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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Aggressione verificatasi al termine di un concerto nel parco di Villa Ada a Roma - n. 3-01052)
PRESIDENTE. La deputata Perugia ha facoltà di illustrare l'interrogazione n. 3-01052, concernente l'aggressione verificatasi al termine di un concerto nel parco di villa Ada a Roma (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 5), di cui è cofirmataria.
MARIA CRISTINA PERUGIA. Signor Presidente, vorrei chiedere al Ministro dell'interno, e vorrei che ne fosse informato tutto il Parlamento, se e a quali conclusioni siano giunte le indagini in merito ai gravissimi fatti accaduti a villa Ada lo scorso 28 giugno, cioè ormai ben otto giorni fa.
Al momento, infatti, gli unici fermati risulterebbero quattro spettatori del concerto che fuggivano nel tentativo di mettersi in salvo dalla violenza dell'aggressione portata avanti, all'insegna di slogan e di inni fascisti, da persone armate di tutto punto, a volto coperto ed in assetto squadrista. Degli autori di una siffatta azione punitiva, con chiara volontà di uccidere, sembra non esservi alcuna traccia.
Vorrei, altresì, che venisse chiarito il motivo per il quale le forze dell'ordine, tempestivamente chiamate degli organizzatori e con la caserma del battaglione Lazio a pochi metri dal luogo dell'aggressione...
PRESIDENTE. Deve concludere.
MARIA CRISTINA PERUGIA... siano intervenute - concludo - in ritardo e male equipaggiate, così da non riuscire ad esercitare un contrasto adeguato alla gravità degli atti in corso.
PRESIDENTE. Il Ministro dell'interno, Giuliano Amato, ha facoltà di rispondere.
GIULIANO AMATO, Ministro dell'interno. Signor Presidente, se la collega mi permette un margine di riservatezza, che è doveroso, posso assicurarle che le indagini in corso stanno procedendo con efficacia ed è possibile che arrivino a dei risultati adeguati. Mi fermerei su questo punto perché, fra l'altro, trattandosi di indagini di polizia giudiziaria, io stesso dispongo di informazioni limitate. So, tuttavia, che le indagini stanno procedendo, che non sono ferme né si sono arenate.
Sul modo in cui si è svolta la vicenda è possibile che vi siano versioni diverse. Il modo in cui la sentivo narrare non coincide esattamente con ciò che è stato sottoposto alla mia attenzione dagli uffici.
In particolare, su due punti devo sottolineare quanto a me è stato riferito. Il primo è che, effettuata la chiamata, sono arrivate due volanti. L'organizzazione delle forze dell'ordine è questa e il fatto che vi sia una caserma a cinquanta metri non significa che gli uomini escano da questa organizzati per un intervento di tale genere. Esiste un'organizzazione logistica, che prevede l'arrivo delle volanti.
Sono arrivate due volanti. Chi conosce Villa Ada sa perfettamente che non si può entrare in macchina da qualunque angolo. In particolare, tra l'ingresso e il luogo in cui si stava svolgendo il concerto e dal quale defluivano gli spettatori dopo gli incidenti, vi è un percorso che non può essere effettuato in automobile. I carabinieri delle due volanti, quindi, si sono avviati lungo tale percorso a piedi e sono stati accolti a sassate da alcuni spettatori che stavano uscendo. Si tratta di persone che, per questo motivo, sono state denunciate. In ragione di ciò, vi sono un carabiniere al quale sono stati diagnosticati cinque giorni di prognosi e due vetture danneggiate. Si presume che ciò non sia stata opera di coloro i quali hanno aggredito quel giovane, bensì di altri che stavano assistendo allo spettacolo.
PRESIDENTE. La invito a concludere.
GIULIANO AMATO, Ministro dell'interno. In ragione di ciò, i carabinieri si sono fermati ed hanno atteso l'arrivo di altri che li rinforzassero allo scopo di fronteggiare tale inattesa ostilità. Fatto ciò, l'operazione è proseguita.
PRESIDENTE. La invito a concludere.
GIULIANO AMATO, Ministro dell'interno. Pertanto, da una parte vi sono alcune persone denunciate per l'aggressione ai carabinieri, dall'altra vi sono le indagini in corso, che ritengo possano essere proficue nei confronti di chi ha commesso il gravissimo pestaggio del quale tutti siamo stati resi consapevoli.
PRESIDENTE. La deputata Perugia ha facoltà di replicare.
MARIA CRISTINA PERUGIA. Signor Presidente, ovviamente non pensavo che il Ministro dell'interno mi fornisse la risposta delle indagini. Sono contenta di sapere che queste ultime sono in corso e sul resto, evidentemente, possediamo versioni diverse.
Tuttavia, vorrei soffermarmi sulla circostanza che già in tre occasioni si erano registrate, nell'arco di dieci giorni, dall'inizio della festa, atti di vandalismo regolarmente denunciati dagli organizzatori e che, anche a Roma, nell'ultimo anno si sono svolte ottanta aggressioni di stampo neofascista.
Pertanto, è d'uopo una maggiore attenzione e prontezza nella risposta a tali fenomeni. Per questo motivo vorrei far presente che occorrerà fare qualcosa senza sottovalutare un fenomeno, che a mio avviso non si può più definire episodico e che rivela la natura razzista, sessista,Pag. 34xenofoba e intollerante di alcune formazioni dell'estrema destra. Ritengo sia giunto il momento che le istituzioni locali e nazionali assumono qualche concreta iniziativa - come ha detto lo stesso Ministro in relazione ad un'indagine in corso - mettendo in campo opere di investigazione serie e complete per individuare i responsabili e i mandanti di tali episodi e per restituire alla città ed ai suoi abitanti quella storia di democrazia, solidarietà ed accoglienza, che li hanno sempre contraddistinti e che, significativamente, erano nel nome stesso della manifestazione colpita.
Per questo motivo, per dire che Roma città aperta rifiuta i fascisti, sabato prossimo si svolgerà una grande manifestazione indetta da associazioni, sindacati, reti, comitati, centri sociali e dalle forze politiche che attraverserà il quartiere.
PRESIDENTE. La invito a concludere.
MARIA CRISTINA PERUGIA. Concludo, essendo a conoscenza e congratulandomi per il fatto che in queste ore è stato raggiunto un accordo sul percorso. Inoltre vorrei far presente che questa è la risposta della società. Spero che quella delle istituzioni sia all'altezza.