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XV LEGISLATURA
Resoconto sommario dell'Assemblea
Seduta n. 261 di mercoledì 19 dicembre 2007
Pag. VPRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI
La seduta comincia alle 10,35.
La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.
I deputati in missione sono settantanove.
Sull'ordine dei lavori.
PRESIDENTE. Comunica che il Governo ha testè annunciato in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo, che ne ha preso atto, di non insistere per la conversione in legge del decreto-legge in materia di pubblica sicurezza; non si darà pertanto luogo al seguito dell'esame del provvedimento.
Avverte altresì che nella seduta odierna avrà luogo l'esame delle mozioni concernenti misure a sostegno della funzionalità e dell'operatività delle Forze armate, cui seguirà, alle 15, il previsto svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
Nella giornata di domani si procederà all'esame dei disegni di legge di ratifica nn. 2782, 2861, 3094, 3095, 3081 e 3022, cui seguirà lo svolgimento di interpellanze urgenti.
La Camera riprenderà i propri lavori a partire da martedì 8 gennaio 2008 con le riunioni delle Commissioni. L'Aula sarà convocata lunedì 14 gennaio con la discussione generale congiunta della legge comunitaria e della relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per l'anno 2006, il cui seguito dell'esame avrà luogo a partire da martedì 15 gennaio.
Nelle giornate di mercoledì 16 e di giovedì 17 gennaio avranno luogo le comunicazioni del Ministro della giustizia sull'amministrazione della giustizia e il seguito dell'esame della legge comunitaria.
La Conferenza dei presidenti di gruppo è convocata venerdì 18 gennaio 2008, per la predisposizione del calendario del mese di gennaio e del programma per il periodo gennaio-marzo 2008.
Approvazione in Commissione.
PRESIDENTE. Comunica che nella riunione di martedì 18 dicembre 2007 la XI Commissione ha approvato, in sede legislativa, il testo unificato delle proposte di legge nn. 1558 ed abbinate, recante disposizioni in materia di assegno sostitutivo dell'accompagnatore militare.
Modifica nella composizione di gruppi parlamentari.
PRESIDENTE. Comunica che il deputato Salvatore Cannavò, già iscritto al gruppo parlamentare Rifondazione Comunista - Sinistra Europea, ha aderito al gruppo parlamentare Misto.
Modifica nella denominazione di un gruppo parlamentare.
PRESIDENTE. Comunica che il presidente del gruppo parlamentare La Rosa nel Pugno ha reso noto che lo stesso ha modificato la propria denominazione in Socialisti e Radicali-RNP.
Pag. VISull'ordine dei lavori.
ANTONIO LEONE (FI). Rilevato che la rinuncia a convertire in legge il provvedimento d'urgenza in tema di sicurezza rappresenta l'ennesima sconfitta politica del Governo, ritiene incongrua e mortificante l'organizzazione dei lavori della Camera nelle ultime settimane, nelle quali è stata impressa un'inopinata accelerazione all'iter del disegno di legge finanziaria e l'Assemblea è stata reiteratamente chiamata ad esprimere voti di fiducia all'Esecutivo.
ROBERTO COTA (LNP). Nel lamentare che la salvaguardia della tenuta della maggioranza è stata anteposta alla soddisfazione delle esigenze di sicurezza dei cittadini, stigmatizza l'incapacità dell'Esecutivo di tenere fede alle promesse di giustizia fatte ai familiari delle vittime dei gravi episodi di violenza susseguitisi negli ultimi tempi.
MAURIZIO GASPARRI (AN). Nel prendere atto con soddisfazione del fatto che il Governo ha riconosciuto l'errore commesso relativamente al provvedimento d'urgenza in tema di sicurezza, esprime tuttavia rammarico per il modo in cui si è svolto il relativo iter parlamentare. Auspica, quindi, che l'Esecutivo adotti misure connotate da maggiore efficacia, tenendo conto anche delle proposte formulate dall'opposizione.
LUCIANO VIOLANTE (PD-U), Presidente della I Commissione. Premesso che le norme recate dal provvedimento d'urgenza in materia di sicurezza resteranno in vigore fino al 31 dicembre 2007, richiama le condivisibili ragioni per le quali il Governo ha inteso rinunziare alla sua conversione in legge, nel rispetto del principio di leale collaborazione istituzionale. Sottolinea, altresì, la necessità che il rapporto tra politica ed apparati amministrativi sia improntato a criteri di piena competenza ed efficienza.
MAURIZIO RONCONI (UDC). Rilevato che già nel corso dell'iter in Commissione era stato evidenziato l'errore presente nel testo dell'articolo 1-bis del decreto-legge in materia di sicurezza, ritiene che l'atteggiamento assunto dal Governo denoti mancanza di rispetto nei confronti del Parlamento.
MARCO BOATO (Verdi). Nel prendere atto della decisione assunta dal Governo, giudica improprio lo sdegno manifestato dai gruppi dell'opposizione, atteso l'atteggiamento tenuto dagli stessi nel corso dell'iter del provvedimento d'urgenza sulla sicurezza, nonché scorretto dal punto di vista politico e costituzionale il reiterato riferimento ai rilievi formulati dal Presidente della Repubblica. Auspica, infine, la sollecita calendarizzazione del provvedimento in materia di stalking e omofobia, attualmente all'esame della competente Commissione in sede referente.
ROBERTO SALERNO (Misto-Destra). Ritiene che l'iter del decreto-legge in materia di sicurezza denoti il vero e proprio fallimento del Governo il quale, anche a causa delle divergenze interne alla maggioranza, si è mostrato incapace di adottare misure volte a contrastare il degrado della situazione dell'ordine pubblico connesso al fenomeno dell'immigrazione.
GRAZIELLA MASCIA (RC-SE). Nell'esprimere condivisione per la scelta del Governo di rinunciare alla conversione in legge del decreto-legge in materia di sicurezza, ritiene che le riflessioni maturate al riguardo negli ultimi mesi forniscano elementi per assumere le iniziative più appropriate, sottolineando peraltro la necessità di adoperarsi per evitare il divampare nel Paese di reazioni xenofobe.
GIACOMO BEZZI (Misto-Min.ling.). A nome della sua componente politica, esprime insoddisfazione per le modalità che hanno caratterizzato l'iter del provvedimento d'urgenza in materia di sicurezza, auspicando che in futuro l'organizzazione dei lavori consenta un più compiuto confronto dialettico.
Pag. VIIFEDERICO PALOMBA (IdV). Espresso rammarico per l'atteggiamento dell'opposizione, la quale mostra di privilegiare al necessario approfondimento nel merito delle questioni emerse nel corso di un iter parlamentare virtuoso la strumentalizzazione di un errore, dovuto all'inopinato inserimento nel testo del provvedimento d'urgenza adottato dal Governo di una norma estranea al suo contenuto, peraltro oggetto di un progetto di legge all'esame della Commissione giustizia della Camera, auspica un confronto serio sulle misure da adottare al fine di soddisfare le esigenze di sicurezza dei cittadini.
LUCIO BARANI (DCA-NPSI). Ritiene che le scelte intempestive ed improntate a dilettantismo compiute dal Governo e dalla maggioranza denotino l'assoluta incapacità di affrontare i reali problemi del Paese.
ANTONELLO SORO (PD-U). Nel sottolineare la contraddittorietà delle posizioni assunte dai deputati dell'opposizione sul provvedimento d'urgenza in materia di sicurezza, nonché sulla presunta inattività della Camera per responsabilità del Governo e della maggioranza, ribadisce l'intendimento della maggioranza di portare avanti l'orientamento politico contenuto nel decreto-legge che non sarà convertito in legge.
Discussione delle mozioni Bosi n. 1-00143 e Ascierto n. 1-00259: Misure a sostegno della funzionalità e dell'operatività delle forze armate.
Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.
Sulla risoluzione per la moratoria universale della pena di morte approvata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite.
BENEDETTO DELLA VEDOVA (FI). Esprime soddisfazione per la storica approvazione, da parte dell'Assemblea generale dell'ONU, della risoluzione che stabilisce una moratoria universale delle esecuzioni capitali, in vista dell'abolizione completa della pena di morte, dovuta anche alla lodevole iniziativa del Parlamento italiano e di numerose organizzazioni non governative.
PRESIDENTE. Nella convinzione di interpretare i sentimenti dell'intera Assemblea, si associa alle espressioni di soddisfazione per l'approvazione, da parte dell'Assemblea generale dell'ONU, della risoluzione che stabilisce una moratoria universale delle esecuzioni capitali, che ritiene un obiettivo di grande civiltà, al cui raggiungimento il Parlamento italiano ha fornito un contributo significativo.
Si riprende la discussione.
PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI
FRANCESCO BOSI (UDC). Illustra la sua mozione n. 1-00143, osservando che le Forze armate rappresentano una ragione di vanto per il nostro Paese ed uno strumento indispensabile per l'efficacia della politica estera italiana.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CASTAGNETTI
FRANCESCO BOSI (UDC). Nel rilevare che le risorse attualmente destinate alla difesa in Italia sono tra le più basse d'Europa, paventa le deleterie conseguenze che deriverebbero dalla prevista riduzione degli organici delle Forze armate. Chiede, pertanto, che il Governo si impegni ad Pag. VIIIadottare le opportune iniziative volte ad incrementare le risorse destinate al comparto difesa.
FILIPPO ASCIERTO (AN). Illustra la sua mozione n. 1-00259, sottolineando l'elevata professionalità delle Forze armate e la necessità che alle stesse siano garantite unità sufficienti per l'espletamento dei fondamentali compiti in favore della sicurezza, della difesa e della pace, anche attraverso il reclutamento di personale giovane e ben addestrato. Rileva, inoltre, l'assoluta inadeguatezza delle risorse finanziarie destinate al trattamento economico ed al rinnovo del contratto del comparto difesa. Invita, pertanto, il Governo ad adottare le necessarie iniziative al fine di ripristinare gli equilibri di funzionalità e di operatività che consentano alle Forze armate di vedere riconosciuto il proprio prestigio anche a livello europeo.
DONATELLA DURANTI (RC-SE). Nell'esprimere contrarietà al nuovo modello di difesa definito a seguito dell'adeguamento dello strumento militare alle linee guida tracciate dal nuovo modello di difesa ed ai nuovi principi della NATO, giudica assolutamente irricevibili le mozioni in discussione, sottolineando la necessità di un'ulteriore ed approfondita riflessione sulle questioni inerenti alla funzionalità ed all'operatività delle Forze armate, con particolare riferimento alla stabilizzazione del personale precario civile e militare della difesa e alla definizione di idonee procedure di controllo parlamentare sulle spese destinate a tale settore.
MASSIMO NARDI (DCA-NPSI). Nel riconoscere alle mozioni presentate il merito di aver portato all'attenzione dell'Assemblea la necessità di incrementare le risorse finanziarie destinate al comparto della difesa, che oggi soffre di carenza di mezzi e di strumenti operativi - come, d'altra parte, è stato affermato dallo stesso Ministro della difesa -, evidenzia il fondamentale contributo fornito dalle Forze armate italiane a favore della pacificazione e della normalizzazione nelle aree di crisi. Preannunzia, pertanto, l'orientamento favorevole del suo gruppo sulle mozioni in discussione.
ENRICO BUEMI (SocRad-RnP). Nell'auspicare l'abbandono da parte dell'opposizione di atteggiamenti strumentali in ordine ad un settore delicato come la difesa, giudicando indispensabile uno sforzo da parte dell'intera Assemblea al fine di pervenire ad una visione più unitaria delle problematiche ad essa attinenti, esprime condivisione per alcune parti delle mozioni presentate. Auspica, infine, una più approfondita riflessione sulle questioni relative al trattamento economico e agli avanzamenti di carriera degli appartenenti alle Forze armate, così come al reclutamento, stante la funzionalità strategica delle stesse in ambito di politica internazionale.
PRESIDENTE. Avverte che è stata presentata l'ulteriore mozione Cossiga n. 1-00260 che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalle mozioni all'ordine del giorno, sarà discussa congiuntamente.
FEDERICO BRICOLO (LNP). Nel preannunziare che il suo gruppo esprimerà voto favorevole sulle mozioni Bosi n. 1-00143, Ascierto n. 1-00259 e Cossiga n. 1-00260, rileva che l'esame di tali documenti di indirizzo avrebbe dovuto essere più opportunamente calendarizzato prima dell'inizio della sessione di bilancio, al fine di consentire al Parlamento di adeguare le risorse destinate alle Forze armate all'importanza dei compiti alle stesse affidati.
FABIO EVANGELISTI (IdV). Nel condividere le preoccupazioni riguardanti gli addetti alle Forze armate, ai quali occorre prestare la giusta attenzione, giudica tuttavia pretestuosi i documenti di indirizzo presentati, così come gli interventi dei deputati dell'opposizione. Ricordate, quindi, le considerevoli risorse stanziate per il comparto sicurezza dall'attuale Esecutivo, osserva che le inefficienze rilevate dal Ministero della difesa sono imputabili ai tagli operati nella scorsa legislatura. Nel Pag. IXsottolineare, infine, che la problematica in esame non può essere risolta in tempi brevi, preannunzia il voto contrario del suo gruppo sulle mozioni in discussione.
Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.
ROBERTO SALERNO (Misto-Destra). Nel preannunziare il voto favorevole della sua componente politica sulle mozioni Bosi n. 1-00143, Ascierto n. 1-00259 e Cossiga n. 1-00260, formula ai militari italiani impegnati in difficili missioni internazionali umanitarie e di difesa della pace gli auguri per le prossime festività natalizie.
GIUSEPPE COSSIGA (FI). Illustra la sua mozione n. 1-00260, evidenziando come il momento più idoneo per discutere delle misure a sostegno della funzionalità e dell'operatività delle Forze armate avrebbe dovuto essere quello dell'esame del disegno di legge finanziaria, reperendo in quella sede le risorse economiche in grado di conferire dignità e riconoscimento adeguati al ruolo svolto dalle Forze armate, quale strumento insostituibile per garantire sicurezza e sviluppo all'estero e per confermare il livello di impegno dell'Italia sulla scena internazionale.
ANTONIO RUGGHIA (PD-U). Nel preannunziare, a nome del suo gruppo, voto contrario su tutti gli atti di indirizzo in discussione, ricorda la sensibile riduzione degli stanziamenti di bilancio per il comparto della difesa operata dal Governo Berlusconi, segnatamente sul finire della precedente legislatura. Riconosciuto, quindi, il grande sforzo compiuto dall'attuale Esecutivo per risanare il bilancio del suddetto comparto, a cui la legge finanziaria per il 2008 destina ingenti risorse, sebbene non ancora sufficienti, giudica non più rinviabile una discussione in Parlamento sul modello militare necessario per il nostro Paese.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni.
GIOVANNI LORENZO FORCIERI, Sottosegretario di Stato per la difesa. Nel ringraziare i deputati intervenuti nella discussione, rileva preliminarmente l'inidoneità delle mozioni in esame ad affrontare, nella sua complessità, la questione della spesa militare, tanto delicata e rilevante da richiedere una riflessione scevra da approcci ideologici, nonché da atteggiamenti propagandistici e strumentali che rischierebbero di trascinare inopportunamente le Forze armate nella polemica politica. Ricordato, quindi, che il Governo persegue gli obiettivi della sicurezza e della stabilità, in coerenza con un'azione di politica estera che riscuote apprezzamento in sede internazionale, esprime parere contrario sulle mozioni in esame, sottolineando che l'Esecutivo è pronto ad un aperto confronto in merito alla revisione graduale del settore della difesa, al fine di addivenire a soluzioni il più possibile condivise.
(Dichiarazioni di voto)
ELETTRA DEIANA (RC-SE) e TANA DE ZULUETA (Verdi). Chiedono che la Presidenza autorizzi la pubblicazione del testo delle rispettive dichiarazioni di voto in calce al resoconto della seduta odierna.
PRESIDENTE. Lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
MASSIMO NARDI (DCA-NPSI). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulle mozioni in esame.
TEODORO BUONTEMPO (Misto-Destra). Condanna l'atteggiamento tenuto dal rappresentante del Governo che, nell'esprimere il parere sulle mozioni presentate, ha paventato una inesistente strumentalità degli atti di indirizzo in discussione.
CARMINE SANTO PATARINO (AN). Chiede che la Presidenza autorizzi la pubblicazione Pag. Xdel testo della sua dichiarazione di voto in calce al resoconto della seduta odierna.
PRESIDENTE. Lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
La Camera, con votazione elettronica senza registrazione di nomi, respinge la mozione Bosi n. 1-00143.
NICOLA BONO (AN). Precisa che il suo gruppo avrebbe voluto chiedere la votazione nominale.
PRESIDENTE. Prende atto che è stata chiesta la votazione nominale.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge le mozioni Ascierto n. 1-00259 e Cossiga n. 1-00260.
Sull'ordine dei lavori.
GIAMPAOLO FOGLIARDI (PD-U). Stigmatizzati gli epiteti precedentemente rivolti dal deputato Cota nei confronti del Governo e della maggioranza, ritiene che i comportamenti tenuti da esponenti della Lega Nord a Verona contraddicano l'obiettivo di garantire un clima di civiltà e di serena convivenza.
MARIO PEPE (FI). Invita il Governo ad adoperarsi al fine di predisporre interventi urgenti per scongiurare le gravissime epidemie diffusesi nei giorni recenti.
ANNA MARIA CARDANO (RC-SE). Richiama alcuni recenti episodi di violenza sulle donne, sottolineando come i responsabili di tali atti non siano esclusivamente cittadini stranieri. Auspica, inoltre, un maggiore impegno da parte del Parlamento per contrastare tale deprecabile fenomeno.
FEDERICO BRICOLO (LNP). Giudica ridicolo l'intervento del deputato Fogliardi in merito alle critiche rivolte all'amministrazione comunale di Verona, sottolineando la responsabilità degli immigrati riguardo al degrado della città.
PAOLO RUSSO (FI). Segnala un errore materiale nel testo del suo ordine del giorno n. 321, riferito al disegno di legge finanziaria.
IVANO STRIZZOLO (PD-U). Ricordato che il 21 dicembre prossimo cadranno definitivamente le bariere di confine tra Italia e Slovenia, ritiene che tale evento sia emblematico del clima di dialogo e collaborazione che si sta instaurando tra i popoli europei.
GIORGIO JANNONE (FI). Nel lamentare il ritardo con cui il Governo risponde agli atti di sindacato ispettivo, giudica indispensabile una riflessione sul ruolo del Parlamento a causa dello svilimento delle sue prerogative dovuto alle scelte compiute dal Governo, segnatamente al reiterato ricorso alla questione di fiducia.
La seduta, sospesa alle 13,50, è ripresa alle 15.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI
I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono ottantaquattro.
Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
SERGIO OLIVIERI (RC-SE). Illustra la sua interrogazione n. 3-01500, sulle ipotesi di cessione parziale del pacchetto azionario della società Oto Melara e le iniziative per la salvaguardia del patrimonio tecnologico e dell'occupazione.
PIER LUIGI BERSANI, Ministro dello sviluppo economico. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 42) - Replica il deputato SERGIO OLIVIERI (RC-SE), chePag. XI ringrazia per la risposta, della quale tuttavia si dichiara insoddisfatto.
GIAMPIERO CATONE (DCA-NPSI). Illustra la sua interrogazione n. 3-01501, sull'aumento dei prezzi dei beni di consumo.
PIER LUIGI BERSANI, Ministro dello sviluppo economico. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 43) - Replica il deputato GIAMPIERO CATONE (DCA-NPSI), che lamenta la sostanziale mancanza di controlli da parte del Governo, invitandolo a considerare che i cittadini sono tenuti a concorrere alle spese dello Stato in modo proporzionale rispetto al proprio reddito.
LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UDC). Illustra l'interrogazione Volontè n. 3-01502, sulle iniziative per il pluralismo educativo, con particolare riferimento alle misure di sostegno per le famiglie che scelgono le scuole non statali.
GIUSEPPE FIORONI, Ministro della pubblica istruzione. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 44) - Replica il deputato EMERENZIO BARBIERI (UDC), che si dichiara assolutamente insoddisfatto per una risposta che giudica elusiva.
AMERICO PORFIDIA (IdV). Illustra la sua interrogazione n. 3-01503, sugli interventi per garantire la sicurezza degli edifici scolastici.
GIUSEPPE FIORONI, Ministro della pubblica istruzione. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 46) - Replica il deputato AMERICO PORFIDIA (IdV), il quale manifesta apprezzamento per la risposta, che denota l'intendimento del Governo di sostenere le azioni intraprese dagli enti locali.
ANTONIO ATTILI (SDpSE). Illustra l'interrogazione Di Salvo n. 3-01504, sulle iniziative per una nuova disciplina dell'orario di lavoro.
CESARE DAMIANO, Ministro del lavoro e della previdenza sociale. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 47) - Replica il deputato ANTONIO ATTILI (SDpSE), il quale ringrazia per la risposta, che mette in evidenza l'attenzione e la sensibilità del Governo rispetto al delicato tema della sicurezza nei luoghi di lavoro.
BRUNO MELLANO (SocRad-RnP). Illustra la sua interrogazione n. 3-01505, sulle misure per contrastare il lavoro nero, con particolare riferimento all'introduzione di un patto di servizio nell'ambito di un'organica riforma del sistema degli ammortizzatori sociali.
CESARE DAMIANO, Ministro del lavoro e della previdenza sociale. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 49) - Replica il deputato BRUNO MELLANO (SocRad-RnP), che prende atto della risposta sottolineando la necessità di misure organiche in una materia particolarmente complessa.
UGO LISI (AN). Illustra l'interrogazione La Russa n. 3-01506, sulle iniziative del Governo in vista dell'ondata di scioperi dei prossimi giorni.
CESARE DAMIANO, Ministro del lavoro e della previdenza sociale. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 51) - Replica il deputato UGO LISI (AN), che sottolinea le gravi responsabilità del Governo per i disagi causati ai cittadini italiani.
PIETRO RAO (Misto-MpA). Illustra l'interrogazione Oliva n. 3-01507, sull'attuazione del programma di Governo in relazione alle misure in favore del Mezzogiorno.
GIULIO SANTAGATA, Ministro per l'attuazione del programma di Governo. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 52) - Replica il deputato PIETRO RAO (Misto-MpA), che dichiara di non potersi ritenere soddisfatto.
Pag. XIIMICHELE POMPEO META (PD-U). Illustra l'interrogazione Quartiani n. 3-01508, sull'attuazione degli impegni programmatici relativi al sistema dei trasporti ferroviari per i pendolari.
GIULIO SANTAGATA, Ministro per l'attuazione del programma di Governo. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 54) - Replica il deputato MICHELE POMPEO META (PD-U), che si dichiara soddisfatto per la puntuale risposta.
PASQUALINO GIUDITTA (Pop-Udeur). Illustra la sua interrogazione n. 3-01509, sulle iniziative in materia di gestioni commissariali, alla luce dell'esperienza dei commissariamenti in Campania.
GIULIO SANTAGATA, Ministro per l'attuazione del programma di Governo. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 55) - Replica il deputato PASQUALINO GIUDITTA (Pop-Udeur), che, pur ringraziando il Ministro per aver parzialmente condiviso le preoccupazioni dell'interrogante, giudica opportuno che il Governo si impegni ulteriormente per la tempestiva risoluzione della problematica oggetto dell'atto ispettivo.
TOMMASO PELLEGRINO (Verdi). Illustra la sua interrogazione n. 3-01510, sulle misure a favore degli studenti che hanno presentato ricorso contro i test di ammissione alle facoltà di medicina e chirurgia in Campania.
GIULIO SANTAGATA, Ministro per l'attuazione del programma di Governo. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 57) - Replica il deputato TOMMASO PELLEGRINO (Verdi), che si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta.
ANDREA GIBELLI (LNP). Illustra l'interrogazione Maroni n. 3-01511, concernente gli orientamenti del Governo sull'eventualità di ulteriori decreti sui flussi o di altri provvedimenti di sanatoria per i clandestini presenti in Italia.
GIULIO SANTAGATA, Ministro per l'attuazione del programma di Governo. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 59) - Replica il deputato ANDREA GIBELLI (LNP), il quale stigmatizza l'incapacità del Governo di tutelare la sicurezza dei cittadini, garantendo il permesso di soggiorno ai clandestini e demolendo la legge Bossi-Fini solo per meri fini ideologici (Deputati del gruppo della Lega Nord Padania esibiscono cartelli recanti la scritta «Vergogna» e indossano fasce verdi recanti la scritta «Difensore dei cittadini»).
FRANCO STRADELLA (FI). Illustra l'interrogazione Leone n. 3-01512, sulle cause e responsabilità della vicenda del ritardo accumulato dal treno Eurostar Lecce-Roma il 15 dicembre 2007.
GIULIO SANTAGATA, Ministro per l'attuazione del programma di Governo. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 61) - Replica il deputato ANTONIO LEONE (FI), che si dichiara insoddisfatto di una risposta che giudica non esaustiva e di stampo burocratico.
Ordine del giorno della seduta di domani.
PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:
Giovedì 20 dicembre 2007, alle 9,30.
(Vedi resoconto stenografico pag. 62).
La seduta termina alle 16,25.