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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Orientamenti del Governo in merito all'eventuale proroga della gestione commissariale dell'emergenza rifiuti in Campania - n. 3-01470)
PRESIDENTE. Il deputato Aurisicchio ha facoltà di illustrare l'interrogazione Scotto n. 3-01470, concernente orientamenti del Governo in merito all'eventuale proroga della gestione commissariale dell'emergenza rifiuti in Campania (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 9), di cui è cofirmatario.
RAFFAELE AURISICCHIO. Signor Presidente, in Campania si riacutizza l'emergenza rifiuti. Gli impianti CDR continuano a produrre ecoballe che non possono essere bruciate, non possono essere smaltite, ma devono essere stoccate. La situazione è destinata ad aggravarsi, perché sta per chiudere il sito di Giugliano in Campania e non sono stati approntati nuovi siti.
Il commissariato finora ha agito con grande approssimazione. Sono stati individuati siti, come quello di Preturo ePag. 41Chianche, in provincia di Avellino, che insistono in area franosa, in adiacenza al fiume Sabato e nel mezzo di vigneti specializzati dove si produce uno dei più noti vini del mondo, il Greco di Tufo, o come quello di Morcone, a ridosso della diga di Campolattaro, o siti chiaramente impraticabili, come quello di Poggioreale.
PRESIDENTE. Deputato Aurisicchio, concluda.
RAFFAELE AURISICCHIO. Le proteste sono state forti in tutta la Campania. Ad esse il commissario ha risposto ipotizzando addirittura l'uso della forza per imporre le decisioni. Così l'emergenza si perpetua...
PRESIDENTE. Deve concludere.
RAFFAELE AURISICCHIO. ... mentre si profila l'ennesima proroga dei poteri commissariali. Ci pare necessario acquisire su tutto questo la posizione del Governo.
PRESIDENTE. Il Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali, Vannino Chiti, ha facoltà di rispondere per tre minuti.
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Signor Presidente, l'8 novembre scorso ad Avellino si è svolta una riunione presso la prefettura nel corso della quale è stata esaminata la problematica relativa allo stoccaggio di ecoballe di Petruro Irpino.
Il presidente della provincia, nel rivendicare la competenza nell'individuazione dei siti da adibire a discarica, ha comunicato il risultato di uno studio geologico dal quale si rileva che tutto il territorio del comune non è idoneo. L'ipotesi di utilizzare il sito di Lioni, ritenuto adatto per questa esigenza, è stata poi abbandonata alla luce del sequestro della zona da parte dell'autorità giudiziaria.
Al momento è in corso un'attività di monitoraggio del territorio volta alla ricerca di ulteriori siti alternativi a quello di Petruro Irpino. Il commissario delegato per l'emergenza rifiuti lo scorso 23 novembre ha disposto di avviare, d'intesa con la provincia, un'ulteriore ricerca di un'area utile a questa esigenza e si è in attesa dei necessari approfondimenti del caso.
Per quanto riguarda il sito di Morcone, a causa della sua insufficienza e delle problematiche di sicurezza per i lavoratori, si sta valutando di stoccare le ecoballe in Casalduni, dove è presente una fungaia dismessa in corso di requisizione da parte del commissario straordinario. Questa ipotesi avrebbe il vantaggio di diretto trasferimento delle ecoballe nel sito adiacente all'impianto ex CDR (combustibile derivato dai rifiuti). Il commissario delegato, d'intesa con i Ministeri competenti, ha anche avviato alcune iniziative per ridurre progressivamente la produzione di ecoballe e per avviare il processo del loro trattamento, così da renderle utilizzabili alla ricomposizione morfologica delle cave.
Preciso che la particolare esposizione della regione Campania ai fenomeni di criminalità ambientale ha condotto le forze di polizia ad intensificare l'impegno sul versante delle indagini giudiziarie e su quello delle investigazioni preventive, sia con riguardo all'aggiudicazione degli appalti dei servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti, sia a quello di espletamento di tali servizi.
Voglio sottolineare che il Commissario delegato sta garantendo dall'inizio del suo mandato il funzionamento del sistema del ciclo dei rifiuti nella regione Campania (che ha raggiunto uno stato di emergenza conosciuto a tutto il Paese e al Parlamento) grazie ad una costante e non facile attività di mediazione con tutti i soggetti coinvolti.
Sotto il profilo strettamente finanziario, il pagamento delle attività di smaltimento ricade da agosto completamente sul Commissario di Governo e sui fondi stanziati dal Governo, in presenza di una morosità dei comuni della regione, oltrePag. 42che del sequestro dei conti disposto dall'autorità giudiziaria nei confronti delle ex affidatarie Fibe e Fibe Campania.
Nel condividere, a nome del Governo, l'auspicio degli interroganti di un rapido ritorno alla gestione normale ed ordinaria, non si può tuttavia allo stato escludere l'esigenza di un rinnovo di una proroga al Commissario, limitato al tempo strettamente necessario per ritornare a tale normalità di gestione, che tutti auspichiamo.
PRESIDENTE. Il deputato Scotto ha facoltà di replicare, per due minuti.
ARTURO SCOTTO. Signor Presidente, per quanto riguarda la prima parte dell'esposizione del Ministro Chiti ci riteniamo soddisfatti, perché è nell'intenzione del Commissariato e del Governo assicurare alle popolazioni di Petruro Irpino e di Morcone la possibilità di evitare una situazione che avrebbe prodotto danni enormi, anche all'economia di quei territori.
Sul secondo aspetto che era al centro della domanda che abbiamo posto non possiamo ritenerci soddisfatti. Infatti, la proroga del Commissariato era un'eventualità che non immaginavamo così concreta. Individuiamo dentro la conferma stessa di tale impostazione una delle maggiori cause della crisi dei rifiuti, che si è acuita in modo così clamoroso nel corso degli ultimi mesi in questa regione.
D'altra parte, se fossero vere le informazioni che oggi apprendiamo dalla stampa, il Commissariato finirebbe per sdoppiarsi, con una separazione tra la gestione dell'emergenza, in capo al Commissario, e la realizzazione di una struttura delegata alla liquidazione definitiva di tutte le pendenze del passato, chiudendo i conti con Fibe. Insomma, auspicavamo che il 2008 fosse l'anno del ritorno alla gestione ordinaria, invece anziché lasciare ci troviamo a raddoppiare.
Allo stesso tempo, ci preoccupano alcune affermazioni del Commissario Pansa, cui ribadiamo la nostra stima, che denotano l'intenzione di militarizzare le aree destinate ai siti di stoccaggio delle ecoballe. Non crediamo sia una scelta saggia, perché si inserisce in una logica già esplorata nel corso degli ultimi anni, che ha contribuito ulteriormente a scavare un fossato tra istituzioni e cittadini. Anche la crisi dei rifiuti si inserisce dentro un più generale arretramento del ruolo e delle funzioni dei poteri democratici.
PRESIDENTE. Deve concludere, per favore.
ARTURO SCOTTO. L'illusione che le gestioni straordinarie garantiscano efficienza, razionalità e legalità si è purtroppo dileguata.