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Discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 206 del 2006: Disposizioni urgenti in materia di IRAP e di canoni demaniali marittimi (A.C. 1005).
PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.
LAURA FINCATO (Ulivo), Relatore. Osservato che il provvedimento d'urgenza in discussione reca disposizioni finalizzate ad assicurare la regolarità dei versamenti concernenti l'imposta regionale sulle attività produttive ed a garantire il razionale completamento degli accertamenti tecnici necessari per la rideterminazione dei canoni demaniali marittimi, preannunzia la presentazione di proposte emendative da parte della Commissione.
ALFIERO GRANDI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Avverte che il Governo si riserva di intervenire in replica.
FRANCESCO TOLOTTI (Ulivo). Rilevato che il provvedimento d'urgenza in discussione si è reso necessario per scongiurare il rischio di eventuali ritardati o omessi versamenti dell'imposta regionale sulle attività produttive, auspica che su di esso possa registrarsi un'ampia convergenza politica, anche alla luce del preannunziato intendimento della Commissione di apportarvi modifiche condivise.
GIOACCHINO ALFANO (FI). Osservato che il provvedimento d'urgenza in discussione determina una sostanziale proroga di effetti giuridici prodotti da preesistenti disposizioni di carattere temporaneo, giudica tardiva, seppure condivisibile, la proposta di modifica dell'articolo 1 preannunziata dal relatore.
ANTONIO BORGHESI (IdV). Rilevato che l'imposta regionale sulle attività produttive ha contribuito alla semplificazione del sistema fiscale italiano, ritiene che sarebbe stato opportuno fissare un termine più ampio per la rideterminazione dei canoni demaniali marittimi.
LUCIO BARANI (DC-PS). Rilevato che il suo gruppo non condivide, nel merito e nel metodo, il provvedimento d'urgenza in discussione, lamenta la mancata predisposizione, da parte del Governo, della prescritta relazione tecnica; ritiene, inoltre, che la limitatezza delle misure previste, che avrebbero dovuto iscriversi nel quadro di un'organica manovra economico-finanziaria, sia dovuta alle divergenze esistenti tra le forze politiche della maggioranza.
DANTE D'ELPIDIO (Pop-Udeur). Richiamate le ragioni di straordinaria necessità ed urgenza che giustificano l'adozione Pag. VIdel decreto-legge in discussione, osserva che l'istituto del ravvedimento operoso, del quale viene esclusa l'applicazione in relazione al versamento dell'imposta regionale sulle attività produttive per il 2006, ha determinato finora esclusivamente il rinvio del pagamento dell'imposta dovuta; sottolinea altresì le deleterie conseguenze che sarebbero derivate, per gli operatori del settore, dal mancato differimento del termine relativo ai canoni demaniali marittimi.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Sottolineato il carattere minimale del provvedimento d'urgenza in esame, lamenta la scarsa chiarezza della politica economica e fiscale del Governo, che si accinge ad adottare una manovra economica basata su un significativo aumento della pressione fiscale a carico dei cittadini.
LUIGI COGODI (RC-SE). Nel giudicare positivamente le misure recate dal provvedimento d'urgenza in esame, volte ad assicurare la regolarità dei versamenti IRAP e a garantire il razionale completamento delle procedure di verifica degli accertamenti necessari per pervenire alla rideterminazione dei canoni demaniali marittimi, sottolinea la necessità di un serio riordino della disciplina in materia, non incentrato sulle mere esigenze di cassa, ma finalizzato a più complessivi vantaggi sociali ed economici a beneficio dello sviluppo locale, dell'occupazione e della tutela ambientale.
ERMANNO VICHI (Ulivo). Giudicata opportuna l'ulteriore proroga della rideterminazione dei canoni demaniali marittimi, che risulterebbe particolarmente dannosa per gli operatori del settore turistico-ricreativo, auspica l'eliminazione delle numerose sperequazioni esistenti tra beni demaniali di analoga consistenza e redditività, nonché un serio contrasto al fenomeno dell'evasione, particolarmente diffuso nel settore.
DONATELLA MUNGO (RC-SE). Nell'esprimere un orientamento favorevole al provvedimento d'urgenza in discussione, sottolinea, in particolare, la necessità di definire con estrema chiarezza le modalità di reperimento delle risorse nell'ambito dell'attuazione delle disposizioni recate dall'articolo 1, nonché l'esigenza di addivenire ad una complessiva ridefinizione della normativa in materia di demanio marittimo.
REMIGIO CERONI (FI). Sottolinea, preliminarmente, il carattere vessatorio e l'inutilità del provvedimento d'urgenza in discussione.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CASTAGNETTI
REMIGIO CERONI (FI). Osservato, quindi, che le disposizioni concernenti le maggiorazioni degli acconti IRAP appaiono particolarmente deleterie per quelle regioni che registrano situazioni di deficit nella spesa sanitaria, ritiene che il Governo abbia agito con superficialità adottando un provvedimento tampone finalizzato unicamente a reperire risorse per le casse dello Stato.
SIMONE BALDELLI (FI). Sottolinea la contraddittorietà delle disposizioni recate dal provvedimento d'urgenza in discussione, nonché, più in generale, della politica fiscale che il Governo ha dichiarato di voler attuare.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.
LAURA FINCATO (Ulivo), Relatore. Ritiene che dalla discussione sia emerso un orientamento sostanzialmente favorevole al decreto-legge in esame.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIORGIA MELONI
LAURA FINCATO (Ulivo), Relatore. Nel manifestare altresì disponibilità a valutare attentamente, nel prosieguo dell'iter, proposte Pag. VIIdi modifica del testo, auspica la conversione in legge del provvedimento d'urgenza.
ALFIERO GRANDI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Osservato che il provvedimento d'urgenza in discussione ripropone le disposizioni già recate da un analogo provvedimento adottato nella scorsa legislatura al fine di evitare ritardi o omissioni nel versamento dell'imposta regionale sulle attività produttive nelle more di una definitiva pronunzia della Corte di giustizia dell'Unione europea, sottolinea la necessità di valutare una più opportuna rimodulazione della richiamata imposta, che garantisce un rilevante gettito per il finanziamento, tra l'altro, della sanità regionale. Evidenziati quindi gli aspetti più apprezzabili del decreto-legge in discussione, che auspica sia convertito in legge anche con il consenso dell'opposizione, manifesta l'intendimento del Governo di recepire le proposte emendative preannunziate dal relatore.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.