Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Discussione della mozione Campa ed altri n. 1-00187 sull'individuazione nell'entroterra di Venezia della sede per l'assemblaggio del Superjet 100 (ore 9,18).
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione della mozione Campa ed altri n. 1-00187 sull'individuazione nell'entroterra di Venezia della sede per l'assemblaggio del Superjet 100 (Vedi l'allegato A - Mozioni sezione 1)
Avverto che lo schema recante la ripartizione dei tempi riservati alla discussione della mozione è pubblicato in calce al resoconto della seduta di ieri.
(Discussione sulle linee generali)
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione sulle linee generali della mozione.
Sono interessato e incuriosito dal tema.
È iscritto a parlare l'onorevole Campa, che illustrerà anche la sua mozione n. 1-00187. Ne ha facoltà.
CESARE CAMPA. Signor Presidente, noi parlamentari veneti e non solo veneti - vorrei ricordare, oltre alla mia, le firme dei colleghi Fistarol, Zanella, Martella, Brancher, Bellotti, Donadi, Dussin e molti altri - abbiamo assunto tale iniziativa parlamentare per impegnare il Governo ad adottare azioni concrete volte a far scegliere alla Finmeccanica l'entroterra veneziano quale sede per lo stabilimento destinato all'assemblaggio dell'aereo di linea regionale che la Alenia e la società russa Sukhoi si apprestano a lanciare sul mercato mondiale.Pag. 2
Non vi è dubbio che la realizzazione di un polo di produzione di un aereo di linea rappresenta un'occasione straordinariamente importante per le possibilità di prestigiose sinergie e di occasioni di lavoro qualificato. Questa è la ragione della nostra iniziativa politica, alla quale - voglio ricordare - hanno aderito tutti i parlamentari veneti e non solo.
L'occasione è maturata dal fatto che la Finmeccanica e la Sukhoi aviation holding e le rispettive società controllate, Alenia aeronautica e Sukhoi civil aircraft company, hanno firmato a Mosca l'accordo finale per la costituzione di una partnership strategica per il progetto Superjet 100, il più importante programma industriale russo nell'aeronautica civile, con un'enorme valenza strategica anche per l'industria italiana, grazie alla previsione di produrre 1.200 velivoli (ma c'è già chi parla di 1.800) da 80-100 posti nei prossimi venti anni.
Alenia aeronautica contribuirà allo sviluppo del programma attraverso le proprie competenze tecniche e inoltre produrrà parti e componenti utilizzando materiali compositi avanzati e curerà gli aspetti relativi alla certificazione europea del velivolo.
Tra i centri che già svolgono un'attività industriale nel campo aeronautico, quindi idonei alla realizzazione dell'aeromobile, vi è lo stabilimento Alenia di Venezia, che sembra avere tutte le caratteristiche tecnologiche per l'alta valenza produttiva che da decenni svolge. Tale scelta creerebbe, con la prospettiva produttiva e tecnologica pienamente compatibile con l'ambiente, un benefico equilibrio con gli indirizzi produttivi di Porto Marghera, area che oggi presenta gravi problemi di rilancio occupazionale.
La nostra iniziativa parlamentare vuole facilitare la scelta dell'entroterra veneziano come sede del nucleo di assemblaggio del velivolo. Con la mozione in discussione noi parlamentari veneti vogliamo raccomandare di tener conto anche dell'altissimo livello tecnologico del centro Alenia di Tessera, che da anni non solo esegue la complessa catena di revisione di grandi velivoli, anche per gli aeroplani NATO, ma trasforma i superjet passeggeri in maxicargo.
Questa lunga attività ha permesso di formare una numerosa schiera di maestranze superspecializzate, oggi in grado di affrontare nel migliore dei modi le esigenze per la realizzazione del Superjet 100. La provincia di Venezia, inoltre, offre idonei collegamenti infrastrutturali, larghe competenze tecniche e spazi adeguati, oltre a una maggiore vicinanza dei mercati.
Per tutti questi motivi, crediamo che la nostra iniziativa debba sfociare in un positivo accoglimento e, quindi, nella scelta di Venezia quale sede per il progetto. Peraltro, vorrei ricordare che Finmeccanica, fra le grandi aziende italiane, è la più prestigiosa dal punto di vista tecnologico e che, quindi, la sua presenza nel territorio veneziano, attraverso la Alenia aeronavali rappresenta un vanto per tutto il settore produttivo e occupazionale della nostra regione.
Vorrei ricordare l'importanza di questa azienda, che è diventata, attraverso la Agusta, leader nel mondo per la costruzione di elicotteri, tanto da vincere il concorso per la fornitura del nuovo elicottero destinato al Presidente degli Stati Uniti. Grazie ad una saggia e proficua politica di nicchia, la Finmeccanica attraverso le consociate ha creato importanti poli aeronautici anche a Napoli e nelle Puglie.
Questa strategia ha permesso di eseguire operazioni di ingegneria aerospaziale di notevole complessità, come peraltro è accaduto nello stabilimento Alenia di Venezia, dove si trasformano - come prima affermavo - questi grandi jet.
Siamo orgogliosi, come italiani, di avere aziende come la Alenia aeronavali, che ha fatto dell'Italia un Paese leader nel campo aeronautico mondiale (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia).
PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'onorevole Affronti. Ne ha facoltà.
PAOLO AFFRONTI. Signor Presidente, intervengo per dichiarare, a nome delPag. 3gruppo dei Popolari-Udeur, di condividere la mozione presentata dal collega Campa, che vede tra i suoi cofirmatari anche il nostro capogruppo alla Camera, onorevole Mauro Fabris.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI (ore 9,20)
PAOLO AFFRONTI. Auspichiamo, quindi, che la Camera, dopo l'approvazione della mozione in esame, intraprenda tutte le iniziative possibili affinché il centro Alenia di Venezia possa essere interessato al programma della realizzazione del Superjet 100, che è estremamente importante e che coinvolge in maniera autorevole anche la Finmeccanica, firmataria dell'accordo che segna un grande passo per l'aeronautica civile russa (Applausi dei deputati del gruppo Popolari-Udeur).
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il deputato Dozzo. Ne ha facoltà.
GIANPAOLO DOZZO. Signor Presidente, siamo in quest'aula a discutere di un argomento di grande interesse per l'industria italiana, in particolare per il polo di Tessera-Porto Marghera, che è importante per quanto riguarda la produzione e che potrebbe essere rafforzato dall'accordo sottoscritto nel novembre del 2006 tra la Finmeccanica e la Sukhoi russa per la costruzione di questo nuovo superjet.
Si chiede oggi, attraverso la mozione il cui primo firmatario è il collega Campa, un impegno del Governo. Posso capire che vi siano anche spinte da parte di altri poli produttivi italiani per quanto riguarda questa prossima possibile produzione di nuovi aerei in esame.
Ritengo, comunque, che Tessera e, in maniera particolare, le Officine aeronavali, che rappresentano un polo di produzione e di trasformazione aerea da più di dieci anni, costituiscano il luogo migliore per la produzione di detti aerei.
Sappiamo, innanzitutto, che in questi ultimi anni Venezia ha subito dei tracolli per quanto riguarda la produzione, con conseguenti problemi occupazionali.
Quindi, tale iniziativa industriale potrebbe rappresentare un rilancio per quell'area, soprattutto attraverso una tecnologia pulita. Sappiamo benissimo che da molti anni la tecnologia produttiva del polo industriale di Venezia è stata molto inquinante. Quindi, potrebbe essere una sorta di ricompensa per quell'area e un segnale importante di inversione di rotta verso tecnologie produttive a basso impatto ambientale.
È per tali ragioni che la mozione è stata sottoscritta da molti parlamentari veneti, affinché il Governo possa intraprendere la strada dei negoziati bilaterali per addivenire alla costruzione dei velivoli presso le Officine aeronavali del gruppo Alenia di Tessera.
Vede, signor Presidente, mi aspetto dall'Assemblea un voto unanime. So che ci sono altri poli produttivi di Alenia in Italia, ma questa sarebbe anche l'occasione per dare inizio ad una sorta di soluzione ad un'altra questione, quella settentrionale, la questione del nord. Spesso e volentieri da questi banchi, da quest'aula, si è posto il problema del rilancio produttivo delle aree del nord. Questa vicenda può rappresentare un inizio e spero che il sottosegretario Gianni, qui presente, esprima un parere favorevole a nome del Governo.
Da parte della Lega Nord Padania, siamo consapevoli che il progetto in questione possa essere un buon inizio. Quindi, voteremo in modo convinto la mozione, visto che molti nostri parlamentari l'hanno già firmata.
La ringrazio per l'attenzione, signor Presidente: credo che oggi questa Assemblea esprimerà un voto positivo.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il deputato D'Agrò. Ne ha facoltà.
LUIGI D'AGRÒ. Signor Presidente, la mozione in esame mette in risalto alcuni aspetti della vita produttiva e di sistemaPag. 4del nostro Paese. Innanzitutto, essa rivela il fatto che il nostro Paese presenta delle produzioni di eccellenza. L'accordo tra la Federazione russa e il Governo italiano è il più importante che sia mai stato realizzato negli ultimi anni in un settore così delicato e tecnologicamente avanzato come quello aeronautico.
Quindi, talvolta siamo un Paese che si deprime oltremisura, afferma di non avere settori di eccellenza e, poi, li scopre. Ne consegue che, per altri versi, bisognerebbe tener conto dei settori di eccellenza laddove c'è un traino straordinario dell'economia.
Il Veneto negli ultimi anni ha ripreso a correre, rispetto a un'Italia che cammina: è tornato ad essere la locomotiva del sistema economico del nostro Paese, pur con tutte le contraddizioni, i pesi e le misure che anche quell'economia, che è stata straordinariamente capace di una grande evoluzione, passando da un sistema tipicamente agricolo a quello industriale in breve tempo, porta con sé. Per tale motivo, vi sono anche delle ombre attorno al sistema Veneto.
La Camera dei deputati, nell'ambito della Commissione attività produttive, ha avuto più volte modo di analizzare il settore della chimica industriale. Si sa cosa significasse, ad esempio, il polo di Porto Marghera in termini di capacità occupazionali negli anni Cinquanta e come è ridotto attualmente.
Sappiamo, altresì, che ultimamente, a causa di una ristrutturazione che è avvenuta in quel polo - mi riferisco alla Dow americana -, molti dipendenti di quell'area hanno subito il taglio occupazionale. Di fatto, l'intera area veneziana soffre in questo momento di un particolare esubero di lavoratori, anche con qualità professionali estremamente alte.
Non si tratta solo di un'opportunità - mi si consenta anche da un altro punto di vista - per sopperire alla carenza di lavoro per alcune aree e per alcuni settori, ma anche per effettuare un'operazione importante per riposizionare il tessuto produttivo veneto verso l'eccellenza, verso quella parte che, molte volte, viene contestata alla stessa realtà veneta. Essa viene sempre dipinta come una realtà policentristica, con piccole e medie aziende, che, il più delle volte, sono anche accusate di comportamenti negativi, come, per esempio, l'evasione fiscale.
Ritengo che concentrare una struttura come quella di Alenia a Venezia, che ha una capacità e una potenzialità enormi, da un punto di vista professionale, e l'assemblaggio del Superjet 100 rappresentino una risposta a due problemi: il problema occupazionale - come ho affermato in precedenza - di un'area che soffre e ha difficoltà ad assorbire la ristrutturazione della chimica di Porto Marghera e quello della riconversione - è un brutto termine, ma, a mio parere, rende l'idea - del sistema economico veneto verso quelle aree di eccellenza che merita.
Non dobbiamo sempre considerare che sia necessario portare lavoro esclusivamente dove non c'è, con il rischio di non avere una professionalità adeguata. Portiamo il lavoro dove c'è eccellenza, che fa fare una bella figura al nostro sistema Paese. Siamo convinti che l'affidamento al gruppo Alenia di Venezia dell'assemblaggio del Superjet 100 potrebbe far fare bellissima figura al nostro Paese.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il deputato Viola. Ne ha facoltà.
RODOLFO GIULIANO VIOLA. Signor Presidente, la mozione presentata riveste un'importanza strategica per il territorio dell'intera provincia di Venezia e, proprio per tale motivo - come ha ricordato il primo firmatario, l'onorevole Campa -, è stata sottoscritta da rappresentanti di tutti i gruppi della maggioranza e dell'opposizione.
È evidente che tale accordo, sottoscritto nello scorso novembre, permette (e ha permesso) di sviluppare tecnologie importanti nel campo dell'aviazione civile e, soprattutto, nei territori dove verranno individuate le sedi di sviluppo di questo accordo, consente di dare ulteriore impulso ad iniziative molto importanti dal punto di vista tecnologico.Pag. 5
Riteniamo che l'individuazione, finalmente, di forme nuove e intelligenti di sviluppo economico di determinate aree del nostro Paese rappresenti il vero motivo per cui ci sentiamo di aderire convintamente alla mozione in discussione. In particolar modo, siamo sensibili a tale iniziativa, per il semplice fatto che va a collocarsi in un territorio particolarmente provato da lunghi decenni di sviluppo industriale, che, se hanno determinato lo sviluppo economico e sociale nelle nostre zone, tuttavia hanno anche provocato gravissime ricadute dal punto di vista ambientale.
L'evoluzione di tali aree, inoltre - faccio riferimento, in particolar modo, all'area di Porto Marghera - è stata accompagnata, in questi ultimi anni, da un costante calo dell'occupazione legato al cambio delle tipologie di investimento, soprattutto se pensiamo alla questione della chimica in quel delicato settore.
Ebbene, questa iniziativa potrebbe finalmente determinare un'inversione di tendenza dal punto di vista occupazionale ma, soprattutto, un uso nuovo e intelligente di aree importanti vocate allo sviluppo industriale. Ritengo che questa sia la valenza più importante: lo sviluppo sostenibile - come da sempre sosteniamo - in un'area particolarmente delicata. Ci troviamo alle porte di Venezia e, da questo punto di vista, Alenia già da tempo ha individuato uno dei settori strategici per interventi di manutenzione e sviluppo delle proprie infrastrutture.
Pertanto, riteniamo che, ai sensi dell'accordo che è stato stipulato nello scorso novembre, si possano sviluppare tutte le iniziative utili a fare in modo che il Superjet 100 abbia - lo dico anche con un minimo di orgoglio - una valenza veneta e, in particolar modo, della provincia di Venezia.
Come diceva prima il deputato Dozzo, sono convinto anch'io che non stiamo facendo una battaglia di campanile; ritengo che dobbiamo collocare le giuste iniziative nei giusti territori, senza per questo negare, ad altri, possibilità di ulteriori sviluppi. Alenia è presente in Campania e in Puglia, ma riteniamo che lo stabilimento di Venezia - assieme alle nanotecnologie sviluppate, soprattutto, su Porto Marghera - sia il posto ideale per dare compiutezza all'accordo.
Per tale motivo, inviamo il Governo ad assumere tutte le iniziative utili a fare in modo che si dia compiutezza all'accordo del novembre scorso, attraverso le modalità che riterrà più opportune, soprattutto per valorizzare i siti che sono presenti nella provincia di Venezia (Applausi dei deputati del gruppo L'Ulivo).
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il deputato Zipponi. Ne ha facoltà.
MAURIZIO ZIPPONI. Signor Presidente, anche noi riteniamo che il Governo italiano debba chiarire bene la sua politica industriale in settori delicati e debba dare valore alle grandi aziende che, oggi, sono sul mercato internazionale con prodotti importanti. Riteniamo, inoltre, che il Governo italiano - mentre discutiamo di Alenia e Finmeccanica - debba evitare di collocare in Borsa, senza un piano industriale condiviso, una grande azienda come Fincantieri, la quale, tra l'altro, ha realtà importanti anche nel nord del Paese, oltre che nel resto d'Italia. Riteniamo, quindi, che il tema sollevato ponga un problema, appunto, di politica industriale.
Altrettanto, condividiamo il fatto che in quell'area - in particolare a Venezia - esiste una grande capacità professionale di competenza tecnica di quei lavoratori; siamo contenti che tutti i deputati veneti, oggi, diano grande valore a quei lavoratori e speriamo che lo diano anche quando questi entrano in lotta e in sciopero per difendere la propria attività.
Altrettanto, consideriamo importante l'accordo tra Finmeccanica e Sukhoi per il programma industriale russo dell'aeronautica civile; tale accordo ha un'enorme valenza e rappresenta una grande occasione anche per il nostro Paese.
Il motivo che ci porterà ad esprimere un voto di astensione sulla mozione Campa n. 1-00187, è il fatto che chi l'ha sottoscritta, o è in arretrato di qualchePag. 6lettura di giornale, o non sa che è stato già deciso che l'assemblaggio del Superjet 100 non verrà realizzato né a Venezia, né a Napoli, ma in Russia.
Dunque, non capisco se tale mozione serva per pura propaganda all'interno di quella regione oppure se, al contrario, seriamente, si pensi che l'accordo con la Russia - così come gli importantissimi accordi che Alenia ha stipulato con gli Stati Uniti - presupponga anche piani industriali che accompagnano tale accordo; ebbene, nel piano industriale è scritto che l'assemblaggio si fa in Russia, così come gli americani vogliono che i loro aerei vengano assemblati negli Stati Uniti.
Pertanto, il punto da chiarire è cosa ci guadagna il nostro Paese e, in particolare, come impiegare al meglio un patrimonio professionale e tecnico come quello del centro Alenia di Tessera; in quel caso, mi sembra di capire che l'occasione è di usare al meglio tali competenze, per fare di quella zona e di quella azienda il luogo delle grandi revisioni, della grande manutenzione, del service e del commerciale, per consentire altresì che quella realtà sviluppi al meglio le proprie capacità.
Pertanto, se discutiamo di piani industriali, di valorizzazione delle risorse presenti sul territorio, siamo assolutamente d'accordo. Il valore del lavoro per noi rappresenta la bussola in base alla quale scegliere anche i progetti industriali. Vorremmo evitare che argomenti così seri diventassero pura propaganda e che la lotta dei lavoratori venisse trasformata in un manifesto per chi propone mozioni come quella in discussione, anziché per i lavoratori.
Per questa ragione intendiamo astenerci: riteniamo che l'intero Parlamento e il Governo debbano impegnarsi in merito a Venezia, affinché quei lavoratori abbiano un futuro e perché all'interno dell'accordo con la Sukhoi Aviation Holding siano contenute missioni precise, competenze valorizzate, piani industriali e di investimento sull'aria veneta.
Porsi un obiettivo che non esiste, ripeto, serve solo per svolgere propaganda (Applausi dei deputati del gruppo Rifondazione Comunista-Sinistra Europea).
PRESIDENTE. È iscritta a parlare la deputata Bimbi. Ne ha facoltà.
FRANCA BIMBI. Signor Presidente, vorrei solo aggiungere la mia firma alla mozione Campa ed altri n. 1-00187.
PRESIDENTE. Non vi sono altri iscritti a parlare e pertanto dichiaro chiusa la discussione sulle linee generali della mozione.
(Intervento e parere del Governo)
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il rappresentante del Governo, che esprimerà altresì il parere sulla mozione all'ordine del giorno.
ALFONSO GIANNI, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Signor Presidente, esprimerò un parere motivato e preannuncio, se non altro per richiamare l'attenzione dei colleghi che, nei limiti delle mie possibilità, vorrei suggerire agli estensori della mozione una modifica del dispositivo finale, quale condizione di accoglimento della mozione da parte del Governo. Altrimenti, seppure con rammarico, non potrò che dichiararmi contrario al testo attuale.
Onorevoli colleghi, bisogna tener presente che l'accordo di partenariato tra Alenia aeronautica e Sukhoi Civil Aircraft Company si limita a regolare il quadro di collaborazione tra questi due soggetti industriali. In particolare, tale accordo prende atto di una deroga, disposta dal Parlamento della Federazione russa, in merito al superamento della soglia di sicurezza nazionale nel possesso da parte dei soggetti stranieri - nel caso specifico Alenia aeronautica - di quote azionarie di aziende strategiche per la sicurezza russa.
Per quanto riguarda il potenziale mercato del Superjet 100, premesso che gliPag. 7accordi della World Trade Organization fanno esplicito divieto di orientare in qualunque modo gli utenti nazionali ad acquisire specifici aeromobili civili, si fa osservare che il Governo della Federazione russa difficilmente consente ad aziende straniere, che non siano collegate in qualsiasi forma di accordo o partenariato ad aziende locali, di accedere al proprio mercato.
Ciò premesso, risulta che il mercato interno della Federazione russa prevede la sostituzione di un numero variabile di macchine per il trasporto regionale o comunque a media distanza, da 500 a 700 unità.
Tuttavia, appare abbastanza ovvio prevedere che, per motivi economici, l'operazione non potrà avvenire con la sostituzione di un aeromobile nuovo per ogni aeromobile precedentemente usato. Il contributo tecnico di Alenia aeronautica alla realizzazione del programma, che sarà definito negli accordi di dettaglio, si impernierà essenzialmente sulla cosiddetta occidentalizzazione dell'aereo, che rientra nel segmento degli aerei da trasporto regionali a 100 posti, con propulsore a getto. In particolare, Alenia aeronautica contribuirà allo sviluppo e all'installazione di tutte le modifiche o impiego di sistemi di componenti necessari ad ottenere l'aereonavigabilità della macchina, in conformità alle joint aeronautical regulation europee e alle federal aviation regulation statunitensi.
La definizione di accordi specifici consentirà di disporre della documentazione necessaria per la preventiva autorizzazione comunitaria di eventuali finanziamenti pubblici italiani alla quota Alenia, da prevedere nella legge finanziaria per il 2008.
Quanto all'impegno del Governo, fermo restando il pieno rispetto delle autonome scelte imprenditoriali, si evidenzia che la struttura di Venezia Tessera ha dimostrato negli anni passati - come i colleghi hanno sottolineato - particolari capacità tecnologiche.
Si ritiene pertanto che, in linea con gli accordi internazionali sottoscritti, la occidentalizzazione del Superjet 100 potrebbe trovare, nella sede di Venezia, un centro per la commercializzazione, la «customizzazione» - consentitemi il termine - e la consegna di velivoli occidentali e per il supporto all'intera flotta del Superjet.
Pertanto - non so se sono stato chiaro - come affermato correttamente anche dall'onorevole Zipponi non è pensabile, né nel quadro territoriale di Venezia, né in alcuna altra parte d'Italia, un'opera di assemblaggio dell'aeromobile derivante dall'accordo tra Alenia e Sukhoi: ciò avverrà in territorio russo.
Quello che, invece, noi auspichiamo e che il Governo ritiene di poter suggerire agli onorevoli firmatari della mozione è la modifica del dispositivo finale. Per essere chiaro, il parere è favorevole purché si riformuli il dispositivo sostituendo le parole «per l'assemblaggio del Superjet 100» con le seguenti: «per la commercializzazione, customizzazione e consegna di velivoli occidentali e per il supporto all'intera flotta del Superjet».
Qualora si accolga tale modifica o altre analoghe che escludono l'assemblaggio, ma limitano l'attività dell'Alenia di Venezia alla commercializzazione, all'occidentalizzazione e all'armonizzazione della macchina alle norme di volo occidentali e a un'opera di service e di assistenza - il che però non è poco dal punto di vista del lavoro - il Governo è d'accordo. Diversamente non potremmo essere favorevoli, perché non possiamo contraddire il contenuto degli accordi firmati, il che significherebbe evidentemente imbrogliare noi stessi, ed almeno ciò questo Governo non intende farlo.
Grazie signor Presidente, spero di essere stato chiaro sulle richieste del Governo.
PRESIDENTE. È stato chiarissimo signor sottosegretario. Ha chiesto di parlare per un richiamo al Regolamento il deputato Quartiani. Ne ha facoltà.
ERMINIO ANGELO QUARTIANI. Signor Presidente faccio riferimento alla constatazione che, mi sembra, si stia dePag. 8terminando un orientamento comune sulla votazione che lei si accinge ad indire sulla mozione al nostro esame. Ritengo che vi sia un orientamento comune dei presentatori e del Governo attorno a una proposta che ci consentirà di licenziare rapidamente la mozione, presumo, con un voto favorevole da parte della Camera.
A tale riguardo vorrei chiedere alla Presidenza che si proceda alla sconvocazione di una serie di Commissioni e di Giunte poiché tra poco si procederà alle votazioni, anche in osservanza degli articoli 46, 48 e 48-bis del Regolamento.
Faccio presente che stanno lavorando la I Commissione - convocata alle 8,45 e alle 9 in sede referente - e la III Commissione, che sta svolgendo un'indagine conoscitiva; stanno, poi, procedendo i lavori della V Commissione - convocata in sede consultiva alle 9 - e della VII Commissione che credo stia procedendo, insieme alla IX, alla valutazione di un importante provvedimento.
Nonostante l'importante provvedimento, credo sia giusto sollecitare i presidenti delle Commissioni affinché consentano ai deputati di raggiungere l'aula per votare, considerando che occorrono cinque minuti perché i deputati possano raggiungere l'aula ed esercitare il loro diritto di voto.
PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole Quartiani, ma non capisco la ragione di questa istanza, visto che, oltre a essere gli ultimi giorni, le Commissioni sono chiamate agli impegni del loro lavoro. Non essendo richiesto il voto nominale, non si capisce perché debba essere sospeso il lavoro delle Commissioni, che altre volte, infatti, hanno continuato a lavorare in assenza di richiesta di voto nominale.
ERMINIO ANGELO QUARTIANI. Signor Presidente, anche altre volte ho sollecitato questo punto, perché, come ella potrà constatare, l'articolo 48-bis, comma 1, del Regolamento recita testualmente: «È dovere dei deputati partecipare ai lavori della Camera». Ora, essendo i lavori della Camera convocati e dovendo l'Assemblea procedere ad una votazione, si deve procedere alla sconvocazione delle Commissioni.
PRESIDENTE. Mi permetto di insistere. Naturalmente, di fronte alla reiterazione della richiesta, essa verrà accolta. Tuttavia, secondo prassi, non essendo richiesto il voto nominale, potremmo procedere per alzata di mano senza alcun problema.
Ripeto, a meno che venga reiterata la richiesta formalmente: in questo caso, vi accederò.
(Dichiarazioni di voto)
PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Campa, al quale chiedo se accetti la riformulazione proposta dal rappresentante del Governo.
CESARE CAMPA. Signor Presidente, il Governo ha portato a conoscenza del Parlamento che nel protocollo di intesa tra la Alenia e la Sukhoi è previsto l'assemblaggio in Russia che quindi non potrà essere realizzato in nessuna parte d'Italia, né tantomeno a Venezia. Mi sembra, quindi, che la riformulazione sia opportuna, perché l'iniziativa dei parlamentari veneti, e non solo veneti, tendeva a far scegliere Venezia quale sede ideale per la realizzazione di quella parte dell'accordo tra Alenia e la società russa Sukhoi. Quindi, la formulazione che il sottosegretario ha testé letto va nella direzione e nello spirito della mozione, che mi sembra sia condivisa dall'intera Assemblea.
Accetto, quindi, la riformulazione e ringrazio tutti coloro che hanno voluto porre l'attenzione su questo tema molto importante, che, come dicevo, certamente diventerà il fiore all'occhiello per le nostre aziende aeronavali, Finmeccanica e quant'altro, ma sarà anche un'occasione di ulteriore sviluppo per quell'area di Venezia che, come qualcuno ha ricordato, in questo momento attraversa una fase di sofferenza, pur in presenza di grandi professionalità.Pag. 9
Esprimo, quindi, parere favorevole e ringrazio per la riformulazione che ci è stata suggerita.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Alberto Giorgetti. Ne ha facoltà.
ALBERTO GIORGETTI. Signor Presidente, intervengo rapidamente per annunciare il voto favorevole di Alleanza Nazionale sulla mozione e per riprendere le questioni già poste in discussione generale fondamentalmente su tre concetti: il primo è l'importanza di quelle che sono oggi le attività in campo internazionale delle nostre aziende di alta tecnologia, che sono diventate, grazie all'innovazione che hanno saputo esprimere in questi anni, un punto di riferimento a livello internazionale su tecnologie di rilievo, quali quelle dell'aeronautica, in particolar modo Alenia. Siamo in presenza di un'Italia che, attraverso il sostegno a queste aziende, riesce ad allargare la capacità di stare sui mercati.
Ci saremmo aspettati qualcosa in più - lo dico pur annunciando il voto favorevole e l'apprezzamento per l'espressione di un voto in tal senso da parte tutta l'Assemblea - a livello di impegno da parte del Governo: ci piacerebbe vedere una determinazione maggiore nel presidio dei mercati internazionali, nel rispetto, giustamente, delle regole, ma anche in qualche modo una capacità di sostenere le nostre aziende per attività che si conquistano quotidianamente spazio sul campo, ma che hanno bisogno di avere anche un Governo a fianco che veicoli la loro penetrazione nei vari mercati, anche in quello russo.
L'importanza di questo accordo sicuramente costituisce un investimento significativo per il futuro, in termini di accreditamento per la nostra azienda, di possibilità occupazionali, di qualità del lavoro, così come posto dalla mozione dell'onorevole Campa. E quindi la possibilità per un territorio, che ha dimostrato grandi livelli di eccellenza, sicuramente di competere a livello estero, ma forse anche una sfida per quanto riguarda un'azienda che a livello nazionale possa trovare nel nordest, in particolare a Venezia, un'ulteriore stimolo per essere inserita sui mercati internazionali.
Fino ad oggi a Tessera si sono svolte attività sicuramente importanti e significative: è altrettanto vero che è mancato un progetto organico su un impegno internazionale degno di questo nome. Non si tratta di fare una rivendicazione territoriale: si tratta di dire con chiarezza che ci sono specificità nel territorio che possono avere una giusta valorizzazione in un sistema più ampio.
Se è vero che questo accordo-quadro consentirà ad Alenia di svolgere un'attività di partenariato significativo con la Sukhoi, è altrettanto vero che bisogna cercare, poi, di ripartire giustamente sul territorio alcune attività specifiche legate a tale accordo. Mi auguro che il Governo possa conquistare elementi in più per poter sviluppare l'attività in territorio nazionale; ciò significa ovviamente maggiore occupazione, maggiore possibilità di sviluppare tecnologie, uno stimolo in più per l'azienda per crescere e un migliore utilizzo di risorse pubbliche nel sostegno a tali realtà, che stanno diventando fiore all'occhiello nazionale, e una spinta, così com'è avvenuto in molti altri Paesi occidentali e non solo, legata a tecnologie che poi si riverberano anche in altri settori, oltre a quello dell'aviazione civile, a partire dall'aviazione militare.
Un impegno, da questo punto di vista, credo quindi che sia importante. È importante anche che il Governo abbia definito quella che potrebbe essere l'attività su Venezia, e voglio quindi ribadire il voto positivo di Alleanza Nazionale, ma anche il nostro sostegno a un impegno che deve essere però, signor sottosegretario, più forte, per valorizzare la nostra attività legata al settore aerospaziale; attività che, più in generale quindi, veda Alenia e Finmeccanica come punto d'eccellenza, insieme ad altri programmi che comunque credo debbano essere sostenuti, non direttamente in questa sede ma più in generale, per un'Italia che riesce a crescere sviluppando tecnologie e occupazionePag. 10nel mondo del lavoro e per il territorio (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Nazionale - Congratulazioni).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Dozzo. Ne ha facoltà.
GIANPAOLO DOZZO. Signor Presidente, il gruppo Lega Nord Padania voterà in maniera convinta la mozione in esame. Il Governo ha voluto rivedere l'impegno, e penso che ciò si possa accettare, come l'ha accettato l'onorevole Campa. Pensiamo che da tale impegno si possa intraprendere una strada, quella del rilancio di un settore, quale quello dell'aeronautica civile italiana, in maniera particolare il rilancio di un'azienda che comunque ha operato in questi ultimi decenni in maniera veramente egregia, rappresentando, per quanto riguarda l'aspetto tecnologico, un alto valore raggiunto.
Dicevo in precedenza, nel mio intervento, che questi accordi, queste partnership, per quanto riguarda la Finmeccanica e la Sukhoi, possano essere un ulteriore motore e dare un'ulteriore spinta per quanto riguarda un territorio, quale quello del veneziano, che in questi ultimi anni ha subito una vera e propria trasformazione.
Non dimentichiamoci anche cosa ha rappresentato Marghera per Venezia da un punto di vista ambientale. Credo che questa nuova implementazione territoriale di una tecnologia che ritengo a basso impatto ambientale possa essere estremamente positiva. È per queste ragioni, signor Presidente, che la Lega Nord Padania voterà a favore della mozione al nostro esame.
In conclusione, devo ringraziare i colleghi che hanno sottoscritto la mozione. Credo infatti sia la prima volta che, in quest'aula, si riesce a stipulare una sorta di patto non scritto affinché si dia la possibilità a un determinato territorio, in questo caso un territorio della Padania, di avere un simile ulteriore sviluppo tecnologico ed industriale. Ribadisco dunque che il nostro voto sarà favorevole (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania).
ENRICO BUEMI. Chiedo di parlare per un richiamo al Regolamento.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ENRICO BUEMI. Signor Presidente, provengo ora dalla Giunta per le autorizzazioni, nella quale si sta effettuando una particolare, seria e rigorosa discussione su questioni che riguardano colleghi parlamentari: la richiesta del giudice per le indagini preliminari di Milano. Il presidente della Giunta ci ha riferito che da parte della Presidenza si è affermato che non vi è incompatibilità fra l'attività della Giunta stessa e quella dell'Assemblea poiché quest'ultima si accinge ad una votazione per alzata di mano. Se questo è vero, signor Presidente, la prego di voler verificare tale interpretazione: è infatti inaccettabile che i parlamentari che svolgono seriamente la loro funzione in sede di Giunta per le autorizzazioni non possano esercitare il loro legittimo diritto al voto - sia pure per una votazione per alzata di mano - in quest'aula, poiché lei consente la sovrapposizione delle due attività. Credo che questa sia una limitazione dell'attività parlamentare e dunque, se ciò risponde al vero, la prego di voler riconsiderare tale interpretazione (Applausi dei deputati del gruppo La Rosa nel Pugno).
PRESIDENTE. È naturalmente possibile intraprendere battaglie intransigenti su qualunque questione: mi ero però rapportato ad una logica di svolgimento dei lavori dell'Assemblea secondo quel senso comune che è largamente presente in questa sede. Avevo dunque fatto notare al deputato Quartiani che la prassi usuale va nel senso per cui, in assenza di votazioni nominali, si prosegue nel lavoro delle Commissioni. Ho specificato tuttavia - e vorrei che ciò fosse registrato - che, nel caso la richiesta fosse reiterata e dunque la mia attività di persuasione venisse a cessare, il diritto da lei così fortemente invocato sarebbe garantito attraverso la sconvocazione delle Commissioni per ilPag. 11periodo della votazione: ciò, lo ripeto, qualora la richiesta venisse reiterata in queste condizioni.
Ha chiesto di parlare la deputata Zanella. Ne ha facoltà.
LUANA ZANELLA. Signor Presidente, non ripeterò le argomentazioni...
PRESIDENTE. Le domando scusa: credevo intendesse intervenire anche lei per un richiamo al Regolamento.
Ha chiesto di parlare, per un richiamo al Regolamento, il deputato D'Elia. Ne ha facoltà.
SERGIO D'ELIA. Signor Presidente, faccio riferimento alle sue parole: lei ci chiede se reiteriamo la richiesta di sconvocazione delle Commissioni o delle Giunte per consentire ai deputati di partecipare alla votazione cui ci accingiamo. Ebbene, noi reiteriamo tale richiesta: la preghiamo dunque di rivolgersi ai presidenti di Giunte e Commissioni perché esse siano immediatamente sconvocate, in modo che si possa procedere ad un voto con la massima partecipazione dei deputati.
PRESIDENTE. Come avevo già detto, di fronte ad una domanda reiterata chiederemo ai presidenti delle Commissioni e delle Giunte di procedere alla loro sconvocazione durante le votazioni in Assemblea.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Tuccillo. Ne ha facoltà.
DOMENICO TUCCILLO. Signor Presidente, intervengo per esprimere un voto contrario sulla mozione al nostro esame, perché, molto in sintesi, quando si tratta di questioni nelle quali, come dice il testo - per quanto modificato nella formulazione del Governo -, il Parlamento impegna il Governo ad assumere iniziative affinché l'entroterra di Venezia sia scelto quale sede ideale per l'assemblaggio del Superjet 100, si entra in un ordine di valutazioni che non dovrebbero proprio essere oggetto di valutazione da parte del Parlamento.
Ritengo che, nel momento in cui si compie un'operazione di questo tipo, si crea un precedente sbagliato ed anche pericoloso all'interno di questa Assemblea, che diventa l'occasione poi, a seguire, per una serie di contrapposizioni territoriali che non hanno - e non dovrebbero avere - in alcun modo ragion d'essere all'interno di questa Assemblea. Si tratta, infatti, di scelte che competono alle strategie di un'azienda, di una grande azienda pubblica del nostro Paese che noi abbiamo il dovere di sostenere e di mettere in condizioni di svolgere un'azione sempre più efficace e forte dal punto di vista industriale (come, di fatto, l'Alenia sta svolgendo). Uscire fuori da tale binario di condotta per portare il discorso sul fatto che un investimento o una specifica realizzazione debbano essere collocati - non per una strategia aziendale, ma per una scelta ed una indicazione del Parlamento - a Venezia piuttosto che a Napoli, o in Puglia piuttosto che in Liguria, a me pare veramente un'aberrazione alla quale il Parlamento dovrebbe sottrarsi in questa occasione.
Per dirla chiaramente, due sono infatti i casi. Da un lato, questa scelta è già nella strategia dell'azienda e, se tale è la scelta, nulla quaestio: francamente, però, il Parlamento diventa, a questo punto, soltanto un organo di propaganda politica e non si capirebbe il senso di una mozione parlamentare rispetto ad una scelta aziendale che è già orientata nella predetta direzione (ammesso che vi sia) e che comunque pertiene, appunto, all'azienda. Dall'altro lato, e diversamente, ciò costituirebbe un'intromissione paradossale, assurda ed aberrante della politica, che interviene a stabilire se un tipo di intervento, un'operazione di investimento e di realizzazione industriale debba andare al nord piuttosto che al sud, al centro o nelle isole.
Se approvassimo la mozione al nostro esame, creeremmo un precedente in questa direzione che sarebbe molto pericoloso e darebbe la stura ad una nuova fase diPag. 12contrapposizione dei territori rispetto a strategie di ordine nazionale che, nel modo più assoluto, non possono vedere il Parlamento come protagonista di tali conflitti territoriali. Quindi, nell'un caso o nell'altro, si tratti di una pura propaganda politica o di una intromissione indebita nelle scelte e nelle strategie aziendali, siamo di fronte, comunque, ad una scelta aberrante, ed io penso che il Parlamento - ed il Governo - dovrebbero sottrarsi e non dare agio, né assecondare queste motivazioni e questo tipo di operazioni.
Comunque, il Parlamento farebbe cosa saggia e giusta, in questa occasione, a recuperare più saggezza e consapevolezza e ad impedire che venga fatta una scelta in questa direzione, che certamente non sarebbe foriera di buoni risultati e di buone indicazioni a nessun livello (Applausi di deputati dei gruppi L'Ulivo e La Rosa nel Pugno).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Affronti. Ne ha facoltà.
PAOLO AFFRONTI. Signor Presidente, durante la discussione sulle linee generali avevo preannunciato la nostra adesione a questa mozione. Naturalmente, accolgo quanto il Governo ha proposto nel dispositivo, poiché avevo auspicato che fosse interessato - avevo detto - anche il centro Alenia di Tessera, vicino Venezia, perché evidentemente fa parte di un progetto generale che presenta molte sedi e centri interessati in Europa. Riteniamo che tale circostanza sia positiva per l'area interessata, così come per le altre aree che hanno centri specializzati in Italia, così come potrebbe essere anche il centro di Napoli. È evidente che l'azione del Governo dovrà mirare ad interessare il maggior numero di centri di alto livello in Italia alla realizzazione di questo progetto europeo di grande portata.
PRESIDENTE. Vorrei effettuare una sottolineatura. Mi guardo bene, naturalmente, dal chiudere, restringere o strozzare i lavori dell'Assemblea. Vorrei, tuttavia, ricordare che anche ieri, nella riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo, è stata molto pressante la sollecitazione affinché si possa concludere rapidamente anche l'esame del disegno di legge in materia di attività libero-professionale intramuraria. Pertanto, chiederei non di pregiudicare la libertà di espressione, ma di renderla compatibile con tale obiettivo e perciò di velocizzare i lavori dell'Assemblea. Si tratta di una sollecitazione che faccio, credo, sulla base di un mandato generale.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Cacciari. Ne ha facoltà.
PAOLO CACCIARI. Signor Presidente, come avrete notato, noi deputati di Rifondazione Comunista di Venezia e del Veneto non abbiamo firmato la proposta perché eravamo stati facili indovini del tipo di dibattito - campanilistico - che si sarebbe aperto in Parlamento e sicuramente saremmo stati felici di evitarlo. L'intervento del collega Zipponi e i suggerimenti che il medesimo ha presentato a proposito della riformulazione della mozione, facendo rientrare il problema in un corretto ambito di programmazione aziendale ed economica, suggerimenti che sono stati accolti dal Governo, ci inducono ad assumere un atteggiamento positivo su tale mozione. Capisco che oggi alcuni deputati non abbiano seguito il dibattito sin dall'inizio, ma ci sembra che l'evoluzione subita da questa mozione abbia tolto qualsiasi margine di cattiva interpretazione che la stessa poteva avere nel senso di ingenerare una guerra tra poveri. Nella mozione in esame semplicemente si chiede alla società Alenia, riguardo alle ex Officine aeronavali di Tessera, località del tutto estranea rispetto a Marghera, considerata la loro tradizione di costituire un polo di eccellenza nella manutenzione, di adoperarsi per mantenere tali vocazioni ed evitare che gli indubbi contraccolpi negativi sul piano occupazionale possano avere esiti non gestibili socialmente. Onestamente, mi sembra che la riformulazione proposta dal Governo sia del tutto accettabile. Abbiamo rivolto molte richieste diPag. 13attenzione al Governo, nell'ambito delle politiche economiche, ed alla società Finmeccanica, nell'ambito delle sue programmazioni aziendali, di tener conto anche delle ripercussioni che tale accordo può avere per le Officine aeronavali di Venezia.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Viola. Ne ha facoltà.
RODOLFO GIULIANO VIOLA. Signor Presidente, l'intervento del sottosegretario Gianni ha chiarito bene i termini della questione collocandola, come osservava poco fa il deputato Cacciari, all'interno di una corretta programmazione della tipologia di investimenti, che auspichiamo Finmeccanica possa effettuare su quel territorio.
Sono assolutamente d'accordo sul fatto che non possiamo permetterci che il presente dibattito assuma i contorni di un contrasto tra aree diverse del Paese.
Riteniamo che le nuove opportunità di lavoro profilatesi in base all'accordo del novembre scorso potrebbe essere meglio indirizzata verso un'area che ha già una particolare vocazione - avendo già sviluppato competenze e tecnologie atte ad affrontare questa nuova sfida - anziché verso altre, che hanno competenze e capacità di sviluppo autonome ed avviate nel tempo.
Non si tratta che di una nuova forma di investimento, che auspichiamo possa avvenire in quel territorio; non ci sembra un compito che questo Parlamento non possa svolgere in un contesto di normale dialettica.
Ringrazio il sottosegretario Gianni perché mi pare che la nuova formulazione da lui proposta chiarisca meglio i contorni della questione e ci permetta di esprimere un voto favorevole.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Zanella. Ne ha facoltà.
LUANA ZANELLA. Signor Presidente, cercherò di impegnare il minor tempo possibile accogliendo il suo invito; tuttavia, vorrei anzitutto rivolgere un ringraziamento al Governo, che ha suggerito il nuovo dispositivo della mozione in esame. Vorrei, inoltre, ringraziare anche il collega Campa e gli altri colleghi, che hanno contribuito all'elaborazione del testo della mozione per sottoporre un problema vero all'attenzione dell'Assemblea.
Mi è molto dispiaciuto quanto osservato dal collega Tuccillo perché è lungi da noi il proposito di agire con un intento campanilistico. Non fa certo parte né della nostra pratica, né della nostra impostazione politica.
Mi sembra anche molto offensivo verso i rappresentanti del territorio della terraferma veneziana, che sono - finalmente, visto che non accade soventemente - uniti in modo trasversale per rappresentare un problema vero: il rilancio di un territorio che ha molto sofferto.
Si parla di Tessera, ma dovremmo riferirci, in generale, al territorio veneziano, attraversato da una profonda trasformazione produttiva anche a causa del non corretto sviluppo degli anni passati. Lo Stato deve impegnarsi, insieme agli enti locali, in un programma straordinario e costosissimo di bonifiche.
Abbiamo anche il problema di un turismo che ci stravolge, di un aeroporto che si è sviluppato oltre modo negli ultimi anni. Ebbene, siamo eredi di una grande professionalità di maestranze ed anche di investimenti pubblici effettuati sul nostro territorio, che non vanno assolutamente sprecati.
In questo senso la proposta del Governo è tutt'altro che partigiana, ma prefigura, tra l'altro, una possibilità concreta - che deve anche poter essere attualizzata - di fare in modo che nell'area di Tessera ci sia un centro di eccellenza per la commercializzazione, la cosiddetta «customizzazione» e la consegna di veicoli occidentali per il supporto dell'intera flotta del Superjet.
Quindi, mi sembra molto equilibrata, corretta (anche dal punto di vista della prassi parlamentare), in linea con altre mozioni votate in Assemblea ed altri attiPag. 14approvati in passato dalla Camera dei deputati. Ringrazio, quindi, il collega rappresentante del Governo e tutti i colleghi che esprimeranno un voto favorevole sulla nostra mozione (Applausi dei deputati dei gruppi Verdi e Forza Italia).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato D'Agrò. Ne ha facoltà.
LUIGI D'AGRÒ. La nostra dichiarazione di voto, in relazione anche alla modifica proposta dal Governo al dispositivo della mozione, è favorevole all'approvazione. Ha fatto bene il Governo a precisare gli aspetti dell'accordo intervenuto con l'azienda sovietica per la produzione del Superjet 100. Rimando alle argomentazioni già sviluppate in sede di discussione sulle linee generali. Svolgo solo una considerazione: non mi pare si tratti di spartire i pani ed i pesci tra aree del nord del sud. Vi è un passaggio che vale la pena ricordare al collega Tuccillo. In questo caso, non si chiede che ci sia un occhio di riguardo, ma che venga tenuta in considerazione un'area, che per alcuni aspetti già esposti dai colleghi intervenuti, è stata provata anche sul piano occupazionale per vicende riguardanti la ristrutturazione del polo del petrolchimico di Porto Marghera.
A mio avviso, si pone anche l'esigenza di tenere in piedi e valorizzare le aree di eccellenza, che nel Veneto e nel nord in larga misura esistono; altrimenti, sussisterà sempre la preoccupazione che le aree di eccellenza del Paese debbano essere mortificate a favore di altre con interventi che, anche se in aree pubbliche di eccellenza - e L'Alenia, infatti, è sotto tale profilo un'area di eccellenza - sarebbero diretti esclusivamente a fronteggiare problemi occupazionali. Dobbiamo invece indirizzare interventi anche in aree di eccellenza ben funzionanti e che hanno attività importanti. In ogni caso, noi esprimeremo il nostro voto favorevole sulla mozione in esame.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Gibelli. Ne ha facoltà.
ANDREA GIBELLI. Signor Presidente, ringrazio i colleghi, anche di centrosinistra, e l'onorevole Campa per l'onestà intellettuale mostrata con riferimento allo spirito della mozione in esame. Vorrei, tuttavia, lasciare brevemente agli atti del Parlamento la memoria delle dichiarazioni del collega Tuccillo rese in relazione alla mozione che aveva presentato nella passata legislatura, mirante a destinare parte dei fondi delle fondazioni bancarie del nord alle regioni meridionali, per mera strumentalizzazione politica. Dare lezioni oggi esattamente nella direzione opposta dimostra l'ipocrisia del suo intervento (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Scotto. Ne ha facoltà.
ARTURO SCOTTO. Signor Presidente, intervengo molto brevemente. Il timore che noi avvertiamo come Sinistra Democratica è che, nel nostro dibattito, si corra il rischio che sia prevalente l'assunzione di un profilo campanilistico, rispetto a temi di fondamentale importanza, di cui le istituzioni pubbliche debbono necessariamente interessarsi, quali le opzioni programmatiche e strategiche di politica industriale.
All'interno di tale quadro, ovviamente un settore fondamentale e strategico per l'industria del nostro Paese come l'eurospazio deve entrare. Tuttavia, pur comprendendo lo sforzo del Governo, non possiamo ritenere condivisibile l'idea che comunque, anche attraverso una riformulazione che depotenzi il senso della mozione, si dia una priorità ad un territorio. È l'atto in sé che non convince, perché rischia di determinare un precedente pericoloso e di mettere in concorrenza territori, competenze ed esperienze, che pure sono patrimonio di tutto il Paese.Pag. 15
Per tali ragioni, ancora oggi ritengo che meglio svolgeremmo il nostro «mestiere» - noi parlamentari e quanti fanno politica - se evitassimo forzature e lasciassimo, ovviamente attraverso atti di indirizzo e di programmazione che non possono ridursi esclusivamente ad una mozione parlamentare, alla gestione del management le scelte su come destinare la commercializzazione di Alenia. Aggiungo, inoltre, che si corre il rischio di svolgere un dibattito piuttosto monco rispetto a un dato che è oggettivo, e concludo.
Rischia di sfuggire, infatti, che, comunque, gli accordi industriali prevedono che il velivolo sia assemblato in Russia, a Komsomolsk, e prodotto a Novosibirsk, mentre per le versioni successive del programma, con l'introduzione della fabbricazione delle ali di materiali compositi, è prevista, in Russia, la creazione di un nuovo impianto produttivo.
Per tali ragioni crediamo che questa mozione debba essere respinta (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Democratica. Per il Socialismo europeo).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Evangelisti. Ne ha facoltà.
FABIO EVANGELISTI. Signor Presidente, il gruppo dell'Italia dei Valori voterà a favore della mozione in esame, però non senza aver svolto alcune considerazioni e non senza provare ad immaginare qualche modifica al dispositivo. Non si tratta soltanto di una questione di bieco campanilismo, anzi voglio ringraziare i presentatori perché, personalmente, non conoscevo le potenzialità di Tessera da questo punto di vista e, quindi, voglio considerare ciò come un contributo al quale non si può rispondere con un campanilismo di senso opposto.
Tuttavia, i dubbi, nonostante il documento sia stato sostenuto dal capogruppo dell'Italia dei Valori e dal sottoscritto, riguardano proprio alcune espressioni. Richiamo l'attenzione del Presidente, del Governo e dell'Assemblea in quanto mi sembra un po' bizzarro scrivere in un documento che si impegna il Governo affinché una sede venga definitiva come ideale per l'assemblaggio. Ritengo, infatti, che si possa fare a meno di un aggettivo di tale portata. Così come non riesco francamente a capire, nella riformulazione proposta dal Governo, il senso dell'aggettivo relativo alla consegna di velivoli, definiti «occidentali». Mi chiedo, infatti, chi stabilisca cosa si debba intendere per occidente, in questo caso.
Ciò che, soprattutto, ci interessa sottolineare è l'aspetto per cui, stante la delicatezza, le contraddizioni, il valore patrimoniale e artistico del territorio, l'emergenza architettonica dell'area e la delicatezza del tessuto economico, produttivo e sociale, avrei preferito (e invito, quindi, l'onorevole Campa e il rappresentante del Governo a prendere in considerazione)... Signor Presidente...
PRESIDENTE. Il deputato che sta intervenendo fa notare, giustamente, che è difficile parlare in tali condizioni in Assemblea. Prego, quindi, tutti i deputati - e insisto nell'invito - di consentire al deputato di svolgere il suo intervento e di essere ascoltato.
FABIO EVANGELISTI. Quello che mi interessa è che, soprattutto, vengano ascoltate queste brevi considerazioni. Preferirei che il dispositivo, anziché impegnare il Governo «ad assumere tutte le iniziative (...)», impegnasse il Governo ad assumere ogni valutazione e ogni ipotesi di fattibilità e compatibilità, affinché, nell'entroterra di Venezia, possa essere individuata la sede per l'assemblaggio o anche per la commercializzazione, la customizzazione e la consegna dei velivoli del Superjet 100. Infatti, ponendoci in maniera critica ci sembra un po' forte che si parli di «sede ideale» e di «assumere tutte le iniziative».
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Iannuzzi. Ne ha facoltà.
TINO IANNUZZI. Signor Presidente, voglio esprimere una rapida considerazione,Pag. 16anche a nome di alcuni colleghi del gruppo dell'Ulivo, con i quali mi sono confrontato. Quando mi è capitato, in più occasioni, in questa o nella passata legislatura, di parlare e di interessarmi della materia delle infrastrutture, ho sempre ritenuto di dover difendere a trecentosessanta gradi opere come la Salerno-Reggio Calabria, così come il passante di Mestre, la Brebemi e la variante di valico, per un necessario respiro nazionale.
Proprio per questo devo dire, con grande franchezza - come ha già sostenuto, con argomenti motivati, il collega Tuccillo - che siamo di fronte ad un atto parlamentare inappropriato e inadeguato, perché le scelte di politica aziendale e le strategie del gruppo Alenia vanno rimesse all'autonomia delle valutazioni imprenditoriali, economiche e manageriali; l'atto parlamentare in discussione, invece, pretendendo di valorizzare, in maniera arbitraria e apodittica, determinati territori o zone, realizza un'indebita interferenza ed intromissione della politica - e, quindi, del Parlamento - su una materia che va rimessa alla valutazione esclusiva ed autonoma delle strategie e delle politiche aziendali. Da questo punto di vista, confermiamo ed esprimiamo tutta la nostra contrarietà, documentata e motivata dal collega Tuccillo, a questo inappropriato atto parlamentare di indirizzo.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Incostante. Ne ha facoltà.
MARIA FORTUNA INCOSTANTE. Signor Presidente, annunzio il mio voto contrario, per le motivazioni espresse da altri colleghi del gruppo dell'Ulivo.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Suppa. Ne ha facoltà.
ROSA SUPPA. Signor Presidente, annunzio anch'io il mio voto contrario.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Bianco. Ne ha facoltà.
GERARDO BIANCO. Signor Presidente, i presentatori della mozione in esame compirebbero un atto di saggezza se la ritirassero: mi sembra piuttosto singolare che campioni della cultura del mercato e della competizione si rivolgano al Governo per fornire un indirizzo con un chiaro carattere dirigistico, invece di affidarsi a scelte che devono essere collegate ad una concezione capace di trovare le condizioni migliori. Immaginare che il Governo debba creare queste condizioni per favorire una determinata scelta è la dimostrazione di come, molte volte, i principi generali vengano contraddetti dalle esigenze di tipo territoriale. Chiederei a questi campioni del mercato di essere coerenti con le loro posizioni e di ritirare la mozione, che è inaccettabile.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Bellanova. Ne ha facoltà.
TERESA BELLANOVA. Signor Presidente, la mozione in discussione sembra davvero inadeguata e inappropriata: essa, infatti, determina, di fatto, una contrapposizione tra emergenze territoriali; ritengo che non si possa passare da un'idea propria dei cultori del libero mercato ad una secondo la quale il Parlamento si sostituisce ai management aziendali. Nelle premesse dell'atto di indirizzo in esame si legge che gli interventi dovrebbero essere effettuati in un determinato territorio per la maggiore vicinanza al mercato: ciò mi porta a concludere che con questa teoria, qualora il Parlamento fosse intimamente convinto di tale affermazione, il Mezzogiorno e il Capo di Leuca dovrebbero rassegnarsi a non avere uno sviluppo industriale e a praticare solo un po' di turismo. Per queste ragioni, annunzio il mio voto contrario (Applausi di deputati del gruppo L'Ulivo).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Villari. Ne ha facoltà.
RICCARDO VILLARI. Signor Presidente, intervengo per annunziare il mioPag. 17voto contrario. Non ho argomenti ulteriori rispetto a quelli sviluppati, in maniera molto esauriente, dai miei colleghi. La mozione in esame non doveva proprio essere presentata, in quanto non vi è alcuna competenza né adeguatezza in quello che richiede e prevede: essa rischia soltanto - come si sta evidenziando - di contrapporre interessi territoriali e questa è l'ultima cosa che un Parlamento della Repubblica dovrebbe mettere in pratica.
PRESIDENTE. Sono così esaurite le dichiarazioni di voto.
(Votazione)
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Pongo in votazione la mozione Campa ed altri n. 1-00187, nel testo riformulato, accettata dal Governo.
(È approvata - Applausi dei deputati dei gruppi Forza Italia e Lega Nord Padania).