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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Corso sperimentale istituito dal Ministero della pubblica istruzione denominato «programma rafforzamento famiglie» - n. 3-01084 )
PRESIDENTE. La deputata Bellillo ha facoltà di illustrare la sua interrogazionePag. 69n. 3-01084, concernente il corso sperimentale istituito dal Ministero della pubblica istruzione denominato «programma rafforzamento famiglie» (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 14).
KATIA BELLILLO. Signor Presidente, signor Ministro, il Ministero della pubblica istruzione ha adottato in gran fretta un corso sperimentate, sul modello americano, per il quale sono stati stanziati 3 milioni e 600 mila euro. Tale corso interesserà 47 centri di sperimentazione, non distribuiti in modo omogeneo a livello nazionale, e tra questi non figura nemmeno un centro laico, piccolo o grande che sia, perché sono tutti cattolici; si tratta, infatti, di parrocchie, oratori, centri salesiani e similari.
Chiedo quali criteri hanno governato tali scelte; perché un modello americano; come sono stati individuati i centri destinatari del progetto e gli stanziamenti economici (mentre la scuola versa in condizioni assai gravi); se sarà considerato ogni tipo di famiglia, o solo quello regolato dall'istituto del matrimonio religioso.
PRESIDENTE. Il Ministro per l'attuazione del programma di Governo, Giulio Santagata, ha facoltà di rispondere.
GIULIO SANTAGATA, Ministro per l'attuazione del programma di Governo. Signor Presidente, invito l'onorevole Bellillo a porre attenzione alle date, perché, seppure noiose, sono importanti. In data 11 ottobre 2005 è stato sottoscritto dal Ministero con il Dipartimento nazionale per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri un accordo di programma per la realizzazione del progetto denominato «Programma di prevenzione delle tossicodipendenze: rafforzare i fattori protettivi nella famiglia». L'implementazione del progetto prevede l'identificazione e la sperimentazione di un nuovo modello di intervento e di prevenzione delle tossicodipendenze che rafforzi i fattori protettivi nelle famiglie dei bambini della scuola primaria.
A tale proposito è stato individuato un programma di prevenzione dell'uso di sostanze a componenti multiple che coinvolge l'intero nucleo familiare, il programma per il rafforzamento dei fattori di protezione nella famiglia, che ha dimostrato di poter migliorare le relazioni in famiglia, la capacità genitoriale e il coinvolgimento nelle attività scolastiche. Questi fattori a loro volta assumono un ruolo protettivo nei confronti delle droghe.
Nel 2005 l'allora Ministro dell'economia, su istanza del Dipartimento nazionale per le politiche antidroga, ha predisposto l'assegnazione al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca di risorse finanziarie pari a 4 milioni di euro, rientranti nella quota destinata al Fondo nazionale di intervento per la lotta alla droga. Il Ministero, per dare attuazione al predetto accordo di programma, ha bandito la gara per l'affidamento di un servizio sperimentale di progettazione, realizzazione, gestione e adattamento del modello strengthening families program relativo al rafforzamento dei fattori di protezione nella famiglia da attuarsi almeno in 40 centri di sperimentazione. Il bando è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana il 9 febbraio 2006 ed è stata istituita, con decreto 30 marzo 2006, la commissione tecnica di valutazione, con il compito di pervenire alla formulazione della proposta di aggiudicazione. Alla gara hanno partecipato due raggruppamenti temporanei di scopo, e precisamente RTS mandataria Associazione coordinamento nazionale comunità di accoglienza Roma e RTS mandataria Associazione centro sportivo italiano Roma. Con decreto direttoriale n. 14 del 17 maggio 2006 si è provveduto ad aggiudicare l'incarico di fornitura al progetto presentato dal raggruppamento temporaneo di scopo mandataria Associazione centro sportivo italiano Roma, come indicato dalla commissione tecnica di valutazione. Come si evince, è un'operazione totalmente gestita dal Governo precedente e chiusa il giorno stesso in cui si insediava l'attuale Governo.
PRESIDENTE. La deputata Bellillo ha facoltà di replicare.
KATIA BELLILLO. Signor Presidente, rimango parzialmente soddisfatta, perché, anche se è una delle scelte «squalificanti» del precedente Governo, rimane il fatto che oggi ci troviamo con questo progetto che non ha coinvolto le istituzioni scolastiche, in quanto sono mancate le basilari misure divulgative del progetto stesso (basti visitare il sito del Ministero, che è privo di ogni chiarimento in tal senso) Inoltre, i tempi di adesione previsti dal progetto stesso sono ridottissimi, perché ormai la scadenza è prossima. Comunque, possiamo immaginare il criterio adottato per l'individuazione dei centri, della loro dislocazione, della matrice degli stessi, ma non capiamo ancora come ci si rivolgerà alle famiglie, come queste potranno essere sostenute e se sono considerate tutte le famiglie oppure soltanto quelle regolate dal matrimonio religioso.
Il progetto, pertanto, è veramente pericoloso, perché tende a concedere finanziamenti molto sostanziosi alle scuole private e religiose. Tale scelta di politica educativa, sebbene sperimentale, considerata anche la spesa complessiva e la complessità organizzativa, doveva essere presentata in modo diverso, e non a luglio, durante le vacanze, quasi in modo «carbonaro».
Ministro Santagata, mi auguro almeno che il Ministro della pubblica istruzione vegli ed effettui una verifica attenta su quello che, in applicazione di questo progetto, sta succedendo e succederà nella scuola (Applausi dei deputati del gruppo Comunisti Italiani).
PRESIDENTE. È così esaurito lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.