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Discussione del disegno di legge: S. 1136 - Ratifica ed esecuzione dell'Accordo fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica popolare di Cina per la cooperazione scientifica e tecnologica, con Allegato, fatto a Pechino il 9 giugno 1998 (Approvato dal Senato) (A.C. 2266) (ore 16,28).
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione del disegno di legge, già approvato dal Senato: Ratifica ed esecuzione dell'Accordo fra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica popolare di Cina per la cooperazione scientifica e tecnologica, con Allegato, fatto a Pechino il 9 giugno 1998.
(Discussione sulle linee generali - A.C. 2266)
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione sulle linee generali.
Avverto che la III Commissione (Affari esteri) si intende autorizzata a riferire oralmente.
Il vicepresidente della Commissione affari esteri, deputata De Zulueta, ha facoltà di svolgere la relazione in sostituzione del relatore.
TANA DE ZULUETA, Vicepresidente della III Commissione. Signor Presidente, anche il collega Marcenaro ha riassunto iPag. 23contenuti dell'Accordo in Commissione e, quindi, mi rifaccio alla sua dettagliata descrizione.
Vale la pena sottolineare che sono passati nove anni dal momento in cui fu stipulato questo Accordo: l'Italia, pertanto, è uno dei pochi grandi Paesi europei che non ha un accordo aggiornato per la cooperazione nel campo tecnologico e scientifico con la Cina.
Credo sia opportuno, però, menzionare che rispetto al precedente accordo con la Cina, tuttora vigente, quest'ultimo preveda la possibilità di concludere intese dirette con le strutture locali, di favorire la realizzazione di programmi suscettibili di attirare finanziamenti multilaterali e di importare, in esenzione fiscale, apparecchiature per l'attuazione dell'Accordo che ci lega in un campo importante con uno dei Paesi più grandi del pianeta. Come è stato sottolineato, esso non comporta importanti linee di finanziamento, ma si auspica che possa essere fertile per una proficua cooperazione tra i nostri due Paesi.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il rappresentante del Governo.
FAMIANO CRUCIANELLI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Signor Presidente, le visite in Cina del Presidente del Consiglio e del Ministro degli affari esteri D'Alema hanno impresso un forte e positivo impulso alle relazioni tra Italia e Cina. Questa nuova realtà che si è determinata nelle relazioni fra i due Paesi viene a trovare in questo Accordo un elemento concreto e sostanziale per fare ulteriori passi avanti.
L'incremento della cooperazione nel campo scientifico e tecnologico con la Cina costituisce una priorità politica ed economica. La ratifica del nuovo Accordo di cooperazione - vorrei sottolineare in conclusione - renderebbe disponibili finanziamenti aggiuntivi da destinare a progetti congiunti italo-cinesi, venendo incontro, quindi, alle richieste in questo senso da parte della comunità scientifica nazionale.
PRESIDENTE. Non vi sono iscritti a parlare e pertanto dichiaro chiusa la discussione sulle linee generali.
Il seguito del dibattito è rinviato ad altra seduta.