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XV LEGISLATURA
Resoconto sommario dell'Assemblea
Seduta n. 67 di venerdì 10 novembre 2006
Pag. VPRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI
La seduta comincia alle 10,10.
La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.
Missioni.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione sono sessantatre.
Preavviso di votazioni elettroniche.
PRESIDENTE. Avverte che decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.
Seguito della discussione del disegno di legge: Legge finanziaria 2007 (A.C. 1746-bis).
PRESIDENTE. Avverte che la I Commissione ha espresso un ulteriore parere.
Dà quindi conto delle ulteriori proposte emendative dichiarate inammissibili dalla Presidenza (vedi resoconto stenografico).
Avverte inoltre che la Commissione ha presentato due emendamenti, uno dei quali riferito all'articolo 9, nonché una riformulazione dell'emendamento 19.600: il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti è fissato alle 12 per l'emendamento riferito all'articolo 9 e ad un'ora prima dell'inizio della seduta di domani per gli altri.
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Ritiene che il Governo dovrebbe esprimere il proprio avviso circa gli emendamenti Moffa 3.50 e Misuraca 3.52, il cui esame è stato accantonato nella seduta di ieri.
ALFIERO GRANDI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Riterrebbe opportuno rinviare l'esame degli emendamenti Moffa 3.50 e Misuraca 3.52 riferendoli all'articolo 186, procedendo intanto alla votazione dell'articolo 3, anche al fine di consentire al Governo l'individuazione della soluzione dei problemi connessi alla copertura degli oneri finanziari da essi recati.
ALBERTO GIORGETTI (AN). Nel dare atto al Governo dello sforzo compiuto per trovare una soluzione tecnica in ordine alla copertura finanziaria delle previsioni contenute nell'emendamento Moffa 3.50, ritiene comunque opportuno accantonare la votazione dell'articolo 3, in attesa di verificare la possibilità tecnica di riferire gli emendamenti Moffa 3.50 e Misuraca 3.52 all'articolo 186.
MARINO ZORZATO (FI). Dichiara di voler sottoscrivere gli emendamenti Moffa 3.50 e Misuraca 3.52, associandosi alle considerazioni svolte dal deputato Alberto Giorgetti.
ETTORE PERETTI (UDC). Propone di rinviare l'esame di tali emendamenti, che ritiene debbano comunque essere riferiti all'articolo 3, la cui votazione dovrebbe essere pertanto accantonata.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Dichiara di voler sottoscrivere gli emendamenti Moffa 3.50 e Misuraca 3.52, rilevandoPag. VIche la questione che ne forma oggetto dovrebbe trovare soluzione nella seduta odierna, fermo restando che la copertura dei relativi oneri finanziari potrebbe essere rinviata ad una fase successiva.
MAURO DEL BUE (DC-PS). Manifestato apprezzamento per l'intendimento dell'Esecutivo di confermare la destinazione del 5 per mille in favore delle associazioni di volontariato, riterrebbe opportuno sospendere brevemente i lavori per consentire al Governo di individuare le necessarie forme di copertura finanziaria.
FILIPPO MISURACA (FI). Invita il relatore ed il rappresentante del Governo ad esplicitare chiaramente il proprio intendimento in ordine al suo emendamento 3.52, chiedendo altrimenti l'accantonamento dell'articolo 3.
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Nell'assicurare che non vi è alcun intendimento dilatorio da parte della maggioranza, ritiene opportuno riprendere l'esame delle questioni connesse agli emendamenti accantonati quando sarà possibile formulare una proposta precisa da sottoporre al voto dell'Assemblea.
LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UDC). Rileva che sarebbe stato opportuno discutere compiutamente anche nel corso dell'iter in Commissione dei benefici a favore delle associazioni di volontariato.
RICCARDO MIGLIORI (AN). Concorda sull'opportunità di accantonare l'esame degli emendamenti Moffa 3.50 e Misuraca 3.52, rinviando nel contempo anche la votazione dell'articolo 3, al quale tali emendamenti dovrebbero comunque essere riferiti.
GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (FI). Ritiene che il Governo potrebbe reperire le risorse necessarie a coprire gli oneri derivanti dall'attuazione delle disposizioni in esame.
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Invita i presentatori degli emendamenti Moffa 3.50 e Misuraca 3.52 ad accedere alla richiesta di riferirli all'articolo 186.
ALBERTO GIORGETTI (AN). Dichiara la propria disponibilità a riferire l'emendamento Moffa 3.50 all'articolo 186.
FILIPPO MISURACA (FI). Accede anch'egli alla richiesta formulata dal relatore.
PRESIDENTE. Avverte che, non essendovi obiezioni, gli emendamenti Moffa 3.50 e Misuraca 3.52 devono intendersi riferiti all'articolo 186.
Riprende quindi l'esame dell'articolo 3.
TERESIO DELFINO (UDC). Dichiara voto contrario sull'articolo 3, nel testo emendato, stigmatizzando l'assoluta indisponibilità mostrata dal Governo e dalla maggioranza ad accogliere le proposte emendative presentate dall'opposizione.
ETTORE PERETTI (UDC). Rileva che la politica fiscale del Governo non appare ispirata a criteri di equità, che richiederebbero incentivi basati sul numero dei figli.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'articolo 3, osservando che l'incremento delle tasse su automobili e motocicli graverà principalmente sui ceti meno abbienti.
PIETRO ARMANI (AN). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'articolo 3 che, oltre a penalizzare, in particolare, le famiglie, determinerà deleterie conseguenze sul risparmio e sui consumi.
FILIPPO MISURACA (FI). Dichiara il convinto voto contrario del suo gruppo sull'articolo 3, lamentando l'indisponibilità del Governo e della maggioranza a recepire le istanze rappresentate dall'opposizione.
Pag. VIICARMINE SANTO PATARINO (AN). Lamentata l'indisponibilità della maggioranza e del Governo a recepire le ragionevoli proposte emendative presentate dall'opposizione, dichiara voto contrario sull'articolo 3.
LUCIO BARANI (DC-PS). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'articolo 3.
PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'articolo 3, nel testo emendato, e respinge l'articolo aggiuntivo Capitanio Santolini 3.01.
PRESIDENTE. Passa all'esame degli articoli aggiuntivi riferiti all'articolo 4, che deve intendersi soppresso a seguito dell'approvazione dell'emendamento 3.500 del Governo.
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Esprime parere contrario su tutti gli articoli aggiuntivi presentati.
ALFIERO GRANDI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Concorda.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli articoli aggiuntivi Zorzato 4.01, 4.02 e 4.03.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Illustra le finalità del suo articolo aggiuntivo 4.05, raccomandandone l'approvazione.
PRESIDENTE. Avverte che la riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo è convocata fra dieci minuti.
TERESIO DELFINO (UDC). Dichiara di voler sottoscrivere gli articoli aggiuntivi Garavaglia 4.04 (sul quale esprime un convinto voto favorevole) e 4.05, Bertolini 4.06 e Peretti 4.07.
ANTONIO PALMIERI (FI) e CESARE CAMPA (FI). Dichiarano di voler sottoscrivere gli articoli aggiuntivi Garavaglia 4.04 e 4.05, Bertolini 4.06 e Peretti 4.07.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli articoli aggiuntivi Garavaglia 4.04 e 4.05.
ISABELLA BERTOLINI (FI). Illustra le finalità sottese al suo articolo aggiuntivo 4.06 e ne raccomanda l'approvazione.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI
CESARE CAMPA (FI). Dichiara di voler sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Bertolini 4.06.
EDMONDO CIRIELLI (AN). Dichiara l'adesione del suo gruppo all'articolo aggiuntivo Bertolini 4.06, che invita l'Assemblea ad approvare.
GAETANO FASOLINO (FI). Dichiara di voler sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Bertolini 4.06.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'articolo aggiuntivo Bertolini 4.06.
ETTORE PERETTI (UDC). Illustra le finalità del suo articolo aggiuntivo 4.07 e ne raccomanda l'approvazione.
LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UDC). Invita l'Assemblea a tenere conto delle esigenze delle casalinghe con figli.
ANNA TERESA FORMISANO (UDC). Dichiara di voler sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Peretti 4.07, che favorirebbe, tra l'altro, l'emersione del lavoro irregolare di badanti extracomunitarie.
FEDERICA ROSSI GASPARRINI (Misto). Dichiara voto contrario sull'articolo aggiuntivo Peretti 4.07.
Pag. VIIICESARE CAMPA (FI). Invita le parlamentari della maggioranza, segnatamente quelle che si sono sempre dimostrate sensibili ai problemi delle casalinghe, ad assumere un atteggiamento improntato a coerenza con quanto da loro sostenuto nella precedente legislatura.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Rileva che dalla reiezione degli articoli aggiuntivi presentati dall'opposizione all'articolo 4 si evince la scarsa attenzione della maggioranza e del Governo alle politiche sociali ed alle esigenze delle famiglie.
ALESSANDRO FORLANI (UDC). Dichiara di voler sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Peretti 4.07, volto a sostenere le famiglie ed a favorire l'emersione di lavoro irregolare.
PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI (FI). Osserva che l'articolo aggiuntivo Peretti 4.07 favorisce le casalinghe appartenenti ai ceti meno abbienti.
MARIA IDA GERMONTANI (AN). Dichiara anch'ella di voler sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Peretti 4.07, volto a valorizzare la famiglia quale nucleo fondante della società italiana.
MARIO TASSONE (UDC). Invita il Governo a chiarire i propri intendimenti relativamente alle politiche in favore delle famiglie.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Dichiara di voler sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Peretti 4.07.
ELENA EMMA CORDONI (Ulivo). Giudicate strumentali le considerazioni svolte dall'opposizione, osserva che la manovra di bilancio per il 2007 prevede adeguate misure a favore della famiglia.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Dichiara di voler sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Peretti 4.07, ritenendo che le misure recate dal disegno di legge finanziaria siano idonee a soddisfare adeguatamente le esigenze delle donne.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIULIO TREMONTI
JOLE SANTELLI (FI) e DOMENICO BENEDETTI VALENTINI (AN). Dichiarano di voler sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Peretti 4.07.
CINZIA DATO (Ulivo). Osserva che le questioni relative alle esigenze della famiglia devono essere considerate in un ambito più generale.
FLAVIA PERINA (AN). Dichiara di voler sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Peretti 4.07, giudicando inaccettabili, nel merito, le considerazioni svolte dalle parlamentari della maggioranza.
DANIELA GARNERO SANTANCHÈ (AN). Dichiara anch'ella di voler sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Peretti 4.07.
MARILDE PROVERA (RC-SE). Lamenta l'impostazione ipocrita sottesa dall'articolo aggiuntivo Peretti 4.07.
EDMONDO CIRIELLI (AN). Sottolinea l'inefficacia delle politiche per l'immigrazione attuate dai Governi di centrosinistra.
CARLO GIOVANARDI (UDC). Ritiene che le considerazioni svolte dal deputato Dato siano discriminanti per le donne che scelgono di dedicarsi al lavoro familiare.
GABRIELLA CARLUCCI (FI). Invita la maggioranza a votare l'articolo aggiuntivo Peretti 4.07, che dichiara di voler sottoscrivere, e ad assumere una posizione meno ipocrita sulla materia.
ERMINIA MAZZONI (UDC). Sottolineato il carattere sociale dei problemi connessi alla maternità, giudica condivisibile l'articolo aggiuntivo Peretti 4.07.
Pag. IXCARLA CASTELLANI (AN). Dichiara di voler sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Peretti 4.07.
SANDRA CIOFFI (Pop-Udeur). Rileva che il disegno di legge finanziaria risponde adeguatamente alle esigenze delle donne.
KATIA ZANOTTI (Ulivo). Sottolinea il carattere demagogico dell'articolo aggiuntivo Peretti 4.07.
IDA D'IPPOLITO VITALE (FI). Dichiara di voler sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Peretti 4.07, sottolineando l'arroganza mostrata da deputati della maggioranza.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'articolo aggiuntivo Peretti 4.07.
PRESIDENTE. Passa all'esame dell'articolo 5 e delle proposte emendative ad esso riferite.
Interviene, sul complesso delle proposte emendative riferite all'articolo 5, il deputato OSVALDO NAPOLI (FI).
Sull'ordine dei lavori.
PRESIDENTE. Comunica la prevista articolazione dei lavori dell'Assemblea nella seduta odierna e nelle giornate di sabato 11 e domenica 12 novembre, secondo quanto convenuto a seguito dell'odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo (vedi resoconto stenografico pag. 28).
Si riprende la discussione.
Intervengono inoltre, sul complesso delle proposte emendative riferite all'articolo 5, i deputati MASSIMO MARIA BERRUTI (FI), MAURIZIO LEO (AN) e LUCIO BARANI (DC-PS).
PRESIDENTE. Sospende la seduta fino alle 15.
La seduta, sospesa alle 13, è ripresa alle 15,05.
Missioni.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono sessantaquattro.
Si riprende la discussione.
PRESIDENTE. Avverte che la Commissione ha presentato due ulteriori emendamenti riferiti all'articolo 10: il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti è fissato per le 18 e deve intendersi differito ad un'ora prima dell'inizio della seduta di domani ove nella giornata odierna l'Assemblea non proceda all'esame dell'articolo 10.
Intervengono ulteriormente sul complesso delle proposte emendative riferite all'articolo 5 i deputati GIOVANNI FAVA (LNP) e ROBERTO GIACHETTI (Ulivo).
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Parlando sull'ordine dei lavori, sottolineato l'atteggiamento di stampo dilatorio ed ostruzionistico dei deputati della maggioranza, rileva che è ad essa imputabile la responsabilità della mancata apertura di un costruttivo confronto con l'opposizione.
Intervengono, inoltre, sul complesso delle proposte emendative riferite all'articolo 5 i deputati MARCO CALGARO (Ulivo), MARIA LEDDI MAIOLA (Ulivo) e DONATELLA MUNGO (RC-SE).
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI
Intervengono, quindi, sul complesso delle proposte emendative riferite all'articolo 5 i deputati LUIGI D'AGRÒ (UDC) e ANTONIO MAZZOCCHI (AN).
Pag. XMICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Accetta l'emendamento 5.500 del Governo ed esprime parere favorevole sul subemendamento Leo 0.5.500.2, sugli identici emendamenti Leo 5.9, Zanetta 5.10, Garavaglia 5.11 e D'Agrò 5.12, nonché sugli emendamenti Contento 5.30 e 5.37 e Lulli 5.171, in relazione al quale si riserva di proporre una riformulazione; invita, quindi, al ritiro delle restante proposte emendative, sulle quali esprime altrimenti parere contrario.
ALFIERO GRANDI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Concorda.
GIANLUCA PINI (LNP). Illustra le finalità del suo emendamento 5.1, la cui approvazione determinerebbe, tra l'altro, un maggior gettito per l'erario.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Pini 5.1 e gli identici Mazzoni 5.2, Fugatti 5.3, Leo 5.4 e Zanetta 5.5.
ANTONIO PEPE (AN). Invita l'Assemblea ad approvare l'emendamento Leo 5.9.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva gli identici emendamenti Leo 5.9, Zanetta 5.10, Garavaglia 5.11 e D'Agrò 5.12.
MANLIO CONTENTO (AN). Illustra le finalità del suo emendamento 5.13.
ANTONIO PEPE (AN), CESARE CAMPA (FI), MASSIMO GARAVAGLIA (LNP) e MARCO ZACCHERA (AN). Dichiarano di voler sottoscrivere l'emendamento Contento 5.13.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Contento 5.13.
ALBERTO FILIPPI (LNP). Invita l'Assemblea ad approvare l'emendamento Garavaglia 5.14, volto a favorire giovani che intraprendono un'attività o una professione.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Garavaglia 5.14.
ROBERTO ULIVI (AN). Raccomanda l'approvazione del suo emendamento 5.16, volto a consentire che gli accertamenti effettuati attraverso gli studi di settore siano fondati sul riscontro della situazione reale delle imprese.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Ulivi 5.16 e Garavaglia 5.17.
CESARE CAMPA (FI). Raccomanda l'approvazione del suo emendamento 5.18.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Campa 5.18.
CESARE CAMPA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 5.19.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Campa 5.19 e Bernardo 5.21.
CESARE CAMPA (FI). Illustra le finalità sottese al suo emendamento 5.24, volto a salvaguardare le piccole e medie imprese, e ne raccomanda l'approvazione.
LUIGI D'AGRÒ (UDC). Auspica l'approvazione del suo emendamento 5.26 e degli altri di identico contenuto.
ANTONIO PEPE (AN). Rilevato che la disposizione di cui al comma 10 appare eccessivamente penalizzante per le piccole imprese, invita l'Assemblea ad approvare gli identici emendamenti in esame.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Richiama le finalità dell'emendamento Garavaglia 5.25 e ne auspica l'approvazione.
Pag. XILa Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Leo 5.22, Campa 5.24, Garavaglia 5.25 e D'Agrò 5.26.
MAURIZIO BERNARDO (FI). Reputa opportuno prevedere che gli studi di settore siano accompagnati da altri elementi concreti di valutazione, nonché introdurre l'obbligo da parte degli uffici di analizzare, su richiesta del contribuente, l'intera capacità reddituale.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Bernardo 5.27.
MANLIO CONTENTO (AN). Illustra le finalità del suo emendamento 5.28.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Contento 5.28 e Garavaglia 5.29.
MANLIO CONTENTO (AN). Rileva la contraddittorietà tra il parere favorevole espresso sul suo emendamento 5.30 e quello contrario espresso sul suo emendamento 5.28, precedentemente respinto, sottolineando il rischio di ingenerare problemi interpretativi nell'applicazione della norma in esame.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Contento 5.30.
MANLIO CONTENTO (AN). Illustra le finalità del suo emendamento 5.31.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Contento 5.31.
CESARE CAMPA (FI). Giudica eccessiva la sanzione amministrativa prevista dal comma 15 nel caso di errori materiali nella comunicazione dei dati per gli studi di settore.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Richiama le finalità dell'emendamento Garavaglia 5.35.
ALBERTO GIORGETTI (AN). Auspica la soppressione del comma 15, che giudica un esempio di accanimento fiscale.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Leo 5.32, Campa 5.34 e Garavaglia 5.35.
MAURIZIO GASPARRI (AN). Parlando sull'ordine dei lavori, osservato che nell'odierna riunione del Consiglio dei ministri il ministro Ferrero si è espresso in senso contrario alla prospettata riforma del trattamento di fine rapporto, ritiene che tale episodio sia emblematico delle divergenze interne all'Esecutivo; chiede quindi al Governo di chiarire gli indirizzi di politica economica ai quali intende attenersi.
ELIO VITO (FI). Sottolinea le ennesime e significative divergenze registratesi all'interno del Consiglio dei ministri e della maggioranza su importanti temi di politica economica e di politica estera: chiede quindi che il Governo chiarisca la posizione ufficiale dell'Esecutivo su tali importanti problematiche.
GIOVANNI FAVA (LNP). Stigmatizzato l'atteggiamento oltraggioso assunto da un deputato della maggioranza nei confronti dell'opposizione, sottolinea i dissensi interni e l'evidente stato di confusione che connota la compagine governativa.
CARLO GIOVANARDI (UDC). Sottolinea che i temi sollevati dai deputati dell'opposizione si riflettono sull'andamento dell'iter del disegno di legge finanziaria, rilevando che l'atteggiamento assunto in Consiglio dei ministri da un autorevole membro del Governo e rappresentante di Rifondazione comunista solleva interrogativi fondati sulla tenutaPag. XIIdel Governo Prodi, in merito ai quali è opportuna la richiesta di chiarimenti precedentemente formulata.
MARINA SERENI (Ulivo). Ritiene che gli interventi dei deputati di opposizione siano esclusivamente volti ad ostacolare l'iter del disegno di legge finanziaria.
ANTONELLO FALOMI (RC-SE). Giudica assolutamente fisiologiche le divergenze emerse all'interno del Consiglio dei ministri, ritenendo che la compattezza della maggioranza risulterà evidente al momento dell'esame della parte del provvedimento concernente il trattamento di fine rapporto.
MASSIMO NARDI (DC-PS). Giudicata ragionevole la richiesta di chiarimenti rivolta al Governo circa i contenuti della manovra economico-finanziaria per il 2007, preannunzia che, ove ciò non avvenisse, il suo gruppo passerebbe da un atteggiamento improntato a disponibilità ad un altro di stampo ostruzionistico.
PRESIDENTE. Ritiene che le questioni sollevate relativamente alla modifica della disciplina del trattamento di fine rapporto potranno essere più opportunamente affrontate allorché si procederà all'esame dell'articolo 84 del disegno di legge finanziaria.
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Parlando per un richiamo al regolamento, pur essendo il Governo correttamente rappresentato dai sottosegretari, ritiene che, stante quanto accaduto in Consiglio dei ministri, sarebbe opportuna la presenza in aula di un ministro.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Contento 5.37 (Nel momento in cui si accendono, sui tabelloni elettronici, le luci corrispondenti alle postazioni di voto, commenti).
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Illustra le finalità del suo emendamento 5.38.
ANTONIO MAZZOCCHI (AN). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento in esame, che giudica ragionabile e conforme alla ratio degli studi di settore.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Giudica di buon senso l'emendamento Garavaglia 5.38.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Garavaglia 5.38, Gianfranco Conte 5.39 e 5.40, Garavaglia 5.41 e 5.42, Armosino 5.43, gli identici Leo 5.44, Zanetta 5.45 e Garavaglia 5.46, gli identici Leo 5.47, Zanetta 5.48 e Garavaglia 5.49, l'emendamento Floresta 5.50, gli identici Leo 5.51, Zanetta 5.52 e Garavaglia 5.53, nonché l'emendamento Di Virgilio 5.54.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Sottolinea l'inopportunità dei commi 18 e 19, di cui il suo emendamento 5.55 prevede la soppressione.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI
ALBERTO GIORGETTI (AN). Manifesta condivisione per l'emendamento Garavaglia 5.55, del quale auspica l'approvazione.
CESARE CAMPA (FI). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Garavaglia 5.55, rilevando l'incongrua formulazione del comma 18 dell'articolo 5.
ANTONIO MAZZOCCHI (AN). Dichiara anch'egli di voler sottoscrivere l'emendamento Garavaglia 5.55.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Garavaglia 5.55.
ELIO VITO (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, nel giudicare irrispettosa dei lavori parlamentati la presenza in aula dei soli sottosegretari, considerate le divergenze che stanno emergendo all'interno della maggioranza e che dalla stessa vengonoPag. XIIIarrogantemente minimizzate, propone di passare immediatamente all'esame dell'articolo 84, concernente il trattamento di fine rapporto, al fine di verificare in Parlamento la posizione della maggioranza e del Governo su tale tema, chiedendo formalmente che l'Assemblea sia chiamata a deliberare su tale richiesta.
MAURIZIO GASPARRI (AN). Nell'associarsi alla richiesta formulata dal deputato Elio Vito, invita la Presidenza a garantire il pieno rispetto delle prerogative dell'istituzione parlamentare.
PRESIDENTE. Rivolge preliminarmente un invito a tenere distinte le questioni di natura politica da quelle di carattere procedurale; per rilevando, inoltre, che dal punto di vista regolamentare la presenza in aula dei sottosegretari non lede in alcun modo le prerogative del Parlamento, assicura che riferirà al ministro per i rapporti con il Parlamento la sollecitazione formulata in riferimento a tale aspetto. Ricordato inoltre che il Governo è titolare di una responsabilità collegiale che prescinde dall'espressione di voto dei singoli ministri e che la disciplina del trattamento di fine rapporto è oggetto dell'articolo 84 del disegno di legge finanziaria, preannunzia che la proposta formulata dal deputato Elio Vito sarà sottoposta al voto dell'Assemblea.
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Manifesta un orientamento contrario alla proposta formulata dal deputato Elio Vito.
ERMINIO ANGELO QUARTIANI (Ulivo). Manifesta condivisione per le considerazioni svolte dal Presidente, nonché per l'orientamento espresso dal relatore circa la proposta formulata dal deputato Elio Vito.
ENRICO LA LOGGIA (FI). Si associa alla proposta formulata dal deputato Elio Vito.
La Camera, con votazione elettronica senza registrazione di nomi, respinge la proposta del deputato Elio Vito.
STEFANO PEDICA (IdV). Parlando sull'ordine dei lavori, lamenta irregolarità nell'espressione del voto da parte di un deputato dell'opposizione.
PRESIDENTE. Invita i deputati Segretari a procedere al controllo delle tessere di votazione (I deputati Segretari ottemperano all'invito del Presidente).
GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (FI). Richiama le finalità dell'emendamento Angelino Alfano 5.56.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Angelino Alfano 5.56.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Angelino Alfano 5.56 e Bertolini 5.57.
ALFIERO GRANDI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Modificando il precedente avviso, esprime parere favorevole sul subemendamento Gianfranco Conte 0.5.500.10, purché riformulato.
GIANFRANCO CONTE (FI). Accetta la riformulazione proposta del suo subemendamento 0.5.500.10.
PRESIDENTE. Prende atto che il relatore esprime parere favorevole.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva il subemendamento Gianfranco Conte 0.5.500.10, nel testo riformulato, respinge il subemendamento Leo 0.5.500.3, approva l'emendamento 5.500 del Governo, come subemendato, e respinge l'emendamento Pini 5.58.
ETTORE PERETTI (UDC). Illustra le finalità del suo emendamento 5.59.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Peretti 5.59 e 5.60 e Pini 5.61.
Pag. XIVPRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Volontè 5.62.
TERESIO DELFINO (UDC). Illustra le finalità del suo emendamento 5.63 e ne auspica l'approvazione.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Delfino 5.63 e Volontè 5.64.
ALBERTO GIORGETTI (AN). Illustra le finalità del suo emendamento 5.65.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Alberto Giorgetti 5.65.
LUCIANO D'ULIZIA (IdV). Parlando sull'ordine dei lavori, ritiene che l'emendamento Delfino 5.63 non avrebbe dovuto essere posto in votazione, in quanto assorbito da un emendamento del Governo.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Marras 5.66.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Osserva che il comma 28 introduce un ulteriore adempimento burocratico per gli operatori del settore immobiliare: ne auspica pertanto la soppressione.
TERESIO DELFINO (UDC). Chiede chiarimenti sugli effetti procedurali derivanti dalla reiezione del suo emendamento 5.63.
ANTONIO PEPE (AN). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Leo 5.67.
PRESIDENTE. Ritiene che la questione sollevata dal deputato Delfino potrà essere eventualmente definita ove sia sottoposto all'esame dell'Assemblea un emendamento del Governo vertente su materia analoga a quella oggetto dell'emendamento Delfino 5.63.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Leo 5.67, Zanetta 5.68, Garavaglia 5.70 e Dionisi 5.71.
CESARE CAMPA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 5.73.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Campa 5.73 e Alemanno 5.74, nonché l'emendamento Alberto Giorgetti 5.77.
TERESIO DELFINO (UDC). Parlando sull'ordine dei lavori, lamenta la mancata disponibilità del testo dell'emendamento del Governo, oggetto del precedente intervento di un deputato della maggioranza.
CESARE CAMPA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 5.78, identico all'emendamento Alemanno 5.79.
PIERLUIGI MANTINI (Ulivo). Ritiene che gli identici emendamenti in esame abbiano una loro ragionevolezza, reputando opportuno un loro accantonamento in vista di una eventuale riconsiderazione del parere espresso dal rappresentante del Governo.
GIANFRANCO CONTE (FI). Pur giudicando condivisibili le ragioni di fondo sottese agli identici emendamenti in esame, riterrebbe opportuna una loro riformulazione.
ROBERTO SALERNO (AN). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Alemanno 5.79, lamentando la criminalizzazione da parte della maggioranza dell'attività di intermediazione immobiliare.
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Esprime un orientamento contrario alla prospettata ipotesi di accantonare gli identici emendamenti in esame.
Pag. XVLa Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Campa 5.78 e Alemanno 5.79.
ALFIERO GRANDI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Propone una ulteriore riformulazione dell'emendamento Lulli 5.171.
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Chiarisce la riformulazione da lui proposta dell'emendamento Lulli 5.171.
ANDREA LULLI (Ulivo). La accetta.
ALBERTO GIORGETTI (AN). Lamenta l'indeterminatezza della riformulazione proposta.
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Propone di accantonare l'esame dell'emendamento Lulli 5.171, al fine di pervenire ad una più precisa riformulazione dello stesso.
PRESIDENTE. Avverte che, non essendovi obiezioni, deve intendersi accantonato l'esame dell'emendamento Lulli 5.171.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Garavaglia 5.83 e Osvaldo Napoli 5.85.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Illustra le finalità del suo emendamento 5.84.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI
ALFIERO GRANDI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Modificando il precedente avviso, esprime parere favorevole sull'emendamento Garavaglia 5.84.
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Concorda.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Garavaglia 5.84.
PIETRO ARMANI (AN). Illustra le finalità del suo emendamento 5.86.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Armani 5.86, che giudica ispirato a buon senso.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Armani 5.86.
FRANCO STRADELLA (FI). Richiama le finalità dell'emendamento Lupi 5.87.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Lupi 5.87 e Peretti 5.88.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Richiama le finalità sottese agli identici emendamenti Leo 5.89, Garavaglia 5.92, Misuraca 5.93 e Ruvolo 5.94.
ALBERTO GIORGETTI (AN). Dichiara di condividere le finalità dell'emendamento Leo 5.89.
FILIPPO MISURACA (FI). Auspica la soppressione del comma 35 dell'articolo 5, come proposto dagli identici emendamenti in esame.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Leo 5.89, Garavaglia 5.92, Misuraca 5.93 e Ruvolo 5.94, nonché gli emendamenti Filippi 5.95 e 5.96.
CESARE CAMPA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 5.97.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Campa 5.97, Leo 5.98, Mazzoni 5.99 e Fugatti 5.100, nonché l'emendamento Gioacchino Alfano 5.101.
ALFIERO GRANDI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Invita il presentatore a ritirare l'emendamento Sanza 5.102 e a trasfonderne il contenutoPag. XVIin un apposito ordine del giorno, che il Governo sarebbe disponibile ad accogliere.
ANGELO MARIA SANZA (FI). Accogliendo l'invito del Governo, ritira il suo emendamento 5.102.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Filippi 5.103.
FILIPPO MISURACA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 5.105.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Leo 5.104 e Misuraca 5.105.
GIULIA COSENZA (AN). Illustra le finalità del suo emendamento 5.106.
CARMINE SANTO PATARINO (AN). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Cosenza 5.106.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Misuraca 5.107 e Cosenza 5.106.
CESARE CAMPA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 5.110.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Leo 5.109, Campa 5.110 e Mazzoni 5.111, nonché gli identici Leo 5.112, Campa 5.113, Filippi 5.114 e Mazzoni 5.115.
CESARE CAMPA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 5.117.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Leo 5.116, Campa 5.117, Mazzoni 5.118 e Fugatti 5.119.
CESARE CAMPA (FI). Illustra le finalità sottese al suo emendamento 5.121.
ALBERTO GIORGETTI (AN). Dichiara di condividere la finalità degli identici emendamenti in esame.
GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (FI). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Campa 5.121, giudicato di buon senso.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Sottolinea che gli identici emendamenti in esame sono ispirati al principio della semplificazione burocratica.
TERESIO DELFINO (UDC). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Mazzoni 5.123.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Leo 5.120, Campa 5.121, Fugatti 5.122 e Mazzoni 5.123.
CESARE CAMPA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 5.124.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Rileva che gli identici emendamenti in esame, che invita l'Assemblea ad approvare, sono volti a chiarire taluni aspetti della disciplina in materia di imposta sul valore aggiunto.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI (AN). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Leo 5.125, di cui sottolinea la ragionevolezza.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Campa 5.124, Leo 5.125, Filippi 5.126 e Mazzoni 5.127.
CESARE CAMPA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 5.129.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Sottolinea l'efficacia degli identici emendamenti in esame, al fine della semplificazione burocratica.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI (AN). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Leo 5.128, lamentando la violazione del diritto alla riservatezza nella disciplina prospettata dal Governo.
Pag. XVIILa Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Leo 5.128, Campa 5.129, Mazzoni 5.130 e Filippi 5.131.
CESARE CAMPA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 5.133.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Leo 5.132, Campa 5.133 e Mazzoni 5.134, nonché l'emendamento Campa 5.135.
CESARE CAMPA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 5.137.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Richiama le finalità del suo emendamento 5.139.
ALBERTO GIORGETTI (AN). Richiama le condivisibili finalità degli identici emendamenti in esame.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Leo 5.136, Campa 5.137, Mazzoni 5.138 e Fugatti 5.139.
CESARE CAMPA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 5.141.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIULIO TREMONTI
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Leo 5.140, Campa 5.141, Mazzoni 5.142 e Fugatti 5.143.
GIANFRANCO CONTE (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, ringrazia ironicamente l'Esecutivo per la presenza in aula di due viceministri.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Illustra le finalità dell'emendamento Filippi 5.146, del quale auspica l'approvazione.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Leo 5.144, Campa 5.145, Filippi 5.146 e Mazzoni 5.147, nonché gli identici Leo 5.148, Campa 5.149, Filippi 5.150 e Mazzoni 5.151.
CESARE CAMPA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 5.153.
PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI (FI). Invita il Governo ad assumere un atteggiamento più rispettoso dell'istituzione parlamentare.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI (AN). Dichiara di condividere gli identici emendamenti in esame, lamentando l'atteggiamento di chiusura del Governo anche rispetto a proposte emendative di puro buon senso.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Leo 5.152, Campa 5.153, Filippi 5.154 e Mazzoni 5.155, l'emendamento Bernardo 5.156, gli identici Leo 5.157, Campa 5.158, Mazzoni 5.159 e Filippi 5.160, gli emendamenti Filippi 5.161, 5.162, 5.163, 5.164 e 5.165, nonché gli identici Campa 5.166, Leo 5.167, Mazzoni 5.168 e Fugatti 5.169.
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Riterrebbe opportuno, essendo stato accantonato l'emendamento Lulli 5.171, procedere all'esame degli articoli aggiuntivi riferiti all'articolo 5.
ELIO VITO (FI). Ritiene che, alla luce dell'orientamento precedentemente espresso dal relatore, si debba riprendere l'esame dell'emendamento accantonato oppure rinviare il seguito del dibattito alla seduta di domani.
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Chiede una brevissima sospensione della seduta per consentire di precisare la riformulazione proposta dell'emendamento Lulli 5.171, precedentemente accantonato.
PRESIDENTE. Sospende brevemente la seduta.
Pag. XVIIILa seduta, sospesa alle 19,50, è ripresa alle 19,51.
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Dà lettura della riformulazione proposta dell'emendamento Lulli 5.171.
ALFIERO GRANDI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Propone un'ulteriore riformulazione dell'emendamento Lulli 5.171.
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Concorda.
ANDREA LULLI (Ulivo). La accetta.
ALBERTO GIORGETTI (AN). Chiede la convocazione del Comitato dei nove per valutare la riformulazione proposta dell'emendamento Lulli 5.171.
LINO DUILIO (Ulivo), Presidente della V Commissione. Chiede una breve sospensione della seduta per consentire la riunione del Comitato dei nove.
PRESIDENTE. Accedendo alla richiesta formulata, sospende brevemente la seduta.
La seduta, sospesa alle 20, è ripresa alle 20,20.
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Precisa ulteriormente la riformulazione proposta dell'emendamento Lulli 5.171.
ALFIERO GRANDI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Concorda.
ALBERTO GIORGETTI (AN). Dichiara voto favorevole sull'emendamento Lulli 5.171, nel testo riformulato.
GIANFRANCO CONTE (FI). Manifesta un orientamento favorevole all'emendamento Lulli 5.171, nel testo riformulato.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Dichiara voto favorevole sull'emendamento Lulli 5.171, nel testo riformulato.
LUCIO BARANI (DC-PS). Dichiara voto favorevole sull'emendamento in esame.
ANTONIO PEPE (AN). Esprime apprezzamento per il contenuto dell'emendamento Lulli 5.171, nel testo riformulato, auspicando che il Governo confermi l'interpretazione secondo cui non vi è obbligo di indicare le modalità di pagamento per i corrispettivi effettuati prima del 4 luglio 2006.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Lulli 5.171, nel testo riformulato.
PIETRO ARMANI (AN). Ritiene che le misure recate dall'articolo 5, oltre a risultare inefficaci per contrastare l'evasione e l'elusione fiscale, determineranno un incremento del contenzioso.
ALBERTO FILIPPI (LNP). Dichiara il convinto voto contrario del suo gruppo sull'articolo 5, giudicando gravemente lesiva dello statuto del contribuente la retroatività della norma sull'ambito di applicabilità degli studi di settore.
CESARE CAMPA (FI). Osservato che l'articolo 5 del disegno di legge in esame viola lo statuto del contribuente, lamenta che la maggioranza non ha ritenuto di recepire le proposte migliorative dell'opposizione.
SEBASTIANO NERI (Misto-MpA). Dichiara il voto contrario della sua componente politica sull'articolo 5, che giudica inefficace, se non controproducente, ai fini della lotta all'evasione fiscale.
LUCIANO D'ULIZIA (IdV). Precisa di non aver espresso voto contrario sull'emendamento presentato dal deputato Delfino che è stato richiamato dal deputato Campa.
TERESIO DELFINO (UDC). Dichiara il convinto voto contrario del suo gruppo sull'articolo 5.
Pag. XIXMAURO DEL BUE (DC-PS). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'articolo 5, che ritiene inefficace ai fini della lotta all'evasione e all'elusione fiscale ed emblematico di una cultura politica ostile al lavoro autonomo.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 5, nel testo emendato.
PRESIDENTE. Secondo gli accordi intercorsi, rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.
Trasmissione dal Senato di un disegno di legge di conversione e sua assegnazione a Commissione in sede referente.
PRESIDENTE. Comunica che il Presidente del Senato ha trasmesso alla Presidenza il disegno di legge n. 1992, di conversione del decreto-legge n. 263 del 2006, recante misure straordinarie per fronteggiare l'emergenza rifiuti nella regione Campania.
Il disegno di legge è assegnato alla VIII Commissione in sede referente ed al Comitato per la legislazione, per il parere di cui all'articolo 96-bis, comma 1, del regolamento.
Sull'ordine dei lavori.
PAOLA BALDUCCI (Verdi). Rileva che, in occasione della votazione sulle dimissioni del deputato Stefano Boco, il suo dispositivo di voto non ha funzionato.
PRESIDENTE. Ne prende atto.
Ordine del giorno della seduta di domani.
PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:
Sabato 11 novembre 2006, alle 9,30.
(Vedi resoconto stenografico pag. 115).
La seduta termina alle 20,50.