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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Iniziative in relazione all'inchiesta del pubblico ministero di Potenza sulle «logge occulte» - n. 3-00975)
PRESIDENTE. L'onorevole Barani ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00975 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 3).
LUCIO BARANI. Signor Presidente, signor Ministro, con un socialista garantista non si può parlare che di giustizia, e in particolare di «malagiustizia», di comportamenti a dir poco discutibili e inquietanti del pubblico ministero di Potenza, che, con disinvoltura, ha disposto arresti avventati, ha inflitto la tortura del carcere preventivo a molte persone risultate innocenti:Pag. 46vallette, attori, artisti, uomini del mondo dello spettacolo, sindaci, e ad altre persone. Tale atteggiamento persecutorio ha un costo sociale altissimo.
Ora, il nostro eroico indagatore ha progettato di fare una «radiografia» di tutte le logge massoniche italiane, non di Potenza, dove è la sua sede, ma a trecentosessanta gradi, «dalle Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno». Il nostro «securo fulmine» ora vuole aprire fascicoli con corsi e ricorsi storici tipo quelli di Palmi, che hanno portato Cordova ad aprire decine di migliaia di fascicoli e a chiuderli, con l'effetto di saccheggiare le risorse dello Stato...
PRESIDENTE. La invito a concludere.
LUCIO BARANI. ...che avrebbero potuto essere destinate ad un più utile impiego. Cosa intende fare, signor Ministro?
PRESIDENTE. Il Ministro della giustizia, Clemente Mastella, ha facoltà di rispondere.
CLEMENTE MASTELLA, Ministro della giustizia. Signor Presidente, sarei tentato di dire: faccio quanto mi è consentito dalle norme, non è che posso andare al di là di esse. Devo dire, in verità, che le doglianze avanzate dall'onorevole Barani sono un po' generiche da questo punto di vista, perché non è che rinvenga l'indicazione concreta e specifica di comportamenti giudiziari che possano assumere rilievo ai fini di un'eventuale stigmatizzazione. L'interrogante fa riferimento al fatto che un pubblico ministero, in un processo, abbia richiesto numerosi arresti nei confronti di persone che, successivamente, le indagini avrebbero rivelato immeritevoli di misure cautelari; che in un altro processo abbia disposto una capillare acquisizione degli elenchi degli appartenenti a logge massoniche.
Questi, di per sé, secondo giurisprudenza corrente, non sono atti illegittimi, abnormi o abusivi: non scorgo cioè provvedimenti inficiati da violazione di legge. Non sappiamo quali esigenze delle indagini abbiano indotto il pubblico ministero al compimento di tali atti, né la nostra posizione politica ed istituzionale ci consente di entrare in valutazioni di merito, che spettano esclusivamente ai giudici e vanno esercitate in sede processuale.
Come l'onorevole Barani sa, tutte le attività investigative sono sottoposte al vaglio dell'organo giudicante deputato alla verifica di carattere endoprocessuale degli atti posti in essere dal pubblico ministero e dalle altre parti del procedimento. Mi sembra dunque chiaro che, riguardo alle vicende in questione, non sussiste alcun presupposto per un approfondimento di tipo disciplinare. Allo stesso modo, non ritengo necessario intraprendere iniziative di carattere normativo: a mio parere, i rimedi di carattere giurisdizionale già assicurati dall'ordinamento alle parti all'interno del processo garantiscono un efficace controllo e l'eventuale correzione degli atti posti in essere e delle valutazioni di merito compiute.
PRESIDENTE. L'onorevole Barani ha facoltà di replicare.
LUCIO BARANI. Signor Presidente, debbo dire che gli unici complimenti che posso rivolgere all'indirizzo del Ministro sono quelli per la cravatta: per il resto, non condivido quel che è stato detto.
Signor Ministro, ci troviamo di fronte a piccole storie di miserabili protagonisti, alla ricerca di notorietà, che, forse col concorso dei mass media, sperano di trovare la strada più agevole per far soldi e buona carriera - come, del resto, ha fatto illo tempore il suo collega Di Pietro. Razionalmente, questa volontà di effettuare un censimento di logge massoniche è inconcepibile: essa porterà alla spesa di oltre 20 milioni di euro (10 sono stati già spesi). Se vi fossero cento pubblici ministeri di questo tipo in Italia, il Ministero spenderebbe all'incirca 2 miliardi di euro, 4 mila miliardi di vecchie lire: tutte risorse che dovrebbero essere, piuttosto, indirizzate al sociale, alle pensioni, alle famiglie che non riescono ad arrivare alla fine del mese o a mandare i propri figli all'università.Pag. 47Invece, costoro sperperano il denaro pubblico per loro megalomania, per farsi grandi, per andare in televisione, a mo' di fotomodelle della giustizia sculettanti, solo per avere notorietà. Costoro infliggono un danno incommensurabile alla giustizia e sottraggono risorse incredibilmente elevate, che potrebbero essere meglio utilizzate.
Signor Ministro, lei sa che, all'inizio del Novecento, vi erano massoni in quest'aula; il suddetto pubblico ministero li avrebbe indagati tutti. Così avrebbe indagato parlamentari quali Garibaldi o Mazzini, ma anche un altro massone di nome Mozart. Ma dove vuole andare? Non si può aprire un fascicolo su 20 o 30 mila nomi in quanto affiliati alla massoneria, tutti regolarmente registrati: è una megalomania! Noi socialisti riformisti presenteremo dunque una proposta di legge affinché, come avviene in tutti i Paesi europei, anche in Italia vengano effettuate visite psicoattitudinali e psichiatriche periodiche ai magistrati, in modo da garantire le legittime aspettative del popolo italiano, sovrano anche nel campo della giustizia.