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Discussione delle mozioni Volontè n. 1-00174 e Rampelli n. 1-00173: Iniziative in materia di divieto di importazione di prodotti cinesi in relazione alle condizioni della manodopera impiegata.
Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.
PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le ulteriori mozioni Paoletti Tangheroni n. 1-00235, Maroni n. 1-00236 e Sereni n. 1-00238 che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalle mozioni all'ordine del giorno, saranno discusse congiuntamente.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.
LUIGI D'AGRÒ (UDC). Illustra la mozione Volontè n. 1-00174, richiamando la drammatica situazione relativa ai luoghi di detenzione cinesi, ove i condannati vengono impiegati come manodopera per la realizzazione di prodotti commerciali. Invita, quindi, il Governo ad adottare incisive iniziative volte a indurre le autorità cinesi a risolvere definitivamente la questione dei luoghi di rieducazione, nonché a vietare l'importazione di prodotti cinesi di dubbia provenienza.
ROBERTO COTA (LNP). Illustra la mozione Maroni n. 1-00236, finalizzata a vietare l'importazione di prodotti cinesi fintanto che non siano fornite sufficienti garanzie che dimostrino l'esistenza di idonee condizioni di lavoro all'interno dei campi di lavoro; evidenziato quindi il ritardo storico dell'Europa rispetto alle iniziative da adottare contro la violazione dei diritti umani nei campi di lavoro in Cina, invita il Parlamento ad assumere una posizione chiara ed univoca in tale direzione ed il Governo a portare questa posizione nelle competenti sedi internazionali.
PIETRO MARCENARO (Ulivo). Illustra la mozione Sereni n. 1-00238, sottolineando la necessità di intraprendere ogni utile iniziativa finalizzata all'adozione in tutti i Paesi, segnatamente in Cina, dei principali standard di tutela del lavoro e dei lavoratori, nonché il pieno rispetto dei più elementari diritti umani. Invita quindi il Governo ad adoperarsi fattivamente presso le competenti autorità cinesi affinché siano adeguatamente affrontate le questioni sollevate nell'atto di indirizzo, del quale auspica l'approvazione.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni.
VITTORIO CRAXI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Nel riconoscere la correlazione esistente tra la slealtà della concorrenza commerciale e le violazioni dei diritti umani in Cina, condivide l'ispirazione di fondo delle mozioni in discussione. Osserva quindi che il Governo italiano è consapevole dell'esistenza dei cosiddetti laogai ed ha manifestato la necessità di intervenire con sanzioni commerciali,Pag. XIche si possono peraltro adottare soltanto a livello europeo, prospettando altresì la duplice opportunità di accordi di carattere commerciale volti ad assicurare una barriera doganale sui prodotti di tale provenienza e di una pressione internazionale da operare sfruttando anche l'occasione dell'importante evento sportivo che si svolgerà tra breve in Cina.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.