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Seguito della discussione del disegno di legge S. 325, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 173 del 2006: Proroga di termini per l'emanazione di atti di natura regolamentare ed ulteriori proroghe per l'esercizio di deleghe legislative (approvato dal Senato) (A.C. 1222) (Esame e votazione di questioni pregiudiziali).
PRESIDENTE. Ricorda che sono state presentate le questioni pregiudiziali Bocchino n. 1, Elio Vito n. 2 e Maroni nn. 3 e 4.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI (AN). Illustra la questione pregiudiziale Bocchino n. 1, lamentando che il provvedimento d'urgenza in esame impropriamente differisce termini per l'esercizio di deleghe legislative e ne conferisce di nuove al Governo.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI (AN). Ritiene, pertanto, che ove la maggioranza intendesse assumere un atteggiamento improntato a coerenza dovrebbe esprimere un orientamento favorevole alla predetta questione pregiudiziale.
ENRICO LA LOGGIA (FI). Illustra la questione pregiudiziale Elio Vito n. 2, sottolineando lo stravolgimento del testo originario del decreto-legge in esame operato al Senato, che ha condotto all'approvazione di un nuovo provvedimento con ilPag. IXquale si attua una parte importante del programma di Governo. Giudica inoltre particolarmente grave il conferimento all'Esecutivo di nuove deleghe legislative attraverso lo strumento del decreto-legge, ricordando che in passato tale procedura era stata oggetto di contestazione da parte di esponenti del centrosinistra.
ROBERTO COTA (LNP). Illustra le questioni pregiudiziali Maroni nn. 3 e 4, richiamando gli atti con i quali il Governo ha già reiteratamente violato le prerogative dell'istituzione parlamentare; ritiene, inoltre, che il provvedimento d'urgenza in esame si ponga in contrasto con gli articoli 76 e 77 della Costituzione, nonché con il dettato della legge n. 400 del 1988.
FRANCO RUSSO (RC-SE). Nel dichiarare voto contrario sulle questioni pregiudiziali in esame, preannunzia la presentazione di un ordine del giorno che impegni il Governo ad attenersi, nell'esercizio della potestà legislativa, al disposto della legge n. 400 del 1988 e degli articoli 76 e 77 della Costituzione.
ROBERTO ZACCARIA (Ulivo). Nel giudicare infondati i rilievi critici formulati dai deputati dell'opposizione sul presunto carattere eterogeneo e non necessario delle disposizioni recate dal provvedimento d'urgenza in esame, sottolinea l'omogeneità delle finalità da esse perseguite, tra le quali la continuità dell'azione di Governo.
GIANPIERO D'ALIA (UDC). Richiamato il complesso delle anomalie procedurali che caratterizzano il provvedimento di urgenza in esame, tali da espropriare le prerogative del Parlamento, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulle questioni pregiudiziali presentate.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge le questioni pregiudiziali Bocchino n. 1, Elio Vito n. 2 e Maroni nn. 3 e 4.