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Si riprende la discussione.
(Esame dell'articolo 12 - A.C. 626-A/R ed abbinate)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 12 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A - A.C. 626-A/R ed abbinate sezione 2).
Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.
GRAZIELLA MASCIA, Relatore. Signor Presidente, la Commissione invita al ritiro di tutte le proposte emendative riferite all'articolo 12, altrimenti il parere è contrario.
PRESIDENTE. Il Governo?
LUIGI MANCONI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Il Governo esprime parere conforme a quello del relatore.
PRESIDENTE. Sta bene. Ove, dunque, i presentatori non comunichino il ritiro delle rispettive proposte emendative, la Presidenza le porrà in votazione con il parere contrario.
Passiamo alla votazione degli identici emendamenti Cota 12.1 e Benedetti Valentini 12.6.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Cota. Ne ha facoltà.
ROBERTO COTA. Signor Presidente, abbiamo presentato questo emendamento in quanto, dal testo dell'articolo 12, appare evidente il pericolo di interferenze rispetto alla magistratura di sorveglianza.
Al comma 2 del suddetto articolo si stabilisce che, all'articolo 35, numero 2), della legge 26 luglio 1975, n. 354 sull'ordinamento penitenziario, dopo le parole: «al magistrato di sorveglianza» sono aggiunte le seguenti: «ovvero, in alternativa, al Garante dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale». Pertanto, è evidente l'interferenza e l'incostituzionalità di tale norma, che supera il principio della giurisdizionalizzazione e, in qualche modo, sottrae la competenza al giudice naturale precostituito per legge. Quindi, non capisco il parere contrario espresso sulla presente proposta emendativa.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Benedetti Valentini. Ne ha facoltà.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI. Signor Presidente, intervengo per sottolineare che, in effetti, rispetto al disastro Pag. 15costituito dalla formulazione originaria, il testo in esame è un po' meno peggio.
Tuttavia, è evidente che prevedendo che dopo le parole: «al magistrato di sorveglianza» siano aggiunte le seguenti: «ovvero, in alternativa, al Garante dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale» si crea confusione e sovrapposizione tra le competenze del Garante e della magistratura. Il testo è reo confesso! Pertanto, raccomando l'approvazione degli identici emendamenti in esame, pur dando atto che il disastro è stato parzialmente evitato.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Boato. Ne ha facoltà.
MARCO BOATO. Signor Presidente, ritengo sia difficile leggere il comma 2 dell'articolo 12, nel quale si stabilisce che, all'articolo 35, della legge n. 354 del 1975, dopo le parole: «al magistrato di sorveglianza» sono aggiunte le seguenti: «ovvero, in alternativa, al Garante dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale» - che, tra l'altro, non si chiamerà più Garante, ma Commissione, a seguito dell'approvazione di uno specifico emendamento - e poi ritenere che vi sia una sovrapposizione e una confusione di competenze.
Se le parole e la logica hanno un senso, leggendo esattamente il testo della comma 2 dell'articolo 12, si capisce che non vi è alcuna sovrapposizione di competenze. Semmai vi è una funzione di filtro da parte della Commissione di garanzia al fine di deflazionare molti provvedimenti che sarebbero stati sottoposti al magistrato di sorveglianza.
Come ricordato poco fa dal collega Palomba, laddove questa funzione di magistratura di persuasione da parte della Commissione non abbia esito positivo, si trasmette il reclamo al magistrato di sorveglianza.
PRESIDENTE. La prego, deve concludere, stiamo rallentando di molto i nostri lavori.
MARCO BOATO. Non vi è nessuna sovrapposizione e nessuna confusione; pertanto, esprimeremo un voto contrario sugli identici emendamenti in esame.
PRESIDENTE. Colleghi, vi prego di rispettare i tempi. Avevamo assunto l'impegno di concludere entro le 12; vorrei farvi notare che procedendo in questo modo non ce la facciamo.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Palomba. Ne ha facoltà.
FEDERICO PALOMBA. Signor Presidente, preannuncio che l'Italia dei Valori esprimerà un voto contrario sugli emendamenti in esame.
Intervengo perché non vorrei che le abili argomentazioni di alcuni colleghi e giuristi stimati possano indurre in errore. Non vi è alcuna espropriazione dei compiti della magistratura di sorveglianza, vi è soltanto la possibilità di accedere al Garante, ma soltanto per una funzione istruttoria, ferma restando la competenza della magistratura di sorveglianza in ordine alle decisioni.
PRESIDENTE. Ha chiesto di un parlare per dichiarazione di voto il deputato Boscetto. Ne ha facoltà.
GABRIELE BOSCETTO. Signor Presidente, colleghi, la norma così come riformulata è senz'altro migliore di quella originaria. Infatti, nel testo originario era prevista la possibilità di ricorrere sia al Garante sia al magistrato di sorveglianza. Adesso viene stabilita l'alternatività e all'articolo 13, comma 5, del testo in esame si è anche aggiunta una procedura per cui, se gli uffici sovraordinati decidono di non accogliere la richiesta, il Garante trasmetterà il reclamo al magistrato di sorveglianza, il quale decide ai sensi dell'articolo 69 della legge sull'ordinamento penitenziario.
Quindi, rilevando tale modifica sostanziale e positiva, annuncio che come gruppo di Forza Italia ci asterremo sugli identici emendamenti in esame.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Cota 12.1 e Benedetti Valentini 12.6, non accettati dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 450
Votanti 397
Astenuti 53
Maggioranza 199
Hanno votato sì 122
Hanno votato no 275).
Passiamo alla votazione dell'emendamento Boscetto 12.8.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Boscetto. Ne ha facoltà.
GABRIELE BOSCETTO. L'emendamento 12.8 da me presentato, rispetto alla norma dell'articolo 12 del progetto di legge in esame che prevede la possibilità di rivolgersi al Garante senza vincoli di forma, è volto a stabilire che ciò venga fatto in forma scritta, in quanto non comprendiamo bene quali garanzie possa dare la formula «senza vincoli di forma». Cosa succederà? Il detenuto potrà telefonare all'Autorità garante, mettersi in contatto senza lasciare alcuna traccia? Il procedimento avrà inizio senza che vi sia qualcuno da cui partirà la richiesta? Noi crediamo che una forma scritta, che potrebbe essere ad esempio espressa davanti agli uffici competenti del carcere o tramite una lettera, lascerebbe una traccia che garantirebbe a tutti che si tratti di una iniziativa legata realmente all'intervento di chi ne ha bisogno e che, dunque, lo richiede.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Boscetto 12.8, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 452
Maggioranza 227
Hanno votato sì 193
Hanno votato no 259).
Prendo atto che la deputata Siliquini non è riuscita a votare.
Passiamo alla votazione degli identici emendamenti Benedetti Valentini 12.7 e Costa 12.60.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Costa. Ne ha facoltà.
ENRICO COSTA. Signor Presidente, intervengo soltanto per evidenziare come l'emendamento a mia firma comporti un effetto quantomeno utile al procedimento; teniamo infatti conto che il fatto di creare una alternanza tra una magistratura, che è quella di sorveglianza, e il Garante comporterà sicuramente un meccanismo molto più complesso e complicato, e anche dal punto di vista della costituzionalità qualche dubbio potrebbe continuare a permanere.
PRESIDENTE. Deve concludere, prego!
ENRICO COSTA. Teniamo conto del fatto che la Camera ha respinto gli emendamenti che prevedevano una specifica competenza giuridica dei commissari del Garante. Ciò avrebbe quantomeno creato un meccanismo di competenza maggiore che invece non è presente.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Benedetti Valentini 12.7 e Costa 12.60, non accettati dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 17
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 447
Votanti 357
Astenuti 90
Maggioranza 179
Hanno votato sì 104
Hanno votato no 253).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 12.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 457
Votanti 331
Astenuti 126
Maggioranza 166
Hanno votato sì 309
Hanno votato no 22).
Prendo atto che la deputata Duranti ha erroneamente espresso un voto contrario mentre avrebbe voluto votare a favore.