che la proroga per un anno della partecipazione italiana a missioni internazionali è possibile grazie al fatto che con la legge finanziaria per il 2007 è stato individuato un apposito capitolo di bilancio.
MAURIZIO GASPARRI (AN). Ritiene che la previsione di prorogare per un anno la partecipazione di militari italiani a missioni internazionali sia riconducibile a fini di politica interna.
FRANCESCO BOSI (UDC). Osservato che la partecipazione a missioni militari internazionali, in assenza di problemi di bilancio, dovrebbe assumere un carattere di stabilità, ritiene di non poter esprimere voto favorevole all'emendamento Cicu 3.50.
SIMONE BALDELLI (FI). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Cicu 3.50.
PIERFRANCESCO EMILIO ROMANO GAMBA (AN). Dichiara voto favorevole sull'emendamento Cicu 3.50.
PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI (FI). Prospetta l'opportunità che l'emendamento Cicu 3.50 sia posto in votazione per parti separate, nel senso di votare distintamente ciascuna parte riferita ai vari commi dell'articolo 3.
GIORGIO LA MALFA (Misto). Osservato che la polemica politica non giustifica un atteggiamento contraddittorio da parte dell'opposizione, dichiara voto contrario sull'emendamento Cicu 3.50.
JOLE SANTELLI (FI). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Cicu 3.50.
UMBERTO RANIERI (Ulivo), Relatore per la III Commissione. Ritiene ragionevole la previsione di una proroga più ampia della partecipazione italiana a missioni internazionali, atteso che peraltro ciò non pregiudicherà una successiva valutazione del Parlamento nelle singole missioni.
ANTONIO LEONE (FI). Si associa alla richiesta di votazione per parti separate formulata dal deputato Paoletti Tangheroni.
Pag. XIVMARCO BOATO (Verdi). Ritiene che la reiezione della prima parte dell'emendamento Cicu 3.50, determini effetti preclusivi delle restanti parti della medesima proposta emendativa.
PRESIDENTE. Fa presente che ciascuna parte dell'emendamento Cicu 3.50, riferita ai vari commi dell'articolo 3 del decreto-legge, è dotata di autonoma portata normativa.
PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI (FI). Rileva che l'intento dei presentatori dell'emendamento Cicu 3.50 è quello di attribuire autonoma portata normativa a ciascuna parte di tale proposta emendativa.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge la prima parte dell'emendamento Cicu 3.50, nonché le restanti parti della medesima proposta emendativa.
GIUSEPPE COSSIGA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 3.57.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CASTAGNETTI
RAMON MANTOVANI (RC-SE). Giudica strumentali le finalità dell'emendamento Cossiga 3.57.
PIERFRANCESCO EMILIO ROMANO GAMBA (AN). Dichiara di condividere le finalità dell'emendamento Cossiga 3.57, del quale sottolinea la valenza politica.
MARCO BOATO (Verdi). Evidenzia la contraddittorietà dell'emendamento Cossiga 3.57, rispetto al contenuto della precedente proposta emendativa.
GIUSEPPE COSSIGA (FI). Chiede di parlare per fatto personale.
PRESIDENTE. Ritiene di non poterlo consentire in questa fase.
GUGLIELMO PICCHI (FI). Sottolinea la contraddittorietà delle posizioni assunte da esponenti della maggioranza in merito alla durata della proroga delle missioni internazionali.
MAURIZIO GASPARRI (AN). Sottolinea che l'emendamento Cossiga 3.57 prevede un termine congruo per la scadenza della missione ISAF.
GIORGIO LA MALFA (Misto). Dichiara voto favorevole sull'emendamento Cossiga 3.57.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Cossiga 3.57.
GIUSEPPE COSSIGA (FI). Parlando per un richiamo al regolamento, stigmatizza il comportamento della Presidenza, che precedentemente non gli ha concesso la parola per fatto personale per contestare talune espressioni usate nei suoi confronti dal deputato Boato.
PRESIDENTE. Fa presente che è facoltà della Presidenza, come stabilito dalla Giunta per il regolamento, rinviare al termine della seduta gli interventi per fatto personale, salvo situazioni di particolare delicatezza.
GIUSEPPE COSSIGA (FI). Giudicate non convincenti le ragioni per le quali la partecipazione italiana alla missione in Bosnia Erzegovina, denominata ALTHEA, è stata prorogata sino al 30 giugno 2007, raccomanda l'approvazione del suo emendamento 3.58.
PIERFRANCESCO EMILIO ROMANO GAMBA (AN). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Cossiga 3.58.
UMBERTO RANIERI (Ulivo), Relatore per la III Commissione. Rileva che il termine del 30 giugno 2007 è giustificato dal fatto che l'Unione europea ha già Pag. XVdeciso di procedere ad una riconfigurazione delle modalità attuative della missione denominata ALTHEA.
FRANCESCO BOSI (UDC). Dichiara voto favorevole sull'emendamento Cossiga 3.58.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Cossiga 3.58.
ROBERTA PINOTTI (Ulivo), Relatore per la IV Commissione. Modificando il precedente avviso, esprime parere favorevole sull'emendamento Cicu 3.59, ove non ritirato.
UGO INTINI, Viceministro degli affari esteri. Concorda.
PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI (FI). Espresso apprezzamento per il parere favorevole testé espresso sull'emendamento Cicu 3.59, ne richiama le finalità.
RAMON MANTOVANI (RC-SE). Giudica saggia la decisione delle Commissioni e del Governo di riconsiderare il parere precedentemente espresso sull'emendamento Cicu 3.59.
FRANCESCO BOSI (UDC) e FILIPPO ASCIERTO (AN). Dichiarano di voler sottoscrivere l'emendamento Cicu 3.59.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Cicu 3.59.
PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI (FI). Richiama le condivisibili finalità dell'emendamento Cossiga 3.60.
GIORGIO LA MALFA (Misto). Prospetta l'opportunità di una riformulazione dell'emendamento Cossiga 3.60.
UMBERTO RANIERI (Ulivo), Relatore per la III Commissione. Invita al ritiro dell'emendamento Cossiga 3.60, preannunziando la presentazione di un emendamento delle Commissioni che recepisca le osservazioni formulate dal deputato La Malfa.
PRESIDENTE. Avverte che le Commissioni hanno presentato l'ulteriore emendamento 3.150. Prende atto che il rappresentante del Governo lo accetta e che i presentatori hanno ritirato l'emendamento Cossiga 3.60.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli emendamenti 3.150 delle Commissioni e Rugghia 4.50.
FEDERICO BRICOLO (LNP). Illustra le finalità del suo emendamento 5.50.
PIERFRANCESCO EMILIO ROMANO GAMBA (AN) e FRANCESCO BOSI (UDC). Dichiarano di voler sottoscrivere l'emendamento Bricolo 5.50.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Bricolo 5.50.
GIUSEPPE COSSIGA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento Tit. 1, sottolineando il carattere prevalentemente militare della missione in atto in Afghanistan.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Cossiga Tit. 1.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Cossiga Tit. 1.
PRESIDENTE. Passa alla trattazione degli ordini del giorno presentati.
Intervengono per illustrare gli ordini del giorno rispettivamente sottoscritti i deputati RICCARDO PEDRIZZI (AN), MATTEO BRIGANDÌ (LNP), LUCA VOLONTÈ (UDC), FRANCESCO PAOLO LUCCHESE (UDC), DANIELA GARNERO SANTANCHÈ (AN), PAOLA FRASSINETTI (AN), GIANCARLO GIORGETTI (LNP), PAOLA GOISIS (LNP), Pag. XVIMASSIMO GARAVAGLIA (LNP), MARIA IDA GERMONTANI (AN), MARCO ZACCHERA (AN), GAETANO FASOLINO (FI), ROBERTO MENIA (AN), DARIO RIVOLTA (FI), SERGIO D'ELIA (RosanelPugno) e GREGORIO FONTANA (FI).
UGO INTINI, Viceministro degli affari esteri. Accetta gli ordini del giorno De Zulueta n. 2, purché riformulato, Sereni n. 4, Pedrizzi n. 18, limitatamente al dispositivo, Garnero Santanchè n. 19, Garavaglia n. 20, purché riformulato, Paoletti Tangheroni n. 23, purché riformulato, Lazzari n. 24, Goisis n. 26, Quartiani n. 27, Fasolino n. 28, Pinotti n. 30, Affronti n. 33 e Giancarlo Giorgetti n. 35; accoglie come raccomandazione gli ordini del giorno Bonelli n. 3, Gasparri n. 10, Lucchese n. 31, Giuditta n. 32 e Cioffi n. 34; non accetta gli ordini del giorno Volontè n. 8, Germontani n. 9, La Russa n. 13 e Migliori n. 15.
MARCO VERZASCHI, Sottosegretario di Stato per la difesa. Accetta gli ordini del giorno Gregorio Fontana n. 5 e Zacchera n. 16, purché riformulato; accoglie come raccomandazione gli ordini del giorno Menia n. 12, Frassinetti n. 17 e Fallica n. 22; non accetta gli ordini del giorno Rivolta n. 1, Cossiga n. 6, Cicu n. 7, Ronchi n. 11, Ascierto n. 14, Bricolo n. 21 (Nuova formulazione), Brigandì n. 25 e Dussin n. 29.
PRESIDENTE. Prende atto che i presentatori degli ordini del giorno De Zulueta n. 2, Zacchera n. 16, Garavaglia n. 20 e Paoletti Tangheroni n. 23 accettano le riformulazioni dei rispettivi documenti di indirizzo.
Intervengono per dichiarazione di voto sul complesso degli ordini del giorno presentati i deputati CARLO GIOVANARDI (UDC), ROBERTO ROSSO (FI), MAURIZIO GASPARRI (AN), DARIO RIVOLTA (FI), al quale il Presidente rende precisazioni, e BENEDETTO DELLA VEDOVA (FI).
DARIO RIVOLTA (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, invita la Presidenza a riconsiderare l'ammissibilità dell'ordine del giorno Sereni n. 4.
PRESIDENTE. Ribadisce che la Presidenza non ravvisa profili di inammissibilità relativamente all'ordine del giorno Sereni n. 4.
Intervengono, quindi, per dichiarazione di voto sul complesso degli ordini del giorno presentati i deputati RAMON MANTOVANI (RC-SE), FRANCESCO BOSI (UDC), LUANA ZANELLA (Verdi), FEDERICA ROSSI GASPARRINI (Pop-Udeur) e ALESSANDRO FORLANI (UDC).
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Rivolta n. 1
GIUSEPPE COSSIGA (FI). Ritira il suo ordine del giorno n. 6.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Cicu n. 7, Volontè n. 8, nella parte non preclusa, Germontani n. 9, Ronchi n. 11, La Russa n. 13, Ascierto n. 14, Migliori n. 15, Bricolo n. 21 (Nuova formulazione), Brigandì n. 25 e Dussin n. 29.
PRESIDENTE. Secondo le intese intercorse tra i gruppi parlamentari, rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.
Ordine del giorno della seduta di domani.
PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:
Giovedì 8 marzo 2007, alle 10.
(Vedi resoconto stenografico pag. 117).
La seduta termina alle 20,35.