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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Impatto dell'indulto sulla crescita della criminalità - n. 3-01198)
PRESIDENTE. Il deputato Cirielli ha facoltà di illustrare l'interrogazione La Russa n. 3-01198, concernente l'impatto dell'indulto sulla crescita della criminalità (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 10), che ha testé sottoscritto.
EDMONDO CIRIELLI. Signor Presidente, è statisticamente dimostrato che l'indulto approvato dal Parlamento e fortemente voluto dal Governo e dalla maggioranza ha provocato un drastico aumento dei reati; per alcuni reati più gravi,Pag. 39come le rapine in banca, i furti e, talvolta, anche gli omicidi, tale indice è addirittura raddoppiato!
Il Governo deve farci capire concretamente cosa intende fare, al di là delle dichiarazioni propagandistiche. Peraltro, l'indulto ha provocato un aumento dei costi: infatti, sebbene sia stimato che circa 70 mila euro per ogni beneficiario dell'indulto, poiché non è più in galera, costituiscono un risparmio, i reati commessi dalla persona uscita di galera per via dell'indulto costano alla società circa 150 mila euro.
Inoltre, esso non è servito neanche al carcere: prima dell'indulto, infatti, le persone in carcere erano 60 mila e in un solo anno vi sono stati circa 43 mila nuovi rientri.
PRESIDENTE. La prego di concludere.
EDMONDO CIRIELLI. Vorremmo, quindi, sapere quali provvedimenti intenda adottare il Governo per risolvere questo problema che, certamente, non è stato affrontato in maniera seria e, soprattutto, corretta da parte del Governo.
PRESIDENTE. Il Ministro per l'attuazione del programma di Governo, Giulio Santagata, ha facoltà di rispondere.
GIULIO SANTAGATA, Ministro per l'attuazione del programma di Governo. Signor Presidente, devo ancora una volta iniziare il mio intervento ricordando che la legge sull'indulto fu approvata da oltre due terzi dei componenti le Camere a seguito di un'iniziativa parlamentare e non del Governo.
Il Governo ha continuato a monitorare la situazione e, secondo gli ultimi dati del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, la percentuale dei detenuti arrestati in flagranza di reato o destinatari di provvedimenti cautelari, dopo essere stati scarcerati per aver beneficiato dell'indulto, è pari al 22 per cento.
I problemi della criminalità organizzata e della microcriminalità, evidentemente, hanno radici più lontane e profonde rispetto a quelle dell'indulto e siamo convinti sia necessario contrastare il crimine e tutelare i cittadini con assoluto rigore. La sicurezza della collettività costituisce uno degli obiettivi primari del Governo e - lo posso affermare - di tutte le forze politiche presenti in Parlamento.
Il Governo sta costruendo un significativo pacchetto di misure sulla sicurezza con particolare riferimento alle città e a forme di coordinamento delle forze dell'ordine e tra i vari livelli istituzionali, impegnando in questa importante azione anche le città, i comuni e i sindaci.
Il Ministero della giustizia, per quel che lo riguarda, è attualmente impegnato nello studio di numerose modifiche normative per apportare all'ordinamento tutti i correttivi necessari per rendere più efficienti i sistemi cautelare, sanzionatorio e di prevenzione, garantendo la certezza dell'esecuzione dei provvedimenti ed assicurando tempi più celeri per arrivare alla pronuncia di merito.
Più in dettaglio, in primo luogo si prevede l'estensione ai reati di maggiore allarme sociale della disciplina già prevista dall'articolo 275 del codice di procedura penale per i reati di criminalità organizzata. In altri termini, anche in questo caso, in presenza di indizi di colpevolezza, la misura cautelare della custodia in carcere viene applicata automaticamente.
È allo studio la valorizzazione del ricorso al giudizio immediato nei confronti di quei soggetti che siano indagati per reati già loro contestati nell'applicazione di una misura coercitiva, così come l'estensione ad altri reati di particolare allarme sociale del divieto di sospensione dell'esecuzione della pena detentiva in modo che alla condanna definitiva segua sempre ed immediatamente l'esecuzione della pena.
PRESIDENTE. La invito a concludere.
GIULIO SANTAGATA, Ministro per l'attuazione del programma di Governo. Nel concludere, vorrei far presente che, fra le altre attività, si sta lavorando per migliorare il sistema informativo del casellario giudiziario e per fornire altri strumentiPag. 40alla magistratura per l'azione di accertamento delle situazioni patrimoniali.
PRESIDENTE. Il deputato Cirielli ha facoltà di replicare.
EDMONDO CIRIELLI. Signor Presidente, in primo luogo non mi dichiaro soddisfatto in quanto il Governo elude le responsabilità politiche e non risponde completamente alla domanda.
Il Governo elude le responsabilità politiche perché sa bene, come tutti gli italiani, che subito dopo le elezioni il Ministro della giustizia, onorevole Mastella - per la verità accompagnato da tutti i presidenti di gruppo di maggioranza, che hanno voluto fosse posto all'ordine del giorno il provvedimento, il quale infatti è stato approvato a giugno 2006 - hanno voluto fortemente e politicamente tale provvedimento che, peraltro, quando era al Governo il centrodestra, non è stato approvato, in quanto se ne è solo discusso.
È vero che alcune forze politiche dell'opposizione hanno votato a favore dell'indulto, hanno sbagliato e oggi si dichiarano pentite. Tuttavia, il partito di Alleanza Nazionale, che rappresento - e io stesso personalmente: lo dimostrano gli atti parlamentari - è stato nettamente contrario a tale scellerato provvedimento.
Inoltre, il Governo elude la risposta perché non dice concretamente ciò che intende fare, se non le dichiarazioni generiche che il Ministro Amato ha fornito anche alla stampa, facendo propaganda, in quanto successivamente è stato smentito da una parte del Governo. Anzi, mi meraviglio del fatto che il Ministro Amato non venga a riferire in aula ciò che intende fare, ma preferisca farlo sui giornali.
Di fatto il Governo - esiste un provvedimento firmato anche dal Ministro Amato, oltre che dal Ministro della Giustizia - da un lato, ha proposto l'abolizione della riforma sulla recidiva, che era stata l'unica risposta seria contro i soggetti maggiormente delinquenti, adottata dal centrodestra, in maniera particolare dal gruppo di Alleanza Nazionale; dall'altro lato, mediante una circolare ha snaturato la legge Bossi-Fini sull'immigrazione, provocando un'immigrazione incontrastata che quest'anno è aumentata...
PRESIDENTE. La invito a concludere.
EDMONDO CIRIELLI. ... e ne vediamo gli effetti.
Il Governo svolga meno propaganda sui giornali e venga concretamente di più in Parlamento per presentare provvedimenti non a favore dei delinquenti, bensì a tutela delle vittime e della società!