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XV LEGISLATURA
Resoconto sommario dell'Assemblea
Seduta n. 59 di mercoledì 25 ottobre 2006
Pag. VPRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIULIO TREMONTI
La seduta comincia alle 9,35.
La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.
Missioni.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione sono sessantasette.
Seguito della discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 262 del 2006: Disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria (A.C. 1750).
PRESIDENTE. Ricorda che nella seduta di ieri si sono svolti gli interventi sul complesso delle proposte emendative presentate e sono stati espressi i pareri sugli emendamenti riferiti all'articolo 1 del decreto-legge.
In attesa che giungano in aula i relatori, sospende la seduta.
La seduta, sospesa alle 9,40, è ripresa alle 9,45.
Preavviso di votazioni elettroniche.
PRESIDENTE. Avverte che decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.
Si riprende la discussione.
PRESIDENTE. Riprende l'esame dell'articolo unico del disegno di legge di conversione e delle proposte emendative riferire agli articoli del decreto-legge.
LELLO DI GIOIA (RosanelPugno), Relatore per la V Commissione. Integrando il parere espresso nella seduta di ieri, accetta gli emendamenti 3.1000 (Nuova formulazione), 6.1000, 7.1000, 12.1000, 13.1000 e 21.1000, l'articolo aggiuntivo 22.01000, nonché gli emendamenti 32-bis.1000 (Nuova formulazione) e 47.1000 (Nuova formulazione) del Governo; esprime altresì parere favorevole sull'emendamento Leddi Maiola 4.5 e parere contrario sulle restanti proposte emendative.
NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Concorda.
GASPARE GIUDICE (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 1.1 e ne raccomanda l'approvazione.
ALBERTO GIORGETTI (AN). Esprime l'orientamento favorevole del suo gruppo all'emendamento Giudice 1.1.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Giudice 1.1.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati MASSIMO GARAVAGLIA (LNP), GIANLUCA PINI (LNP), MAURIZIO LEO (AN), ALBERTO FILIPPI (LNP), MARCO POTTINO (LNP), CAROLINA LUSSANA (LNP), ROBERTO COTA (LNP) e ENRICO MONTANI (LNP).
Pag. VIMAURO PILI (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, segnala un errore materiale nel testo di uno stampato in distribuzione.
PRESIDENTE. Ne prende atto.
Intervengono altresì per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati GIOVANNI FAVA (LNP) e STEFANO ALLASIA (LNP).
PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Giudice 1.1.
ANTONIO BORGHESI (IdV). Parlando per un richiamo al regolamento, rileva il carattere ostruzionistico dell'atteggiamento assunto dai deputati di opposizione, atteso che alcuni di essi hanno espresso un orientamento in contrasto con quanto precedentemente affermato in sede di dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Rileva che l'espressione del voto rientra nella sfera di responsabilità dei singoli parlamentari.
MAURIZIO LEO (AN). Illustra le finalità del suo emendamento 1.2.
ANTONIO LEONE (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, rileva che l'eventuale ricorso del Governo alla questione di fiducia sarebbe dovuto ad esigenze interne alla maggioranza, che non appare neanche in grado di garantire la sussistenza del numero legale.
ROBERTO GIACHETTI (Ulivo). Lamenta che fin dalla giornata di ieri l'opposizione ha assunto un atteggiamento evidentemente ostruzionistico, nonostante le intese informali intercorse tra i gruppi parlamentari.
LUCA VOLONTÈ (UDC). Giudicato non apprezzabile l'andamento dei lavori dell'Assemblea nella seduta di ieri, lamenta la mancata valutazione di merito da parte del Comitato dei diciotto, delle proposte emendative presentate da deputati dell'opposizione.
ANDREA GIBELLI (LNP). Stigmatizza l'atteggiamento di chiusura assunto dalla maggioranza rispetto alle istanze rappresentate dall'opposizione attraverso le proposte emendative presentate.
MARINO ZORZATO (FI). Chiede di parlare sull'ordine dei lavori.
PRESIDENTE. Ritiene di non poterlo consentire, atteso che sulla medesima questione è già intervenuto, per il gruppo di Forza Italia, il deputato Leone.
ALBERTO GIORGETTI (AN). Giudica pretestuose le critiche rivolte all'opposizione, che si è mostrata disponibile ad un confronto sul merito del provvedimento d'urgenza in esame.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Giudica condivisibile l'emendamento Leo 1.2, di cui richiama le finalità.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati ALBERTO FILIPPI (LNP), ENRICO MONTANI (LNP), GIANLUCA PINI (LNP) CAROLINA LUSSANA (LNP) e ROBERTO COTA (LNP).
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Leo 1.2.
ELIO VITO (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, invita il Governo a chiarire se la norma di cui al comma 3 dell'articolo 41 del provvedimento d'urgenza in esamePag. VIIsi applichi anche al consigliere di amministrazione della RAI designato dal Ministero dell'economia e delle finanze.
ORAZIO ANTONIO LICANDRO (Com.It). Ritiene irrituale l'intervento svolto dal deputato Elio Vito.
ALFIERO GRANDI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Avverte che il Governo si riserva di fornire chiarimenti sulla questione sollevata dal deputato Elio Vito in sede di esame dell'articolo 41 del provvedimento d'urgenza.
MAURIZIO LEO (AN). Illustra le finalità del suo emendamento 1.3, in tema di contenzioso tra contribuenti ed amministrazione finanziaria.
PRESIDENTE. Avverte che sono stati ritirati dai rispettivi presentatori gli emendamenti Brugger 4.36 e Zeller 6.6 e 6.17, nonché l'articolo aggiuntivo Brugger 6.01.
GUIDO CROSETTO (FI). Dichiara voto favorevole sull'emendamento Leo 1.3.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati FABRIZIO CICCHITTO (FI), ANTONIO LEONE (FI), JOLE SANTELLI (FI), ENRICO LA LOGGIA (FI), GABRIELE BOSCETTO (FI), GIANCARLO LAURINI (FI), SALVATORE CICU (FI), RAFFAELE FITTO (FI), GIUSEPPE COSSIGA (FI), DARIO RIVOLTA (FI), UGO MARIA GIANFRANCO GRIMALDI (FI), PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI (FI), GIOVANNI MARRAS (FI), LAURA RAVETTO (FI), LUIGI VITALI (FI), PAOLO ROMANI (FI), SIMONE BALDELLI (FI), PIERALFONSO FRATTA PASINI (FI), GIORGIO JANNONE (FI), GIUSEPPE PALUMBO (FI), MAURO PILI (FI), GIUSEPPE ROMELE (FI), FILIPPO MISURACA (FI), MICHAELA BIANCOFIORE (FI), IDA D'IPPOLITO VITALE (FI), GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (FI), DOMENICO DI VIRGILIO (FI), GABRIELLA MONDELLO (FI) e BASILIO GERMANÀ (FI).
MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UDC). Parlando sull'ordine dei lavori, ritiene che i lavori dovrebbero essere sospesi in attesa che il ministro per i rapporti con il Parlamento fornisca chiarimenti in merito alle questioni sollevate relativamente al comma 3 dell'articolo 41.
Intervengono ulteriormente per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati GUGLIELMO PICCHI (FI), GIOVANNI RICEVUTO (Misto), MARIO VALDUCCI (FI), LUIGI FEDELE (FI) e MARIA TERESA ARMOSINO (FI).
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Parlando sull'ordine dei lavori, si associa alla richiesta formulata dal deputato Vietti, ritenendo che il dibattito non possa utilmente proseguire in assenza dei chiarimenti richiesti sull'articolo 41 del provvedimento d'urgenza.
GIAMPAOLO VITTORIO D'ANDREA, Sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Nell'assicurare che il ministro per i rapporti con il Parlamento sarà tra breve presente in aula per fornire i chiarimenti richiesti, giudica tuttavia incomprensibile il carattere pregiudiziale attribuito alla questione posta relativamente all'articolo 41 del decreto-legge.
RICCARDO MIGLIORI (AN). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede una breve sospensione della seduta, in attesa che il ministro Chiti fornisca i chiarimenti richiesti.
ROBERTO GIACHETTI (Ulivo). Evidenzia il carattere palesemente ostruzionistico dell'atteggiamento assunto dall'opposizione.
ANTONIO LEONE (FI). Ritiene che la seduta dovrebbe essere sospesa dopo la votazione dell'emendamento Leo 1.3, in attesa che giunga in aula il ministro per i rapporti con il Parlamento.
Pag. VIIILAURA FINCATO (Ulivo), Relatore per la VI Commissione. Ritiene che l'Assemblea possa utilmente proseguire nei suoi lavori.
Interviene ulteriormente per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato CHIARA MORONI (FI).
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI
Intervengono quindi per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati GIACOMO BAIAMONTE (FI), GAETANO FASOLINO (FI) e MASSIMO ROMAGNOLI (FI).
MASSIMO NARDI (DC-PS). Nel dichiarare voto favorevole sull'emendamento Leo 1.3, invita il Governo a fornire i chiarimenti reiteratamente richiesti.
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Precisa che il comma 3 dell'articolo 41 non può in alcun modo essere interpretato come espressione della volontà di introdurre surrettiziamente, attraverso il provvedimento d'urgenza in esame, modifiche dell'assetto dei vertici della RAI.
MAURIZIO LEO (AN). Ritira il suo emendamento 1.3.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Pini 1.4.
GIANFRANCO CONTE (FI). Richiama le finalità dell'emendamento Leone 1.5.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Leone 1.5.
GIANFRANCO CONTE (FI). Richiama le finalità dell'emendamento Leone 1.6.
ANTONIO PEPE (AN). Invita l'Assemblea ad approvare l'emendamento Leone 1.6.
GUIDO CROSETTO (FI). Rileva che l'opposizione intende instaurare un confronto costruttivo sul merito del provvedimento d'urgenza in esame.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Leone 1.6.
GIAN LUCA GALLETTI (UDC). Illustra le finalità del suo emendamento 1.7.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Galletti 1.7.
MAURIZIO LEO (AN). Illustra le finalità del suo emendamento 1.8.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati ALBERTO GIORGETTI (AN) e RICCARDO PEDRIZZI (AN).
GUIDO CROSETTO (FI). Richiama le condivisibili finalità dell'emendamento Leo 1.8.
LINO DUILIO (Ulivo), Presidente della V Commissione. Chiede di accantonare l'esame dell'emendamento Leo 1.8.
PRESIDENTE. Avverte che, non essendovi obiezioni, l'esame dell'emendamento Leo 1.8 deve intendersi accantonato.
PIETRO ARMANI (AN). Richiama le finalità dell'emendamento Alberto Giorgetti 1.9.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Alberto Giorgetti 1.9 e Della Vedova 1.10.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Ritiene che il comma 8 dell'articolo 1 del decreto-legge, di cui auspica la soppressione, siaPag. IXemblematico dell'atteggiamento vessatorio del Governo e della maggioranza nei confronti delle categorie produttive.
PRESIDENTE. Avverte che l'emendamento D'Elpidio 1.17 è stato ritirato dai presentatori.
GIANFRANCO CONTE (FI). Richiama le ragioni per le quali giudica opportuna la soppressione del comma 8 dell'articolo 1 del provvedimento d'urgenza in esame.
PRESIDENTE. Avverte che l'emendamento Strizzolo 1.35 è stato ritirato dal presentatore.
GIOVANNI MARRAS (FI). Ritiene ingiustamente vessatorie le disposizioni contenute nel comma 8 dell'articolo 1 del provvedimento d'urgenza in esame.
ANTONIO PEPE (AN). Nel giudicare opportuna la soppressione del comma 8 dell'articolo 1, invita l'Assemblea ad approvare gli identici emendamenti in esame.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Filippi 1.11, Galletti 1.12, Leone 1.13, Leo 1.14 e Raiti 1.34.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Rileva che l'emendamento Filippi 1.18 è volto ad introdurre una franchigia di 500 euro per l'applicazione delle sanzioni conseguenti alla mancata emissione di ricevute o scontrini fiscali.
GIOVANNI MARRAS (FI). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Filippi 1.18.
ALBERTO GIORGETTI (AN). Nel dichiarare di condividere le finalità dell'emendamento Filippi 1.18, rileva che le modificazioni apportate in Commissione al testo del comma 8 dell'articolo 1 del decreto-legge non eliminano il carattere vessatorio di tale disposizione.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati GUIDO CROSETTO (FI) e ALBERTO FILIPPI (LNP).
GABRIELE FRIGATO (Ulivo). Dichiara l'astensione sull'emendamento Filippi 1.18.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati GIANFRANCO CONTE (FI) e MARINO ZORZATO (FI).
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Filippi 1.18 e Leo 1.19.
MAURIZIO LEO (AN). Illustra le finalità del suo emendamento 1.15.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Leo 1.15, Galletti 1.20 e Filippi 1.21.
GIANFRANCO CONTE (FI). Illustra le finalità sottese al suo emendamento 1.22.
MAURIZIO LEO (AN). Dichiara di condividere le considerazioni svolte dal deputato Gianfranco Conte, osservando che un'efficace contrasto dell'evasione fiscale richiede una migliore organizzazione delle agenzie fiscali.
ALBERTO GIORGETTI (AN). Giudica ambigue le disposizioni previste dal comma 14 dell'articolo 1 del provvedimento d'urgenza in esame.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Gianfranco Conte 1.22.
Modifica nella composizione del Comitato parlamentare di controllo sull'attuazione dell'Accordo di Schengen, di vigilanza sull'attività di Europol, di controllo e vigilanza in materia di immigrazione.
PRESIDENTE. Comunica che il deputato Pietro Marcenaro è stato chiamato a far parte del Comitato parlamentare diPag. Xcontrollo sull'attuazione dell'Accordo di Schengen, di vigilanza sull'attività di Europol, di controllo e vigilanza in materia di immigrazione in sostituzione del deputato Giuseppe Caldarola, dimissionario.
Si riprende la discussione.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Richiama le finalità dell'emendamento Filippi 1.23.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Filippi 1.23.
GIANFRANCO CONTE (FI). Richiama le finalità dell'emendamento Leone 1.24, soppressivo dei commi 15 e 16 dell'articolo 1 del decreto-legge in esame.
ALBERTO GIORGETTI (AN). Lamenta la prevista attribuzione al ministro dell'economia e delle finanze del potere di procedere, con proprio decreto, alla riorganizzazione delle agenzie fiscali.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Leone 1.24.
MAURIZIO LEO (AN). Rileva che il suo emendamento 1.27 è volto a prevedere che il regolamento per il riordino delle agenzie fiscali sia sottoposto al parere obbligatorio e vincolante delle competenti Commissioni parlamentari.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Leo 1.27, Gianfranco Conte 1.26, Leo 1.25 e Galletti 1.28, gli identici Leone 1.29 e Leo 1.30, nonché l'emendamento Galletti 1.31.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Auspica l'approvazione dell'emendamento Filippi 1.32.
ALBERTO FILIPPI (LNP). Richiama le finalità del suo emendamento 1.32.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Filippi 1.32.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Illustra le finalità del suo emendamento 1.33.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Garavaglia 1.33.
PRESIDENTE. Riprende l'esame dell'emendamento Leo 1.8, precedentemente accantonato.
LAURA FINCATO (Ulivo), Relatore per la VI Commissione. Conferma il parere contrario sull'emendamento Leo 1.8.
GUIDO CROSETTO (FI). Rileva che l'eventuale approvazione dell'emendamento Leo 1.8 potrebbe favorire le piccole imprese.
PIETRO ARMANI (AN). Manifestata netta contrarietà alle disposizioni recate dall'articolo 1 del provvedimento d'urgenza in esame, dichiara voto favorevole sull'emendamento Leo 1.8.
GIAN LUCA GALLETTI (UDC). Osserva che l'emendamento Leo 1.8 reca disposizioni che favoriscono le piccole imprese.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati MAURIZIO FUGATTI (LNP), ALBERTO GIORGETTI (AN), NICOLA CRISCI (Ulivo), MANLIO CONTENTO (AN) e ALBERTO FILIPPI (LNP).
Pag. XILa Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Leo 1.8.
PRESIDENTE. Sospende la seduta.
La seduta, sospesa alle 13,20, è ripresa alle 17,10.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI
Missioni.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono sessantotto.
Si riprende la discussione.
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Fa presente che il Governo ha predisposto un emendamento sostitutivo delle parti non ancora esaminate del decreto-legge, sul quale preannuncia l'intenzione di porre la questione di fiducia, dopo il vaglio di ammisibilità da parte della Presidenza; nel ringraziare, quindi, i gruppi di opposizione che hanno tentato di avviare un effettivo confronto sul merito del provvedimento d'urgenza, manifesta la disponibilità dell'Esecutivo a valutare con attenzione le proposte qualificanti che i gruppi di opposizione avanzeranno in relazione al disegno di legge finanziaria per il 2007.
GIULIO TREMONTI (FI). Lamentato il carattere provocatorio delle dichiarazioni rese dal rappresentante del Governo, ritiene inaccettabili le motivazioni addotte a sostegno del preannunziato ricorso alla questione di fiducia, anche alla luce del fatto che il dibattito si è finora svolto in termini ordinari ed in un clima non ostruzionistico.
ANDREA GIBELLI (LNP). Rilevato che l'iter parlamentare del disegno di legge di conversione in esame sarebbe stato diverso ove fossero stati accolte le proposte emendative presentate dalla sua parte politica, sottolinea che il preannunziato ricorso alla questione di fiducia è dovuto esclusivamente alle divergenze esistenti all'interno del Governo e della maggioranza, segnatamente con riferimento agli articoli 12 e 14 del decreto-legge.
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Osserva che l'opposizione ha assunto con coerenza un atteggiamento di contrarietà al provvedimento d'urgenza in esame, ma si è sempre mostrata disponibile ad un confronto costruttivo che, di fatto, il Governo non ha accettato, preferendo nascondere, con il ricorso alla questione di fiducia, le divergenze esistenti all'interno della maggioranza.
LUCA VOLONTÈ (UDC). Manifestato rammarico per il preannunziato intendimento del Governo di porre la questione di fiducia, osserva che la disponibilità del suo gruppo a consentire un confronto di merito era finalizzata al miglioramento del testo del provvedimento d'urgenza, facendo nel contempo emergere le significative divergenze all'interno della maggioranza.
MASSIMO NARDI (DC-PS). Nell'esprimere rammarico per il fatto che il rappresentante del Governo non ha riconosciuto la disponibilità del suo gruppo a confrontarsi sul merito del provvedimento d'urgenza in esame, ritiene che il preannunziato ricorso alla questione di fiducia sia imputabile esclusivamente all'esigenza di superare le divisioni interne alla maggioranza.
GIANCLAUDIO BRESSA (Ulivo). Osservato che il seppur legittimo atteggiamento ostruzionistico assunto dall'opposizione avrebbe pregiudicato l'approvazione dei disegni di legge di bilancio e finanziaria entro i termini prescritti, rileva che l'emendamento preannunziato dal GovernoPag. XIIrecepisce le modifiche apportate al testo del provvedimento d'urgenza predisposte nel corso dell'iter presso le competenti Commissioni.
FABIO EVANGELISTI (IdV). Lamenta l'atteggiamento confuso e talvolta irresponsabile dell'opposizione, peraltro profondamente divisa al suo interno, su provvedimenti particolarmente delicati, come quello in esame.
MAURO FABRIS (Pop-Udeur). Rileva che le divisioni interne all'opposizione non hanno consentito di migliorare in maniera condivisa il provvedimento d'urgenza in esame, inducendo il Governo a ricorrere alla questione di fiducia.
GIUSEPPE MARIA REINA (Misto-MpA). Sottolinea il carattere specioso delle motivazioni addotte dal rappresentante del Governo a sostegno della preannunziata questione di fiducia.
ANTONIO LEONE (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, ritiene che si possa procedere nell'esame del provvedimento d'urgenza, non essendo ancora stata formalmente posta la questione di fiducia e non essendo stato acquisito il testo dell'emendamento del Governo.
PRESIDENTE. In riferimento alla richiesta di distribuire il testo dell'emendamento del Governo, sul quale è stata preannunziata la posizione della questione di fiducia, rileva che la Presidenza, analogamente a quanto avvenuto in precedenti occasioni, renderà noto il testo appena effettuato il vaglio di ammissibilità.
Sospende pertanto la seduta.
La seduta, sospesa alle 17,50, è ripresa alle 19,25.
PRESIDENTE. Avverte che, a seguito del vaglio effettuato, la Presidenza ritiene ammissibile l'emendamento 2.500 del Governo, sostitutivo dell'articolo 2 e soppressivo degli articoli da 3 a 47-bis del decreto-legge.
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Pone la questione di fiducia sull'approvazione, senza subemendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'emendamento 2.500 del Governo, interamente sostitutivo dell'articolo 2 e soppressivo degli articoli da 3 a 47-bis del decreto-legge.
PRESIDENTE. Avverte che, a seguito della decisione del Governo di porre la questione di fiducia, è convocata la Conferenza dei presidenti di gruppo.
Sull'ordine dei lavori.
GIANLUCA PINI (LNP). Lamenta la cancellazione del gran premio automobilistico di San Marino dal programma del campionato mondiale di formula uno.
PRESIDENTE. Rileva che il Governo, se lo riterrà, potrà farsi carico della questione sollevata dal deputato Pini.
Ricorda altresì che è immediatamente convocata la Conferenza dei presidenti di gruppo, in attesa delle cui determinazioni sospende la seduta.
La seduta, sospesa alle 19,30, è ripresa alle 19,45.
PRESIDENTE. Comunica le determinazioni assunte a seguito della odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo relativamente al prosieguo dell'iter del disegno di legge di conversione n. 1750 (vedi resoconto stenografico pag. 63).
Nomina dei componenti della Commissione parlamentare per la semplificazione della legislazione e annunzio della sua convocazione.
PRESIDENTE. Comunica i nominativi dei deputati e dei senatori chiamati a far parte della Commissione parlamentare per la semplificazione della legislazione (vedi resoconto stenografico pag. 63).Pag. XIII
Comunica altresì che la Commissione è convocata per giovedì 26 ottobre 2006, alle 14,15, per procedere alla sua costituzione.
Modifica nella composizione della Commissione parlamentare per l'infanzia.
PRESIDENTE. Comunica che la senatrice Leana Pignedoli e il senatore Francesco Pontone sono stati chiamati a far parte della Commissione parlamentare per l'infanzia in sostituzione, rispettivamente, dei senatori Gerardo D'Ambrosio e Franco Mugnai, dimissionari.
Modifica nella composizione della Commissione parlamentare di controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale.
PRESIDENTE. Comunica che il senatore Giovanni Confalonieri è stato chiamato a far parte della Commissione parlamentare di controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale in sostituzione della senatrice Daniela Alfonzi, dimissionaria.
Annunzio della costituzione della Commissione parlamentare per le questioni regionali.
PRESIDENTE. Comunica che la Commissione parlamentare per le questioni regionali ha proceduto in data odierna alla propria costituzione; sono risultati eletti: presidente, il deputato Leoluca Orlando; vicepresidenti, il deputato Giovanni Crema e il senatore Enzo Ghigo; segretari, i deputati Gabriele Frigato e Ugo Lisi.
Annunzio della costituzione della Commissione parlamentare per l'infanzia.
PRESIDENTE. Comunica che la Commissione parlamentare per l'infanzia ha proceduto in data odierna alla propria costituzione; sono risultati eletti: presidente, la senatrice Anna Maria Serafini; vicepresidenti, il deputato Luigi Cancrini ed il senatore Francesco Pontone; segretari, il deputato Sandra Cioffi ed il senatore Massimo Polledri.
Annunzio della costituzione della Commissione parlamentare di controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale.
PRESIDENTE. Comunica che la Commissione parlamentare di controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale ha proceduto in data odierna alla propria costituzione; sono risultati eletti: presidente, il deputato Elena Emma Cordoni; vicepresidenti, i deputati Emilio Del Bono e Antonino Lo Presti; segretari, il senatore Giovanni Confalonieri e il deputato Valter Zanetta.
Annunzio della costituzione del Comitato parlamentare di controllo sull'attuazione dell'Accordo di Schengen, di vigilanza sull'attività di Europol, di controllo e vigilanza in materia di immigrazione.
PRESIDENTE. Comunica che il Comitato parlamentare di controllo sull'attuazione dell'Accordo di Schengen, di vigilanza sull'attività di Europol, di controllo e vigilanza in materia di immigrazione ha proceduto in data odierna alla propria costituzione; sono risultati eletti: presidente, il deputato Sandro Gozi; vicepresidente, il deputato Isabella Bertolini; segretario, il deputato Titti Di Salvo.
Pag. XIVAnnunzio della costituzione della Commissione parlamentare di vigilanza sull'anagrafe tributaria.
PRESIDENTE. Comunica che la Commissione parlamentare di vigilanza sull'anagrafe tributaria ha proceduto in data odierna alla propria costituzione; sono risultati eletti: presidente, il senatore Giorgio Pasetto; vicepresidente, il deputato Gianfranco Conte; segretario, il deputato Alberto Fluvi.
Su un lutto del deputato Giuseppe Lumia.
PRESIDENTE. Rinnova, anche a nome dell'Assemblea, le espressioni della partecipazione al dolore del deputato Giuseppe Lumia, colpito da un grave lutto: la perdita del padre.
Per la risposta ad uno strumento del sindacato ispettivo.
ALBERTO BURGIO (RC-SE). Sollecita la risposta ad un atto di sindacato ispettivo da lui presentato.
PRESIDENTE. Assicura che interesserà il Governo.
Ordine del giorno della seduta di domani.
PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:
Giovedì 26 ottobre 2006, alle 17.
(Vedi resoconto stenografico pag. 65).
La seduta termina alle 19,50.