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XV LEGISLATURA
Resoconto sommario dell'Assemblea
Seduta n. 6 di martedì 23 maggio 2006
Pag. VPRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI
La seduta comincia alle 9.
La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.
Missioni.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione sono sei.
Modifica nella composizione dell'ufficio di presidenza di un gruppo parlamentare.
PRESIDENTE. Comunica che l'assemblea del gruppo parlamentare Misto ha eletto presidente il deputato Siegfried Brugger.
Istituzione di una Commissione speciale, ai sensi dell'articolo 22, comma 2, del regolamento.
PRESIDENTE. Ricorda che la Conferenza dei presidenti di gruppo, nella riunione di ieri, ha convenuto di procedere all'istituzione di una Commissione speciale per l'esame dei disegni di legge di conversione di decreti-legge in scadenza entro il 2 giugno 2006. La Commissione speciale sarà composta da 30 deputati ed avrà competenza - relativamente ai disegni di legge ad essa assegnati - su tutti i profili di merito.
(Così rimane stabilito).
Dà quindi conto della ripartizione tra i gruppi parlamentari dei componenti la Commissione speciale (vedi resoconto stenografico pag. 1).
Sull'ordine dei lavori.
RICCARDO MIGLIORI (AN). Chiede che il Governo riferisca con sollecitudine alla Camera sull'incidente aereo verificatosi in Sardegna e che avrebbe visto coinvolti due velivoli dell'aeronautica militare.
PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Governo la richiesta formulata dal deputato Migliori.
Seguito della discussione sulle comunicazioni del Governo.
PRESIDENTE. Riprende la discussione sulle comunicazioni del Governo.
RAFFAELLA MARIANI (Ulivo). Esprime apprezzamento per i segnali di attenzione mostrati dal Governo nei confronti dei giovani e del loro futuro.
FEDERICO BRICOLO (LNP). Stigmatizza la eccessiva frammentazione di competenze tra i diversi ministeri al solo fine di soddisfare le esigenze delle componenti politiche della maggioranza, con pesanti ricadute sul bilancio statale. Paventa quindi l'intendimento della maggioranza di cancellare la legge Bossi-Fini.
ALBA SASSO (Ulivo). Sottolinea la necessità di dare un chiaro segnale di discontinuità con il precedente Esecutivo sui temi dell'innovazione tecnologica e della Pag. VIricerca scientifica, sostenendo con convinzione ed in maniera adeguata l'istruzione pubblica.
ERMINIO ANGELO QUARTIANI (Ulivo). Osserva che la politica infrastrutturale del Governo deve essere sostenuta dall'ampio accordo dei vari livelli amministrativi al fine di supportare adeguatamente la ripresa economica del Paese.
SALVATORE RAITI (IdV). Nel manifestare l'apprezzamento del suo gruppo per il programma del Governo, ampiamente discusso e condiviso, ritiene che la sua attuazione favorirà la crescita e lo sviluppo del Paese; esprime peraltro rammarico per la limitata presenza, nella compagine governativa, di rappresentanti di origine siciliana.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Lamentato l'intendimento del Governo di tutelare gli interessi della parte più politicizzata della magistratura, manifesta netta contrarietà alla prospettata adozione di un provvedimento generalizzato di clemenza; richiamate, inoltre, le palesi contraddizioni che connotano la maggioranza, in particolare, in tema di unioni civili, preannunzia che negherà la fiducia all'Esecutivo.
LUIGI CANCRINI (Com.It). Sottolineata la necessità di riqualificare la spesa sociale, auspica che la legislatura sia connotata da una valorizzazione del ruolo dell'istituzione parlamentare.
ADOLFO URSO (AN). Ricordate le critiche formulate e la delusione manifestata dall'opinione pubblica internazionale nei confronti dell'Esecutivo, stigmatizza la logica spartitoria e consociativa sottesa alla composizione del Governo, di stampo statalista e particolarmente penalizzante per le aree produttive del Paese.
SANDRO BONDI (FI). Osservato che l'arroganza politica ed istituzionale del Governo Prodi trae origine dalla debolezza della maggioranza e dalla logica spartitoria che ha ispirato l'attribuzione degli incarichi, sottolinea che senza il dialogo ed il reciproco riconoscimento non è possibile alcun progresso del Paese. Preannunzia altresì una fermissima opposizione a qualsiasi tentativo di smantellamento delle riforme approvate nella precedente legislatura.
GIACOMO STUCCHI (LNP). Giudicate le linee programmatiche del Governo Prodi evanescenti nel contenuto oltre che confuse ed ispirate a logiche di equilibrismo politico, stigmatizza la prospettata volontà di cancellare le importanti riforme approvate nella precedente legislatura, soprattutto in tema di federalismo.
ROBERTO VILLETTI (RosanelPugno). Sottolineata la necessità che l'Esecutivo adotti misure graduali che favoriscano la competitività delle imprese, come la riduzione del cuneo fiscale e contributivo, ritiene che, pur in un clima di dialogo con l'opposizione, debbano essere riconsiderate le numerose riforme di sistema approvate nella precedente legislatura. Preannunzia quindi che accorderà la fiducia al Governo.
CIRIACO DE MITA (Ulivo). Nel richiamare al rispetto del risultato elettorale, auspica un'immediata modifica del sistema elettorale in un ramo del Parlamento, che dovrebbe tuttavia essere definitivamente approvata entro la fine della legislatura, possibilmente con un'ampia maggioranza. Osserva inoltre che il pluralismo politico è necessariamente frutto della mediazione tra le istanze provenienti dalle diverse componenti di una coalizione.
BRUNO TABACCI (UDC). Pur condividendo il richiamo fatto dal Presidente del Consiglio alla necessità di riaffermare la cultura dell'etica e della responsabilità civile, ritiene che il Governo debba cercare di applicare tale principio nei rapporti politici, aprendosi al dialogo con l'opposizione e non indulgendo, al contrario, ad un inopportuno bipolarismo muscolare.
Pag. VIIANDREA RONCHI (AN). Evidenziate le contraddizioni interne alla maggioranza, in particolare, sui principali temi di politica estera, ricorda gli apprezzabili risultati conseguiti dal precedente Governo per consolidare la posizione italiana in Europa e le numerose missioni internazionali di pace alle quali hanno partecipato in modo encomiabile i contingenti militari italiani; preannunzia infine che negherà la fiducia al Governo.
UMBERTO RANIERI (Ulivo). Manifestata particolare condivisione per la parte delle dichiarazioni programmatiche del Presidente del Consiglio concernente l'Unione europea, al cui futuro appare strettamente connesso quello dell'Italia, ritiene che il tema debba essere oggetto di un comune impegno di maggioranza ed opposizione.
LUIGI D'AGRÒ (UDC). Nel ritenere che le dichiarazioni programmatiche del Presidente del Consiglio avrebbero dovuto affrontare in modo più chiaro ed incisivo i temi dell'approvvigionamento energetico e della dotazione infrastrutturale del Paese, giudicherebbe opportuno, in prospettiva, valutare con maggiore attenzione ogni possibile opzione in materia.
LEOLUCA ORLANDO (IdV). Nel manifestare l'adesione del suo gruppo al programma di Governo, sottolinea l'esigenza di riaffermare, in particolare, i valori della laicità e della legalità; esprime altresì apprezzamento per la ricerca di un confronto istituzionale con l'opposizione.
ELIO VITO (FI). Sottolineata la protervia e l'ipocrisia che connotano l'atteggiamento della maggioranza, che ha inopinatamente occupato tutte le cariche istituzionali, giudica di parte il comportamento recentemente tenuto dal Presidente della Camera in seno all'Ufficio di Presidenza relativamente alla costituzione di nuovi gruppi parlamentari; paventa altresì che la maggioranza ostacoli, presso i competenti organi parlamentari, la verifica dei risultati elettorali.
Annunzio di un'informativa urgente del Governo.
PRESIDENTE. Avverte che alle 15 avrà luogo un'informativa urgente del Governo sull'incidente aereo verificatosi al largo di Cagliari nel corso di un'esercitazione militare.
Si riprende la discussione.
MARIA FORTUNA INCOSTANTE (Ulivo). Sottolineata l'esigenza di favorire lo sviluppo del Mezzogiorno, ritiene a tal fine essenziale, in particolare, che si instaurino rapporti di proficua collaborazione tra Stato, regioni ed enti locali.
ARNOLD CASSOLA (Verdi). Nel condividere le dichiarazioni programmatiche del Presidente del Consiglio, auspica un intervento presso il servizio pubblico radiotelevisivo perché assicuri un'informazione completa agli italiani all'estero, a partire dai prossimi campionati mondiali di calcio.
ETTORE PERETTI (UDC). Sottolinea che nel programma di Governo mancano indicazioni coerenti in merito a questioni cruciali per il sistema Paese, quali la riduzione del cuneo fiscale, le infrastrutture e il risanamento dei conti pubblici, che non esauriscono l'elenco delle priorità, ma che saranno assunte dalla sua parte politica come base di valutazione dell'efficacia dell'azione di Governo.
LINO DUILIO (Ulivo). Nel preannunziare che voterà con convinzione la fiducia al Governo, dal punto di vista metodologico evidenzia, in particolare, l'opportunità di rilanciare la concertazione per affrontare le emergenze economiche e sociali del Paese.
Pag. VIIIMATTEO BRIGANDÌ (LNP). Nell'evidenziare i gravi problemi della giustizia, paventa il rischio che il nuovo Governo mostri disattenzione per le necessità del Nord.
MARIZA BAFILE (Ulivo). Nell'esprimere apprezzamento per le linee programmatiche del Governo, sollecita significativi interventi a favore dei cittadini e delle imprese italiane all'estero.
ANTONELLO SORO (Ulivo). Nell'esprimere sostegno all'azione di Governo, sottolinea l'importanza del dialogo e del reciproco riconoscimento tra le diverse forze politiche per consolidare e accrescere il carattere virtuoso del sistema bipolare e la forza delle istituzioni democratiche. Evidenziate le difficili condizioni dell'economia reale, osserva che il futuro dell'Italia si gioca sulla capacità della politica di ripristinare un rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni.
ROBERTO MENIA (AN). Nel ritenere che l'esiguo e discutibile esito della consultazione elettorale avrebbe dovuto indurre la maggioranza ad evitare l'occupazione di fatto delle cariche istituzionali, osserva che il Governo intende smantellare quanto realizzato dal precedente Esecutivo e ne stigmatizza, tra l'altro, l'intendimento di ritirare immediatamente il contingente militare italiano impegnato in Iraq in una importante missione di pace.
PIERO FASSINO (Ulivo). Nel manifestare apprezzamenti per l'intendimento espresso con fermezza dal Presidente del Consiglio nelle sue dichiarazioni programmatiche di voler imporre una svolta dinamica al Paese, evidenzia il carattere assolutamente innovativo e riformatore del programma di Governo ed auspica che si riesca ad instaurare un sereno confronto con l'opposizione, nell'interesse generale del Paese; richiamati quindi i velleitari propositi del precedente Esecutivo, rimasti tuttavia irrealizzati, ritiene che l'ambizioso ed apprezzabile programma del Governo, al quale conferma il pieno sostegno, debba coniugarsi con una maggiore coesione sociale.
LAURA FRONER (Misto). Manifestata condivisione per il programma di Governo, invita il Presidente del Consiglio a fornire rassicurazioni circa il mantenimento degli impegni assunti in favore delle aree montane, che rappresentano una risorsa strategica per la ripresa economica del Paese.
GIUSEPPE MARIA REINA (Misto-MpA). Giudicate incomprensibili le ragioni per le quali il Governo e la maggioranza hanno espresso un orientamento contrario alla realizzazione del ponte sullo stretto di Messina, invita l'Esecutivo ad adoperarsi affinché si proceda allo smantellamento degli impianti di raffinazione petrolifera ubicati in Sicilia, considerate le delicate implicazioni di carattere ambientale e sanitario ad essi connesse; preannunzia, quindi, che non voterà la fiducia al Governo, nei confronti del cui operato non svolgerà tuttavia un'azione di preconcetta opposizione.
Nomina dei componenti la Commissione speciale e sua convocazione.
PRESIDENTE. Dà conto della composizione della Commissione speciale per l'esame di disegni di legge di conversione (vedi resoconto stenografico pag. 52), che è convocata per la propria costituzione oggi alle 14.
Si riprende la discussione.
MASSIMO NARDI (DC-PS). Sollecita un ampio coinvolgimento delle forze politiche nella prospettata revisione delle importanti riforme approvate nel corso della precedente legislatura.
Pag. IXANTONIO SATTA (Pop-Udeur). Nel dichiarare che la sua parte politica sosterrà con coerenza la compagine governativa, sollecita una particolare attenzione ai problemi del Mezzogiorno, anche attraverso rinnovate politiche di coesione sociale e un sistema di autonomie locali diverso da quello delineato dalla riforma oggetto del prossimo referendum costituzionale.
MARCO BOATO (Verdi). Sottolinea che il confronto, la leale collaborazione e il dialogo nella sede parlamentare tra le diverse forze politiche costituiscono base indispensabile di qualsiasi iniziativa riformatrice del sistema costituzionale e istituzionale. Assicura altresì che la coalizione di centrosinistra non imporrà alcuna modifica costituzionale in maniera unilaterale.
ORAZIO ANTONIO LICANDRO (Com.It). Rilevata l'importanza strategica del Mezzogiorno, sollecita l'ammodernamento infrastrutturale di tale parte del Paese, che non necessita di opere estremamente costose ed inutili, come il ponte sullo stretto di Messina. Auspica una opportuna attività di vigilanza sul processo di privatizzazione e liberalizzazione, al fine di tutelare gli interessi strategici del Paese, fortemente messi a rischio da operazioni come quella che ha coinvolto la società Autostrade.
LANFRANCO TURCI (RosanelPugno). Preannunzia che il suo gruppo concederà la fiducia al Governo, pur assumendo un atteggiamento vigile e critico, in particolare, sui temi di politica economica e industriale, che dovrebbero assecondare il libero mercato e rilanciare la competitività del sistema imprenditoriale italiano, e su quelli sociali, che dovrebbero essere ispirati al principio della laicità dello Stato.
FEDERICA ROSSI GASPARRINI (IdV). Nel preannunziare che concederà la fiducia al Governo, auspica si possa definire una disciplina normativa che tuteli pienamente la maternità, consentendo di conciliare l'attività lavorativa con gli impegni familiari.
ANDREA GIBELLI (LNP). Stigmatizzati la logica spartitoria che ha caratterizzato l'attribuzione di incarichi di governo ed il carattere evanescente e contraddittorio del programma dell'Esecutivo, invita il ministro degli affari esteri ad instaurare relazioni diplomatiche solo con paesi che rispettano i diritti umani ad a tutelare l'identità culturale del Paese.
LUCA VOLONTÈ (UDC). Sottolineate le contraddizioni interne al Governo, frutto anche dell'ampiezza e genericità del programma elettorale, stigmatizza le scelte preannunziate da taluni ministri in tema di diritti civili. Ritiene, inoltre, che le ambiguità che connotano la maggioranza ostacolino un effettivo dialogo con l'opposizione.
GENNARO MIGLIORE (RC-SE). Nel ritenere essenziale la trasformazione del Paese sotto il profilo politico, sociale, economico e culturale, manifesta apprezzamento per la netta condanna del conflitto e dell'occupazione in Iraq; osservato, inoltre, che l'auspicabile ripresa del processo costituente europeo non può prescindere da una reale partecipazione popolare, sottolinea la necessità di superare le forme di precarietà che connotano il mercato del lavoro. Auspica, infine, che il 2 giugno prossimo non venga effettuata la tradizionale parata delle Forze armate.
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Ricordate le improvvide e contraddittorie dichiarazioni recentemente rese da taluni rappresentanti del Governo, sottolinea la logica spartitoria sottesa alla composizione dell'Esecutivo; giudicata inoltre inaccettabile la parte delle dichiarazioni programmatiche concernente la partecipazione italiana alla missione internazionale in Iraq, preannunzia che il suo gruppo negherà la fiducia all'Esecutivo.
Pag. XSTEFANIA PRESTIGIACOMO (FI). Lamentata la protervia che connota l'atteggiamento della maggioranza, sottolinea il carattere incongruente, contraddittorio ed approssimativo del programma dell'Esecutivo, la cui composizione svilisce il ruolo della rappresentanza femminile; stigmatizzato altresì l'intendimento di smantellare le principali riforme varate nella scorsa legislatura, paventa che il Governo intenda ricorrere ad un'autentica «stangata fiscale».
NICOLA ROSSI (Ulivo). Osservato che, in ambito internazionale, il Governo dovrà profondere un grande impegno in campo economico e sociale per risanare in tempi brevi la grave situazione in cui versa il Paese, auspica nel medio periodo incisive politiche a favore delle generazioni più giovani.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle comunicazioni del Governo e rinvia il seguito del dibattito al prosieguo della seduta.
Affidamento dei poteri attribuiti dal regolamento nell'ambito di un gruppo parlamentare.
PRESIDENTE. Comunica che il presidente del gruppo parlamentare di Forza Italia ha affidato l'esercizio dei poteri a lui attribuiti dall'articolo 15, comma 2, del regolamento in caso di sua assenza o impedimento ai deputati Antonio Leone, Mario Pepe e Simone Baldelli.
Sospende la seduta fino alle 15.
La seduta, sospesa alle 14,40, è ripresa alle 15.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CASTAGNETTI
Missioni.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono sei.
Informativa urgente del Governo sull'incidente aereo verificatosi al largo di Cagliari nel corso di un'esercitazione dell'Aeronautica militare.
PRESIDENTE. Comunica la prevista articolazione del dibattito (vedi resoconto stenografico pag. 74).
EMIDIO CASULA, Sottosegretario di Stato per la difesa. Rende all'Assemblea la seguente informativa:
(Vedi resoconto stenografico pag. 74).
ROBERTA PINOTTI (Ulivo). Nel ringraziare il Governo per la puntuale ricostruzione dell'accaduto, auspica una revisione della disciplina delle servitù militari, soprattutto in relazione ai possibili rischi per l'incolumità della popolazione civile.
GIUSEPPE COSSIGA (FI). Nel rivolgere un augurio di pronto ristabilimento ai piloti rimasti coinvolti nell'incidente aereo, esprime apprezzamento per l'efficacia delle operazioni di soccorso.
RICCARDO MIGLIORI (AN). Nel ringraziare il Governo per la tempestività della sua informativa, esprime soddisfazione per il buon esito delle operazioni di soccorso, lamentando gli atteggiamenti strumentali che connotano talune prese di posizione di esponenti della maggioranza, che impropriamente associano la vicenda al tema, pur ineludibile, delle servitù militari esistenti in Sardegna.
ELETTRA DEIANA (RC-SE). Nel sottolineare la necessità di liberare la Sardegna dall'invasiva presenza di insediamenti militari, auspica l'assunzione di incisive iniziative dell'Esecutivo in merito alla questione delle servitù militari.
FRANCESCO BOSI (UDC). Paventa il rischio che talune inopportune dichiarazioni Pag. XIrese da esponenti della maggioranza in tema di esercitazioni e di servitù militari siano ispirate da una sorta di preconcetto antimilitarismo, a suo giudizio incompatibile con l'assunzione di responsabilità di Governo.
FEDERICO BRICOLO (LNP). Osserva che le reazioni di taluni esponenti della maggioranza all'accaduto, che rientra nel novero delle casualità in occasione di esercitazioni militari, dimostrano la scarsa serietà e l'improvvisazione della coalizione governativa.
FEDERICO PALOMBA (IdV). Invita il Governo a valutare l'opportunità di ridurre le servitù militari in Sardegna, anche nell'eventualità di un progressivo disimpegno militare italiano all'estero.
ELIAS VACCA (Com.It). Prospetta l'opportunità di rendere meno invasiva la presenza di servitù militari in Sardegna, in coerenza con le istanze reiteratamente rappresentate dalla popolazione locale.
MARCO LION (Verdi). Ritiene che l'ennesimo incidente occorso in una esercitazione militare in Sardegna riproponga con forza l'esigenza di istituire una Commissione di inchiesta sul presunto uso di munizionamento all'uranio impoverito presso la base di Quirra, nonché in generale il tema dello smantellamento delle servitù militari sul territorio sardo.
ANTONIO SATTA (Pop-Udeur). Manifestato apprezzamento per la sollecitudine con la quale il Governo ha riferito alla Camera sull'incidente aereo verificatosi in Sardegna, auspica che sul territorio sardo si pervenga ad una necessaria riduzione delle servitù militari.
Annunzio della costituzione della Commissione speciale per l'esame di disegni di legge di conversione di decreti-legge.
PRESIDENTE. Comunica che, nella seduta odierna, la Commissione speciale per l'esame di disegni di legge di conversione di decreti-legge ha proceduto alla propria costituzione, eleggendo presidente il deputato Emilio Delbono, vicepresidenti i deputati Lello Di Gioia e Luigi Fabbri e segretari i deputati Marilde Provera e Giorgio Conte.
Sospende la seduta fino alle 16,30.
La seduta, sospesa alle 15,45, è ripresa alle 16,30.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI
Si riprende la discussione.
ROMANO PRODI, Presidente del Consiglio dei ministri. In replica, ricorda preliminarmente che ricorre oggi il quattordicesimo anniversario della strage di Capaci (Il Presidente della Camera si leva in piedi e, con lui, l'intera Assemblea - Generali applausi, cui si associano i membri del Governo).
Osservato che i punti cardine della politica estera dell'Esecutivo saranno rappresentati dalla riaffermazione della centralità dell'Europa, nonché dell'importanza dell'Alleanza atlantica e dell'amicizia con gli Stati Uniti d'America, sottolinea che la lotta al terrorismo internazionale sarà condotta anche mediante una pacifica azione di carattere preventivo. Rilevato, inoltre, che la politica finanziaria del Governo sarà volta a favorire, contestualmente, stabilità e crescita economica, assicura che è intendimento dell'Esecutivo migliorare e non smantellare le riforme varate nella scorsa legislatura.
Nell'esprimere inoltre apprezzamento per le iniziative in corso al fine di favorire il dialogo tra maggioranza ed opposizione, ritiene che le auspicabili modifiche della Carta fondamentale debbano essere approvate con il più ampio consenso possibile. Osservato, quindi, che il nuovo assetto del Governo non intende indulgere a Pag. XIIgeneralizzate logiche di spoil system ma rendere più efficace l'azione della pubblica amministrazione, ritiene essenziale che la flessibilità nel mercato del lavoro non degeneri in precarietà. Nell'assicurare infine l'impegno dell'Esecutivo in favore dell'adozione di un provvedimento legislativo sulle cosiddette quote rosa, sottolinea l'importanza di garantire uno sviluppo compatibile con le esigenze di salvaguardia dell'ambiente.
PRESIDENTE. Avverte che è stata presentata la mozione di fiducia Franceschini ed altri n. 1-00002.
Passa quindi alle dichiarazioni di voto.
GIUSEPPE MARIA REINA (Misto-MpA). Giudicata insoddisfacente la risposta del Presidente del Consiglio alle questioni sollevate dalla sua componente politica, dichiara che negherà la fiducia al Governo.
SIEGFRIED BRUGGER (Misto-Min.ling.). Richiama la necessità di modificare lo statuto speciale del Trentino-Alto Adige, adeguandolo alle modifiche costituzionali intervenute negli ultimi anni, e di dare adeguate risposte alle istanze rappresentate dalle istituzioni e dalle comunità locali della medesima regione; dichiara quindi che la sua componente politica voterà la fiducia al Governo.
PAOLO CIRINO POMICINO (DC-PS). Nel dichiarare che i deputati del suo gruppo non accorderanno la fiducia al Governo, rileva, in particolare, che il sistema maggioritario, sostenuto dalla maggior parte dei gruppi della coalizione di centrosinistra, non garantisce un'adeguata rappresentatività delle forze politiche. Si riserva infine di valutare senza pregiudizi e nell'interesse del Paese i singoli provvedimenti che saranno proposti.
MAURO FABRIS (Pop-Udeur). Nel condividere l'opportunità di ricercare il dialogo con l'opposizione, nell'interesse generale del Paese, dichiara che il suo gruppo voterà la fiducia al Governo, che invita a dare seguito con sollecitudine agli impegni sottoscritti dall'intera maggioranza nel corso della campagna elettorale.
ANGELO BONELLI (Verdi). Nel dichiarare che il suo gruppo accorderà la fiducia al Governo e sosterrà con lealtà la sua azione, auspica un forte impegno per la pace ed una politica di progressiva riduzione delle spese per gli armamenti, al fine di destinare cospicue risorse alle forze di polizia ed alle operazioni di contrasto del terrorismo e della criminalità organizzata, nonché alla cooperazione internazionale. Sottolinea altresì il fondamentale valore delle politiche ambientali, i cui risultati dovrebbero essere inseriti tra gli indicatori di sviluppo economico.
OLIVIERO DILIBERTO (Com.It). Nel dichiarare che la sua parte politica voterà con convinzione la fiducia al Governo, la cui azione dovrà essere contrassegnata da netta discontinuità rispetto a quella del precedente Esecutivo di centrodestra, ritiene essenziale l'assunzione di forti iniziative in favore di lavoratori e fasce sociali disagiate; esprime peraltro preoccupazione per le crescenti ingerenze esercitate, sul Governo, da settori ecclesiastici e della Confindustria in tema, rispettivamente, di diritti civili e mercato del lavoro.
ENRICO BOSELLI (RosanelPugno). Nell'auspicare che si possa instaurare con l'opposizione un rapporto improntato al dialogo ed al confronto costruttivo, preannunzia che il suo gruppo accorderà la fiducia al Governo e si impegnerà con tenacia sul fronte del rinnovamento e della modernizzazione del Paese, anche attraverso la riaffermazione della laicità dello Stato.
MASSIMO DONADI (IdV). Nel dichiarare che il suo gruppo voterà la fiducia al Governo, sottolinea la necessità di promuovere riforme strutturali idonee a rilanciare la competitività internazionale del sistema produttivo italiano; ritiene a tal fine essenziale modernizzare il Paese ed adottare regole chiare e rigorose.
Pag. XIIIROBERTO MARONI (LNP). Dichiara che il suo gruppo negherà la fiducia ad un Governo debole, confuso e privo di spessore, per la cui composizione ci si è ispirati ad una deprecabile logica spartitoria. Lamenta, inoltre, che la nuova struttura dell'Esecutivo modificherà il positivo progetto di integrazione tra politiche sociali e politiche attive del lavoro avviato nella scorsa legislatura con il contributo del professor Marco Biagi, il quale non viene generalmente citato dagli esponenti della maggioranza (Applausi - Il Presidente si leva in piedi e, con lui, i deputati dei gruppi di opposizione e deputati dei gruppi di maggioranza). Assicura infine che la sua parte politica condurrà una ferma opposizione, in particolare sui temi concernenti l'immigrazione ed il welfare.
LORENZO CESA (UDC). Nel rivolgere preliminarmente, a nome del suo gruppo, un deferente saluto al Presidente della Repubblica, lamenta che la maggioranza ha occupato tutte le cariche istituzionali, in tal modo ostacolando possibili forme di dialogo con l'opposizione; richiamate quindi le ulteriori contraddizioni interne all'Esecutivo, di cui sottolinea la debolezza, preannunzia un'opposizione nazionale, seria e responsabile.
FRANCESCO GIORDANO (RC-SE). Nell'invitare il Governo a dare seguito alla richiesta di pace che proviene dalla società italiana, auspica che il costo del risanamento dello Stato gravi sulle rendite finanziarie e sull'evasione fiscale e non sui lavoratori, già pesantemente penalizzati dal fenomeno della precarizzazione del mondo del lavoro; sottolinea altresì l'esigenza di disciplinare in modo più umano il fenomeno migratorio, prevedendo anche l'abolizione dei centri di permanenza temporanea.
GIANFRANCO FINI (AN). Rilevata preliminarmente l'assoluta debolezza politica del Presidente del Consiglio, sottolinea che il Governo ha già cominciato a pagare pegno alle componenti più radicali della maggioranza, in particolare sui temi della presenza militare italiana in Iraq. Paventa quindi una deriva massimalista in politica estera ed economica, nonché in materia di immigrazione, ma assicura che, nel più rigoroso rispetto dell'etica politica, il suo gruppo condurrà un'opposizione seria volta a far emergere le contraddizioni interne alla maggioranza.
GIULIO TREMONTI (FI). Osservato che il Governo non è rappresentativo della maggioranza del Paese, in particolare nelle aree più produttive, ne evidenzia la debolezza politica e ne prevede una breve permanenza in carica, preannunziando una ferma opposizione in Parlamento e nel Paese.
DARIO FRANCESCHINI (Ulivo). Nel preannunziare l'impegno della maggioranza per l'approvazione di significative riforme legislative, che non rappresenteranno necessariamente la cancellazione di quelle approvate nel corso della precedente legislatura, rileva la fondamentale importanza di proseguire con convinzione nel processo di integrazione europea, unica chiave per affrontare le sfide della globalizzazione. Assicura altresì che la maggioranza si impegnerà in politiche sociali basate sul principio di uguaglianza e nel ripristino di uno Stato di diritto in cui possano convivere libertà e regole, preannunziando al riguardo una nuova e rigorosa legge sul conflitto di interessi (Il deputato Salerno espone un cartello recante la scritta: «No al regime delle sinistre» - Il Presidente invita i commessi a rimuoverlo - I commessi ottemperano all'invito del Presidente).
RICARDO ANTONIO MERLO (Misto). Dichiara che voterà la fiducia al Governo, che invita ad intensificate le relazioni dell'Italia con i paesi dell'America Latina.
MIRKO TREMAGLIA (AN). Stigmatizza l'assenza di un ministro per gli italiani nel mondo all'interno del Governo Prodi.
GIORGIO CARTA (Ulivo). Nel dichiarare che voterà la fiducia al Governo, lo Pag. XIVinvita ad adoperarsi affinché il servizio pubblico radiotelevisivo sia più rispettoso di tutte le forze politiche rappresentate in Parlamento.
ROBERTO GIACHETTI (Ulivo). Chiede di parlare per un richiamo all'articolo 59 del regolamento, lamentando le reiterate interruzioni da parte dei deputati dell'opposizione.
PRESIDENTE. Ritiene di non poter consentire al deputato Giachetti di proseguire il suo intervento, che non si configura come un richiamo al regolamento.
Annunzio della costituzione della Giunta per le autorizzazioni.
PRESIDENTE. Comunica che nella seduta odierna la Giunta per le autorizzazioni ha proceduto alla propria costituzione, eleggendo presidente il deputato Carlo Giovanardi, vicepresidenti i deputati Lanfranco Tenaglia e Nino Mormino e segretari e deputati Sesa Amici, Federico Palomba e Antonio Pepe.
Annunzio della costituzione della Giunta delle elezioni.
PRESIDENTE. Comunica che nella seduta odierna la Giunta delle elezioni ha proceduto alla propria costituzione, eleggendo presidente il deputato Donato Bruno, vicepresidenti i deputati Gianfranco Burchiellaro e Vincenzo Nespoli e segretari i deputati Silvio Crapolicchio, Nicodemo Nazzareno Oliverio e Roberto Maroni.
Proclamazione di un deputato subentrante.
PRESIDENTE. Comunica che, resosi vacante un seggio attribuito alla lista n. 3 (La Rosa nel Pugno) nella circoscrizione II (Piemonte 2), in seguito alla cessazione dal mandato parlamentare del deputato Marco Cappato, la Giunta delle elezioni, in data odierna, ha accertato che (a seguito della volontà comunicata da Roberto Villetti, Marco Beltrandi e Salvatore Buglio di conservare le opzioni già espresse) il candidato che nella stessa lista, nell'ambito della medesima circoscrizione, segue immediatamente l'ultimo degli eletti nell'ordine progressivo di lista risulta essere Bruno Mellano.
Dà atto alla Giunta di questa comunicazione e proclama quindi deputato Bruno Mellano.
Integrazione nella composizione dell'ufficio di presidenza di un gruppo parlamentare e affidamento dei poteri attribuiti dal regolamento nell'ambito del medesimo gruppo parlamentare.
PRESIDENTE. Comunica che il presidente del gruppo parlamentare Italia dei Valori ha reso noto che è stato nominato vicepresidente del gruppo il deputato Fabio Evangelisti, al quale è stato inoltre affidato l'esercizio dei poteri attribuiti dall'articolo 15, comma 2, del regolamento.
Si riprende la discussione.
PRESIDENTE. Indìce la votazione per appello nominale sulla mozione di fiducia Franceschini ed altri n. 1-00002.
(Segue la votazione).
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CASTAGNETTI INDI DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI
PRESIDENTE. Comunica il risultato della votazione:
Presenti e votanti 612
Maggioranza 307
Hanno risposto sì 344
Hanno risposto no 268
(La Camera approva).
Modifica nella costituzione di un gruppo parlamentare.
PRESIDENTE. Comunica che il presidente del gruppo parlamentare Misto ha reso noto che il deputato Vincenzo Oliva sostituisce il deputato Giuseppe Maria Reina quale rappresentante della componente politica MPA-Movimento per l'Autonomia, assumendo pertanto la qualità di vicepresidente del gruppo Misto in rappresentanza della predetta componente.
Ordine del giorno della prossima seduta.
PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della prossima seduta:
Martedì 30 maggio 2006, alle 10.
(Vedi resoconto stenografico pag. 127).
La seduta termina alle 20,30.