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XV LEGISLATURA
Resoconto sommario dell'Assemblea
Seduta n. 58 di martedì 24 ottobre 2006
Pag. III
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIULIO TREMONTI
La seduta comincia alle 10,10.
La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.
Missioni.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione sono sessantaquattro.
Seguito della discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 262 del 2006: Disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria (A.C. 1750).
PRESIDENTE. Passa all'esame dell'articolo unico del disegno di legge di conversione e delle proposte emendative riferite agli articoli del decreto-legge, avvertendo che la I Commissione ha espresso il prescritto parere.
Comunica quindi gli emendamenti dichiarati inammissibili (vedi resoconto stenografico pag. 1).
Intervengono sul complesso delle proposte emendative presentate i deputati LAURA RAVETTO (FI), MASSIMO MARIA BERRUTI (FI), GIOACCHINO ALFANO (FI), ANTONIO GIUSEPPE MARIA VERRO (FI) e GIOVANNI MARRAS (FI).
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI
Sul cinquantennale dell'insurrezione d'Ungheria.
PRESIDENTE. (Si leva in piedi e, con lui, l'intera Assemblea ed i membri del Governo). Rilevato che si celebrano i cinquanta anni dalla rivolta del popolo ungherese del 1956, osserva che, al di là delle divisioni politiche, l'acquisizione di una memoria storica condivisa su quei drammatici avvenimenti può costituire un patrimonio comune idoneo a consolidare le istituzioni democratiche; ritiene pertanto di dover rendere omaggio, a nome della Camera dei deputati, agli insorti di Budapest, che condussero una rivoluzione nazionale e democratica e furono vittime di una ingiustificabile e brutale repressione da parte dell'Unione Sovietica. Osservato quindi che i vinti di ieri sono i vincitori di oggi, rileva che i tragici eventi del 1956 dimostrano in modo inequivocabile che il potere non può in alcun modo essere affermato senza o contro la volontà popolare; auspica infine un comune impegno per la costruzione di un'Europa nella quale prevalgano il protagonismo dei popoli ed i valori della partecipazione e della democrazia (Applausi).
STEFANIA GABRIELLA ANASTASIA CRAXI (FI). Chiede di parlare sull'ordine dei lavori per sottolineare il ruolo svolto da Bettino Craxi e Pietro Nenni per la riabilitazione di Imre Nagy.
Pag. IVPRESIDENTE. Rileva che le osservazioni del deputato Craxi non attengono propriamente all'ordine dei lavori.
UMBERTO RANIERI (Ulivo). Osservato che alla repressione contro gli insorti ungheresi si è proceduto per impedire il ripristino di un regime democratico fondato sul pluralismo politico, sottolinea l'inscindibilità dei principi di libertà e giustizia sociale e l'importanza dell'orizzonte ideale rappresentato dall'Europa unita in un contesto democratico e di pace.
BENEDETTO DELLA VEDOVA (FI). Nel ritenere che sarebbe stato più opportuno prevedere una maggiore solennità e dedicare più tempo per una discussione che, a suo avviso, riveste anche un carattere politico oltre che storico, evidenzia la necessità di guardare agli eventi ricordati con lo stesso senso della memoria riservato ad altri avvenimenti che hanno insanguinato l'Europa. Auspica quindi che, ai fini di una coesione e di una pacificazione nazionale, coloro che all'epoca sostennero l'invasione sovietica ed ancora oggi rivendicano la loro storia comunista pronuncino le loro scuse.
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Nel rivolgere un ringraziamento al Presidente della Camera per aver ricordato il cinquantesimo anniversario dei fatti di Ungheria, che hanno segnato per molti la fine dell'illusione creata dal comunismo reale, sottolinea che l'evento storico richiamato ha un significato profondo, perché rafforza la consapevolezza che anche nelle condizioni più difficili un popolo può ribellarsi in difesa della libertà. Nell'esprimere rispetto per coloro che hanno formulato una sincera autocritica per aver sostenuto l'oppressione sovietica, ritiene di dover rendere onore al coraggio di quanti già all'epoca alzarono la loro voce in difesa del legittimo diritto del popolo ungherese alla sua libertà.
FRANCESCO GIORDANO (RC-SE). Nel criticare le forme di oppressione prive di vitalità democratica, che hanno caratterizzato i paesi dell'Est europeo, evidenzia l'errore in cui incorsero tutti coloro che, anche in Italia, approvarono o giustificarono la repressione in Ungheria. Nel sottolineare l'impossibilità in ogni caso di esportare con le armi un modello di società, non essendovi alternativa alla partecipazione e alla democrazia, osserva che quei tragici eventi confermano l'inscindibilità del nesso tra uguaglianza e libertà.
ALESSANDRO FORLANI (UDC). Nell'associarsi all'apprezzamento dei deputati intervenuti per le parole pronunciate dal Presidente della Camera, sottolinea l'attualità del significato di una delle più grandi tragedie europee del novecento, attesa la sfida oggi presente in tutto il mondo rappresentata dalle tante forme di intolleranza e di oppressione dei popoli.
FEDERICO BRICOLO (LNP). Ricordato che la rivolta d'Ungheria trasse origine dall'illusione dei paesi dell'Est europeo di godere di maggiore libertà, sottolinea che la repressione sovietica registrò l'inerzia dell'Europa e la connivenza del partito comunista italiano dell'epoca, ispirato dalla nefasta ideologia marxista, che fu il pretesto per seminare morte nel mondo.
LEOLUCA ORLANDO (IdV). Sottolineata la necessità di evitare oggi sterili contrapposizioni ideologiche nel ricordare i tragici eventi di Budapest, ritiene invece indispensabile coglierne il significato profondo al fine di ribadire la ferma condanna di ogni tipo di repressione delle legittime aspirazioni democratiche dei popoli.
ROBERTO VILLETTI (RosanelPugno). Giudica importante che il Parlamento italiano si ritrovi unito nelle parole del Presidente e tutte le forze politiche in esso presenti si riconoscano nei valori della libertà, diversamente da quanto avvenne all'epoca dell'invasione dell'Ungheria.
COSIMO GIUSEPPE SGOBIO (Com.It). Nel giudicare inopportuno richiamare i drammatici fatti di Ungheria in un consesso politico, nel quale peraltro sono ancora rappresentate posizioni che si ispirano al fascismo, un'ideologia funesta per la democrazia e la libertà, ritiene che debba essere la storia a formulare un giudizio.
Pag. VMARCO BOATO (Verdi). Esprime la piena adesione del suo gruppo alla positiva iniziativa assunta dal Presidente della Camera, in nome dei valori di libertà e democrazia e del diritto a ribellarsi contro ogni totalitarismo.
ANTONIO SATTA (Pop-Udeur). Ribadisce le ferma condanna della sua parte politica nei confronti dei sistemi totalitari di qualunque colore politico, che impongono con la forza il proprio modello di società in spregio del valore della libertà dei popoli.
MAURO DEL BUE (DC-PS). Sottolineato il valore della storia del socialismo democratico, ritiene politicamente inaccettabile il giustificazionismo storico di una forza politica, componente della maggioranza di Governo, che non condanna la brutale invasione dell'Ungheria da parte dell'Unione sovietica.
GIUSEPPE MARIA REINA (Misto-MpA). Ritiene che i tragici eventi di Budapest del 1956 rendano di assoluta evidenza il fatto che la libertà è un valore più importante di qualunque bene materiale.
GIULIO SANTAGATA, Ministro per l'attuazione del programma di Governo. Rileva che il Governo condivide ed apprezza l'iniziativa assunta dal Presidente della Camera e le sue valutazioni sui tragici eventi di Budapest del 1956, sottolineando, in particolare, che la Repubblica italiana e l'Europa si fondano sugli stessi valori che hanno ispirato la rivolta del popolo ungherese.
GIORGIO LA MALFA (Misto). Parlando sull'ordine dei lavori, giudica anomalo che gli interventi a titolo personale siano svolti dopo quello del rappresentante del Governo.
PRESIDENTE. Rileva che il previsto ordine degli interventi è ispirato ad un criterio di razionalità.
Intervengono a titolo personale i deputati ELISABETTA GARDINI (FI), RICCARDO PEDRIZZI (AN), GIORGIO LA MALFA (Misto), VALDO SPINI (Ulivo), RENZO TONDO (FI), FABIO GARAGNANI (FI) e SIMONE BALDELLI (FI).
Si riprende la discussione.
Interviene sul complesso delle proposte emendative presentate il deputato GIUSEPPE MARIA REINA (Misto-MpA).
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIULIO TREMONTI
Intervengono ulteriormente sul complesso delle proposte emendative presentate i deputati LUIGI D'AGRÒ (UDC), DAVIDE CAPARINI (LNP), GIANLUCA PINI (LNP) e PAOLO GRIMOLDI (LNP).
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito al prosieguo della seduta.
Sull'ordine dei lavori.
PAOLA BALDUCCI (Verdi). Rilevato che nella seduta di ieri, a causa di un disguido, non le è stato possibile consegnare agli Uffici il testo scritto della sua dichiarazione di voto favorevole sul disegno di legge n. 1780, chiede che la Presidenza autorizzi la pubblicazione del medesimo testo in calce al resoconto della seduta odierna.
PRESIDENTE. Lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
Sospende la seduta fino alle 15,30.
La seduta, sospesa alle 13,55, è ripresa alle 15,35.
Missioni.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono sessantasette.
Pag. VISi riprende la discussione del disegno di legge di conversione n. 1750.
Intervengono sul complesso delle proposte emendative presentate i deputati LORENZO BODEGA (LNP), MARCO POTTINO (LNP), MARCELLO TAGLIALATELA (AN), MAURO PILI (FI), GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (FI), PAOLA GOISIS (LNP), PAOLA FRASSINETTI (AN) e LUCIANO D'ULIZIA (IdV).
ILARIO FLORESTA (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, lamenta la disattenzione con la quale il rappresentante del Governo sta seguendo il dibattito.
PRESIDENTE. Ritiene che il Governo, nella sua autonomia, potrà valutare le osservazioni del deputato Floresta.
Intervengono altresì sul complesso delle proposte emendative presentate i deputati CARMINE SANTO PATARINO (AN) e LUCIO BARANI (DC-PS).
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI
GUIDO CROSETTO (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, rileva che il Governo non ha ancora formalizzato talune proposte emendative che erano state preannunziate in Commissione.
ALFIERO GRANDI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Precisa che il Governo formalizzerà tra breve le proposte emendative preannunziate.
ANDREA GIBELLI (LNP). Prospetta l'opportunità di sospendere la seduta, ritenendo irrituale che i deputati continuino ad intervenire senza conoscere il contenuto delle ulteriori proposte emendative preannunziate dal Governo.
ROBERTO GIACHETTI (Ulivo). Ritiene che il dibattito possa utilmente proseguire, in attesa che il Governo formalizzi la presentazione delle proposte emendative preannunziate.
PRESIDENTE. Ritiene che non sussistano le condizioni per sospendere la seduta.
FEDERICO BRICOLO (LNP). Invita la Presidenza a sottoporre al voto dell'Assemblea la richiesta di sospendere la seduta in attesa della presentazione delle proposte emendative preannunziate dal Governo. Esprime quindi l'orientamento contrario del suo gruppo al provvedimento d'urgenza in esame.
PRESIDENTE. Premesso che rientra tra le prerogative della Presidenza decidere se porre o meno in votazione una richiesta di sospensione della seduta, ricorda di aver già chiarito le ragioni per le quali ritiene opportuno che l'Assemblea prosegua nei suoi lavori.
Interviene inoltre sul complesso delle proposte emendative presentate il deputato SIMONE BALDELLI (FI).
PRESIDENTE. Avverte che il Governo ha presentato alcune proposte emendative: il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti è fissato per le 19,15.
Interviene quindi sul complesso delle proposte emendative presentate il deputato CAROLINA LUSSANA (LNP).
SIMONE BALDELLI (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede alla Presidenza di fissare un termine più congruo per la presentazione di eventuali subemendamenti riferiti agli emendamenti del Governo.
PRESIDENTE. Ritiene che il termine precedentemente fissato per le 19,15 possa essere differito alle 19,45.
Intervengono quindi sul complesso delle proposte emendative presentate i deputati RICCARDO PEDRIZZI (AN) e MAURIZIO ENZO LUPI (FI).
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, prospetta l'opportunità di un ulteriore differimento del termine precedentemente fissato per la presentazione di eventuali subemendamenti,Pag. VIIanche in considerazione del fatto che la sostanziale concomitanza con la scadenza del termine per la presentazione delle proposte emendative riferite al disegno di legge finanziaria per il 2007 rende difficoltoso il lavoro degli Uffici.
PRESIDENTE. Precisa che gli Uffici della Camera stanno proficuamente lavorando per assolvere al meglio ai loro compiti di istituto.
Intervengono altresì sul complesso delle proposte emendative presentate i deputati ANGELO ALESSANDRI (LNP) e ROBERTO COTA (LNP).
ANTONIO BORGHESI (IdV). Parlando sull'ordine dei lavori, lamenta l'atteggiamento di stampo ostruzionistico assunto dai deputati di opposizione.
Intervengono inoltre sul complesso delle proposte emendative presentate i deputati DOMENICO DI VIRGILIO (FI) e GIOVANNI FAVA (LNP).
In morte dell'onorevole Raffaele Marotta.
PRESIDENTE. Rinnova, anche a nome dell'Assemblea, le espressioni della partecipazione al dolore dei familiari dell'onorevole Raffaele Marotta, recentemente scomparso.
Si riprende la discussione.
LELLO DI GIOIA (RosanelPugno), Relatore per la V Commissione. Esprime parere contrario su tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 1 del decreto-legge.
ALFIERO GRANDI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Concorda.
PRESIDENTE. Secondo le intese intercorse, rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.
Ordine del giorno della seduta di domani.
PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:
Mercoledì 25 ottobre 2006, alle 9,30.
(Vedi resoconto stenografico pag. 96).
La seduta termina alle 19,50.