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Svolgimento di interpellanze urgenti (ore 15,05).
(Stato dell'iter di ammodernamento della strada statale n. 640 - n. 2-00360)
PRESIDENTE. L'onorevole Misuraca ha facoltà di illustrare la sua interpellanza n. 2-00360 (Vedi l'allegato A - Interpellanze urgenti sezione 3).
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIULIO TREMONTI (ore 16,10)
FILIPPO MISURACA. Signor Presidente, anche se non vorrei creare un precedente, contrariamente al collega Baldelli vorrei invece dichiarare la mia soddisfazione per il fatto che sia il viceministro Capodicasa a rispondere alla mia interpellanza, non solo perché è un mio conterraneo (sono siciliano), ma perché anche a lui, come a me, sta a cuore l'argomento oggetto di questa interpellanza. Pag. 66
In quest'aula si è sempre parlato dell'argomento in questione: il completamento dello scorrimento veloce Agrigento-Caltanissetta, nel cuore della Sicilia. Stiamo parlando di un'arteria estremamente importante non solo per evitare ulteriori perdite di vite umane (è stata definita la strada della morte), ma anche perché è una strada di collegamento tra la Sicilia occidentale e quella orientale, rappresenta dunque un valido strumento per il rilancio e lo sviluppo di quel territorio.
Non voglio parlare dell'intero asse della strada statale 640, ma della parte che va da Canicattì a Caltanissetta e, in modo particolare, all'imbocco con l'autostrada A19: la Catania-Palermo.
Già nel 2003 in questa sede, attraverso una mia interpellanza, era stato trattato lo stesso argomento ed in quella occasione il rappresentante del Governo di allora, il viceministro Tassone, nel fornire la risposta, visto che era caduto il silenzio su quel tratto, aveva affermato che l'Anas annunciava che era in atto una progettazione.
In effetti vi sono stati alcuni adempimenti ben precisi. L'Anas ha reperito i fondi (6 milioni di euro), ha bandito la gara per l'aggiudicazione del progetto e il 5 luglio 2005 questa è stata aggiudicata per la progettazione di quel tratto al raggruppamento di imprese Technital-S.I.S.-Delta-Infratec-Progin.
Diciamo che da quel momento sarebbe dovuta partire subito la progettazione con una tempistica ben precisa. Sono trascorsi sei mesi, stando almeno alle mie informazioni (il viceministro eventualmente mi correggerà) vi è stato un prolungamento dei tempi, ma il completamento della progettazione sarebbe dovuto avvenire comunque entro il 20 febbraio 2006. Abbiamo superato questa data, noi siamo stati tempestivi nel presentare l'interpellanza, la crisi di Governo non ci ha consentito di discuterla subito e la discutiamo quindi oggi, ma lo facciamo senza creare polemica nei confronti dell'attuale Governo. Vogliamo soltanto capire a quale punto sia lo stato di quella progettazione, perché oggi stiamo assistendo in quest'Aula ad un dibattito in cui il collega Baldelli ha fatto riferimento alla disoccupazione dei giovani: io mi riferisco invece alle lacune o alla mancanza di infrastrutture. Se questo è l'esempio e il simbolo del paese ho la netta sensazione che noi siamo messi male.
Nella interpellanza chiediamo lo stato dell'arte e per la prima volta, poiché non ne abbiamo ancora sentito parlare, anche se il viceministro lo ha annunciato più volte, chiediamo anche a quale punto sia il primo tratto Porto Empedocle-Canicattì. Ritengo che dovremmo essere alla gara di appalto, ma vorremmo anche avere notizie più precise circa il secondo tratto riguardante la provincia di Caltanissetta.
Oltre alla progettazione chiediamo al Governo se quest'opera rientri tra quelle principali del Governo Prodi e si ce siano già i finanziamenti. Non voglio anticipare la risposta, ma probabilmente mi si risponderà che prima dei finanziamenti occorre avere il progetto. Voglio però conoscere come saranno trovati i finanziamenti, se quest'opera rientrerà fra quelle primarie.
Queste sono le risposte che noi ci attendiamo, mi auguro che il viceministro Capodicasa, di cui conosco la sensibilità, faccia certamente in modo che si realizzi quest'opera. Attendiamo quindi che ci faccia conoscere la posizione del Governo.
PRESIDENTE. Il viceministro delle infrastrutture, Angelo Capodicasa, ha facoltà di rispondere.
ANGELO CAPODICASA, Viceministro delle infrastrutture. Signor Presidente, vorrei innanzitutto rassicurare l'onorevole Misuraca e gli altri interpellanti che l'itinerario della Agrigento-Caltanissetta fino all'innesto con l'autostrada Palermo-Catania (A 19) risulta incluso tra le opere prioritarie previste nel documento predisposto dal Ministero delle infrastrutture a seguito degli incontri che si sono tenuti con le amministrazioni regionali. Quello con la regione Sicilia, avvenuto il 30 settembre dello scorso anno, ha dato luogo all'accordo di programma quadro, che è stato siglato il 28 dicembre scorso e contiene Pag. 67le opere prioritarie che fanno parte della programmazione in materia di infrastrutture nazionali.
L'opera in questione è inoltre inserita nel primo programma delle infrastrutture strategiche, la famosa delibera n. 121 del 2001 e con la delibera del CIPE n. 156 del 2 dicembre 2005 è stato successivamente approvato con prescrizioni il progetto definitivo del primo lotto Agrigento-Caltanissetta A 19, con adeguamento a quattro corsie della strada statale n. 640 nel tratto che va dal chilometro 9,800 al 44,400, cioè da Agrigento sino a contrada Grottarossa nei pressi di Canicattì. Per la realizzazione di tale intervento con delibera della giunta regionale del 30 marzo 2005 la regione siciliana aveva già destinato 389 milioni di euro, prelevati dalle risorse FAS, assegnate con la delibera CIPE n. 20 del 2004.
Con la delibera CIPE n. 156 del 2 dicembre 2005 è stato assegnato all'ANAS un ulteriore contributo di 205 milioni di euro a completamento del finanziamento dell'opera deliberata dalla regione.
Per quanto concerne i lavori l'ANAS fa sapere che l'infrastruttura, una volta ammodernata, disporrà di due corsie per ogni senso di marcia, spartitraffico centrale e intersezioni a livelli sfalsati. L'intervento risulta suddiviso in due tratti, come ha descritto qui anche l'onorevole Misuraca.
La prima parte è già finanziata. Il secondo tratto è invece in fase di progettazione definitiva. L'ANAS fa sapere che entro il prossimo mese di aprile il progetto andrà all'approvazione del Consiglio di amministrazione della società.
I finanziamenti necessari poi per la realizzazione di questo secondo lotto, stimati in circa 600 milioni di euro, sono in parte ancora da reperire. Dico in parte perché, con atto ricognitivo predisposto dal ministero non più tardi di 48 ore fa, è stato inserito nel piano operativo nazionale reti e mobilità un finanziamento di 83 milioni di euro. Si tratta quindi di un primo finanziamento, che necessiterà poi di ulteriori fondi per circa 517 milioni, per completare l'intero lotto.
Poiché gli interpellanti hanno chiesto spiegazioni e anche rassicurazioni circa la manutenzione della strada nella sua sede attuale, l'ANAS garantisce che comunque nelle more del completamento, provvederà a regolari e costanti interventi di manutenzione sul tratto di strada statale.
Inoltre, ai fini dell'inserimento nella prossima programmazione la direzione regionale dell'ANAS per la Sicilia ha proposto, l'esecuzione di manutenzione straordinaria riguardante il consolidamento strutturale di alcuni viadotti.
Credo quindi che i profili di pericolosità che l'attuale tracciato riveste potranno essere gestiti utilmente attraverso gli interventi di manutenzione straordinaria previsti dall'ANAS nel proprio piano triennale, nelle more che venga realizzato il primo tratto, così come è finanziato, sulla base del bando che è in fase di indizione. Poi, non appena avuta la progettazione del secondo tratto, che sarà approvato entro il mese di aprile dal Consiglio di amministrazione dell'ANAS, si lavorerà per il finanziamento e la definitiva realizzazione di tale secondo tratto.
PRESIDENTE. L'onorevole Misuraca ha facoltà di replicare.
FILIPPO MISURACA. Grazie Presidente. Signor viceministro Capodicasa, non me ne voglia, la mia stima personale nei suoi confronti resterà sempre immutata, però nella sua risposta, almeno nella prima parte, c'è qualcosa che non va. Gli interpellanti non le hanno chiesto di rispondere della Agrigento - Canicattì, perché i casi sono due: o l'amministrazione, quindi gli uffici che le hanno predisposto la risposta, non hanno ben voluto interpretare la nostra interpellanza o, non me ne voglia male, lei ha voluto fare un po' di pubblicità elettorale al suo Governo attraverso questa interpellanza.
Affermo ciò perché, se avessimo dovuto parlare di questo, avrei potuto mostrarle una sua intervista del 22 ottobre 2006, in cui lei dichiara che tra due mesi sarebbero partiti i cantieri.
Il problema non è questo, non la chiamavo per questo, intanto perché questo Governo con le delibere del 2001 e del Pag. 682005, a cui lei faceva riferimento, ha solo ereditato ciò che ha fatto il Governo precedente.
Noi qui stiamo discutendo invece della seconda parte, che è quella della progettazione del tratto che da Canicattì va a Caltanissetta. Le chiedevo e le chiedevamo nella interpellanza se ci siano responsabilità o inadempienze e, in caso affermativo, a carico di chi siano.
C'è stata una omissione, da parte sua, ma credo anche da parte degli uffici, sulla quale noi vigileremo, perché su questo vogliamo chiarezza e non riusciamo a capire perché il progetto non sia stato completato nei tempi.
Per quanto riguarda le disponibilità finanziarie cui lei ha fatto riferimento, vorrei segnalarle che mentre stavamo discutendo in questa sede un dispaccio ANSA ha diffuso una dichiarazione, rilasciata da lei e dal portavoce del ministro Di Pietro, l'onorevole Raiti, in cui avete annunciato finanziamenti consistenti a favore del Mezzogiorno.
Non so se gli 83 milioni di euro cui lei ha fatto riferimento, signor viceministro, concernano una delle quattro aree (in modo particolare, i 1,219 miliardi di euro a favore dei sistemi stradali). Forse saranno reperiti da questo «capitolo», tuttavia, signor viceministro, se questo elemento viene effettivamente considerato indispensabile per il rilancio di quel territorio, mi domando allora perché non si debba condurre una battaglia insieme ai siciliani (ricordo che io sono agrigentino, mentre lei è nisseno) per ricordare che si tratta di una strada, che in trent'anni ha provocato 500 morti e 9 mila feriti e che impedisce il decollo di un'area, il cui sviluppo necessariamente passa attraverso il potenziamento delle arterie viarie. A tale proposito, desidero complimentarmi con i rappresentanti dell'area di sviluppo industriale di Caltanissetta, i quali sono riusciti a far approvare il piano regolatore: si tratta, infatti, di una circostanza non comune per le aree interne della Sicilia. La realizzazione di questa rete viaria, dunque, consentirebbe il rilancio delle zone interne.
Allora, signor viceministro, non posso dichiararmi soddisfatto, perché la sua risposta è stata omissiva in ordine alle responsabilità della progettazione e, se mi consente, anche enormemente deludente per quanto riguarda il reperimento dei fondi. Non eravate proprio voi ad affermare che le risorse per la costruzione del ponte sullo Stretto avrebbero dovuto essere destinate anche alla realizzazione di tali opere?
Ci avete promesso soltanto 350 milioni di euro in tre anni, per la realizzazione delle strade provinciali. Vorrei che si facesse chiarezza anche su tale aspetto: queste, infatti, erano risorse finanziarie che già appartenevano alla Sicilia, poiché erano destinate al fondo per le aree sottoutilizzate. Allora, non c'è nessuna beneficenza!
Mi aspettavo, invece, uno scatto di orgoglio da parte dei siciliani che partecipano al Governo nazionale. In altri termini, avrei voluto che oggi, signor viceministro, mi avesse fornito una risposta più concreta ed esaustiva. Auspico, invece, che da oggi possa essere profuso un impegno ancora più forte affinché i siciliani possano risultare maggiormente incisivi in questo Esecutivo (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia - Congratulazioni)!
PRESIDENTE. Assiste ai nostri lavori, dalle tribune, una classe della scuola media «Donatello» di Ancona. La Presidenza e l'Assemblea la salutano (Applausi).