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Si riprende la discussione del disegno di legge n. 2937 (ore 12,32).
(Esame degli ordini del giorno - A.C. 2937)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli ordini del giorno presentati (Vedi l'allegato A - A.C. 2937 sezione 8).
Il deputato Folena ha facoltà di illustrare il suo ordine del giorno n. 9/2937/8.
PIETRO FOLENA. Signor Presidente, il mio ordine del giorno n. 9/2937/8, e così quelli presentati dai colleghi Ghizzoni n. 9/2937/4, Li Causi n. 9/2937/5, Benzoni n. 9/2937/6 e Sasso n. 9/2937/7, riportano il parere che la VII Commissione cultura ha espresso, a maggioranza, sul disegno di legge in discussione.
Poiché conosciamo bene le ragioni della necessità e della urgenza di concludere definitivamente l'esame di tale provvedimento, così importante e atteso, non abbiamo insistito in Commissione di merito affinché le condizioni poste venissero tramutate in emendamenti e venissero esaminate. Tuttavia, ritengo che, nell'ambito di una corretta procedura di rapporti fra le Commissioni di merito, quando si richiedono i pareri, sia opportuno conoscere e lasciare almeno agli atti dell'Assemblea le ragioni di merito, se vi sono - oltre a quelle legate alla tempistica dei nostri lavori parlamentari -, per le quali non vengono prese in considerazione le condizioni proposte dalle Commissioni, che sono tenute a farlo in base al Regolamento della Camera.
Per tali ragioni, abbiamo trasfuso il parere della VII Commissione in una serie di ordini del giorno, tra i quali quello a mia firma è uno dei principali.
Vorrei anticipare, al fine di abbreviare i tempi, che sappiamo che il rappresentante del Governo, sottosegretario Zucchelli, intende proporre una riformulazione dell'ordine del giorno in discussione, che intendiamo accettare. La ratio di questo come dei precedenti ordini del giorno, è volta a far sì che l'attività privata intra moenia, per quanto riguarda i professori e i policlinici universitari, non contrasti e, in qualche modo, non deprima il necessario impegno che deve essere profuso per le attività di didattica e ricerca, all'interno di quelle che rappresentano anche importanti istituzioni universitarie.
Quindi, è estremamente importante un più ampio coinvolgimento dei rettori, del sistema dell'autonomia dell'università e del Ministero dell'università e della ricerca, proprio per realizzare gli obiettivi giusti, che personalmente condivido pienamente e che il provvedimento in discussione intende perseguire.
Questa è la ragione per cui sostengo l'ordine del giorno in discussione, seppure nella riformulazione che tra poco verrà proposta formalmente dal Governo e sottolineo la necessità che il mondo dell'universitàPag. 47sia attivamente partecipe nell'ambito di questo importante processo di riforma.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIULIO TREMONTI (ore 12,35).
PRESIDENTE. Qual è il parere del Governo sugli ordini del giorno presentati?
LIVIA TURCO, Ministro della salute. Il Governo accetta l'ordine del giorno Palumbo n. 9/2937/1, mentre non accetta l'ordine del giorno Di Virgilio n. 9/2937/2.
Il Governo accetta, altresì gli ordini del giorno Bianco n. 9/2937/3, Ghizzoni n. 9/2937/4, Li Causi n. 9/2937/5, Benzoni n. 9/2937/6.
Inoltre, il Governo accetta, purché riformulati, gli ordini del giorno Sasso n. 9/2937/7 e Folena n. 9/2937/8.
Il Governo accetta l'ordine del giorno Duilio n. 9/2937/9. Ringrazio molto il presidente Duilio per questo ordine del giorno e voglio rassicurare, anzi informare la Camera e il Governo che il Ministero della salute, proprio in attuazione dell'articolo 2 del disegno di legge in oggetto e accogliendo questo ordine del giorno, formulerà un decreto di conferimento degli incarichi (quindi, l'articolo 2 non entrerà immediatamente in vigore perché sarà necessario un decreto di conferimento degli incarichi) che sarà formulato secondo i criteri contenuti in questo ordine del giorno e non comporterà un aumento di spesa.
PRESIDENTE. Secondo la prassi, ove i presentatori non insistano, gli ordini del giorno accettati dal Governo non saranno posti in votazione.
Chiedo ai presentatori se insistano per la votazione dell'ordine del giorno Di Virgilio n. 9/2937/2, non accettato dal Governo.
DOMENICO DI VIRGILIO. Signor Presidente, il Governo si è limitato a formulare un parere sugli ordini del giorno riferendosi esclusivamente alla loro numerazione senza accennare al presentatore; desidero una specificazione in proposito.
PRESIDENTE. Stiamo parlando dell'ordine del giorno Di Virgilio ed altri n. 9/2937/2, non accettato dal Governo. Mi pare che sia quello presentato da lei. Insiste per la votazione?
DOMENICO DI VIRGILIO. Sì, signor Presidente, insisto per la votazione e chiedo di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
DOMENICO DI VIRGILIO. Signor Presidente, tutto ciò non mi meraviglia, anzi dimostra come questo Governo abbia un'insensibilità totale. Chiedo soltanto che il Governo si dia da fare al fine di semplificare le procedure di ricorso da parte dei cittadini alle prestazioni offerte dalla libera professione intramuraria, così da corrispondere in modo più efficace alle loro richieste di cura.
Il disegno di legge in esame è farraginoso e constaterete, infatti, che sarà inapplicabile. Per poter essere visitato il cittadino dovrà prenotarsi presso la ASL. Benissimo, mi domando perché per pagare una visita presso uno studio autorizzato a un'intra moenia allargata il cittadino dovrà andare alla ASL: insomma, è veramente difficile! Chiedo al Governo un regolamento, un'iniziativa per semplificare tale aspetto. Rimango pertanto sconcertato a nome dei cittadini italiani e chiedo che questo mio ordine del giorno venga posto in votazione.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Pini. Ne ha facoltà.
GIANLUCA PINI. Signor Presidente vorrei sottoscrivere, a titolo personale, l'ordine del giorno Di Virgilio n. 9/2937/2.
PRESIDENTE. Sta bene, onorevole Pini.
Passiamo ai voti.Pag. 48
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Di Virgilio n. 9/2937/2, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 435
Votanti 431
Astenuti 4
Maggioranza 216
Hanno votato sì 177
Hanno votato no 254).
Prendo atto che i presentatori accettano la riformulazione proposta dal Governo degli ordini del giorno Sasso n. 9/2937/7 e Folena n.9/2937/8.
È così esaurito l'esame degli ordini del giorno presentati.
(Dichiarazioni di voto finale - A.C. 2937)
PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto finale.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Poretti. Ne ha facoltà.
DONATELLA PORETTI. Signor Presidente, chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo della mia dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Onorevole Poretti, la Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Montani. Ne ha facoltà.
ENRICO MONTANI. Signor Presidente, annunciando il voto contrario del nostro gruppo, chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo della mia dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Onorevole Montani, la Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Mancuso. Ne ha facoltà.
GIANNI MANCUSO. Signor Presidente, intervengo per preannunziare il voto di astensione del gruppo di Alleanza Nazionale e, nel contempo, per sottolineare la sciatteria politica con cui è stato trattato un argomento di tale importanza all'ultima ora dell'ultimo giorno dell'attività dell'Assemblea prima della sospensione estiva dei lavori, con una maggioranza che oggi non è mai stata tale: il numero legale di 247 deputati non è mai stato raggiunto dai colleghi della maggioranza, ma è soltanto grazie alla presenza ed al senso di responsabilità dell'opposizione che si è potuta tenere la seduta odierna ed arrivare al voto finale su questo disegno di legge.
Voglio inoltre sottolineare anche le ombre lasciate sul campo dal terribile - dal punto di vista normativo - articolo 2.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Lucchese. Ne ha facoltà.
FRANCESCO PAOLO LUCCHESE. Signor Presidente, intervengo solo per preannunziare l'astensione del gruppo dell'UDC sul disegno di legge al nostro esame e per evidenziare che siamo all'ultimo atto di una vicenda che vede sempre le leggi approvate dal Senato e poi trasmesse, «per presa d'atto», «per conoscenza», alla Camera.
Questo non è più consentito e non dovrebbe essere più consentito, perché siamo disponibili a lavorare, abbiamo lavorato e abbiamo dato, con senso di responsabilità, il nostro apporto a tutto il lavoro. In ogni caso, annuncio di nuovo l'astensione del gruppo dell'UDC (Applausi dei deputati del gruppo UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro)).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Moroni. Ne ha facoltà.
CHIARA MORONI. Signor Presidente, onorevoli colleghi, capisco e cercherò di essere breve, ma non posso rinunciare ad esprimere l'opinione del gruppo di Forza Italia su un provvedimento rispetto al quale solo il senso di responsabilità nei confronti di tutti gli operatori della sanità, che sarebbero gettati nel caos, ci spinge ad esprimere un voto di astensione. Apprezziamo i ringraziamenti del Ministro Turco, ma ribadiamo che il senso di responsabilità non è nei confronti del Governo, che su questo provvedimento arriva fuori tempo massimo, e non solo perché il tempo della proroga è già scaduto: arriva fuori tempo massimo dal punto di vista della storia e della necessità di un'evoluzione e di una modernizzazione dei sistemi dell'erogazione delle prestazioni sanitarie.
Siamo sconcertati rispetto alla difesa arroccata e antistorica di un provvedimento - quello dell'intra moenia - che è entrato in vigore quindici anni fa e che non è mai stato applicato perché allora era inapplicabile; quindici anni di inapplicabilità dovrebbero suggerire che, forse, bisogna andare in una direzione diversa, che non è quella della statalizzazione del Servizio sanitario nazionale e della burocratizzazione del ruolo del medico, ma è quella di garantire l'omogeneità e la qualità delle prestazioni sanitarie.
Siamo altrettanto sconcertati da quello che risponde il Ministro Turco rispetto alle obiezioni sulla compatibilità finanziaria dell'articolo 2, perché se è vero che il Governo deve fare un decreto in cui dirà dove reperire i fondi necessari per l'aumento dei costi derivante dall'articolo 2, allora noi ci auguriamo che il Presidente della Repubblica aspetti a firmare questa legge fino a quando il Governo non farà un decreto per dire dove reperirà i fondi e gli stanziamenti per coprire gli aumenti della spesa pubblica rispetto al ruolo dirigenziale. Credo che non sia il momento per dilungarsi e mi auguro che questa proroga di diciotto mesi suggerisca al Governo che la strategia non può essere quella della difesa di un provvedimento di quindici anni fa, ma quella dell'elaborazione di nuove proposte che vadano nel senso della modernizzazione del sistema sanitario (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia).
PRESIDENTE. Credo che l'Assemblea concordi sulla premessa al suo ultimo punto.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Burtone. Ne ha facoltà.
GIOVANNI MARIO SALVINO BURTONE. Signor Presidente, desidero brevemente esprimere poche considerazioni, a nome dei gruppi dell'Unione, con riferimento ad un provvedimento che per noi non è una semplice proroga. È vero, viene consentita la prosecuzione dell'attività libero-professionale intramuraria per ulteriori diciotto mesi fuori dalle strutture aziendali, in attesa di interventi strutturali necessari per far superare gli attuali limiti organizzativi. Questa ulteriore deroga, però, avviene con una norma già approvata - lo vorrei sottolineare - all'unanimità al Senato, che attiva controlli, promuove nuove modalità di applicazione e, soprattutto, incalza talune regioni e aziende sanitarie che finora non hanno assicurato i necessari interventi strutturali per fare andare a regime una legge equa ed ispirata ad una cultura della solidarietà (Applausi dei deputati del gruppo L'Ulivo). Chiedo l'autorizzazione alla pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo della mia dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. La Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
Sono così esaurite le dichiarazioni di voto finale.
Informo i colleghi che l'Assemblea sarà chiamata ad un'ulteriore votazione nominale dopo il voto finale su questo provvedimento.
(Votazione finale ed approvazione - A.C. 2937)
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione finale.
Indìco la votazione nominale finale, mediante procedimento elettronico, sul disegno di legge n. 2937, di cui si è testé concluso l'esame.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Applausi dei deputati del gruppo L'Ulivo - Vedi votazioni).
(S. 1598 - Disposizioni in materia di attività libero-professionale intramuraria e altre norme in materia sanitaria) (Approvato dalla XII Commissione permanente del Senato) (2937):
(Presenti 444
Votanti 278
Astenuti 166
Maggioranza 140
Hanno votato sì 264
Hanno votato no 14).
Prendo atto che la deputata Ceccacci Rubino ha erroneamente espresso voto favorevole mentre avrebbe voluto astenersi.