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Sull'ordine dei lavori e per la risposta ad uno strumento di sindacato ispettivo (ore 19,55).
GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO. Signor Presidente, dovrei sollecitarle una maggiore attenzione da parte di un ministro della Repubblica, e quindi di un rappresentante del Governo, nei confronti dell'azione dei parlamentari in merito a delle interrogazioni da me presentate.
PRESIDENTE. La prego...
GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO. Normalmente sono delle dichiarazioni che si fanno a fine seduta; posso procedere?
PRESIDENTE. Sì, proceda pure.
GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO. Signor Presidente, la passata settimana mi sono lamentato in aula per la scarsa attenzione del ministro della giustizia nel rispondere nei tempi e nei modi dovuti a mie interrogazioni che riguardavano la tematica dei tribunali minori e delle circoscrizioni giudiziarie. Io oggi le ripropongo la questione per un duplice aspetto. Innanzitutto, perché le risposte non dico non esaustive, ma addirittura incomplete, illogiche - per non usare altre aggettivazioni -, mi hanno imposto il dovere di presentare una interpellanza nel merito. Da deputato, da parlamentare di questa Repubblica, da componente di questo Parlamento, la prego, signor Presidente, di tutelare la nostra dignità - che discende da un articolo preciso della Costituzione, l'articolo 67 - e di sollecitare il Governo nel suo complesso, e in particolare il ministro Mastella, a maggiore attenzione, a maggiore solerzia.
In più ho il dovere di rassegnarle che su un'altra questione, sempre riguardante l'amministrazione del Ministero della giustizia, ho presentato una interrogazione che riguarda il nuovo modello che si va a prefigurare per quanto riguarda i giudici di pace. Al contempo ho sollecitato per iscritto, mediante lettera, un incontro con il ministro e con i rappresentati di una serie di comunità locali interessate a questa tematica. Orbene, a fronte delle disattenzioni del ministro nelle sedi proprie e nelle sedi istituzionali, si è registrato proprio in questi giorni - financo ieri, giornata dedicata alla Festa del lavoro - la presenza del ministro Mastella su alcuni territori siciliani, in particolare della provincia di Agrigento. E lo stesso, in spregio ai modi e ai tempi dovuti alle istituzioni, si è fatto promotore di una serie di incontri da bar - guarda caso si sono svolti in un bar con i rappresentanti delle istituzioni e degli enti locali -, dando una serie di risposte alle questioni da me sollevate in una interrogazione.
Signor Presidente, proprio per la dignità e per il dovere - a mio avviso - che prescinde dalle coloriture e dalle posizioni politiche - insito nel ruolo del Parlamento ma anche in quello del Presidente del Parlamento, che deve tutelare questa dignità sopra ogni cosa -, ho il doveroso compito di sottolinearle tutto questo. Ciò affinché lei inoltri, al Governo nel suo complesso ma anche nei confronti del ministro Mastella, una serie di rimostranze perché si diano ai parlamentari le risposte dovute nei tempi e nei modi dovuti, per il rispetto delle istituzioni e della prassi istituzionale. Al contempo, le Pag. 102chiedo di calendarizzare il prima possibile l'interpellanza che di rincalzo ho dovuto proprio oggi presentare su questi temi.
PRESIDENTE. Sottoporrò al Governo le sue sollecitazioni.
MARCO ZACCHERA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MARCO ZACCHERA. Signor Presidente, intervengo su due questioni, una delle quali la tocca personalmente, nel senso che la sollevo in questa sede proprio perché lei ha la cortesia di essere oggi qui in fine di seduta.
Lei sa che vi è in Commissione la possibilità di presentare interrogazioni a risposta immediata. Nel corso dell'ultima occasione utile, ho presentato in Commissione esteri un'interrogazione relativa all'Afghanistan. Ora, la risposta del Governo a tale interrogazione - tenga presente, e lo sa meglio di me, che vi è una specifica forma per presentare interrogazioni a risposta immediata (devono vertere su un solo argomento, avere una determinata lunghezza, eccetera) - non aveva nulla a che fare con il tema che io proponevo. Ciò, evidentemente, perché la mia interrogazione era imbarazzante.
Ho dunque fatto verbalizzare non soltanto la mia assoluta insoddisfazione, ma anche specificamente il fatto che il Governo, evidentemente preso un poco in contropiede - l'argomento, per essere chiari, erano le dichiarazioni del dottor Strada -, non ha neppure citato il tema che ponevo. Il Governo può dire che non può rispondere, può rispondere che è imbarazzato a rispondere, ma in qualche modo deve pur rispondere: non può parlar d'altro! Altrimenti, si tratta davvero di una presa in giro per il parlamentare che presenta l'interrogazione e per gli altri membri della Commissione che con lui ascoltano le risposte. Su questo aspetto, la prego dunque, «sportivamente», di sottolineare che il Governo può dire di essere imbarazzato a rispondere, può dire di non aver elementi per rispondere, ma non può parlar d'altro; altrimenti, ci si prende in giro.
La seconda questione è molto più breve: desidero solo richiamare l'opportunità di un'urgente risposta ad una interrogazione da me presentata due mesi fa in materia di patti territoriali nel Verbano-Cusio-Ossola e in particolare su un cospicuo finanziamento assegnato al comune di Vogogna. Dal momento che sono in corso indagini, anche da parte della magistratura, avrei piacere di avere una risposta da parte del Governo.
PRESIDENTE. Lei capisce bene, deputato Zacchera, che la prima delle sue sollecitazioni, trattandosi di considerazioni politiche e di merito, non consente rinvii regolamentari: il Governo risponde e, naturalmente, l'interpellante ha il diritto di fare una valutazione sull'ordine di tale risposta. In ogni caso, mi farò parte diligente a sollecitare il Governo a che dia risposte appropriate.
Quanto alla seconda questione, è presente il rappresentante del Governo che sarà in grado di sollecitare la risposta all'interrogazione da lei presentata.