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Svolgimento di interrogazioni.
(Effetti derivanti dall'approvazione dei provvedimenti riguardanti le liberalizzazioni - nn. 3-01145 e 3-01148)
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico, Marco Stradiotto, ha facoltà di rispondere alle interrogazioni Formisano n. 3-01145 e D'Agrò n. 3-01148, concernenti effetti derivanti dall'approvazione dei provvedimenti riguardanti le liberalizzazioni (Vedi l'allegato A - Interrogazioni sezione 2), che, vertendo sullo stesso argomento, saranno svolte congiuntamente.
MARCO STRADIOTTO, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Riguardo alla lamentata fase di stallo delle liberalizzazioni, introdotte con le leggi nn. 248 del 2006 e 40 del 2007 (di conversione, rispettivamente, dei decreti-legge 4 luglio 2006, n. 223, e 31 gennaio 2007, n. 7), si precisa che le stesse sono oggetto di monitoraggio periodico, al fine di poterne valutare gli effetti e individuarne vischiosità e resistenze e adottare così le misure per rimuoverle. Sul sito web del Ministero dello sviluppo economico, nel dicembre 2006 e nel luglio 2007, sono stati, infatti, già pubblicati due rapporti sui risultati conseguiti. I risultati ottenuti sul fronte delle liberalizzazioni non hanno determinato atteggiamenti trionfalistici, i quali avrebbero appannato lo slancio e la volontà di continuare su questa strada. È, infatti, ancora necessario svolgere un lavoro faticoso e costante, fatto di proposte legislative per completare il percorso intrapreso. Il Governo, pertanto, ha presentato al Parlamento un disegno di legge (cosiddetto Bersani ter - Atto Senato n. 1644), già approvato dalla Camera dei deputati, che contiene oltre cinquanta disposizioni per rendere più dinamico e competitivo il mercato e rafforzare la posizione del consumatore in molti campi. Inoltre, ha presentato appositi disegni diPag. 80legge, attualmente all'esame del Parlamento, di riforma e riordino normativo a fini pro-concorrenziali sull'energia, sulle professioni, sul sistema radiotelevisivo e sui servizi pubblici locali, considerati settori chiave di intervento.
In merito all'applicazione della simmetria dei tassi attivi e passivi, prevista dall'articolo 10 comma 4, della legge n. 248 del 2006, la competente direzione generale del Ministero è intervenuta con la circolare esplicativa del 21 febbraio 2007, diretta all'Associazione bancaria italiana (ABI) e al Consiglio nazionale consumatori e utenti (CNCU), fornendo chiarimenti sull'articolo 10 della citata legge e precisando, al paragrafo 2, che le variazioni dei tassi attivi e passivi, in base a variazioni di politica monetaria, devono avvenire contestualmente e con modalità tali da non arrecare pregiudizio al cliente.
Per quanto riguarda l'aumento dei tassi sui mutui, è indubbio che l'aumento prescinde dalle misure di liberalizzazione introdotte ed è effetto, prevalentemente, delle indicazioni di politica monetaria della BCE.
L'ABI, inoltre, ha fatto proprio lo scorso luglio l'invito del Ministero e ha richiamato l'attenzione degli associati sulla necessità del «doveroso rispetto della normativa» e di «un'adeguata informativa alla clientela». Intervento, questo, che ha permesso di conseguire risultati utili, eliminando o riducendo le spese gravanti sui mutui immobiliari e ha consentito di superare le resistenze e le disfunzioni organizzative proprie della fase di avvio. Si auspica che questo processo possa entrare a regime anche per la surrogazione nei rapporti di mutuo che alcuni istituti di credito già cominciano ad effettuare attraverso la propria rete commerciale. Al riguardo, si ricorda anche l'intervento dell'Agenzia del territorio, che con un'apposita circolare esplicativa (la n. 9 del 21 giugno 2007) ha fornito alcuni chiarimenti interpretativi sul contenuto dell'articolo 8 della legge n. 40 del 2007, che prevede l'eliminazione delle imposte per l'operazione di surrogazione, nonché dei costi notarili, prima previsti, per la cancellazione dell'ipoteca precedentemente iscritta. Il risultato finale è il conseguimento di procedure più snelle di sostituzione dei finanziamenti e di condizioni più vantaggiose per i consumatori.
Le disposizioni del citato articolo 8 sono, in particolare, chiare nel senso che «la surrogazione per volontà del debitore non comporta il venir meno di benefici fiscali», impedendo quindi ogni interpretazione difforme.
Con riferimento alla portabilità dei conti correnti, intesa come mobilità dei clienti consumatori da un istituto di credito all'altro, si fa presente che tale operazione è stata senz'altro facilitata dall'abolizione dei costi di chiusura dei conti correnti, come previsto dall'articolo 10 del decreto-legge n. 223 del 2007. Il Ministero dello sviluppo economico, al fine di superare dubbi interpretativi, è intervenuto con la citata circolare del 21 febbraio 2007, la quale conferma che i clienti degli istituti di credito hanno diritto di recedere dai contratti di durata quali: conti correnti, deposito titoli in amministrazione, bancomat, carta di credito e via dicendo, senza penalità e senza spese di chiusura. Risulta, di conseguenza, più vantaggioso e favorevole il passaggio dei consumatori ad altro istituto di credito. Ciò rappresenta un tassello importante del processo di liberalizzazione, che non solo ha rafforzato la tutela dei consumatori, ma ha anche sviluppato una maggiore competizione tra le banche, favorendo l'incremento delle campagne pubblicitarie nonché l'offerta di prodotti e servizi più efficienti e a costi inferiori.
Tali disposizioni hanno avuto un positivo riscontro tra i cittadini, come è emerso da una specifica indagine pubblicata sul rapporto di attuazione del primo pacchetto sulle liberalizzazioni, in cui è risultato che, subito dopo l'entrata in vigore della legge, già il 14 per cento dei cittadini avrebbe usufruito della possibilità di trasferire o chiudere il proprio conto senza sostenere alcuna spesa. Peraltro, su tale tematica, si registra l'impegno politico assunto dall'ABI, intervenuta con un apposito piano straordinario d'azione, finalizzatoPag. 81ad aumentare il livello di semplicità e dialogo tra le banche e i clienti. L'Associazione ha richiamato l'attenzione degli istituti di credito sulla necessità di eliminare ulteriori barriere e vincoli alla mobilità dei clienti.
In merito alla riduzione del tasso di inflazione dello 0,23 per cento quale effetto delle misure di liberalizzazione introdotte, si precisa che la riduzione è stata calcolata confrontando il valore medio dell'indice ISTAT dei prezzi al consumo prima e dopo l'introduzione delle misure di cui alle predette leggi n. 248 del 2006 e n. 40 del 2007, relativamente ai medicinali da banco, ai trasporti aerei e ai servizi di telefonia mobile.
Il risparmio annuo per i consumatori, stimato tra 2,4 e 2, 8 miliardi di euro, è stato determinato considerando la minore spesa dei consumatori per effetto dell'introduzione di tali misure nei seguenti cinque settori fra gli oltre trenta interessati: farmaci da banco, trasporto aereo, telefonia mobile, trasferimento di proprietà dei beni mobili registrati e cancellazione dell'ipoteca. Si tratta, come sottolineato in diverse occasioni, di una stima largamente prudenziale, limitata non solo come numero dalle misure di liberalizzazione considerate, ma anche per le ipotesi che hanno condotto alla definizione dei valori sopra ricordati.
Riguardo alle ulteriori questioni sollevate in materia di RC auto, servizio taxi e prezzi della benzina, si fa presente quanto segue. La percentuale di sinistri che sono stati risarciti ai danneggiati dalle proprie compagnie assicurative risulta, a settembre 2007, del 69 per cento su un totale di un 1 milione 526 mila sinistri verificatisi dal febbraio 2007, mese di entrata in vigore del sistema di risarcimento diretto. Si ritiene che l'adozione del risarcimento diretto quale strumento volto a contenere il costo complessivo dei sinistri, unitamente alle altre misure adottate o in corso di adozione per aumentare la mobilità degli assicurati e, quindi, la concorrenzialità del mercato - tra cui il cosiddetto preventivatore unico e l'abolizione del tacito rinnovo - creino i presupposti per una significativa riduzione nel medio periodo dei premi RC auto. Per fornire la maggiore informazione e trasparenza possibile, il Ministero dello sviluppo economico e l'Isvap hanno sottoscritto una convenzione per realizzare il citato preventivatore unico, ossia un servizio informativo che consenta di comparare le tariffe RC auto delle diverse imprese relativamente al profilo individuale di ciascuno.
In molte grandi città, come Roma, Firenze, Milano, Bologna, Genova, Siena e Torino, sono stati effettuati interventi per il potenziamento del servizio taxi, al fine di offrire un migliore servizio; a tale riguardo, sono state assunte iniziative per aumentare l'offerta, quali: integrazione dei turni, modifica del regime tariffario mediante l'adozione di tariffe fisse per percorsi predefiniti, bandi per l'assegnazione di nuove licenze.
Per quanto riguarda il prezzo della benzina, il Governo svolge un'attenta azione di monitoraggio sul fronte dei prezzi finali dei prodotti petroliferi, intervenendo con decisione ove si verifichino situazioni anomale, come nel mese di agosto 2007, ottenendo la riduzione della forbice tra prezzi italiani e media europea. In particolare, i prezzi industriali delle benzine in Italia risultano più alti della media dei Paesi europei a causa soprattutto delle differenze strutturali tra il nostro Paese e l'Europa (maggiore numerosità dei punti vendita e loro capillarità, scarsa diffusione delle vendite attraverso il canale della grande distribuzione). Il differenziale della benzina senza piombo rispetto ai tredici Paesi dell'Unione monetaria europea, che aveva raggiunto la fine dello scorso mese di luglio picchi particolarmente significativi (0, 052 euro/litro), grazie anche all'azione di persuasione svolta dal Ministero in prossimità dell'incontro con le compagnie petrolifere avvenuto il 10 agosto scorso, risulta ora pari a 0, 031 euro/litro. Gli effetti dell'intervento hanno avuto anche riscontro nei dati Istat, che nel mese di luglio hanno registrato una variazione del prezzo della benzinaPag. 82verde di - 0, 8 per cento, variazione divenuta nel mese di agosto del - 4, 2 per cento.
Per quanto riguarda il gasolio auto, a fronte di un primo effetto positivo della ricordata opera di moral suasion che ha condotto la riduzione del differenziale con gli altri Paesi dell'Unione monetaria europea dai 0,040 euro/litro di fine luglio al minimo di 0, 027 euro litro di fine settembre, si assiste ora a una ripresa delle dinamiche del prezzo in Italia che porta il differenziale a + 0, 043 euro/litro. È intenzione del Governo continuare l'azione di monitoraggio della formazione del prezzo dei carburanti e dei combustibili, per evidenziare eventuali possibilità di riavvicinamento dello stacco tra il prezzo medio italiano e quello dell'Unione europea.
PRESIDENTE. L'onorevole Formisano ha facoltà di replicare per la sua interrogazione n. 3-01145.
ANNA TERESA FORMISANO. Signor Presidente, anche a nome del collega D'Agrò le chiedo qualche minuto in più, poiché non possiamo disporre di soli cinque minuti in due, considerata altresì la lunghissima risposta del sottosegretario (ovviamente, cercheremo di essere sintetici).
Non sono assolutamente soddisfatta della lunghissima risposta che ci ha fornito il sottosegretario per un semplice motivo: abbiamo presentato questa interrogazione nel mese di luglio, e in quell'occasione ci fu risposto che il Governo avrebbe controllato, monitorato, e sarebbe stato attento alle esigenze dei consumatori, così sbandierate dal Ministro Bersani e da tutto l'Esecutivo. Non l'ho affermato io, ma il professor Catricalà, presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, nel giugno 2007, quindi dopo la circolare emanata dal Governo a febbraio, con la quale si richiamavano le banche a rispettare quanto previsto dal decreto Bersani.
Dunque non posso credere, signor Presidente, signor sottosegretario, che le banche siano tanto distratte da far pagare ancora al cittadino utente soldi per la cancellazione delle ipoteche. Non posso credere che le banche siano così distratte che improvvisamente reagiscono solo se il cittadino utente denuncia, insieme alle associazioni dei consumatori, tutto ciò che non rispetta quanto stabilito dal decreto Bersani.
Quindi, caro sottosegretario, non credo che tutte le belle cose che lei ci ha raccontato possano interessare il cittadino consumatore. Ritengo che il cittadino consumatore si aspettasse dal decreto Bersani un riscontro positivo. Mentre voi controllate, vorrei fornirle qualche cifra. È stato previsto che vi sarebbero stati sconti per tutti i mutui, sia fissi sia variabili, contratti prima del 2001. Tutto ciò nella maggior parte dei casi non avviene. Lo stesso dicasi per quanto riguarda l'applicabilità nelle norme - come ho detto - sulla cancellazione automatica delle ipoteche. Vi sono alcuni istituti di credito che ad oggi chiedono da 400 fino a 1.000 euro per la cancellazione di un'ipoteca, e tutto ciò è in contrasto con il decreto Bersani. Per quanto riguarda la chiusura del conto corrente, molte banche si sono inventate una nuova definizione, «oneri e spese di liquidazione interesse», in modo tale che la spesa non venga compresa nella chiusura del conto corrente, ed i costi variano, onorevole sottosegretario, da 12 a 95 euro.
Vorrei sapere, in questo momento particolare del nostro Paese, in cui finanche il pane aumenta del 7,5 per cento e in cui l'ISTAT dichiara con i propri dati che aumentano le file alla Caritas, e dunque aumenta la povertà, e non è vero che le famiglie arrivano a tranquillamente a fine mese, chi deve controllare l'applicazione di queste misure, che erano pensate a vantaggio del cittadino. In un momento in cui tutti si riempiono la bocca della buona politica, ritengo che sia il caso di cominciare ad attuarla.
Se il Governo, emanando circolari e nuovi atti normativi, continuerà a controllare ottenendo questi risultati, attiveremo tutti i mezzi e gli strumenti, attraverso la Banca d'Italia e attraverso le authority, perPag. 83verificare che veramente il cittadino consumatore, da voi tanto osannato, venga realmente tutelato fino in fondo.
PRESIDENTE. L'onorevole D'Agrò ha facoltà di replicare per la sua interrogazione n. 3-01148.
LUIGI D'AGRÒ. Signor Presidente, onorevole sottosegretario, non vi era malizia nel presentare questa interrogazione, perché abbiamo seguito con particolare attenzione l'iter parlamentare dei tre provvedimenti che hanno segnato la vicenda delle liberalizzazioni.
Tali provvedimenti, come rilevammo allora nel dibattito, più che incidere effettivamente in profondità sulle scelte che andavano ad aiutare questa nostra società a liberarsi di pesi e contrappesi e a favorire il cittadino consumatore, si traducevano in semplificazioni che aiutavano il procedere più facile della vita comune e collettiva, ma non andavano assolutamente a determinare importanti risparmi da parte degli utenti cittadini.
L'interrogazione in esame è stata presentata perché da parte del Governo c'è stata la volontà di mostrare i muscoli, quando ha affermato che i provvedimenti sin qui portati avanti hanno prodotto un vantaggio per il cittadino consumatore di oltre due miliardi di risparmio, che l'inflazione sostanzialmente ha avuto una riduzione considerevole, e altre amenità, che mi permetto sommessamente di cercare in qualche modo di chiarire.
Quando lei, signor sottosegretario, afferma che i taxi hanno trovato in molte città la possibilità di ampliare la pianta organica, e tale aumento ha determinato una maggiore possibilità di risposta alla domanda, con vantaggi tramite l'introduzione di tariffe fisse, vorrei ricordarle che il più delle volte le tariffe fisse si sono dimostrate a vantaggio del tassista e non dell'utente. Lo dico con grande amarezza, perché se lei controlla qual è oggi il costo di una corsa tra il centro storico di Roma e Fiumicino, vedrà che rispetto a quanto avevamo visto prima dell'entrata in vigore del secondo provvedimento Bersani, nel luglio scorso, probabilmente l'utente ci rimette.
Inoltre, lei mi parla del fatto che il 69 per cento di risarcimento diretto ha in qualche modo prodotto un vantaggio per il cittadino: lei sbaglia, signor sottosegretario! È stato un vantaggio esclusivamente a favore delle compagnie assicurative, che non hanno avuto la necessità di pagare gli oneri derivanti, ad esempio, dal pagamento delle spese legali, nel caso di richiesta di risarcimento da parte di un cittadino comune non soddisfatto del rimborso. Non è vero assolutamente quanto da lei affermato. La invito, con grande semplicità, a controllare se nelle cosiddette tabelline, che in questi giorni vengono pubblicate, per quanto concerne la RC auto, c'è qualche sconto. Assolutamente no: vi è un adeguamento ancora una volta a carico dell'utente, in base a dati che riguardano l'aumento del dato inflattivo.
La collega Formisano ha fatto riferimento alla portabilità del mutuo. Lei sa che non lo diciamo noi, ma l'ha detto Draghi; è stato citato il dottor Catricalà, ma lo stesso Governatore della Banca d'Italia ha avuto l'amabilità di dire che, in fin dei conti, quanto era intervenuto aveva lasciato le cose così com'erano.
Da parte sua vi è l'intenzione di controllare ed analizzare cosa succede, ma per quanto riguarda la benzina questo avviene da anni: nonostante ciò, drammaticamente, signor sottosegretario, la nostra benzina costa 3,8 centesimi in più al litro rispetto alle media europea, con le stesse identiche condizioni di mercato. Qualcosa non funziona: paghiamo ancora sulla benzina i danni provocati dalla frana del Vajont. Vorrei sapere in questo caso cosa fa il Governo a favore del cittadino-utente.
Non abbiamo voluto fare assolutamente memoria di noi stessi, e di quanto avevamo detto nel dibattito di allora, che, cioè, tali provvedimenti non avrebbero portato purtroppo a nulla.
Pensi alla telefonia da lei citata: vi è stato un ricarico immediatamente, e non vi è stato alcun vantaggio per l'utente. L'Istituto Bruno Leoni ci ha fatto rilevare queste cose con tranquillità e serenità, ePag. 84vorremmo che anche il Governo avesse questa stessa visuale. Infatti, anche noi siamo cittadini consumatori, e vorremmo vedere - al pari degli altri, anzi meglio degli altri - che, a vantaggio della gente che ha difficoltà ad arrivare alla quarta settimana, effettivamente, giunge qualche segnale da parte di questo Governo.
Avete vinto le elezioni su questo tema. Ve lo dico oggi: cercate, almeno, di avere il buon senso di non perderle anticipatamente, non incorrendo in ciò che, in qualche modo, ci avete rinfacciato per cinque anni.
PRESIDENTE. È così esaurito lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.