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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Iniziative per il mantenimento dei livelli occupazionali in Alitalia - n. 3-01061)
PRESIDENTE. Il deputato La Russa ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01061, concernente le iniziative per il mantenimento dei livelli occupazionali in Alitalia (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 14), per un minuto.
IGNAZIO LA RUSSA. Signor Presidente, onorevoli colleghi, onorevole Ministro, è noto che recentemente la Consob ha richiesto al Ministero dell'economia e delle finanze notizie e informazioni sulla procedura di vendita di Alitalia, che ha visto progressivamente il ritiro della società che fa capo a De Benedetti, della Tpg-Mediobanca-Matlin e di Aeroflot. Praticamente, sono rimaste in gara - si fa per dire - soltanto Air One e la Matlin Patterson, che forse non farà mai un'offerta (la società americana lo ha di fatto dichiarato).
Nel frattempo è stato reso noto - è quanto sostiene Air One - che Alitalia ha personale in esubero per 2.350 unità, di cui 450 piloti. In altre parole, se la gara la vincesse Air One, questo personale in esubero sarebbe licenziato. Il Governo, tuttavia, ha fatto sapere che è in grado di assorbirlo.
PRESIDENTE. La invito a concludere.
IGNAZIO LA RUSSA. Ora noi, che siamo sempre stati fortemente critici verso tale tendenza del Governo a sostenere arbitrariamente, senza un piano preciso, costi di così alto livello, ma pure interessati al mantenimento dei livelli occupazionali, ci chiediamo con quali fondi, con quali garanzie e con quali idee il Governo intenda svolgere tale operazione e che fine stia facendo veramente il progetto di vendita di Alitalia.
PRESIDENTE. Il Ministro dei trasporti, Alessandro Bianchi, ha facoltà di rispondere.
ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. Signor Presidente, con riferimento alla questione sollevata dagli onorevoli interroganti devo preliminarmente far presente che la Consob, in più occasioni, ha chiesto, trattandosi di una società quotata in Borsa, di mantenere il più assoluto riserbo su informazioni relative alla società Alitalia, in particolare in questa fase di gara aperta. Anche in conseguenza di tali richiami e su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, il Presidente del Consiglio ha inviato una lettera a tutti i ministri, chiedendo di non divulgare informazioni circa la gara in corso per la cessione di una quota delle azioni della società Alitalia.
Nel rispetto di tali richieste, credo di dovermi limitare a due sole considerazioni in merito al quesito che è stato posto. In primo luogo, la gara si sta svolgendo nel più ampio rispetto delle procedure fissate dal bando, che porteranno ad avere, alla data del 12 luglio prossimo, le offerte definitive, comprensive del piano industriale, e solo da quello potremo sapere se e di che entità è la consistenza di eventuali problemi occupazionali.
In secondo luogo, per quanto riguarda la questione dei livelli occupazionali, vale quanto dichiarato formalmente dal Governo in data 21 maggio 2007, che riferisco integralmente: «Con l'avvio della terza fase del processo di privatizzazione di Alitalia, il Governo conferma la propria disponibilità ad adottare le iniziative più opportune e condivise, in relazione al possibile impatto occupazionale del piano industriale, presentato dall'acquirente selezionato ad esito del suddetto processo. Tali iniziative saranno valutate in coerenza con le misure e gli interventi adottati in circostanze analoghe e nel rispetto della normativa comunitaria».
Questo è quanto oggi posso dire circa le modalità con cui il Governo intende affrontare il problema dei livelli occupazionali della società Alitalia, successivamente alla conclusione della procedura di gara in corso.
PRESIDENTE. Il deputato La Russa ha facoltà di replicare.
IGNAZIO LA RUSSA. Signor Presidente, sono veramente allibito: faccio il deputato da tanti anni, ma non mi era mai capitata una risposta come questa ad un question time! Non solo Prodi, quando lo chiamiamo, non viene. Non solo Prodi si rifiuta categoricamente, tutte le volte che è capitato di venire a rispondere, di dare informazioni, ma addirittura ci manda a dire che vi è un segreto e guai a chi parla su una questione di cui sono piene le pagine di giornali!
Il Parlamento oggi ha saputo soltanto quello che già il 21 maggio era stato scritto. Lei, signor Ministro, è venuto a riferire una cosa stravecchia! Questo non è rispetto per il Parlamento che vuole sapere! Vi è ancora in corso, veramente, una gara? È vero che Air One non è nella condizione, comunque, di poter seriamente partecipare? È vero o non è vero che l'esubero di cui scrivono i giornali - che secondo Air One sarebbe da mettere in carico allo Stato - è di oltre 2.500 persone? È vero o non è vero che non abbiamo nemmeno la teorica possibilità - né noi lo vorremmo - che vengano messe così, sic et simpliciter, «sulle spalle» dei cittadini italiani, soltanto per salvare quello che non riuscite a salvare con un'operazione degna di questo nome?
Tali risposte, o alcune di esse, ci saremmo aspettati, non affermazioni secondo le quali «su questo c'è il segreto, Prodi ci impegna a stare zitti»!
Parlate di tutto, andate in piazza per tutto, ma quando vi si chiedono informazioni di trasparenza, qui, in Parlamento, state zitti! Questo è veramente una vergogna!
PRESIDENTE. È così esaurito lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.
Sospendo la seduta, che riprenderà alle ore 17,15 con lo svolgimento di interpellanze urgenti.
La seduta, sospesa alle 17, è ripresa alle 17,15.