Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Modalità di utilizzo dei fondi destinati alla realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina, con particolare riferimento all'autostrada Catania-Siracusa - n. 3-00817)
PRESIDENTE. L'onorevole Neri ha facoltà di illustrare l'interrogazione Oliva n. 3-00817 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 7), di cui è cofirmatario.
SEBASTIANO NERI. Signor Presidente, con l'interrogazione da noi presentata abbiamo rilevato che, fin dal suo insediamento, l'attuale Governo, con pervicacia, ha sostenuto di non voler realizzare una importante - noi riteniamo indispensabile - opera infrastrutturale, qual è il ponte sullo Stretto di Messina, che è funzionale al Corridoio 1 Palermo-Berlino, giustificando questa sua pervicacia con la volontà di destinare ad altre opere infrastrutturali, ritenute prioritarie dal Governo, le somme che sarebbero state distolte dalla realizzazione del ponte sullo Stretto.
Oggi c'è stato un incontro, presso il ministro delle infrastrutture, con i presidenti delle regioni Calabria e Sicilia. Stando ai comunicati stampa, mi pare che la montagna non abbia partorito neanche un topolino. Sta di fatto che, mentre si resta in attesa di sapere che cosa si vuole fare con le somme che sono state sottratte al ponte, i lavori dell'autostrada Catania-Siracusa languono e non sono state rese disponibili neanche le tratte già pronte, che necessiterebbero soltanto di marginali interventi di segnaletica.
PRESIDENTE. Il ministro delle infrastrutture, Antonio Di Pietro, ha facoltà di rispondere.
Pag. 57
ANTONIO DI PIETRO, Ministro delle infrastrutture. Signor Presidente, la Sicilia, come pure la Calabria, cioè le due regioni che dovevano essere interessate dal ponte, in realtà hanno ricevuto con questa finanziaria - e non solo - un'attenzione particolare dal Governo Prodi, di cui mi onoro di far parte, e dal Parlamento, che ha approvato la legge finanziaria, perché le risorse già stanziate per il ponte sono state tutte allocate, con legge, per il 70 per cento alla Sicilia e per il 30 per cento alla Calabria. In più, a differenza di tutte le altre regioni, hanno ricevuto fondi per la viabilità secondaria sia la Sicilia sia la Calabria. Si tratta di fondi notevolissimi per tre anni, per un totale di 1 miliardo per quanto riguarda la Sicilia e quasi mezzo miliardo (450 milioni) per quanto riguarda la Calabria.
Inoltre, è stato finanziato in un apposito capitolo della legge finanziaria il completamento della Salerno-Reggio Calabria. Dire quindi che questo Governo non si occupa e non si preoccupa del Sud, e in particolare della Sicilia e della Calabria, vale a dire delle regioni interessate dal ponte, è come dire che è notte quando è giorno.
Ciò premesso, e a voler prescindere da qualsiasi altra polemica, le ragioni per cui, ad oggi, non si conoscono ancora quali opere si realizzeranno concretamente, non le dico io, ma le hanno dette sia il presidente della Regione Sicilia sia il presidente della Regione Calabria oggi in un pubblico documento, di cui leggo uno stralcio: il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, soddisfatto dell'incontro, ha spiegato che al più presto presenterà una proposta sulle opere più urgenti su cui intervenire. Salvatore Cuffaro ha invece sottolineato che, rispettando la posizione del Governo sul ponte, pur non condividendola, presenterà le proprie priorità nei prossimi giorni.
Dunque, prendersela con me (che più che aspettare e sollecitare questa risposta non posso fare) è un po' come prendersela con l'arbitro anziché col giocatore.
PRESIDENTE. L'onorevole Neri ha facoltà di replicare.
SEBASTIANO NERI. Signor ministro, non mi posso dichiarare soddisfatto, perché nel riferire ciò che ha dichiarato il presidente della Regione Sicilia lei si è limitato a citare la parte che la compiaceva di più, vale a dire il rispetto della decisione del Governo, pur non condivisa, di non procedere alla realizzazione del ponte. Il presidente della Regione Sicilia - cito le dichiarazioni rilasciate alle agenzie di stampa - ha anche aggiunto che la regione comunque programmerà le risorse e le priorità in funzione della realizzazione del ponte.
Dunque, dobbiamo comprendere di cosa stiamo parlando, anche perché siamo in diretta televisiva, in modo che il paese abbia la possibilità di capire la situazione. Questo Governo, con effetto immediato, ha deciso di sottrarre importanti risorse per le opere infrastrutturali al Mezzogiorno, e in particolare alla Sicilia. A fronte della sottrazione, reale, concreta e con effetto immediato, di tali risorse, il Governo si è lanciato in una serie di promesse, di programmazioni, di «faremo», di «realizzeremo». Rispetto alla coniugazione dei verbi al presente per quanto concerne la sottrazione delle risorse al nostro territorio, non è sufficiente impegnarsi in una serie di coniugazioni al futuro. Ciò era comprensibile a pochi mesi dall'insediamento del Governo: dopo un anno, ci piacerebbe vedere qualcosa di concreto, che dimostri come quanto meno, pur nella divergenza di vedute sulle priorità delle opere infrastrutturali, si voglia fare qualcosa per il Mezzogiorno e per la Sicilia. Siamo ancora alla coniugazione dei verbi al futuro: prendiamo atto che ci dobbiamo confrontare con una serie di promesse che non saranno mai mantenute...
PRESIDENTE. Onorevole Neri, la prego di concludere.
SEBASTIANO NERI. Concludo, signor Presidente. Con il comma 981 della legge finanziaria avete destinato una parte delle Pag. 58risorse per il Ponte alla Pedemontana di Formia. Le risorse che lei oggi dichiara di voler destinare alla Sicilia e alla Calabria sono circa il 60 per cento di quelle necessarie per la realizzazione del ponte!