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XV LEGISLATURA
Resoconto sommario dell'Assemblea
Seduta n. 160 di martedì 29 maggio 2007
Pag. VPRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIORGIA MELONI
La seduta comincia alle 9,35.
La Camera approva il processo verbale della seduta del 16 maggio 2007.
Missioni.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione sono sessantasei.
Annunzio della presentazione di un disegno di legge di conversione e sua assegnazione a Commissione in sede referente.
PRESIDENTE. Comunica che il Presidente del Consiglio dei ministri ha presentato alla Presidenza il disegno di legge n. 2695, di conversione del decreto-legge n. 67 del 2007, recante disposizioni urgenti in materia fiscale.
Il disegno di legge è stato assegnato alla VI Commissione in sede referente ed al Comitato per la legislazione, per il parere di cui all'articolo 96-bis, comma 1 del regolamento.
Comunicazione, ai sensi dell'articolo 17 della legge n. 801 del 1977, della conferma dell'opposizione del segreto di Stato.
PRESIDENTE. Dà lettura della comunicazione inviata dal Presidente del Consiglio dei ministri, ai sensi dell'articolo 17 della legge n. 801 del 1977, della conferma dell'opposizione del segreto di Stato in relazione alle vicende riguardanti la cittadina italiana Giuliana Sgrena e verificatesi in Iraq (vedi resoconto stenografico pag. 1).
In morte dell'onorevole Aristide Tesini.
PRESIDENTE. Rinnova, anche a nome dell'Assemblea, le espressioni della partecipazione al dolore dei familiari dell'onorevole Aristide Tesini, recentemente scomparso.
Discussione del disegno di legge: Misure per il cittadino consumatore e per agevolare le attività produttive e commerciali (A.C. 2272-bis-A).
PRESIDENTE. Avverte che lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è pubblicato in calce al calendario dei lavori dell'Assemblea.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Illustra il contenuto del disegno di legge in discussione, che si inscrive nel quadro di una complessiva strategia finalizzata a sostenere l'economia del Paese, in particolare attraverso l'eliminazione dei vincoli alla concorrenza, la riduzione e la semplificazione degli adempimenti amministrativi, nonché mediante l'incentivazione delle attività produttive, la valorizzazione dei beni culturali ed il rilancio del turismo; ricorda inoltre le significative modifiche che il proficuo lavoro svolto in Commissione con il contributo di tutti i gruppi parlamentari ha consentito di apportare Pag. VIal testo originario del provvedimento, che potrà essere ulteriormente migliorato nel prosieguo del dibattito in Assemblea.
Nel sottolineare inoltre che il rilancio dell'economia italiana presuppone un'indefettibile opera di risanamento del debito pubblico, ritiene che compito della politica sia quello di affrontare con decisione i nodi che bloccano la società italiana.
LUIGI GIUSEPPE MEDURI, Sottosegretario di Stato per le infrastrutture. Avverte che il Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito.
SILVANA MURA (IdV). Rilevato che il disegno di legge in discussione, del quale richiama gli aspetti salienti, adegua la disciplina nazionale dei mercati alla vigente normativa europea, ritiene che esso tuteli le esigenze dei consumatori favorendo, nel contempo, l'accesso alle professioni; manifestato altresì un orientamento favorevole alle disposizioni volte, in particolare, a completare il già avviato processo di liberalizzazione delle attività commerciali, nonché a rilanciare il trasporto ferroviario, esprime il giudizio positivo del suo gruppo sull'impianto del provvedimento.
ENZO RAISI (AN). Ricorda preliminarmente che i cosiddetti decreti-legge Bersani hanno promosso interventi diversi dalle prospettate liberalizzazioni, peraltro penalizzando esclusivamente talune categorie professionali; giudicato in parte condivisibile il provvedimento in discussione, lamenta la previsione di deleghe legislative eccessivamente ampie, che ritiene lesive delle prerogative parlamentari. Preannunzia infine che l'eventuale orientamento favorevole del suo gruppo al disegno di legge in discussione dipenderà dall'accoglimento delle proposte emendative presentate, indispensabili per attuare un autentico processo di liberalizzazioni.
GIANNI PAGLIARINI (Com.It). Osservato che il disegno di legge in discussione è opportunamente volto a favorire la competitività del sistema produttivo e, conseguentemente, lo sviluppo economico del Paese, promuovendo l'apertura dei mercati alla concorrenza e la tutela dei consumatori, paventa il rischio che talune misure finalizzate a semplificare gli adempimenti amministrativi a carico delle imprese possano mettere a rischio l'incolumità e la sicurezza dei lavoratori. Auspica quindi la soppressione o comunque la sostanziale modifica degli articoli 16 e 52, esprimendo altrimenti le perplessità del suo gruppo sul provvedimento in discussione.
LUIGI LAZZARI (FI). Nel ritenere che il provvedimento in discussione, di contenuto eterogeneo e di stampo propagandistico, penalizzi molte categorie professionali e produttive senza arrecare vantaggi ai consumatori, ricorda che le proposte emendative presentate con spirito costruttivo dal suo gruppo sono ispirate ad una logica di tutela dei cittadini e delle imprese, in un contesto di autentica liberalizzazione; sottolinea, in particolare, la rilevanza della proposta di destinare le maggiori entrate derivanti dalla lotta all'evasione fiscale al finanziamento dell'abolizione dell'ICI sulla prima casa. Preannunzia infine che l'orientamento del suo gruppo sul provvedimento dipenderà dall'eventuale accoglimento delle proposte emendative presentate.
DANTE D'ELPIDIO (Pop-Udeur). Osservato che il disegno di legge in discussione si inserisce nell'ambito del processo di liberalizzazione del mercato e di maggior tutela dei consumatori avviato dal Governo, sul quale è stato espresso il plauso della Commissione europea, ne richiama gli aspetti più condivisibili, pur auspicando che il testo possa essere ulteriormente migliorato, in particolare sopprimendo ovvero modificando sostanzialmente il titolo V.
FEDERICA ROSSI GASPARRINI (Pop-Udeur). Nell'esprimere l'apprezzamento del suo gruppo per i principi informatori del disegno di legge in discussione, volto ad aprire il mercato alla concorrenza, a Pag. VIItutelare i consumatori, a ridurre e semplificare gli adempimenti amministrativi a carico delle imprese e ad accrescere la competitività del Paese, osserva che le disposizioni recate dagli articoli 51 e seguenti in materia di personale dell'ACI, delle quali auspica la soppressione, comprometterebbero gli attuali livelli occupazionali e comporterebbero nuovi oneri per la finanza pubblica; preannunzia infine che l'orientamento favorevole del suo gruppo al provvedimento dovrà essere verificato anche alla luce dell'atteggiamento che sarà assunto in merito alla proposta di soppressione dell'articolo 16, recante norme in materia di impianti a pressione che non garantiscono adeguati standard di sicurezza.
PRESIDENTE. Sospende brevemente la seduta.
La seduta, sospesa alle 11,15, è ripresa alle 11,30.
STEFANO ALLASIA (LNP). Esprime forti perplessità sul disegno di legge in discussione, che appare connotato da misure di stampo populista, che denotano l'incapacità del Governo di attuare una politica efficace e trasparente per le attività produttive. Nel ritenere, quindi, che le significative modifiche apportate dalla X Commissione abbiano peggiorato e reso ancora più confuso il testo originario del provvedimento, auspica l'accoglimento delle proposte emendative presentate dal suo gruppo, finalizzate, tra l'altro, ad eliminare gli eccessivi vincoli di carattere burocratico propri di talune procedure.
PAOLA PELINO (FI). Evidenzia come nel disegno di legge in discussione sussistano diversi elementi di criticità e manifesta illogicità, con particolare riferimento alle norme relative alla semplificazione del regime della circolazione giuridica dei veicoli, che non appaiono superati a seguito dell'esame svolto presso la X Commissione. Ritiene, pertanto, censurabile il provvedimento in esame, che rischia di penalizzare il personale dell'ACI attualmente addetto alla tenuta del pubblico registro automobilistico.
ALBERTO BURGIO (RC-SE). Osserva che il disegno di legge in discussione, pur semplificando oneri burocratici che ostacolano le attività produttive, rischia di determinare in taluni settori una riduzione dei controlli in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. Fa presente, pertanto, che il suo gruppo, rispetto ad un provvedimento che non si presta ad una valutazione univoca, assumerà un atteggiamento interlocutorio, in attesa di ricercare, insieme alle altre forze politiche della maggioranza, un punto di ulteriore convergenza su una materia di particolare complessità.
ANTONIO ATTILI (SDpSE). Nell'esprimere un giudizio positivo sull'impianto del provvedimento in discussione, giudica necessario un approfondimento su taluni elementi di criticità, che porti al miglioramento di alcune disposizioni concernenti, tra l'altro, la componentistica dei veicoli a motore, la verifica degli impianti a pressione e degli apparecchi di sollevamento, al fine di garantire l'efficacia dei relativi sistemi di sicurezza, nonché la semplificazione del regime giuridico della circolazione dei veicoli. Auspica pertanto, nel merito, l'accoglimento delle proposte emendative presentate dal suo gruppo.
MARIA TERESA ARMOSINO (FI). Richiamate le differenze emerse all'interno della maggioranza in merito agli strumenti atti a garantire la realizzazione degli obiettivi perseguiti dal disegno di legge in discussione, osserva che le disposizioni da esso recate introducono ulteriori limitazioni alla libertà dei consumatori e non realizzano un'autentica apertura dei mercati.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CASTAGNETTI
MARIA TERESA ARMOSINO (FI). Nel giudicare complessivamente non credibili Pag. VIIIle proposte del Governo, esprime sul provvedimento un giudizio sostanzialmente negativo e preannunzia che il suo gruppo voterà a favore di alcune proposte emendative dirette a migliorarlo.
GIOVANNI SANGA (Ulivo). Nel ritenere che il confronto costruttivo svoltosi nel corso dell'iter in Commissione consenta di definire un testo ampiamente condiviso, rileva che le prospettate misure di liberalizzazione dei mercati e di semplificazione delle procedure amministrative, peraltro ulteriormente perfettibili nel prosieguo del dibattito, favoriranno la tutela dei consumatori ed agevoleranno le attività produttive.
MARIO VALDUCCI (FI). Osservato che il disegno di legge in discussione rischia di penalizzare qualsiasi forma di attività imprenditoriale, rileva che le misure in esso previste non favoriranno la modernizzazione e lo sviluppo del sistema economico italiano; ritiene, inoltre, che un efficace processo di liberalizzazione dovrebbe interessare anche i settori della grande distribuzione e dei servizi pubblici locali.
AUGUSTO ROCCHI (RC-SE). Osserva che la prevista semplificazione degli adempimenti amministrativi a carico delle imprese non può andare a scapito della sicurezza sui luoghi di lavoro e che le misure relative al pubblico registro automobilistico dovrebbero più opportunamente essere oggetto di un autonomo ed organico provvedimento legislativo; ritiene quindi che le disposizioni inerenti a tali aspetti dovrebbero essere stralciate dal disegno di legge in discussione e che da ciò dipenderà l'orientamento del suo gruppo.
STEFANO SAGLIA (AN). Nel sottolineare che il testo del disegno di legge in discussione appare sostanzialmente modificato rispetto alla stesura originaria, giudica imprescindibile l'accoglimento delle proposte emendative presentate dal suo gruppo concernenti, tra l'altro, la liberalizzazione dei settori dell'energia e del gas e dei servizi pubblici locali. Manifesta, quindi, disponibilità ad un confronto costruttivo finalizzato a migliorare il provvedimento in discussione, nonché ad approfondire le grandi tematiche connesse all'attuazione concreta delle liberalizzazioni e al funzionamento del sistema produttivo del Paese.
FEDERICO TESTA (Ulivo). Nel sottolineare l'efficacia dei precedenti e positivi provvedimenti varati dal Governo Prodi in materia di liberalizzazioni, osserva che il disegno di legge in discussione contribuirà a favorire lo sviluppo economico del Paese, in quanto reca misure di apertura del mercato alla concorrenza, di tutela dei consumatori e di eliminazione di vincoli amministrativi.
DONATELLA PORETTI (RosanelPugno). Manifesta l'orientamento favorevole del suo gruppo al disegno di legge in discussione, che rappresenta un passo significativo verso l'attuazione delle prospettate ed opportune liberalizzazioni nei diversi settori dell'economia.
GIUSEPPE TREPICCIONE (Verdi). Nel preannunziare il sostegno del suo gruppo al provvedimento in esame, sottolinea il carattere innovativo delle misure da esso recate, volte alla modernizzazione del Paese, con particolare riferimento a quelle concernenti le politiche ambientali ed energetiche, nonché il settore del trasporto pubblico. Giudica altresì opportune le agevolazioni per le imprese che operano nel settore dello spettacolo.
LANFRANCO TURCI (RosanelPugno). Nel ringraziare il relatore per il proficuo lavoro svolto, esprime l'apprezzamento del suo gruppo per i contenuti del provvedimento in discussione, le cui disposizioni appaiono nel complesso giustificate.
ANNA TERESA FORMISANO (UDC). Nel sottolineare l'inefficacia delle misure recate dal disegno di legge in discussione, lamenta il fatto che il Governo non abbia inteso ricorrere ad un'opportuna concertazione con le parti sociali, eludendo altresì Pag. IXle istanze rappresentate dalle forze politiche di opposizione. Auspica, quindi, che nel corso dell'iter in Assemblea si svolga un confronto aperto e costruttivo, al fine di apportare le necessarie modifiche al provvedimento in discussione.
MASSIMO ROMAGNOLI (FI). Esprime un giudizio fortemente critico sul disegno di legge in discussione, soltanto in apparenza ispirato a principi democratici ma, in realtà, non preceduto da alcuna consultazione delle categorie produttive e professionali interessate alle riforme da esso recate. Ritiene peraltro che il provvedimento sia emblematico dell'impostazione populista che connota l'azione del Governo.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore ed il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito al prosieguo della seduta, che sospende fino alle 15.
La seduta, sospesa alle 14,20, è ripresa alle 15,05.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIORGIA MELONI
Missioni.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono settantuno.
Discussione della mozione Gibelli n. 1-00024: Riorganizzazione del sistema scolastico italiano in relazione al fenomeno dell'immigrazione.
PRESIDENTE. Avverte che lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al resoconto della seduta odierna.
Avverte altresì che sono state presentate le ulteriori mozioni Sgobio n. 1-00164, Capitanio Santolini n. 1-00165, Frias n. 1-00166, Froner n. 1-00167 e Bertolini n. 1-00168, vertenti su materia analoga a quella trattata dalla mozione iscritta all'ordine del giorno: saranno pertanto discusse congiuntamente.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.
ANDREA GIBELLI (LNP). Illustra la sua mozione n. 1-00024, sottolineando che l'elevata presenza di alunni stranieri nel sistema scolastico italiano ha determinato disagio sociale e difficoltà di insegnamento ed apprendimento, segnatamente nel nord del Paese. Nell'invitare quindi il Governo ad una approfondita riflessione sul tema in discussione, auspica che l'accesso degli studenti stranieri alla scuola dell'obbligo sia preceduto dal superamento di test di ingresso, con la contemporanea istituzione di classi di inserimento temporaneo.
LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UDC). Illustra la sua mozione n. 1-00165, ritenendo che il fenomeno della crescente presenza di alunni stranieri nella scuola italiana debba essere affrontato evitando inutili pregiudizi e favorendo l'integrazione, ma anche tenendo conto delle legittime aspettative delle famiglie italiane; auspica a tal fine, anche sull'esempio delle esperienze maturate da altri Paesi europei, l'attivazione di idonei percorsi formativi per il personale scolastico, nonché il ripristino della figura del tutor, che potrebbe essere d'auspicio per l'alfabetizzazione degli alunni stranieri e delle loro famiglie.
NICOLA TRANFAGLIA (Com.It). Illustra la mozione Sgobio n. 1-00164, rilevando la necessità di un più solido processo di integrazione tra studenti italiani e stranieri, conformemente ai principi richiamati dalla Dichiarazione universale dei diritti umani e dalla Convenzione per l'infanzia e l'adolescenza, già ratificata dall'Italia; auspica quindi la destinazione di maggiori risorse al Fondo per l'inclusione sociale degli immigrati, il potenziamento dell'importante figura del mediatore culturale, nonché un incremento dell'organico del personale docente.
MERCEDES LOURDES FRIAS (RC-SE). Illustra la sua mozione n. 1-00166, sottolineando la necessità che il Governo adotti tutte le iniziative necessarie a garantire l'inserimento scolastico dei minori stranieri. Stigmatizzato, quindi, l'atteggiamento classista e discriminatorio di coloro che ascrivono alla presenza dei predetti minori nelle scuole lo scarso rendimento degli alunni italiani, richiama i risultati degli studi scientifici condotti in materia, che confermano la validità delle tesi sostenute nel suo atto di indirizzo.
LAURA FRONER (Ulivo). Illustra la sua mozione n. 1-00167, evidenziando come la presenza di alunni stranieri nel sistema scolastico italiano sia in progressivo aumento e necessiti di adeguate risorse al fine di promuovere un'effettiva educazione interculturale, che riduca le disuguaglianze ed eviti il ricorso alle classi differenziali. Esprime altresì perplessità in ordine ad alcuni aspetti della mozione Gibelli n. 1-00024, paventando il rischio che possano accentuare forme di discriminazione.
PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI (FI). Illustra la mozione Bertolini n. 1-00168, osservando che il crescente fenomeno della presenza di alunni stranieri nella scuola italiana necessita di un efficace processo di integrazione che deve riguardare anche le famiglie ed il personale docente.
ALBA SASSO (SDpSE). Evidenziato il notevole aumento di alunni stranieri nelle scuole italiane, sottolinea il generoso impegno profuso per garantire un'adeguata scolarità ai bambini migranti. Nel rilevare, altresì, la necessità di promuovere un'azione politica che affronti il problema nella sua complessità, anche al fine di scongiurare il rischio che le inevitabili differenziazioni si trasformino in disuguaglianze, sottolinea l'opportunità di stanziare risorse finanziarie adeguate.
PAOLA FRASSINETTI (AN). Nel preannunziare che il suo gruppo presenterà una propria mozione, sottolinea il ruolo strategico che il sistema scolastico è chiamato a svolgere in un contesto sempre più caratterizzato dalla presenza di studenti stranieri nelle scuole dell'obbligo, in considerazione del fatto che il loro effettivo inserimento presuppone la coerenza ed il rispetto della nostra identità culturale. Auspica pertanto che alla scuola vengano a tale scopo destinate adeguate risorse finanziarie.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni.
MARIA LETIZIA DE TORRE, Sottosegretario di Stato per la pubblica istruzione. Nell'esprimere soddisfazione per il proficuo dibattito svolto sui documenti di indirizzo in esame, dà conto delle iniziative assunte dal Governo per accompagnare le istituzioni scolastiche nell'impegnativa opera di accoglienza e di inserimento degli alunni stranieri, che rappresentano ormai una presenza strutturale rispetto alla quale è doveroso attrezzarsi adeguatamente. Nel rilevare inoltre la necessità di incrementare le risorse finanziarie destinate al perseguimento di tali obiettivi, peraltro individuati in maniera pressoché concorde anche nelle mozioni in esame, ritiene che la scuola italiana sia in grado di vincere la grande sfida del multiculturalismo.
PRESIDENTE. Avverte che il seguito del dibattito avrà luogo dopo la discussione del disegno di legge n. 2272-bis-A.
Sospende brevemente la seduta.
La seduta, sospesa alle 16,55, è ripresa alle 17,20.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI
Missioni.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione alla ripresa della seduta sono settantadue.
Pag. XISeguito della discussione del disegno di legge: Misure per il cittadino consumatore e per agevolare le attività produttive e commerciali (A.C. 2272-bis-A).
PRESIDENTE. Ricorda che nella parte antimeridiana della seduta si è svolta la discussione sulle linee generali.
Passa all'esame degli articoli del disegno di legge e delle relative proposte emendative, avvertendo che le Commissioni I e V hanno espresso i prescritti pareri.
Avverte altresì che la Commissione ha presentato ulteriori proposte emendative: il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti è fissato alle 19.
Dà quindi conto delle proposte emendative dichiarate inammissibili (vedi resoconto stenografico pag. 80).
ANTONIO BORGHESI (IdV). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede alla Presidenza di rendere più comprensibile la comunicazione relativa alle proposte emendative dichiarate inammissibili.
PRESIDENTE. Ne prende atto.
LUIGI LAZZARI (FI). Chiede alla Presidenza di differire il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti riferiti agli ulteriori emendamenti presentati dalla Commissione.
PRESIDENTE. Ritiene di poter differire alle 9 di domani il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti riferiti agli ulteriori emendamenti della Commissione relativi agli articoli successivi al 6.
Passa quindi all'esame dell'articolo 1 e delle proposte emendative ad esso riferite.
Preavviso di votazioni elettroniche.
PRESIDENTE. Avverte che decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.
Si riprende la discussione.
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Esprime parere favorevole sugli emendamenti Sanga 1.222, Bernardo 1.207, Germontani 1.214, nonché sugli articoli aggiuntivi Tomaselli 1.0206 e D'Elia 1.01, purché riformulato. Invita al ritiro degli emendamenti Valducci 1.206, Bonelli 1.223, Saglia 1.212 e 1.9, degli identici Realacci 1.210, Saglia 1.211, D'Agrò 1.216 e Fava 1.225, dell'articolo aggiuntivo Tomaselli 1.057 e degli identici D'Agrò 1.02, Fava 1.05, Mazzocchi 1.053, Valducci 1.0200 e Affronti 1.0204. Chiede inoltre di accantonare l'esame dell'articolo aggiuntivo Nannicini 1.0205 ed esprime parere contrario sulle restanti proposte emendative, ove non assorbite.
FILIPPO BUBBICO, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Concorda, ad eccezione dell'emendamento Bernardo 1.207, sul quale esprime parere favorevole purché riformulato. Si rimette, quindi, all'Assemblea sull'articolo aggiuntivo D'Elia 1.01.
PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.
Per consentire l'ulteriore decorso del regolamentare termine di preavviso, sospende la seduta.
La seduta, sospesa alle 17,40, è ripresa alle 17,55.
STEFANO ALLASIA (LNP). Richiama le finalità dell'emendamento Fava 1.13, auspicandone l'approvazione.
ENZO RAISI (AN). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Fava 1.13.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Fava 1.13 e Giuditta 1.221.
ANTONIO MAZZOCCHI (AN). Invita il relatore a riconsiderare il parere espresso sui suoi emendamenti 1.63, 1.2, 1.3 e 1.5.
Pag. XIIANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Modificando il precedente avviso, invita al ritiro degli emendamenti Mazzocchi 1.63, 1.2, 1.3 e 1.5.
PRESIDENTE. Prende atto che il Governo concorda e che gli emendamenti Mazzocchi 1.63, 1.2, 1.3 e 1.5 sono stati ritirati dal presentatore.
LUIGI D'AGRÒ (UDC) e MARIA IDA GERMONTANI (AN). Ritirano i rispettivi emendamenti 1.25 e 1.213.
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Propone una riformulazione dell'emendamento Sanga 1.222.
PRESIDENTE. Prende atto che i presentatori accettano la riformulazione proposta dell'emendamento Sanga 1.222.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento Sanga 1.222, nel testo riformulato, e respinge l'emendamento Valducci 1.203.
LUIGI LAZZARI (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 1.205.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Lazzari 1.205 e 1.30.
GASPARE GIUDICE (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 1.20.
LUIGI LAZZARI (FI). Richiama le finalità del suo emendamento 1.30, testè respinto dall'Assemblea.
MANUELA DI CENTA (FI). Sottolinea la necessità di tenere conto delle esigenze dei piccoli centri abitati.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Giudice 1.20.
GASPARE GIUDICE (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 1.21 e ne auspica l'approvazione.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Giudice 1.21 e Affronti 1.217.
LUIGI D'AGRÒ (UDC). Ritira l'emendamento Greco 1.26.
PRESIDENTE. Prende atto che l'emendamento Fava 1.14 è stato ritirato dai presentatori.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Affronti 1.220.
GIANFRANCO CONTE (FI). Insiste per la votazione dell'emendamento Valducci 1.206, del quale richiama le finalità.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Valducci 1.206.
ALBERTO BURGIO (RC-SE). Illustra le finalità sottese al suo emendamento 1.6 ed invita l'Assemblea ad approvarlo.
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Propone di accantonare l'esame degli identici emendamenti Mazzocchi 1.5 e Burgio 1.6.
PRESIDENTE. Avverte che, non essendovi obiezioni, deve intendersi accantonato l'esame degli identici emendamenti Mazzocchi 1.5 e Burgio 1.6.
STEFANO ALLASIA (LNP). Richiama le finalità dell'emendamento Fava 1.15 e ne auspica l'approvazione.
PRESIDENTE. Avverte che, a seguito dell'accantonamento degli identici emendamenti Mazzocchi 1.5 e Burgio 1.6, deve intendersi conseguentemente accantonato anche l'esame degli emendamenti da Fava 1.15 a Franzoso 1.208.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Saglia 1.11.
Pag. XIIILUIGI D'AGRÒ (UDC). Al fine di contenere il costo del carburante per autotrazione, prospetta l'opportunità di non applicare le accise sulle maggiorazioni di prezzo registrate.
PIETRO ARMANI (AN). Dichiara di condividere le considerazioni svolte dal deputato D'Agrò.
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Ribadisce il parere contrario sull'emendamento D'Agrò 1.56 e, modificando il precedente avviso, esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Nannicini 1.0205.
MARCO ZACCHERA (AN). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento D'Agrò 1.56.
GIANFRANCO CONTE (FI). Auspica un'ulteriore riflessione in materia di accise sui carburanti per autotrazione.
STEFANO SAGLIA (AN). Dichiara di voler sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Nannicini 1.0205.
STEFANO ALLASIA (LNP). Dichiara l'astensione sull'emendamento D'Agrò 1.56 e manifesta un orientamento sostanzialmente favorevole all'articolo aggiuntivo Nannicini 1.0205.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti D'Agrò 1.56, Saglia 1.150 e Giudice 1.219.
LUIGI LAZZARI (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 1.50.
LUIGI D'AGRÒ (UDC). Ritiene che il contenimento del prezzo del carburante possa essere favorito ove ai gestori degli impianti di distribuzione sia consentito l'acquisto di carburante da produttori diversi.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Lazzari 1.50 e D'Agrò 1.27.
LUIGI LAZZARI (FI). Richiama le finalità dell'emendamento Valducci 1.209.
ANTONIO MAZZOCCHI (AN). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Valducci 1.209.
GIANFRANCO CONTE (FI). Ritiene che l'approvazione dell'emendamento Valducci 1.209 garantirebbe una maggiore concorrenza nel settore della grande distribuzione.
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Ribadisce il parere contrario sull'emendamento Valducci 1.209, che incide su materie di competenza regionale o dell'Autorità antitrust.
LUIGI D'AGRÒ (UDC). Lamenta l'atteggiamento contraddittorio assunto dalla maggioranza sulla materia oggetto dell'emendamento in esame.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Valducci 1.209 e 1.210, Lazzari 1.200, Saglia 1.55, Lazzari 1.201 e Giuditta 1.218.
PRESIDENTE. Avverte che, a seguito dell'accantonamento degli identici emendamenti Mazzocchi 1.5 e Burgio 1.6, deve intendersi conseguentemente accantonato anche l'esame degli emendamenti da Lazzari 1.202 a Germontani 1.214, nonché la votazione dell'articolo 1.
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Precisa la riformulazione proposta dell'articolo aggiuntivo D'Elia 1.01.
SERGIO D'ELIA (RosanelPugno). Accetta la riformulazione proposta dal relatore del suo articolo aggiuntivo 1.01.
ROBERTO ULIVI (AN). Invita il relatore a chiarire le finalità della riformulazione proposta dell'articolo aggiuntivo D'Elia 1.01.
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Precisa che l'articolo aggiuntivo in esame, nel Pag. XIVtesto riformulato, riguarda la vendita dei farmaci non oggetto di convenzione con il Servizio sanitario nazionale.
CHIARA MORONI (FI). Osserva che con l'articolo aggiuntivo D'Elia 1.01, nel testo riformulato, si consente la dispensazione, nell'ambito della grande distribuzione, di tutti i tipi di farmaci.
ROBERTO ULIVI (AN). Dichiara voto contrario sull'articolo aggiuntivo D'Elia 1.01, nel testo riformulato.
SERGIO D'ELIA (RosanelPugno). Osserva che l'eventuale approvazione del suo articolo aggiuntivo 1.01, nel testo riformulato, consentirà la dispensazione dei farmaci esclusivamente da parte di farmacisti, anche se operanti all'interno della grande distribuzione.
GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (FI). Ritiene che l'articolo aggiuntivo in esame non tenga nel debito conto le esigenze connesse alla salute dei cittadini.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo aggiuntivo D'Elia 1.01, nel testo riformulato.
LUIGI LAZZARI (FI). Invita il relatore a riconsiderare il parere espresso sugli identici articoli aggiuntivi in esame.
LUIGI D'AGRÒ (UDC). Illustra le finalità del suo articolo aggiuntivo 1.02.
ANTONIO MAZZOCCHI (AN). Osserva che gli identici articoli aggiuntivi in esame sono volti ad evitare discriminazioni a danno dei piccoli artigiani operanti nel settore alimentare.
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Modificando il precedente avviso, esprime parere favorevole sugli identici articoli aggiuntivi in esame.
FILIPPO BUBBICO, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Concorda.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli identici articoli aggiuntivi D'Agrò 1.02, Fava 1.05, Mazzocchi 1.053, Valducci 1.0200 e Affronti 1.0204; respinge quindi gli identici articoli aggiuntivi Fava 1.04, Mazzocchi 1.055, Milanato 1.0201 e Affronti 1.0203.
BENEDETTO DELLA VEDOVA (FI). Raccomanda l'approvazione dell'articolo aggiuntivo Valducci 1.0202, del quale richiama le finalità.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'articolo aggiuntivo Valducci 1.0202.
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Chiede di accantonare l'esame dell'articolo aggiuntivo Nannicini 1.0205, invitando la V Commissione a riconsiderare il parere espresso.
PRESIDENTE. Avverte che, non essendovi obiezioni, deve intendersi accantonato l'esame dell'articolo aggiuntivo Nannicini 1.0205.
GIANFRANCO CONTE (FI). Invita il Governo a chiarire la propria posizione sulla richiesta di accantonamento testé formulata.
PRESIDENTE. Fa presente che l'articolo aggiuntivo Nannicini 1.0205 è già stato accantonato.
Passa all'esame dell'articolo 2 e dell'unico emendamento soppressivo ad esso riferito.
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Esprime parere contrario sull'emendamento Fava 2.200.
FILIPPO BUBBICO, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Concorda.
STEFANO ALLASIA (LNP). Rileva che la soppressione dell'articolo 2 consentirebbe Pag. XVdi evitare il peggioramento dei tempi lavorativi dei piccoli artigiani operanti nel settore della panificazione.
GIOVANNI FAVA (LNP). Manifesta netta contrarietà alle disposizioni recate dall'articolo 2.
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Ricorda che l'apertura domenicale e festiva per le attività di panificazione prevista dall'articolo 2 è facoltativa.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva il mantenimento dell'articolo 2.
PRESIDENTE. Passa all'esame dell'articolo 3 e delle proposte emendative ad esso riferite.
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Esprime parere favorevole sugli identici emendamenti D'Agrò 3.202 e Merloni 3.203, sugli identici Saglia 3.50, Lazzari 3.8 e D'Agrò 3.201 e sull'articolo aggiuntivo Merloni 3.0201; invita al ritiro degli emendamenti Affronti 3.9, Fava 3.207 e 3.209, nonché dell'articolo aggiuntivo Merloni 3.0202. Esprime, infine, parere contrario sulle restanti proposte emendative.
FILIPPO BUBBICO, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Concorda.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli identici emendamenti D'Agrò 3.202 e Merloni 3.203; respinge quindi gli identici Mazzocchi 3.1 e La Loggia 3.7, nonché gli emendamenti Pedrini 3.200, Mazzocchi 3.4, Fava 3.204, Campa 3.206, Mazzocchi 3.3 e Fava 3.205.
STEFANO ALLASIA (LNP). Insiste per la votazione dell'emendamento Fava 3.207, di cui richiama le finalità.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Fava 3.207 e 3.208.
STEFANO ALLASIA (LNP). Insiste per la votazione dell'emendamento Fava 3.209, del quale richiama le finalità.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Fava 3.209 ed approva gli identici Saglia 3.50, Lazzari 3.8 e D'Agrò 3.201; respinge quindi l'emendamento Mazzocchi 3.5 e approva l'articolo 3, nel testo emendato; respinge inoltre l'articolo aggiuntivo Galante 3.0200 ed approva l'articolo aggiuntivo Merloni 3.0201.
PRESIDENTE. Passa all'esame dell'articolo 4 e degli emendamenti ad esso riferiti.
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Esprime parere favorevole sull'emendamento Pellegrino 4.201; invita al ritiro degli emendamenti Pellegrino 4.204 e Ulivi 4.202 ed esprime parere contrario sui restanti emendamenti.
FILIPPO BUBBICO, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Concorda.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Valducci 4.205 e 4.203 ed approva l'emendamento Pellegrino 4.201.
ROBERTO ULIVI (AN). Insiste per la votazione del suo emendamento 4.202, del quale richiama le finalità.
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Modificando il precedente avviso, esprime parere favorevole sull'emendamento Ulivi 4.202.
FILIPPO BUBBICO, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Concorda.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento Ulivi 4.202 e l'articolo 4, nel testo emendato.
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Chiede di accantonare l'esame dell'articolo 5 e dei relativi emendamenti.
PRESIDENTE. Avverte che, non essendovi obiezioni, deve intendersi accantonato l'esame Pag. XVIdell'articolo 5 e degli emendamenti ad esso riferiti.
Preso altresì atto che il Comitato dei nove non ha esaminato le proposte emendative riferite all'articolo 6 e non essendovi obiezioni, rinvia il seguito del dibattito alla seduta di domani.
Sospende, quindi, la seduta fino alle 20.
La seduta, sospesa alle 19,40, è ripresa alle 20.
Informativa urgente del Governo sui recenti sviluppi dell'emergenza rifiuti in Campania.
PRESIDENTE. Comunica la prevista articolazione del dibattito (vedi resoconto stenografico pag. 110).
MARCO MINNITI, Viceministro dell'interno. Rileva che, per affrontare il grave problema dell'emergenza rifiuti in Campania, il Governo ha adottato un apposito provvedimento d'urgenza, attualmente all'esame del Senato, del quale richiama gli aspetti salienti; ricordate altresì le iniziative di protesta assunte dalle popolazioni residenti nei territori in cui è stata prevista la realizzazione di discariche, osserva che, nell'ambito dei contatti avviati con le competenti amministrazioni locali, è stato definito un piano di interventi per garantire lo smaltimento dei rifiuti, anche in attuazione di quanto previsto dal predetto provvedimento d'urgenza. Assicura infine che l'Esecutivo è fermamente impegnato ad individuare una soluzione definitiva del problema, attraverso una strategia volta a promuovere, tra l'altro, la provincializzazione dei siti di smaltimento e la raccolta differenziata dei rifiuti.
TINO IANNUZZI (Ulivo). Espresso apprezzamento per la puntuale e precisa informativa resa dal rappresentante del Governo, sottolinea l'estrema gravità della situazione attuale in Campania, che giustifica il ricorso a procedure straordinarie. Richiamata altresì la necessità di un'assunzione di responsabilità a livello istituzionale e politico, anche sulla scia dell'appello del Presidente della Repubblica, auspica l'individuazione di soluzioni strutturali per una corretta gestione del ciclo dei rifiuti. Giudica infine pienamente condivisibili le iniziative assunte, al riguardo, dal Governo e dal Commissario straordinario.
PAOLO RUSSO (FI). Nel ringraziare il Viceministro Minniti, che si è tuttavia limitato a riferire quanto già riportato dagli organi di stampa, ritiene che la responsabilità della grave emergenza rifiuti in Campania sia imputabile principalmente alla confusa e contraddittoria politica condotta dal Governo ed all'inefficienza dell'amministrazione regionale.
ITALO BOCCHINO (AN). Esprime forti perplessità sull'informativa resa dal Viceministro Minniti, che giudica reticente e di stampo burocratico, atteso che non ha evidenziato, tra l'altro, le responsabilità politiche imputabili al presidente della regione Campania. Nel richiamare, quindi, i deleteri effetti dell'attuale situazione emergenziale, con particolare riferimento alle gravi conseguenze che ne derivano per la salute dei cittadini, esprime dubbi sulla possibilità che si pervenga in tempi brevi ad un definitivo smaltimento dei rifiuti accumulati in Campania.
PEPPE DE CRISTOFARO (RC-SE). Nel dichiarare di condividere le conclusioni della relazione svolta dal Viceministro, ricorda che la gestione dei rifiuti in Campania rappresenta un sistema nel quale si intrecciano ingerenze malavitose e iniziative di imprenditori senza scrupoli; osserva inoltre che l'unica possibilità di risolvere l'emergenza è quella di superare la logica delle discariche, tentando di ridurre a monte la produzione di rifiuti attraverso l'incentivazione della raccolta differenziata, senza la quale peraltro sarebbero inutili anche i prospettati impianti di termovalorizzazione.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CASTAGNETTI
ERMINIA MAZZONI (UDC). Nel ritenere che la burocratica interpretazione Pag. XVIIdell'istituto dell'informativa data dal Viceministro Minniti dimostri l'incapacità del Governo di comprendere la gravità dell'emergenza rifiuti in Campania, osserva che il provvedimento d'urgenza adottato dall'Esecutivo si limita a fornire strumenti autoritari al Commissario straordinario, al quale viene attribuita anche la gestione ordinaria dei rifiuti, con un approccio meramente burocratico e non risolutivo del problema.
GUIDO DUSSIN (LNP). Nel sottolineare che sarebbe stata opportuna la presenza di un rappresentante del Governo competente per materia, giudica errate le motivazioni di ordine pubblico sottese all'emanazione del decreto-legge volto ad affrontare la situazione di emergenza in Campania. Condivide la necessità di promuovere ed incentivare maggiormente la raccolta differenziata dei rifiuti, che nel nord del Paese evidenzia indici molto elevati, auspicando un intervento più efficace e responsabile della politica nella gestione dei problemi di pubblico interesse.
ARTURO SCOTTO (SDpSE). Rilevato il rischio di drammatiche conseguenze in termini ambientali e sanitari derivante dall'accumulo di rifiuti per le strade, ritiene sbagliato imputare agli amministratori locali responsabilità per un problema la cui gestione è stata affidata ad un commissario straordinario sin dal 1994. Nel condividere inoltre le ipotesi di soluzione dell'emergenza delineate nell'informativa, sottolinea la necessità di superare al più presto la gestione commissariale e di attivare un ciclo integrato dei rifiuti, che non può prescindere da un'efficace sistema di raccolta differenziata.
AURELIO SALVATORE MISITI (IdV). Nel ringraziare il Viceministro per la tempestività dell'informativa e per le proposte in essa contenute, ritiene che le cause della perdurante situazione di emergenza nella gestione dei rifiuti in Campania siano individuabili nella sovrapposizione delle competenze tra le varie istituzioni che si occupano del problema e nella diffusione di una pseudocultura ambientalista, che ha creato un clima di ostilità nei confronti di tutte le soluzioni razionali. Nel condividere quindi il contenuto del decreto-legge adottato dal Governo, auspica il sollecito superamento della gestione commissariale.
LELLO DI GIOIA (RosanelPugno). Nel giudicare tempestivo ed efficace l'intervento del Governo nella gestione dell'emergenza rifiuti in Campania, che, tra l'altro, ha contribuito a ristabilire un rapporto di fiducia con le popolazioni ivi residenti, auspica che, una volta superata la fase emergenziale, possano essere definiti interventi organici e lungimiranti per lo smaltimento dei rifiuti, la cui insufficienza non può essere ascritta a responsabilità dell'attuale Governo.
GIACOMO DE ANGELIS (Com.It). Nell'esprimere apprezzamento per la tempestività dell'informativa resa dal Viceministro, rileva che la grave situazione della Campania non può essere considerata come un problema di ordine pubblico; ritiene inoltre che le ragioni della protesta delle popolazioni locali siano riconducibili alla disaffezione delle stesse nei confronti della politica. Sottolinea altresì la necessità di migliorare in modo sostanziale il testo del provvedimento d'urgenza adottato dal Governo per affrontare l'emergenza rifiuti in Campania.
GRAZIA FRANCESCATO (Verdi). Nel rivolgere un ringraziamento al Viceministro per la tempestiva ed esauriente informativa resa, sottolinea che i Verdi hanno sempre evidenziato le problematiche connesse al ciclo di smaltimento dei rifiuti lamentando, in particolare, l'inefficienza delle politiche ambientali attuate dai Governi succedutisi negli ultimi anni, in particolare per il territorio campano. Esprime apprezzamento, comunque, per l'attenzione prestata dall'attuale Ministro dell'ambiente al contributo offerto dalla sua parte politica.
Pag. XVIIIPAOLO DEL MESE (Pop-Udeur). Nel ringraziare il rappresentante del Governo per la puntuale informativa resa, osserva che l'emergenza rifiuti in Campania è diventata ormai un problema strutturale, la cui soluzione richiede precise assunzioni di responsabilità. Nel manifestare inoltre un orientamento favorevole al provvedimento d'urgenza adottato, in materia, dal Governo, sottolinea l'inadeguatezza della struttura commissariale, auspicando l'assunzione di iniziative idonee a garantire il ripristino di una situazione di normalità da parte degli enti locali interessati.
LUCIO BARANI (DCA-NPSI). Sottolineata l'incapacità del Governo e dell'amministrazione regionale campana di attuare politiche efficaci per il ciclo integrato dei rifiuti, ritiene necessario valorizzare, in particolare, il ruolo degli amministratori locali, evitando di ascrivere ai cittadini la responsabilità dell'attuale situazione emergenziale.
Integrazione nella composizione dell'ufficio di presidenza di un gruppo parlamentare e affidamento dei poteri attribuiti dal regolamento nell'ambito dell'ufficio di presidenza del medesimo gruppo parlamentare.
PRESIDENTE. Comunica che il presidente del gruppo parlamentare «Sinistra democratica. Per il socialismo europeo» ha reso noto che l'assemblea del gruppo ha provveduto all'elezione del comitato direttivo, che risulta così composto: presidente Titti De Salvo; vicepresidente Valdo Spini; segretario Luciano Pettinari. Al vicepresidente Valdo Spini e al segretario Luciano Pettinari è stato inoltre affidato l'esercizio dei poteri attribuiti in caso di assenza o impedimento del presidente, secondo quanto previsto dall'articolo 15, comma 2, del Regolamento.
Annunzio della convocazione del Parlamento in seduta comune.
PRESIDENTE. Ricorda che il Parlamento in seduta comune è convocato domani, alle 14, per l'elezione di un giudice della Corte costituzionale.
Ordine del giorno della seduta di domani.
PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:
Mercoledì 30 maggio 2007, alle 10.
(Vedi resoconto stenografico pag. 136).
La seduta termina alle 22,05.