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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Intendimenti del Governo in merito ad iniziative per la modifica della normativa vigente in materia di consumo di sostanze stupefacenti - n. 3-00751)
PRESIDENTE. Il deputato Gasparri ha facoltà di illustrare l'interrogazione La Russa n. 3-00751 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 7), di cui è cofirmatario.
MAURIZIO GASPARRI. Recentemente il TAR del Lazio ha bocciato, in maniera definitiva, il provvedimento del Governo che aumentava la quantità di cannabis che si può detenere senza rischiare sanzioni penali.
In questo modo è stata bocciata, anche in una sede giurisdizionale, una politica errata sulle tossicodipendenze annunciata più volte dal Governo, del quale vorremmo conoscere gli intendimenti, posto che il ministro Ferrero è andato perfino nelle sedi dell'ONU ad annunciare iniziative per la depenalizzazione dell'uso e del possesso di sostanze stupefacenti, mentre il ministro dell'interno Amato, proprio nelle stesse ore, annunciava l'ipotesi lodevole, ma non concretizzata, di controlli più stringenti, ossia addirittura una sorta di antidoping nelle scuole.
Noi riteniamo che le ipotesi di liberalizzazione e di legalizzazione delle droghe siano assolutamente errate e che anche le droghe impropriamente definite «leggere» siano altamente pericolose, come dimostrano tanti dati scientifici.
Vorremmo sapere perché il Governo non attua la legge Fini-Giovanardi, invece di ipotizzarne, peraltro malamente, per fortuna, il sabotaggio.
PRESIDENTE. Il ministro della solidarietà sociale, Paolo Ferrero, ha facoltà di rispondere.
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PAOLO FERRERO, Ministro della solidarietà sociale. Signor Presidente, in merito alla presente interrogazione, in primo luogo vorrei sottolineare come nessun membro di questo Governo abbia proposto di liberalizzare o di legalizzare le droghe e, quindi, l'affermazione fatta non corrisponde al vero. Inoltre, nessuno sta sabotando l'attuazione di una legge, che semplicemente viene attuata e che, per le parti significative, viene applicata dalle forze di polizia, così come previsto.
Questo Governo non ha ancora predisposto un disegno di legge in materia di modifica della normativa in materia di sostanze stupefacenti, perché a tal fine stiamo costruendo un percorso partecipato, in base al quale il sottoscritto ha effettuato una serie di audizioni con le competenti Commissioni parlamentari nelle settimane scorse e delle riunioni interministeriali con tutti i ministri interessati all'argomento. Questa mattina, inoltre, si è svolta la riunione della Consulta per le tossicodipendenze per discutere gli indirizzi sulla legge. Siamo, quindi, ancora in una fase di elaborazione degli indirizzi.
Nel caso specifico, per quanto ci riguarda, la modifica legislativa si rende necessaria perché la situazione che dobbiamo fronteggiare è quella del continuo aumento del consumo di sostanze che, avendo effetti psicotropi sulle persone, ne alterano lo stato di percezione della realtà (mi riferisco tanto alle sostanze illegali quanto a quelle legali, come l'alcol, che, tra le sostanze che alterano la percezione, è la principale causa di morte nel nostro paese).
L'ipotesi sulla quale stiamo lavorando si basa sulla centralità della prevenzione. Quest'ultima deve ritrovare vigore, in quanto il Governo precedente non ha mai elaborato il piano d'azione 2005-2008 richiesto dall'Unione europea (l'Italia è l'unico paese, oltre a Malta, ad essere inadempiente). Stiamo lavorando alla predisposizione di un piano basato sulla prevenzione, che noi riteniamo essere un punto centrale.
Per quanto riguarda le misure legislative, alla centralità della prevenzione, alla quale corrisponde il ruolo sostanziale che deve svolgere lo Stato nei confronti dei consumatori, è connessa quella della lotta al narcotraffico, che costituisce un altro fattore fondamentale. Pensiamo, inoltre...
PRESIDENTE. La invito a concludere.
PAOLO FERRERO, Ministro della solidarietà sociale. ... al superamento delle sanzioni amministrative generalizzate a carico dei consumatori, per rafforzare quelle applicabili ai comportamenti pericolosi degli altri, a partire dalla guida in stato di alterazione, e...
PRESIDENTE. Deve concludere, ministro.
PAOLO FERRERO, Ministro della solidarietà sociale. ... all'informazione alle famiglie per quanto riguarda i minorenni che vengano colti in flagranza di consumo di sostanze proibite.
PRESIDENTE. Il deputato Gasparri ha facoltà di replicare.
MAURIZIO GASPARRI. Signor Presidente, sono ovviamente deluso dalla risposta del ministro Ferrero, il quale è in aperto contrasto, nel Governo, anche con la posizione espressa dal sopraggiungente ministro Amato, citato poc'anzi, il quale ha proposto addirittura l'antidoping nelle scuole. Lo attendiamo alla prova dei fatti: troverà il nostro sostegno.
Premesso che il ministro Ferrero ha parlato in sede ONU di depenalizzazione del consumo di droghe (le sue dichiarazioni sono riportate tra virgolette dai giornali), ribadisco che depenalizzare l'uso personale è, a nostro avviso, una forma di legalizzazione.
Nell'ordinanza che ho menzionato nell'interrogazione, con la quale ha «bocciato» le decisioni del Governo - e che, tuttavia, non ha portato alle dimissioni, da noi auspicate, di chi le aveva prese -, il TAR del Lazio ha considerato non adeguatamente Pag. 62supportata da approfondimenti e non congrua, avendo riguardo ai danni provocati dalle droghe impropriamente definite leggere, la scelta di raddoppiare il parametro moltiplicatore per la determinazione della quantità di cannabis che si può possedere senza incorrere in sanzioni penali.
Recentemente, un noto tossicologo, il professor Malizia, ha affermato che la cannabis è venticinque volte più potente e dannosa di quella che circolava un tempo: anche la droga subisce, ahimè, una sua tragica evoluzione! Vi sono altri dati importanti. Anche il giornale inglese The Independent ha rivisto la sua posizione: dopo una campagna a favore della depenalizzazione delle droghe leggere, ha fatto pubblica autocritica! Insomma, è in atto una riflessione che anche questo Governo dovrebbe concedersi.
Per quanto riguarda la prevenzione, alla quale dite di essere favorevoli, ministro Ferrero, è idoneo a realizzarla l'effetto-annuncio (ripeto che l'annuncio ed il relativo decreto sono stati sconfessati dal TAR del Lazio) del raddoppio della quantità di cannabis e di marijuana che si può legalmente detenere? Mi pare che non sia quello il modo di prevenire!
Ciò detto, la lotta all'alcolismo ed a tutte le altre dipendenze ci trova ampiamente consenzienti: non sarà...
PRESIDENTE. La invito a concludere.
MAURIZIO GASPARRI. ...questo un punto di dissenso. Condanniamo una politica di confusione e di annunci che, sin qui, ha indebolito soprattutto - e concludo, signor Presidente - le comunità terapeutiche, laiche e cattoliche, le quali svolgono quell'azione di prevenzione e recupero che la cosiddetta legge Fini-Giovanardi considera una priorità assoluta.