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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Dati relativi al numero di detenuti stranieri e alle tipologie di reati da questi commessi - n. 3-01408)
PRESIDENTE. La deputata Balducci ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01408, concernente dati relativi al numero di detenuti stranieri e alle tipologie di reati da questi commessi (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 14).
PAOLA BALDUCCI. Signor Presidente, come è noto l'ultimo gravissimo episodio di violenza avvenuto a Roma nei giorni scorsi ha riportato in primo piano il bisogno di sicurezza dei nostri cittadini, che reclamano un maggiore controllo della criminalità nei centri urbani.
Gli ultimi episodi di criminalità hanno portato di nuovo all'attenzione forme di criminalità violenta riferibili a soggetti che, in gran parte, sono isolati anche dalle rispettive comunità di appartenenza. In relazione a ciò, il Governo ha predisposto un decreto-legge che rende più facile l'allontanamento dei cittadini comunitari pericolosi, attribuendo maggiori poteri ai prefetti e ai questori.
Al fine di comprendere la reale portata del fenomeno in atto, chiediamo di conoscere il numero dei rumeni attualmente detenuti nelle carceri italiani e le più frequenti tipologie di reati commessi, nonché i dati relativi ai detenuti stranieri di altri Paesi comunitari ed extracomunitari.
PRESIDENTE. Il Ministro per l'attuazione del programma di Governo, Giulio Santagata, ha facoltà di rispondere.
GIULIO SANTAGATA, Ministro per l'attuazione del programma di Governo. Il recente grave episodio criminale ricordato dall'onorevole Balducci ha posto all'attenzione del Governo il crescente bisogno di sicurezza avvertito dal Paese. Per tale ragione, con il decreto-legge 1o novembre 2007, n. 181, il Governo ha introdotto nell'ordinamento alcune disposizioni rivolte ad assicurare, nel rispetto della normativa europea, celerità ed effettività dell'esecuzione degli allontanamenti dei cittadini dell'Unione e dei loro familiari quando tali provvedimenti siano adottati per motivi di pubblica sicurezza.
Inoltre, il Ministro Mastella ha recentemente incontrato il Ministro della giustizia della Romania, con il quale ha realizzato un accordo che consentirà all'Italia di richiedere nominativamente il trasferimento nelle carceri della Romania dei detenuti rumeni condannati con sentenzaPag. 56 definitiva in Italia e raggiunti da un provvedimento di espulsione affinché scontino in Romania l'intera pena residua.
In una riunione tenutasi a Bucarest il 31 ottobre si è convenuto che, sulla base dell'accordo, saranno trasferiti, entro la fine dell'anno, i primi cento detenuti. Si prevede di poterne trasferire altri duecentotrenta nel corso del 2008. Nuovi incontri con il Ministro rumeno sono previsti a partire dalla prossima settimana per concordare ulteriori misure che rafforzino la cooperazione bilaterale nella lotta alla criminalità.
Con riferimento al quesito specifico posto dall'interrogante, comunico che alla data del 5 novembre scorso presso gli istituti penitenziari italiani erano presenti 17.942 detenuti stranieri. Il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ha fatto presente che, di essi, 14.218 sono cittadini extracomunitari, 3.712 sono cittadini dell'Unione europea e 2.744 (pari al 15,29 per cento) sono cittadini rumeni (si tratta, quindi, del 15,29 per cento su 17.942 detenuti stranieri totali).
Quanto ai dati relativi alle più frequenti tipologie dei reati commessi da cittadini rumeni, faccio presente che, alla data del 30 ottobre scorso, la percentuale di cittadini rumeni detenuti per ciascuna tipologia di reato era quella riportata dalla tabella che ho portato e che mi premurerò di fornirle. I dati più significativi sono i seguenti: il 50,5 per cento era detenuto per reati contro il patrimonio, quasi il 26 per cento per reati contro la persona, il 4,23 per cento per reati contro la pubblica amministrazione e il 3,75 per cento per reati in materia di prostituzione.
PRESIDENTE. La deputata Balducci ha facoltà di replicare.
PAOLA BALDUCCI. Signor Presidente, ringrazio il Ministro e mi dichiaro soddisfatta, salvo verificare con esattezza i dati della sua risposta.
La soluzione al problema della criminalità, anche quella legata ad individui isolati o a gruppi criminali provenienti dall'estero, è necessariamente connessa al corretto funzionamento della giustizia italiana, che risente di un grave deficit di efficienza: lentezza dei processi e perdita della certezza della pena sono due mali con i quali un sistema giudiziario moderno non può convivere a lungo.
La sicurezza rappresenta un diritto inalienabile per il cittadino, che sia italiano oppure no. Tuttavia, nel nostro dibattito, è centrale fare i conti con nuove realtà, che occorre comprendere e governare. La mobilità è diventata un elemento caratterizzante delle società contemporanee e ancor più nelle comunità sovranazionali, come l'Unione europea, che costituisce un esempio unico di lungimiranza politica ed ideale, capace di unire i popoli, anche assai diversi, con l'obiettivo di farne un'entità politica unitaria ispirata ai valori della democrazia e dell'inclusione.
La condizione di disagio sociale, coniugata alle conseguenze proprie dell'abbattimento delle frontiere, ha prodotto però un naturale fenomeno d'immigrazione, che richiede oggi una regolamentazione intelligente, centrata su questi punti: certezza del diritto, rigore nell'applicazione del principio di legalità e capacità di governo dei flussi migratori.
In conclusione, sicurezza e accoglienza non rappresentano due valori antitetici. Le leggi non possono mai discriminare singoli individui o comunità, né possono comprimere i diritti umani. La risposta, quindi, non deve essere autoritaria, ma intelligente e democratica, pena la negazione dei principi dello Stato di diritto, scongiurando - lo ripeto con forza e autorevolezza - le sempre latenti reazioni xenofobe (Applausi dei deputati del gruppo Verdi).
PRESIDENTE. È così esaurito lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.
Sospendo la seduta, che riprenderà alle 17 con il seguito dell'esame del testo unificato delle proposte di legge costituzionale.
La seduta, sospesa alle 16,40, è ripresa alle 17,10.
Pag. 57PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI