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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Fuga di notizie concernenti l'inchiesta sul rapimento di Abu Omar - n. 3-00117)
PRESIDENTE. L'onorevole Giovanardi ha facoltà di illustrare l'interrogazione Volontè n. 3-00117 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 10), di cui è cofirmatario.
CARLO GIOVANARDI. Signor Presidente, non so se il Governo e il ministro si rendano conto del fatto che l'11 luglio su la Repubblica è stato pubblicato un interrogatorio secretato il giorno precedente, nel quale addirittura sono stati fatti i nomi di persone che all'estero sarebbero state reclutate dai nostri Servizi, mettendo a rischio la loro vita e fornendo un messaggio secondo il quale i nomi di tutti coloro che collaborano con lo Stato italiano all'estero possono essere pubblicati sui giornali, con gravissimo nocumento per la loro incolumità personale e per la credibilità internazionale dell'Italia.
A fronte di tali atteggiamenti irresponsabili, a questa goccia che fa traboccare il vaso, cosa fa il Governo? Quali strumenti legislativi intende utilizzare per garantire la sicurezza del nostro paese e la vita delle persone che collaborano per far sì che in Italia non vi siano attentati e i cittadini possano vivere tranquilli?
PRESIDENTE. Il ministro della giustizia, Clemente Mastella, ha facoltà di rispondere.
CLEMENTE MASTELLA, Ministro della giustizia. Signor Presidente, rispondo all'interrogazione in esame e rispondo anche all'onorevole Giovanardi, che mi vedeva parlare al telefonino. Chiedo scusa, ma mi hanno testé comunicato che mia moglie ha avuto un incidente e che adesso è in ospedale. Pertanto, onorevole Giovanardi, la invito a valutare con serenità anche ciò che può capitare ad altri dirimpettai!
L'onorevole Volontè e gli altri firmatari dell'interrogazione fanno riferimento alla pubblicazione, su la Repubblica dell'11 luglio 2006, del riassunto dei verbali secretati dell'interrogatorio del giornalista Renato Farina nell'ambito delle indagini sul presunto sequestro dell'egiziano detto Abu Omar.
Devo subito precisare che sono anch'io convinto che la pubblicazione del contenutoPag. 47di un simile interrogatorio possa danneggiare le indagini, rischiare di compromettere la rete informativa nazionale ed esporre a pericolo la sicurezza di molte persone. La pubblicazione di atti segreti delle indagini è sempre deplorevole e ricordo a tutti che costituisce reato, ai sensi dell'articolo 684 del codice penale. La violazione del segreto di indagine costituisce poi un altro reato, punito più gravemente; mi riferisco all'articolo 326 del codice penale.
È già noto che ho deciso di intervenire - come ho preannunciato in Commissione - non solo sulla disciplina delle intercettazioni telefoniche in relazione ad altri recenti disdicevoli casi di pubblicazione abusiva, ma anche su quella del sistema sanzionatorio, sia dell'individuazione del segreto sia della pubblicazione abusiva di atti delle indagini. A giorni, presenterò un disegno di legge in merito.
Tornando all'episodio oggetto dell'interrogazione, allo scopo di ricostruire i fatti, ho disposto gli opportuni accertamenti. Tra l'altro, sono state richieste informazioni al procuratore della Repubblica di Milano e questi, come prima risposta, ha riferito che l'articolo del giornale non contiene la trascrizione del verbale di interrogatorio, bensì il presunto riassunto delle dichiarazioni del Farina.
L'ufficio inquirente ha precisato che è in corso la verifica della corrispondenza tra il contenuto dell'articolo e le dichiarazioni del Farina, perché l'interrogatorio è stato integralmente registrato e sono ancora in corso le operazioni di trascrizione, e si è riservato, quindi, di verificare l'effettiva corrispondenza del verbale con il contenuto dell'articolo. Ritengo, quindi, indispensabile attendere la comunicazione del risultato di tale controllo, per poter valutare compiutamente i fatti.
Resta chiaro che la conferma della violazione del segreto e della pubblicazione abusiva renderà necessaria, innanzitutto, una completa indagine penale circa la commissione dei fatti.
Per parte mia, valuterò gli esiti degli accertamenti che ho disposto e dell'indagine penale di cui ho appena detto, per stabilire quali provvedimenti adottare successivamente.
PRESIDENTE. L'onorevole Volontè ha facoltà di replicare, per due minuti.
LUCA VOLONTÈ. Onorevole Presidente, onorevoli colleghi, onorevole Mastella, anche a nome del collega Giovanardi e di tutto il nostro gruppo, le esprimo la più ampia solidarietà ed anche gli auguri di pronta guarigione di sua moglie, rimasta coinvolta in un incidente.
Onorevole ministro, abbiamo ascoltato con attenzione la sua risposta, che, in punto di diritto, non fa una grinza; tuttavia, vorremmo chiedere un'ulteriore riflessione da parte sua.
È giusto attendere gli esiti di tutte le indagini prima di intervenire con il potere ispettivo e prima di applicare gli articoli del codice penale, con le relative sanzioni, rispetto a reati che costituiscono, ormai, un costume - anzi, un malcostume - per il giornalismo e per la stessa magistratura italiani (possiamo dirlo, sia pure precisando che nei confronti di entrambi abbiamo il più grande rispetto).
Quello accaduto l'11 luglio scorso è uno dei tanti casi: è successo per gli scandali Parmalat e Cirio; è successo per le intercettazioni riguardanti BNL ed Antonveneta; è successo per le indagini riguardanti Fitto e Storace: non è possibile! C'è il costume, il malcostume italiano, di prendere i verbali segretati e di portarli, o letteralmente o per riassunto, sui quotidiani!
È importante svolgere le indagini ed è importante intervenire, ma - mi permetta, onorevole ministro - è importante, da un lato, che i giorni che mancano alla presentazione del preannunciato disegno di legge diventino ore e, dall'altro, che nelle prossime settimane, considerato che si avvicina il mese di agosto (che coincide con le ferie per la maggior parte degli italiani), si premuri di fare in modo che non si ripeta quello che è accaduto negli anni scorsi. Si eviti che ulteriori stralci dei verbali, soprattutto in una materia cosìPag. 48delicata ed in relazione a competenze così importanti come quelle dei Servizi segreti, diventino la telenovela dell'estate degli italiani: ciò sarebbe pericoloso e, inoltre, costituirebbe un insulto per l'alto senso dello Stato e per la funzione di protezione della sicurezza dei cittadini che i Servizi svolgono. Grazie (Applausi dei deputati del gruppo dell'UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro)).